I ministri e affini stanno parlando, parlando, parlano di forza e certezze democratiche, di coraggio e decisione di superiorità alla violenza e tanto altro ancora, ma di come agire non parlano, anzi se ne guardano bene.
Non sanno dare risposte se non opposte alle loro politiche dell'accoglienza, che ci hanno dato sino ad ora.
Servono espulsioni, in massa, dei sospetti, da mandare dai loro compatrioti che sanno come trattarli.
Serve un salto culturale che imponga a tutti il rispetto dei diritti individuali delle persone, ovvero l'uguaglianza davanti alla legge, per impedire atteggiamenti criminali che favoriscono il terrorismo.