Bossetti smentisce tutto, nega tutto, ma la moglie e il fratello non confermano il suo albi, la prima che non si ricorda cosa fece la sera della scomparsa di Yara, mentre il fratello, che abita a Brembate, sostiene che raramente ha visto Massimo Giuseppe a casa sua. mentre i tabulati telefonici lo indicano un frequentatore assiduo del paese, nel periodo della scomparsa di Yara.
Ora solo una contro prova lo può salvare, quella del Dna, che potrebbe essere stato collocato sul corpo di Yara usando un suo indumento, ma solo i periti potranno stabilire che sia possibile un fatto simile, una trappola simile, da parte di qualche suo nemico giurato.