Dal 1 aprile scatta il tetto per i manager pubblici, per tutti i dirigenti della pubblica amministrazione e delle aziende di Stato, ovvero non potranno mai superare la notevole retribuzione di 311 mila euro: la notizia lascia contenti e perplessi perché pare una scelta propagandistica, anche se interessante.
Invece i dirigenti pubblici dovrebbero essere pagati non con stipendi fissi, ma con premi per la produzione e i risultati reali, efficienti e oggettivi, che portino a risparmi, a premi per chi lavora veramente bene.
Invece solo tagliare i guadagni non migliora i risultati reali.