Il dramma non è grande, è immenso: a pochi giorni della fine del suo mandato Obama avvalla la tesi degli hacker russi, che influenzarono le elezioni.
In se stessa la tesi è più ridicola che stupida, perché non si capisce come fosse possibile un fatto simile, avendo il sistema degli algoritmi in mano ai nemici di Trump, gli unici che possono influenzare la valanga di notizie ed argomenti, in una versione piuttosto che in un'altra.
La reazione di Obama mostra e dimostra in che mani era ed è il mondo, in individui capricciosi e vendicativi, in modo infantile.
Questa reazione a nulla serve, perché presto, a gennaio, Obama lascerà il potere e grazie a Dio, è per sempre.
I danni causati dalla sua politica al mondo sono sotto gli occhi di tutti: terrorismo, guerre feroci ed assurde, crisi econimica e finanziaria lascia alle sue spalle.