8 mag 2010

08/5 La crisi avanza e i pericolo di degenerazione della vita sociale e politica (Arduino Rossi)



I problemi sono gravi, il paziente è ammalato seriamente, ma con buone medicine non morirà: bisogna saper somministrare questi farmici al più presto.
Sto parlando del nostro tessuto sociale che non è più abituato da almeno due generazioni a soffrire la carenza di beni di consumo: la cultura che solo i furbi e i potenti valgono potrebbe provocare reazioni opposte.
La prima è di rivolta contro il potere centrale, la seconda sta nella caccia ai capri espiatori, che spesso sono i vicini non desiderati, gli extracomunitari, i nostri “ladri di lavoro”.
Inizierebbe la guerra tra poveri, anzi è già iniziata e le conseguenze le abbiamo già conosciuto, basta studiare la storia: in passato abbiamo avuto reazioni dure e terribili, massacri e genocidi.
Sono troppo tragico?
No, sono certo che non basta dire che non si commetteranno gli stessi errori, non è sufficiente un atteggiamento da saputelli di certi intellettuali per evitare le tragedie della storia.
A sinistra come ci si atteggia?
Da primi della classe, da avanguardie di un popolo che non li segue più: sono ormai lontanissimi dalla realtà attuale e spesso molti di loro sono in posizioni comode, o nel pubblico impiego o nei sindacati.

08/5 Il popolo vuole ridere, nonostante Berlusconi e la …... Dandini (Arduino Rossi)



Se il popolo ride dei propri guai e dei signori delle varie corti, dei principi e dei potenti della terra non si assaltano i palazzi del potere.
Siamo in un'epoca veramente difficile: è una delle crisi strutturali della storia, quelle che hanno sempre fatto male alle economie, ma pure hanno permesso di far uscire nuore ere o positive e tragicamente negative: abbiamo avuto la new deal di Roosevelt e il nazismo dopo la crisi del 1929.
Ci fu la Seconda Guerra Mondiale e la Guerra Fredda, subito dopo, terminata solo nel 1989, con la caduta del Muro di Berlino: i guai non vengono mai soli e si trasformano in un domino di fatti, avvenimenti e soluzioni peggiori del male stesso.
Un po' di ironia non fa male, anzi ci rende tutti un po' più sereni: la situazione è terribile, la gente perde il lavoro, in ditte sino a ieri sicure, dove aveva lavorato per vent'anni o trent'anni il padre.
Le persone che sino a ieri potevano cambiar lavoro si trovano senza speranza e devono subire il moobing , forme di sfruttamento pesante, senza scampo.
La gente è tesa, è pronta a scoppiare in reazioni violente?
Forse non ancora ed è presto per brutte conseguenze, ma se la crisi non finirà al più presto darà spazio ad avventurieri politici di presentarsi e pretendere il potere: gli anni trenta del secolo scorso ebbero queste conseguenze tragiche.

08/5 Dandini, Berlusconi protesta contro la Rai e i programmi satirici (Arduino Rossi)



Silvio Berlusconi va all'assalto di Serena Dandini per la sua satira: “Come al solito, una trasmissione pagata con i soldi pubblici si diletta ad aggredire il governo”.
Serena Dandini ha spiegato la sua posizione: “La satira per natura se la prende con il potere. In passato è toccata a Prodi, D'Alema, Craxi......il programma ha suscitato proteste anche tra gli elettori di centrosinistra e, scontentando tutti, ha trovato un equilibrio...”Per fortuna c'è la satira, l'ironia che ci salva dalla pesantezza della politica e del potere: la festa dei folli nel medioevo serviva ai poveri per scherzare i potenti.I potenti si salvavano dalla rabbia dei poveri, che la trasformava in sberleffi e non in lanci di pietre e in forconi usati per inforcare i Signori.Silvio Berlusconi dovrebbe studiare la storia, poi la trasmissione della Dandini proprio ridere non fa: il premier non si preoccupi.
I buffoni e i pagliacci hanno fatto tanto bene alla gente: serviva per sdrammatizzare la tensione alta della gente.

08/5 Berlusconi protesta per la trasmissione di Serena Dandini,che nessuno aveva visto (Arduino Rossi)



Per fortuna c'è la satira, l'ironia che ci salva dalla pesantezza della politica e del potere: la festa dei folli nel medioevo serviva ai poveri per scherzare dei potenti.
I potenti si salvavano dalla rabbia dei poveri, che la trasformava in sberleffi e non in lanci di pietre e in forconi usati per inforcare i Signori.
Silvio Berlusconi dovrebbe studiare la storia, poi la trasmissione della Dandini proprio ridere non fa: il premier non si preoccupi.
Silvio Berlusconi va all'assalto di Serena Dandini per la sua satira: “Come al solito, una trasmissione pagata con i soldi pubblici si diletta ad aggredire il governo”.Serena Dandini ha spiegato la sua posizione: 'La satira per natura se la prende con il potere. In passato è toccata a Prodi, D'Alema, Craxi......il programma ha suscitato proteste anche tra gli elettori di centrosinistra e, scontentando tutti, ha trovato un equilibrio...”

08/5 Dandini, Berlusconi e gli sberleffi contro il potere (Arduino Rossi)



Silvio Berlusconi va all'assalto di Serena Dandini per la sua satira: “Come al solito, una trasmissione pagata con i soldi pubblici si diletta ad aggredire il governo”.Serena Dandini ha spiegato la sua posizione: 'La satira per natura se la prende con il potere. In passato è toccata a Prodi, D'Alema, Craxi......il programma ha suscitato proteste anche tra gli elettori di centrosinistra e, scontentando tutti, ha trovato un equilibrio...”
Per fortuna c'è la satira, l'ironia che ci salva dalla pesantezza della politica e del potere: la festa dei folli nel medioevo serviva ai poveri per scherzare dei potenti.
I potenti si salvavano dalla rabbia dei poveri, che la trasformava in sberleffi e non in lanci di pietre e in forconi usati per inforcare i Signori.
Silvio Berlusconi dovrebbe studiare la storia, poi la trasmissione della Dandini proprio ridere non fa: il premier non si preoccupi.

08/5 Durao Barroso, Sarkozy e Trichet nonfecero nulla prima della crisi greca (Arduino Rossi)

Il fatto è un altro. Dove erano tutti costoro quando la Grecia falsificava i conti della spesa? Non avevano visto nulla? Non c'erano e se c'erano dormivano?
Il presidente della Bce, Trichet avvisa l'Europa e il mondo: “Attenzione, siamo di fronte ad una crisi sistemica”. Durao Barroso e il presidente francese Sarkozy sono insoddisfatti: “..non contiene segnali abbastanza forti per un'azione rapida, cosi' come richiesto dalla situazione”.

08/5 Un disegno sbagliato portò due bambini in istituto (Angelo Ruben)


La piccola e il fratellino più grande, entrambi di Basiglio a Milano, furono messi per due mesi in istituti, perché si sospettavano rapporti incestuosi in famiglia.Il fratello maschio soffrì le pene dell'inferno in particolare, ma alla fine tutto si risolse con i genitori scagionati, il maschietto risultò innocente e i pregiudizi finirono in nulla, ma ora qualcuno dovrà pagare i danni.
Ora tocca a loro: una preside, due maestre, uno psicologo e una assistente sociale dovranno spiegare il tragico errore che li ha portati a intravvedere abusi sessuali in una famiglia sana e normale.Il Gup di Milano, Maria Grazia Domanico ha deciso di rinviare tutti costoro a giudizio perché nel 2008 un disegno venne ritrovato sotto il banco di una bambina della scuola elementare: il disegno non era della piccola, ma per quel “capolavoro” fu deciso di imporre il regime duro a un'intera famiglia sana.

08(5 Cos’è la Dote Lavoro Lavoratori in somministrazione - Regione Lombardia

Cos’è la Dote Lavoro Lavoratori in somministrazione
A chi si rivolge
La Dote Lavoro Lavoratori in somministrazione è riservata ai lavoratori in somministrazione con le seguenti caratteristiche:
• residenza o domicilio in Lombardia;
• un’anzianità di lavoro di almeno 78 giornate in somministrazione a partire dal primo gennaio 2008;
• essere disoccupati da almeno 45 giorni;
• non essere destinatari di alcun trattamento pubblico di sostegno al reddito per carenza di requisiti e comunque non aver richiesto e/o percepito l’indennità nazionale ai sensi dell’Accordo del 13 maggio 2009 (stipulato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali con Assolavoro e le organizzazioni sindacali).
Composizione della Dote
La Dote Lavoro Lavoratori in somministrazione permette la fruizione di servizi di riqualificazione e potenziamento delle competenze professionali.
Questi servizi sono selezionabili all’interno dell’Offerta dei Servizi formativi e dei Servizi al Lavoro.
La scelta dei servizi viene declinata all’interno di un Piano di Intervento Personalizzato (PIP), definito in raccordo con l’operatore accreditato, scelto dalla persona medesima.
Questi i servizi di politica attiva disponibili:

Servizi al lavoro
Composizione della Dote
Colloquio di accoglienza primo livello
minimo
colloquio individuale di II livello (specialistico)
minimo
Definizione del percorso
minimo
Bilancio delle competenze
minimo
Tutoring e counseling orientativo
a scelta
Tutoring ed accompagnamento al tirocinio
a scelta
Scouting aziendale e ricerca attiva del lavoro
a scelta
Monitoraggio, coordinamento e gestione del PIP
a scelta
Consulenza e supporto autoimprenditorialità
a scelta

A completamento dei servizi di politica attiva possono essere inseriti nel percorso individuale dei servizi formativi nell’ambito della formazione di specializzazione, della formazione permanente, dell’alternanza stage.
La Dote Lavoro Lavoratori in somministrazione è integrata con l’indennità di partecipazione.
L’adesione a percorsi di formazione/riqualificazione e/o reinserimento lavorativo è condizione necessaria per beneficiare dell’indennità.
Ciascuna persona può essere titolare di una sola Dote Lavoro. Chi ha un altro Piano di Intervento personalizzato (PIP) attivo, relativo a qualsiasi dote, deve concluderlo prima di poterne sottoscrivere e attivare uno nuovo.
Quanto vale la Dote Lavoro Lavoratori in somministrazione
Il valore massimo della Dote è di 2.600 euro, così suddivisi:
• massimo 1.300 euro per i servizi al lavoro e formativi;
• massimo 1.300 euro di indennità di partecipazione. Il valore dell’indennità, calcolato dal Sistema Informativo, non può superare il valore dei servizi richiesti con la Dote.
Una volta concluso il PIP, il titolare della dote può accedere alla Dote Lavoro per l’importo residuale pari a un massimo di 1.700 euro per i servizi al lavoro e formativi e di 1.700 euro di indennità di partecipazione.

08(5 I servizi della Dote Lavoro - Regione Lombardia

I servizi della Dote Lavoro
La Dote Lavoro permette di fruire di servizi di politica attiva e di percorsi formativi selezionati all’interno dell’Offerta dei Servizi formativi e dei servizi al Lavoro.
I destinatari potranno definire un percorso individuale scegliendo fra i seguenti servizi di politica attiva:
Colloquio di accoglienza di I livello
L’operatore è tenuto a erogare tale servizio per tutti i destinatari a titolo gratuito. Il colloquio di accoglienza di I livello prevede:
la verifica dei requisiti del destinatario;
un colloquio di orientamento e la fornitura di informazioni sui servizi disponibili;
la presa in carico del destinatario da parte dell’operatore.
Colloquio individuale di II livello (specialistico)
Esso consiste:
in un colloquio per un esame approfondito delle problematiche e delle caratteristiche del destinatario, comprensivo dell’analisi delle sue esperienze, che confluisce in una scheda individuale degli ambiti di sviluppo;
nella redazione del curriculum vitae del destinatario.
Definizione del percorso
Il servizio ha come prodotto il PIP e prevede il supporto nell'individuazione di percorsi formativi e/o lavorativi e dei settori target, con particolare riferimento a quanto segue:
declinazione dei fabbisogni individuali di formazione in competenze/abilità/ conoscenze;
networking e scouting degli enti di formazione con individuazione dei moduli formativi e loro articolazione in competenze, ore, costo, soggetto che eroga la formazione, data di inizio, data di conclusione.
Bilancio delle competenze
Il bilancio delle competenze consiste nella redazione della scheda individuale delle competenze, come prodotto di un percorso di analisi delle esperienze formative, professionali e sociali che consente di individuare le competenze e gli elementi valorizzabili del destinatario, con l’obiettivo di progettare un piano di sviluppo professionale per il raggiungimento di specifici obiettivi.
Tutoring e counselling orientativo
Il servizio consiste nelle seguenti attività:
orientamento ai meccanismi del mercato del lavoro e introduzione agli strumenti di ricerca di occupazione (pre-inserimento);
aggiornamento del curriculum vitae e predisposizione delle lettere di accompagnamento;
preparazione e affiancamento al colloquio anche in azienda/impresa;
assistenza ai destinatari e alle imprese nella fase di inserimento lavorativo.
Scouting aziendale e ricerca attiva del lavoro
Il servizio prevede l’affiancamento e il supporto al destinatario nella definizione del piano di ricerca del lavoro e, in particolare:
l’individuazione delle opportunità professionali; § la valutazione delle proposte di lavoro;
l’invio delle candidature;
il contatto e/o la visita in azienda.
Monitoraggio, coordinamento, gestione PIP
Il destinatario, con questo servizio, può essere supportato nel monitoraggio delle attività e nella valutazione della loro conformità al PIP da parte dell’operatore.
Consulenza e supporto autoimprenditorialità
Il servizio consiste nell’espletamento delle seguenti attività:
analisi delle propensioni e delle attitudini verso l'imprenditorialità;
ricerca delle opportunità;
informazione e consulenza per affrontare i problemi relativi allo sviluppo organizzativo dell'impresa;
definizione dell’idea imprenditoriale.
A completamento dei servizi di politica attiva possono essere inseriti nel percorso individuale uno o più corsi di formazione, nell’ambito della Specializzazione e della Formazione Permanente.
Non sono ammessi percorsi di formazione riferiti alle figure normate.
La scelta dei servizi di cui la persona intende usufruire con la Dote Lavoro viene declinata all’interno di un Piano di Intervento Personalizzato (PIP), definito in raccordo con l’operatore accreditato, scelto dalla persona medesima.
I destinatari disoccupati che hanno già richiesto una Dote Lavoro – Lavoratori in somministrazione non possono includere nel PIP della Dote Lavoro servizi al lavoro già richiesti nel PIP della Dote Lavoro – Lavoratori in somministrazione.
I destinatari disoccupati che non percepiscono l’ indennità di disoccupazione o altre indennità connesse alla posizione occupazionale, possono fare richiesta anche di un'indennità di partecipazione ai servizi.

08/5 Come e dove richiedere la Dote Lavoro - Regione Lombardia

Come e dove richiedere la Dote Lavoro
La persona che intende fruire della Dote Lavoro può accedere al Sistema Informativo regionale personalmente per registrare il proprio profilo e
verificare se possiede i requisiti necessari a richiedere la Dote . In alternativa può rivolgersi, da subito, a un operatore per i servizi al lavoro accreditato dalla Regione che la supporterà in tutto il percorso.
Il manuale che spiega passo-passo come effettuare la procedura on line è disponibile a fondo pagina.
I passaggi successivi
1) Scelta dell’operatore
Per usufruire della Dote Lavoro è necessario rivolgersi a un operatore (pubblico o privato) accreditato per i servizi al lavoro. L’elenco dei centri accreditati dalla Regione è disponibile in fondo alla pagina.
2) Presentazione della domanda
Il destinatario della Dote è supportato in tutte le fasi di attuazione del suo percorso individuale dall’operatore accreditato scelto che lo prende in carico. Per accedere ai servizi previsti dalla Dote Lavoro, le persone devono rilasciare apposita Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro (DID).
Documenti
Per richiedere la Dote Lavoro bisogna recarsi dall’operatore scelto muniti dei seguenti documenti:
• Carta Regionale dei Servizi (CRS) con relativo PIN oppure, in mancanza di CRS, un documento di identità in corso di validità e il codice fiscale
• I minorenni devono essere affiancati da un genitore (o da chi ne fa le veci) che dovrà controfirmare la documentazione.
3) Sottoscrizione del PIP
Il percorso personalizzato che gli operatori definiscono insieme al destinatario della Dote è formalizzato in un Piano di Intervento Personalizzato (PIP).
Il PIP descrive il percorso che la persona può realizzare grazie alla Dote Lavoro e indica i servizi utili a raggiungere gli obiettivi di inserimento professionale o di miglioramento delle competenze. Nel PIP viene anche indicato il tutor che accompagnerà la persona in tutte le fasi previste nel percorso. Tutto il processo di redazione del PIP deve essere realizzato dall'operatore attraverso il sistema informativo. Una volta completata la compilazione del PIP e della documentazione necessaria per la domanda della Dote Formazione, tali informazioni devono essere sottoscritte e inviate dall’operatore attraverso il Sistema Informativo.
4) Accettazione del PIP
Regione Lombardia, verifica le domande pervenute e invia alla persona e all’operatore, comunicazione di accettazione del PIP, tramite il Sistema Informativo.
Se i documenti non sono tutti presenti o sottoscritti o mancano dei requisiti, al destinatario e all’operatore viene inviata comunicazione di non accettazione del PIP, sempre attraverso il Sistema Informativo.
Nel caso la documentazione scansionata e inviata sia incompleta o illeggibile, Regione Lombardia invia una comunicazione di accettazione con riserva del PIP e l’operatore deve trasmettere le integrazioni richieste, pena la revoca della dote e il mancato riconoscimento dei servizi resi:
• Entro la presentazione della prima domanda di liquidazione;
• Comunque non oltre 30 giorni dalla data di presentazione di dote.
5) Rinuncia alla Dote
In caso di rinuncia la persona non potrà richiedere una nuova Dote per i sei mesi successivi.
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Tempistica
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Tempistica
La Dote Lavoro si può richiedere fino ad esaurimento della disponibilità di Doti.
La Dote Lavoro prevede una durata massima di 12 mesi dalla data di accettazione del Piano di Intervento Personalizzato.
Le attività di realizzazione possono essere avviate in qualsiasi momento successivo all’accettazione del Piano di Intervento Personalizzato.
Allegati