8 gen 2011

150 di Italia unita

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Italia è unità da 150 anni, o meglio fu a Firenze che il Regno di Italia nacque ed era un regno Sabaudo, una monarchia costituzionale, quasi democratica, come l'attuale nostra repubblica, pure lei quasi democratica.

Pure allora si dovettero nascondere molti peccati con una verità ufficiale, zeppa di retorica e faciloneria, pure allora come oggi ci si scordò delle prepotenze ,degli inganni che la popolazione del Nord, del Centro e del Sud dovettero subire.

A Sud c'erano i briganti: in realtà erano dei poveracci che non accettavano la sottrazione delle terre della Chiesa e dello Stato Borbonico, da sempre lasciate al libero pascolo e alla libero utilizzo per i più poveri, passare nelle mani dei baroni e dei nuovi ...italiani dell'ultima ora.

A Nord in molti rimpiangevano gli austriaci perché avevano una burocrazia giusta, onesta ed efficiente, qualcosa che in Italia non si è più visto e per decenni i contadini, ufficialmente ignoranti, rimpiansero il buon tempo andato dell'imperatore austriaco, del re borbonico, del Papa re.

Intanto maestri e professorini, invasati di patriottismo, insegnavano, come pappagalli, con il bastone ad alunni......asini, che cosa fosse la Patria.

Povera Italia, era nata, male e non fu mai unita, tranne per una lingua, già quasi pronta, che era l'italiano, stupenda, dolce, colta e adatta per scrivere poesie, romanzi, studiare scienza e filosofia.

Poi il patriottismo si radicò e divenne fanatico e proprio gli studenti divennero feroci e vollero le guerre coloniali, contro l'impero Austroungarico, con centinaia di migliaia di morti, di contadini analfabeti.

Poi giunse il fascismo, peggiore esempio di amore di Patria, la guerra e la resistenza, con tanti e tanti morti, odi mai sopiti, infine la Repubblica da politica divenne ...economica, con tanti e tanti soldi da spendere e sperperare, rubare.

Oggi si festeggia, ma cosa si festeggia?

La lega non ci sta, ma vorrebbe tornare a un regionalismo antico, superato, mentre gli altri sognano ancora l'Italia unita che non c'è e una bandiera che si è sporcata di troppo sangue, versato inutilmente e ancora si versa.....per la Patria.

Io guardo e non commento.

Viva l'Italia Unita?

Fate voi, festeggiate voi, io non me la sento di festeggiare, né di gioire: meglio uniti che separati, ma uniti così non va bene, bisogna ridare verità alla storia e dignità agli italiani di ieri e di oggi, compreso i briganti del Sud e i pezzenti del Nord che rimpiangevano Francesco Giuseppe, imperatore .

Sì, pure gli sconfitti da questa unità devono essere ricordati, o sarà solo una farsa, una cosuccia da niente.