Il personaggio che esce non è un genio del male, ma un poveretto, non nel senso buono, che ha avuto fortuna per non essere trovato.
Aveva tutte le caratteristiche dei maniaci che si celano dietro vite normali, con una natura perversa, da far curare da psicanalisti e psichiatri, invece lui si sentiva forte e non provava schifo o vergogna per certe sue certe tendenze sessuali.
La colpa di tutto questo sta in una sotto cultura, molto diffusa sulla stampa e nei media, che considera tutto.... normale.
In fondo il mostro di Yara è pure lui una vittima dei luoghi comuni e della banalità dei media.