13 apr 2010

13/4 Domingo e la lirica in crisi (Antonio Rossi)


Placido Domingo vuole aiutare la lirica a superare la crisi che l’ha investita: “Si spera ci sia un cambiamento. Se non si possono fare otto produzioni se ne fanno cinque, ma la qualità ci deve essere”.Era a Milano per il Simon Boccanegra: ci sarà il debutto dell’opera alla Scala.
Ora la lirica è un genere di musica elitaria ormai, perché i gusti si sono spostati verso generi di facile consumo: questo fatto è un segnale dei tempi.
Negli anni di fine Ottocento e di inizio Novecento la lirica era popolare, anzi era naziol-popolare, non nel senso offensivo, ma di positivo tra la gente.
Oggi il livello della sensibilità artistica, in particolare tra le nuove generazioni si è abbassato parecchio, pure la capacità di analisi dei fatti, il linguaggio, è più corretto, ma povero di termini: siamo in una fase di degrado sociale culturale per moltissimi giovani, specialmente nelle periferie.

12/4 Bertolaso e i presunti favori sessuali per un appalto in più (Angelo Ruben)


Al Salaria Sport Village di Roma il sottosegretario Guido Bertolaso non ha fatto sesso: così ha affermato l’uomo della Protezione Civile al Pm di Perugia, il titolare dell’inchiesta per gli appalti.
L’interrogatorio di Bertolaso è durato 5 ore e il capo della Protezione Civile ha negato di aver fatto scambio di favori sessuali per favorire date ditte appaltatrici.
Ora tutta l’inchiesta proseguirà, ma il mito di Bertolaso, che lavorava per il bene del suo paese e soccorreva le popolazioni colpite da sciagure come terremoti, frane e alluvioni si è incrinato, giustamente o ingiustamente.

13/4 Il principe Harry offre champagne per 10.000 sterline? (Angelo Mistri)


La famiglia reale britannica nega: la stampa britannica invece ha riferito che il principino si sia diverto alla grande.
Nel suo club londinese, Boujis a South Kensington abbia offerto 10.000 euro di champagne, esattamente 45 bottiglie e tutto per festeggiare per una licenza militare.
Le fonti ufficiali del palazzo reale invece hanno smentito questa pazzia, che alla fine finirebbe sempre a pesare sui contribuenti.
Che si può dire?
Se gli inglesi vogliono conservare la monarchia, con virtù e vizi, la paghino, altrimenti tacciano per sempre: quello con la monarchia è come un matrimonio, si accetta tutto e si tace.

13/3 La rabbia degli afgani, contro Karzai e Nato (Luigi Rossi)


Diversi morti civili, per colpa del fuoco amico ci sono stati, così la gente è scesa in strada urlando: "Morte a Karzai. Morte alle truppe straniere”.
Il comandante americano delle forze Nato, il generale Stanley McChrystal teme una ripercussione sulla fiducia degli afgani, dopo questo ennesimo errore, che ha portato morte nella popolazione civile, tra donne, vecchi e bambini: la guerra è sporca e i nemici si confondono con la popolazione inerme.
Per questo motivo che gli eserciti potentissimi non riescono a scovare i talebano, i ribelli, mille volte meno armati delle truppe occupanti: è la guerra di guerriglia, che spesso vince con pochissimi mezzi, contro eserciti “invincibili”.

13/4 La nuova Giulietta Alfa Romeo in visita al Quirinale (Michele Belotti)


Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al Palazzo del Quirinale ha ricevuto il presidente di Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, con il vicepresidente, John Elkann, l'a.d. Sergio Marchionne e Harald Jacob Wester, a.d. di Alfa Romeo: era l’occasione di mostrare al Capo dello Stato la nuova autovettura Alfa Romeo Giulietta.
La nuova auto poi fu mostrata anche a Palazzo Chigi: era presente il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta: mancava il premier, che certamente aveva altro da fare, poi la Fiat è una rivale, con la sua politica da gente che sta al di sopra delle parti.Una nota Fiat comunica: “La nuova Giulietta, la vettura che nell'anno del suo centenario rilancia il brand Alfa Romeo in uno dei segmenti più importanti sarà commercializzata in Italia a partire dal mese di maggio e progressivamente in tutti i mercati d'Europa. Il nome della nuova vettura è un chiaro tributo alla mitica Giulietta che, negli anni Cinquanta, fece sognare generazioni di automobilisti, rendendo per la prima volta accessibile il sogno di possedere un'Alfa Romeo e unendo fruibilità e comfort di alto livello all'eccellenza tecnica”.

13/4 Armenia e Turchia trattino, lo chiede Obama (Paolo Rossi)


A Washington il presidente armeno Serzh Sarksyan ha incontrato il presidente americano Barack Obama, che ha formalmente richiesto ad Armenia e Turchia "di fare tutto il possibile": Obama vuole la normalizzazione diplomatica tra i due Paesi, nemici storici.
Gli sforzi dell’Armenia serviranno a poco se la Turchia non riconoscerà il crimine storico del genocidio Armeno, fatto vergognoso non solo per la Turchia, ma per tutto l’Occidente: si coprì il massacro con un silenzio vigliacco, per non disturbare, la “laica” e filooccidentale Repubblica Turca, durante tutti gli anni della Guerra Fredda.

13/4 Il cargo cinese e la barriera corallina dell’Australia (Maria Valota)


L’alta marea ha contribuito al disincaglia mento del cinese Sheng Neng 1, lungo 230 metri, con a bordo un carico di 65.000 tonnellate di carbone, materiale altamente inquinante per la delicatissima barriera corallina in Australia.
Ci sono perdite di petrolio, ma non sono visibili: i sommozzatori valuteranno quanto è grande il danno allo scafo.
Il ministro dei Trasporti del Queensland, Rachel Nolan ha assicurato la stampa, ma gli ambientalisti chiedono di impedire la navigazione di navi inquinanti vicino alla barriera corallina: si rischia di distruggere quello che è un patrimonio naturale, con tantissime specie marine differenti.

13/4 Gli italiani scomparsi in Venezuela non sono stati sequestrati (Mecca Elisa)


L’ambasciata italiana a Caracas spiega: "Sulla base degli elementi avuti finora escludiamo un sequestro".
Da una settimana i due italiani dell'associazione "Giovanni XXIII" di Rimini, Simone Montesso e Massimo Barbiero, sono introvabili: sono scomparsi sulla cordigliera Andina di Merida, in Venezuela, al confine con la Colombia.
Si temeva un sequestro perché la zona è infestata dai guerriglieri colombiani e i sequestri di persona sono numerosi.
Sempre le fonti dell’Ambasciata italiana in Venezuela hanno precisato: "Stiamo operando per cercare di ottenere qualche indicazione dal telefono cellulare ……… anche se sarà difficile avere dati utili".
Forse si teme un incidente o una difficoltà da parte dei due volontari italiani.

12 apr 2010

12/4 Una bomba è esplosa ancora a Belfast (Antonio Rossi)


A Belfast nell'Irlanda del Nord è scoppiata ancora un'autobomba, accanto alla sede dei servizi segreti: “Un ordigno esplosivo collocato a bordo di un'auto parcheggiata dietro l'ex campo militare di Palace Barracks Holywood, è scoppiato circa alle 00:24 ora locale, l'1,24 ora italiana.
Il terrorismo non è morto ancora e gruppi dell'Ira non hanno ancora deposto le armi.

12/4 Le trattative con l'Iran sono ancora possibili (Arduino Rossi)


Trattare con l'attuale presidente iraniano è improbo: i tempi migliori per il dialogo sono passati.
Il malcontento popolare è tenuto sotto il pugno di ferro, il sentimento religioso e l'odio contro gli stranieri infedeli fa il resto: il regime ha dovuto fare dei brogli elettorali per mantenere il potere, ma questo traballa.
I duri del regime iraniano preferirebbero finire sotto le bombe atomiche statunitensi che veder cambiato il loro sistema sociale, economico, religioso: sarebbe la fine di tutto ciò in cui credono e il trionfo “dell'immoralità”, l'avanzare della corruzione portata dagli infedeli.
Alcool e usi non più islamici per loro sono alle porte, potrebbero invadere il Paese con costumi occidentali, con abitudini empie.
Con un avversario simile gli embarghi possono solo “provocare solletico”, le minacce far accrescere la voglia di combattere: temo che l'Iran continuerà ad arricchire l'uranio, per costruire la bomba atomica islamica sciita.
La diplomazia del dialogo ora darebbe l'idea di un Occidente pusillanime, mentre la linea dura porta allo scontro dalle conseguenze terrificanti.
L'unica via era quella dell'aiuto alle opposizioni ragionevoli, sconfitte con brogli alle ultime elezioni.
Forse è già tardi per riportare tutto in dietro, quando le occasioni per la pace sono sfuggite, ma non bisogna rinunciare: l'ultima possibilità sta nel trattare con gli Ayatollah, che sanno cosa sia un intervento militare statunitense, pesante.
Costoro possono immaginarsi quanto faccia male.