17 mag 2010

17/5 Gulag russi, omofobia in Italia e la giornata.....di Giorgio Napolitano (Angelo Ruben)


Vorrei chiedere al Capo dello Stato ancora una volta di dare le dimissioni, sarebbe un atto santo e giusto: il Signor Giorgio Napolitano è lontano dalla stragrande maggioranza degli italiani, dal loro sentire e vivere.
Avrà dalla sua la Signora Bianca Berlinguer, figlia del non compianto Enrico.
Inoltre io vorrei vedere al signor Napolitano di celebrare la giornata delle vittime dei Gulag, del riconoscimento morale ed economico delle vittime del regime sovietico: visto che il disciolto Partito Comunista Italiano, di cui Giorgio Napolitano era membro, riceveva denaro dal partito Comunista Sovietico, che a sua volta campava sulle spalle dei deportati in Siberia.
Sarebbe una bella scelta quindi, prima di dimettersi, quella di celebrare i deportati italiani in Siberia, quelli che finirono nei campi di sterminio di Stalin perché non erano d'accordo con la linea politica del partito stalinista italiano, il Pci.


Il presidente Giorgio Napolitano celebra la giornata dell'Omofobia ed è sempre più lontano dagli italiani: “Questa non è soltanto la causa delle Associazioni degli omosessuali, così come la causa dei diritti delle donne non è solo la causa delle associazioni delle donne. E' una causa comune, è una causa generale, è una questione di principio, è una questione di fondamento costituzionale".

17/5 Il profilo psicologico dei serial killer (Arduino Rossi)



Questo tipo di personaggio è spesso un individuo isolato, ha grandissime difficoltà a dialogare con il prossimo, può sembrare addirittura timido e imbranato, oppure freddo e riservato, ma le sue emozioni, le sue pulsioni, sono bollenti dentro di lui.
Se fossero nati in un'altra epoca questi folli sadici avrebbero trovato lo spazio umano sano adatto a loro?
Certamente la solitudine li hanno generati, sicuramente la competizione ossessiva e le umiliazioni di un mondo sprezzante verso i fuori moda li hanno svezzati, le loro ossessioni sono cresciute come enormi insetti dentro gusci vuoti.
Alla fine questi mostri non più umani diventano dei predatori folli e hanno fame e sete delle loro potenziali vittime: questo non è un vecchio film dell'orrore è la nostra società che perde la sua umanità.
Siamo sempre più soli, isolati in realtà che non comprendiamo e la paura attorno a noi avanza: temiamo gli stranieri, i giovani sbandati, oppure viviamo in incubi dove il lavoro non ci dà soddisfazioni.
Qualcuno tra noi, uno su 10mila o uno su 100mila ogni tanto “reagisce”, non si cura la depressione e diventa pericoloso, molto pericoloso: i serial killer non sono extraterrestri, ma esseri umani, ….....simili a noi.

7/5 I serial killer e la lista incompleta (Arduino Rossi)



Anche da noi, nel passato e nel presente abbiamo avuto dei folli che avevano improvvise reazioni violente: prendevano il fucile e uccidevano moglie e figli, oppure parenti e amici.
Queste azioni erano all'interno delle famiglie ed erano scoppi di furore assopito, trattenuto spesso per anni.
I serial killer invece non conoscono le loro vittime, per loro sono prede, oppure personaggi negativi da eliminare, o gente “non degna” di vivere: costoro si considerano intelligentissimi e imprendibili.
Sfidano gli ispettori di polizia, certi che il “loro genio” criminale li salverà sempre dalla prigione.

17/5 Serial killer in libertà e ha agito per 10 mesi a Roma (Arduino Rossi)



Un serial killer è attivo a Roma: così afferma il TG5.
La squadra ''cold case'' della Questura della capitale indaga su 10 morti sospette, prima archiviate perché ritenute provocate da incidenti: le vittime sono anziani uomini e donne.
Si tratta di persone che avevano a che fare con un tizio che pare si sia tradito, grazie all'analisi scientifica del Dna e le valutazioni con il computer: si sospetta un operatore sanitario e la polizia assicura che attualmente è innocuo, forse si intende che è tenuto sotto controllo.
Quindi esistono pure da noi quei individui freddi, normali in apparenza, con tante frustrazioni e rabbia recondita, da sfogare su personaggi che rammentano a loro padri violenti, madri oppressive ed educatori feroci.
Oppure sono falliti che sperano di dimostrare a se stessi di valere qualcosa, nella loro paranoia, ovvero mania di grandezza e mania di persecuzione.
Costoro sono in grado di intendere e di volere?
Sono responsabili penalmente?
Questo fatto può interessare i criminologi e gli psichiatri, invece è importante osservare qualcosa di strano e di terribile: questi serial killer in Italia erano sconosciuti, erano tipici della realtà statunitense.

17/5 Gulag russi, omofobia in Italia e Giorgio Napolitano (Angelo Ruben)



Il presidente Giorgio Napolitano celebra la giornata dell'Omofobia ed è sempre più lontano dagli italiani: “Questa non è soltanto la causa delle Associazioni degli omosessuali, così come la causa dei diritti delle donne non è solo la causa delle associazioni delle donne. E' una causa comune, è una causa generale, è una questione di principio, è una questione di fondamento costituzionale".
Invece vorrei chiedere al Capo dello Stato ancora una volta di dare le dimissioni, sarebbe un atto santo e giusto: il Signor Giorgio Napolitano è lontano dalla stragrande maggioranza degli italiani, dal loro sentire e vivere.
Avrà dalla sua la Signora Bianca Berlinguer, figlia del non compianto Enrico.
Inoltre io vorrei vedere al signor Napolitano di celebrare la giornata delle vittime dei Gulag, del riconoscimento morale ed economico delle vittime del regime sovietico: visto che il disciolto Partito Comunista Italiano, di cui Giorgio Napolitano era membro, riceveva denaro dal partito Comunista Sovietico, che a sua volta campava sulle spalle dei deportati in Siberia.
Sarebbe una bella scelta quindi, prima di dimettersi, quella di celebrare i deportati italiani in Siberia, quelli che finirono nei campi di sterminio di Stalin perché non erano d'accordo con la linea politica del partito stalinista italiano, il Pci.

17/5 Minitalia Leolandia Park - bambini audiolesi (prov. Bergamo)



PROVINCIA DI BERGAMO
Via Torquato Tasso 8, 24121 BERGAMO
Tel. 035 387237- 035 387530 Fax. 035 219.880
http://www.provincia.bergamo.it e-mail: info@provincia.bergamo.it
UFFICIO STAMPA
Bergamo, 17.05.2010
COMUNICATO STAMPA
Sabato 15 maggio si è svolto in un clima di festa l'annuale incontro dedicato ai bambini e alunni audiolesi, promosso dalla Provincia Settore Politiche Sociali e Salute.
Quest'anno la giornata si è svolta a Minitalia Leolandia Park e numerosa è stata l'adesione dei bambini audiolesi seguiti tutto l'anno, prevalentemente a scuola, dagli Istruttori Educativi della Provincia.
Mentre i bambini, accompagnati dagli istruttori educativi, hanno visitato il parco, l'assessore Domenico Belloli, il dirigente Silvano Gherardi e il funzionario FiorenzaBandini hanno incontrato la famiglie e i genitori, per un momento di condivisione dell'attività organizzata tutto l'anno dalla Provincia, ma anche per offrire alle famiglie un
momento di confronto e di programmazione del cammino per la crescita e l'integrazione
scolastica e sociale .
Ha partecipato all'incontro, esprimendo l'apprezzamento per il lavoro svolto dalla Provincia, Stefano Zanoletti presidente dell'ENS-Ente Nazionale Sordomuti- sottolineando quanto è importante la collaborazione per un miglior progetto di vita dei ragazzi.
L'assessore Domenico Belloli ha ricordato l'impegno Suo e del Presidente Ettore Pirovano per i problemi legati al disagio, alle varie disabilità, convinti dell'importanza dell'attenzione alle persone e ai loro bisogni come obiettivo prioritario. Questo fine settimana è prevista inoltre una serata al Palamonti rivolta specificatamente ai più grandi, agli adolescenti e ai giovani, seguiti dalla Provincia, in particolare nelle scuole superiori.

17/5 Disoccupazione in Italia, cause e colpe (Angelo Ruben)



C’è uno scontro etnico e culturale voluto e provocato da imprenditori che sperano di dividere e imperare nelle loro aziende e fabbrichette, sui loro cantieri, così da imporre salari bassi, condizioni per la salute e la sicurezza disastrose.
Dove i lavoratori non si capiscono e litigano sfruttarli diventa semplice.
La Lega fa proclami per difendere gli italiani, i lavoratori del Nord, poi non muove un dito contro i padroni negrieri.
La Lega e la politica a base di proclami e di parole come il loro caro Leader Berlusconi: nelle province del nord i lavoratori extracomunitari, di gruppi difficilmente integrabili, con religioni lontane dì culture, abitudini lontanissime, stanno provocando guai immensi.

17/5 La logica del razzismo e l'Italia di oggi (Arduino Rossi)



Il razzismo sta tutto in una politica che punisce i lavoratori e ha favorito l’inserimento di gruppi etnici che neppure si conoscevano, perché si scontrassero, indiani contro pakistani, sudamericani contro magrebini e italiani contro tutti.
Questo sì che è fascismo, del peggior genere, quello di sinistra: questo è buonismo pernicioso.

La logica classista e razzista non sta nella guerra tra poveri per un posto di pulisci cessi: i poveracci che devono litigare con marocchini o peruviani per avere un impiego in una operativa, che paga 5 euro all’ora, senza ferie e tredicesima non solo i razzisti.

17/5 Il lavoro in Italia e gli extracomunitari (Angelo Mistri)



Tutti gli altri sono i disperati che con o senza titolo di studio dovranno “fare a pugni” per un lavoraccio brutto e sporco, mal pagato, che andrà all’extracomunitario più disperato di loro.
Il tutto sarà a ribasso, per la paga misera.
Costoro sono i fannulloni che non vogliono fare certi lavori?
Sono loro i razzisti?
Sì! Sarà vero, ma gli altri forse sono i farabutti, mangia pane a tradimento.
Il lavoro deve essere dato agli italiani?
Il poco lavoro che c’è dovrebbe essere dato agli italiani, ma per qualcuno questo è razzismo: chi strilla ha un posto pubblico, tranquillo, tranquillo, o è dei sindacati o è un politico con figli e nipoti tutti accomodati, o è un raccomandato dai i soliti santi e la disoccupazione non la conoscono né la conosceranno.

17/5 Alcool under 16 e i teenager a rischio (Angelo Ruben)



I ragazzi e i ragazzini, cioè i teenager (dai 13 ai 19 anni) amano le sorprese, le esperienze con un esito finale positivo e il loro encefalo si eccita all’idea dell’inatteso.
Vogliono così provare e sperimentare e cascano in scelte sbagliate, dannose, disastrose, come alcool e droghe.

I teenager amano l’alcool, droghe, guida spericolata per colpa del loro cervello: questo secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Neuroscience.