Mi trovavo in cucina, seduta sulla panca con il viso rivolto alla porta-finestra del terrazzo che porta in giardino
Mentre, distrattamente, ingannavo il tempo facendo un po' di zapping per vedere se in tv ci fosse qualcosa di
Interessante, ma il mio pensiero correva alla micia, tutta sola…in attesa di un altro giorno.
Avevamo dato, mio marito ed io, qualcosa da mangiare verso le 21,00/21,15 e l' avevamo salutata, augurandole una notte serena.
Ad un certo punto, compare ai miei occhi proprio lei, la nostra micia che da 3 mesi e 13 giorni dovevamo "nutrire" e "dissetare" buttando sul tetto della villa in cui si trovava, della pappa e dei croccantini avvolti in tovaglioli di carta e dei cubetti di ghiaccio che avrebbero potuto, in parte, fare in modo che non si disidratasse. E così è stato per tutto questo tempo da quando cioè Kendra, la mattina del 13 marzo scorso era uscita, come al solito, per fare qualche esplorazione nei dintorni e incappare in questa brutta esperienza con individui che l' hanno terrorizzata cercando di farle del male e spaventandola al punto di toglierle il coraggio di uscire da quella casa per non rischiare qualcosa di peggio, costringendola a vivere tra tetto e sottotetto: luoghi dove probabilmente si sentiva più "sicura".
Mi è stato chiesto di raccontare l' esperienza vissuta e subìta dalla micina e condivisa da parte nostra con apprensione ed affetto. E' difficile riassumere con due parole una storia che sembrava infinita ma che, fortunatamente è terminata con il felice epilogo del suo ritorno…. Ben tornata, Kendra!
Desidero concludere esprimendo il mio grazie a chi ha seguito e condiviso questa esperienza, sperando che esistano ancora persone sensibili.
Grazie ai Vigili del Fuoco che, chiamati dalla sottoscritta il 16 marzo per cercare di soccorrere la gatta, sono giunti tempestivamente sul luogo, alla Polizia Locale e ad alcune volontarie dell' ENPA per aver seguito l'evolversi della storia, oltre ad alcuni vicini che si erano presi a cuore la sfortunata situazione della micia, interessandosi per un eventuale intervento a suo favore.
Ora Kendra, tornata tra noi è desiderosa di tanto affetto recuperando e rinforzando così il legame interrotto da quella forzata solitudine. Esperienza che sicuramente l' ha segnata ma che speriamo abbia a scomparire perché possa continuare a vivere con chi in questo periodo non l'ha mai abbandonata cercando in tutti i modi di farla tornare spontaneamente a casa dove è nata tra chi continuerà a volerle bene.