Il garibaldino Nino Bixio disse questa frase..... detta storica, oggi ripresa con un po' di ironia, ma comunque sempre valida: serve lottare per la libertà, che passa per una legge detta della diffamazione.
Non riguarda solo i giornalisti, ma tutti noi che usiamo la rete.
C'è chi commette reati veri, insulti e diffamazioni contro .... il capo e i colleghi, ma il problema vero sta nella nostra legislazione, chiaramente incostituzionale, ma i..... grandi giuristi non se ne accorgono mai....mistero.
Si deve abrogare la legge sulla diffamazione, ovvero bisogna depenalizzarla, ma poi, per non riempire i tribunali civili, una causa dura circa 20 anni e più, servono dei filtri, ovvero si può solo intervenire per faccende oggettive, provate e solo individuali.
Per esempio tutto ciò che riguarda razza, fedi religiose, organizzazioni e tendenze, anche sessuali, si torna sul penale, ma senza denuncia di parte, solo alla peggio, con un esposto e nulla più.
Eccoci liberati una volta per tutti dalla censura demenziale, inoltre chi denuncia o fa tali esposti, se le loro osservazioni sono chiaramente pretestuose, devono subire un processo penale, nessuno deve censurare.
Quini Sì ai processi per menzogne e parolacce in rete, ma basta ridicole offese immaginarie.