I diritti dei carcerati esistono, ma sono uguali a quelli degli altri cittadini liberi: lavoro e relativi diritti umani, come quello di rifarsi una vita, se sbagliano.
Hanno pure il diritto all'incolumità in carcere, per esempio senza violenze dagli altri carcerati, prima fra tutte quella sessuale.
Per il resto se stanno stretti nelle celle o se devono lavorare o se devono convivere con altri e poi fare qualcosa di utile, magari obbligati con strumenti anche duri, non significa che subiscono, a subire sono sempre gli innocenti, ma la cultura dei farabutti è tale che la loro difesa sta alla base di certe scelte politiche, da parte della casta....