Le chiama guerre per la democrazia e invita gli alleati a spendere di più per le armi, ma la guerra fredda è finita e Putin non è Stalin: è solo un potente di una democrazia autoritaria e nazionalista, con la maggioranza dei voti dei suoi cittadini, che lo sostengono.
Le guerre nazionaliste hanno sempre chi invita ad armarsi, mentre altri fanno affari con il nemico, o presunto tale: il referendum della Crimea appare qualcosa di non diplomaticamente corretto, ma certamente democratico.
Dobbiamo fare la guerra per questo?
No, per i giochi economici degli Stati Uniti.
Obama, ma va... a casa tua.