E un giorno udii un bisticcio tra due persone fuori da un chiesa.
Un uomo sulla cinquantina litigava con un tizio ben vestito, in doppio petto, con abiti vistosi, lui invece era con abiti ordinari, di .. seconda mano, pareva quasi un barbone.
Urlò aĺ tizio elegante: "Tu non mi scacci dalla chiesa, non ti appartiene, io sono un cristiano e lo furono i miei avi. Tu sei solo un fariseo, che sfrutta il nome del Signore per ingannare le persone."
Quello rispose: "Tu sei uno scomunicato, uno che non rispetta i precetti della Santa Madre Chiesa e meriti di essere scacciato!"
Il povero sorrise: "Mio padre lavorò per questa chiesa, i miei avi la costruirono fisicamente, la mantennero, si comportarono da cristiani, come faccio io."
Il prepotente rispose: "Tu sei solo un venduto a Satana, non voti come si dovrebbe, critichi il papa e la politica sociale della Chiesa, critichi i ricchi e dici che chi non dà almeno il superfluo ai poveri non entrerà nel Regno dei Cieli, andando contro l'insegnamento di sua eccellenza, il vescovo."
Il poveretto rise: "Io riconosco l'autorità di Dio e del Vangelo, nulla più. Seguo la mia coscienza e non temo le scomuniche dei preti, degli ipocriti. Nessuno mi potrà scacciare dalla mia chiesa, perché appartiene al popolo dei veri fedeli, di gente semplice come me, che agiscono con onestà e non si arricchiscono sfruttando i poveri, come fai tu.,
Il ricco urlò: "Vattene Satana!"
A dar ragione al benefattore della parrocchia arrivò il prevosto che alzò il braccio in segno di ammonizione: "Lui dà tanti soldi per i profughi."
Il povero rise sarcastico: "Lui li sfrutta e ha licenziato dei poveretti italiani, mandandoli sul lastrico. Questo è il vostro ... santo, ma in realtà siete tutti complici di questo negriero. Vergognatevi e temete il giudizio di Dio, che arriverà prima o poi."