Questa volta affermare il tutto è stata la notizia, scaturita sulla stampa.
Se è vero che tutti hanno diritto a una preghiera in sufragio è vero pure che la pubblicità per i boss non è corretta e sporca l’immagine della Chiesa, che è di tutti i cristiani e non solo dei vescovi, dei preti.
La mafia è contro i valori cristiani più di ogni altra cosa, quindi il prete in questione doveva farsi la sua messa in sufragio nella cappelleta nascosta, con due parenti, senza far sapere nulla a nessuno, per non far santi i boss assassini.