Il crimine e il lavoro nero fanno parte del nostro sistema economico, che tende sempre più ad assomigliare, in alcune situazioni, a una grande discarica.
I ladri rivendono la refurtiva, gli zingari mandano avanti gli accattoni per controllare il territorio, i papponi hanno i loro spazi per le 40, 50 mila loro sfruttate e sfruttati.
La droga rende e viene riciclata, il marcio lievita e nessun ministro degli interni interviene con decisione eppure scacciare in qualche Paese, alzando la voce contro i buffoni di Bruxelles.
Invece tutto appare lasciato imputridire, ma gli interessi restano sempre quelli, il putridume rende a certi individui soldi, che servono ad altri personaggi, che li riciclano: ecco perché non si può reprimere questa criminalità di periferia… in troppi ingrassano grazie ad essa.