4 ott 2010

Bologna - Lavoro, l’assessore regionale Muzzarelli interviene su vicenda aziendale ‘Simona Confezioni’ di San Piero in Bagno (Forli'-Cesena)



Bologna - «Grazie all'impegno della Regione Emilia-Romagna e delle organizzazioni sindacali, ci sono 102 lavoratrici della Simona Confezioni di S.Piero in Bagno in cassa integrazione guadagni straordinaria, che altrimenti avrebbero rischiato il licenziamento». Lo ha sottolineato l'assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli in merito alla vicenda della Simona Confezioni di San Piero in Bagno (Forli'-Cesena).

«Noi non ci siamo certo dimenticati, quindi, né dello stabilimento di San Piero né di quello abruzzese che invece Bartolini ignora. Nonostante ciò che dice il consigliere regionale, il problema del Governo nazionale c'è. Infatti - ha  aggiunto Muzzarelli - non sono ancora garantite le risorse dal 2011 in poi per gli ammortizzatori sociali. Anziché prendersela con la Regione, Bartolini prenda atto che noi siamo fermamente impegnati ad ottenere quelle risorse, a tutela di lavoratrici e lavoratori, della Perla e di tutti gli altri lavoratori dell'Emilia-Romagna. Oltretutto, dovrebbe essere chiaro perfino al consigliere Bartolini che il protocollo siglato a Bologna ha una valenza più generale, perché siamo riusciti a tenere aperto il tavolo del confronto ed abbiamo potuto registrare una volontà propositiva e costruttiva da parte della proprietà»

Tragedia di Novi, la solidarietà e la vicinanza di Errani e della Giunta




Bologna - “Non lasceremo sola Nosheen Butt”. Il presidente della Regione Vasco Errani parla da Roma, mentre gli assessori Carlo Lusenti e Teresa Marzocchi si recheranno in giornata all’ospedale di Baggiovara - dove la giovane modenese di origine pakistana è ricoverata dalla notte scorsa - per stare vicino alla ragazza e portarle la solidarietà e il cordoglio, da parte del presidente e di tutta la Giunta dell’Emilia-Romagna, per la perdita della madre Begm Shnez.




“Siamo consapevoli delle difficoltà che si incontrano quando si vive a cavallo tra diverse usanze e culture, ma non possiamo accettare che la violenza prenda il posto delle parole, mai”, ha sottolineato Errani parlando della tragedia accaduta ieri a Novi, nel modenese. “Alle seconde generazioni, ai tanti giovani che sono nati o cresciuti qui, voglio far sapere che i diritti e le libertà di cui parla la nostra Costituzione sono patrimonio universale, che appartiene a tutti noi. Da qui si può partire, insieme, per costruire una società più giusta. Per chi non riesce a rispettare il prossimo, per chi picchia una donna c’è la giustizia italiana. Anch’essa vale per tutti. A Nosheen Butt voglio dire fin da ora che non sarà lasciata sola”.

TRASPORTI. REGIONE VENETO E PROVINCE DI PADOVA E VERONA PRESENTANO NUOVA “PADANA INFERIORE”



Abbiamo messo un punto fermo. Da qui partiamo davvero, tutti assieme e d’accordo, Regione, Province e Comuni, per realizzare un tratto strategico della nuova Padana Inferiore che le comunità locali stanno attendendo da almeno un trentennio”. L’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, affiancato dai presidenti delle Province di Padova Barbara Degani, e di Verona, Giovanni Miozzi, non ha certo nascosto la sua soddisfazione nell’annunciare stamani la Valutazione d’Impatto Ambientale favorevole sul progetto preliminare dell’opera, frutto dell’attività svolta dalle due amministrazioni provinciali sotto la regia regionale.
L’attuale “Padana Inferiore” è da tempo assolutamente insufficiente, intersecando direttamente e pesantemente i centri abitati, con numerosi incroci e semafori, qualche vecchio passaggio a livello, una geometria d’altri tempi. I tempi di percorrenza sono diventati ormai leggenda e gli incidenti, anche mortali, non si contano, per non parlare dell’inquinamento (vi transitano mediamente 20 mila veicoli al giorno) e le ulteriori “sofferenze” dei trasporti eccezionali che scelgono questa arteria per percorrere la pianura Padana.
Nella prima metà degli anni ’80 ci aveva lavorato l’ANAS (“una croce che dobbiamo portare, speriamo presto di liberarcene”, ha risposto Chisso ad un giornalista. “Quando l’ente per le strade ha lasciato perdere, la fiammella della speranza è stata tenuta accesa dalle due Province, che hanno dialogato con le amministrazioni comunali, nessuna delle quali ha posto problemi ma semmai sollecitazioni: a fare e fare presto. Le progettazioni provinciali sono state poi assemblate per disegnare la nuova strada da Palugana di Carceri, nel padovano, a Orti di Legnago, nel veronese”.
Il costo previsto per realizzarla è orientativamente di 200 milioni di euro. “Come Regione ne abbiamo già una sessantina, per la quota ancora mancante dobbiamo ‘inventare’ qualcosa. Abbiamo delle idee ma è prematuro esprimerle – ha concluso Chisso – potremo però indicare una soluzione possibile probabilmente già tra alcune settimane”. “Per la Bassa Padovana è un intervento fondamentale – gli ha fatto eco Barbara Degani – che serve alle nostre città e ai loro centri storici ma anche all’economia che si è sviluppata lungo questa direttrice, dove fiorisce un’agricoltura che dobbiamo e vogliamo preservare. Per questo abbiamo curato con particolare attenzione l’inserimento territoriale dell’intervento”. “Gli amministratori locali attendono davvero con ansia una nuova strada – ha affermato dal canto suo Miozzi: il loro territorio ha bisogno di questo collegamento stradale che risolve un’insieme di criticità. Nella definizione del progetto – ha ribadito – abbiamo trovato nei Comuni dei forti alleati e vogliamo dare loro le risposte che i cittadini ci chiedono”.

Lavori pubblici veneti - COL CAVALIER. CHISSO: I LAVORI VANNO AVANTI E SARANNO COMPLETATI COME PREVISTO




Nessun timore: i lavori del traforo del Col Cavalier stanno andando avanti tranquillamente, come chiunque può constatare, e saranno portati a termine nei tempi previsti, e anzi forse un po’ prima. Le questioni che stanno agitando i cittadini e gli amministratori sono cose di purtroppo ordinaria burocrazia, che non incidono sulla sostanza della questione”. Lo ha nuovamente ribadito l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, e accanto a lui l’amministratore delegato di Veneto Strade Silvano Vernizzi.
“Mi rendo conto che un piccolo stormir di foglie su un problema così importante e che si è trascinato per decenni possa agitare persone serie come i bellunesi – ha aggiunto Chisso – ma intanto i cantieri vanno avanti e se ci fossero problemi tecnici di cassa per gli stati di avanzamento, anticipiamo noi tramite Veneto Strade, come abbiamo sempre fatto. Per il finanziamento nazionale è in corso il Decreto da parte del Ministro dell’Economia: i soldi che servono sono nella Finanziaria statale e sono stati ‘inchiodati’ con l’accordo Regione – Governo sulle infrastrutture”.
“E’ invece diversa la questione del finanziamento del Ponte di Bribano – ha concluso l’assessore – per il quale siamo noi come Regione che dobbiamo accendere il mutuo necessario e poi trasferire i soldi all’ANAS. E a questo impegno non ci sottrarremo di certo”

Regione Veneto - FIERE. ZORZATO INAUGURA “SAPORI ITALIANI” CON “ARTE IN FIERA” A LONGARONE



Il Vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato ha inaugurato oggi a Longarone (Belluno) la 10. edizione di Sapori Italiani, il salone dei prodotti agroalimentari tipici e della gastronomia, abbinato anche quest’anno ad Arte in Fiera, mostra mercato d’arte contemporanea. Le ultime edizioni delle due manifestazioni – come ha ricordato il presidente di Longarone Fiere – hanno visto la presenza di ben 12 mila visitatori. Da parte sua il vicepresidente Zorzato ha sottolineato l’importanza del ruolo di “incubatore” per le aziende dell’area montana che l’ente fieristico di Longarone svolge. Zorzato ha avuto parole di apprezzamento anche per la tipologia della rassegna inaugurata oggi che – ha detto - è l’unico modo di guardare al futuro. La stessa candidatura che il territorio del Nordest intende proporre per concorrere all’assegnazione del titolo di capitale europea della cultura per il 2019 dovrà in qualche modo richiamarsi a questo tipo di offerta che mette insieme tradizioni, arte, gastronomia e prodotti di qualità. “Anche tutto questo – ha aggiunto – è infatti parte della cultura che potremo offrire”. Il vicepresidente della giunta veneta ha concluso affermando che sarà possibile superare l’attuale crisi economica quando sarà la “testa” ad andare avanti dimostrando la volontà di fare. Questa rassegna di Longarone, com’è dimostrato dallo straordinario numero di visitatori che può vantare grazie alla sua formula innovativa che abbina arte e qualità dell’offerta enogastronomica, è un esempio di questa grande voglia di fare. Nell’ambito di “Sapori Italiani” è presente anche uno stand della Regione del Veneto che promuove i prodotti veneti DOP e IGP.

Veneto - ZAIA INAUGURA CASEUS VENETI: LA TIPICITÀ È UN VALORE AGGIUNTO DEL TERRITORIO



La nostra agricoltura avrà un futuro perché è unica, variegata, eccellente, di qualità e i consumatori saranno sicuramente dalla nostra parte. Non vogliamo, non ci dobbiamo uniformare a produzioni e gusti standardizzati, dove magari c’è anche qualcuno che rischia sul piano della salute”. Lo ha ribadito il presidente del Veneto Luca Zaia inaugurando stamani a Villa Franchetti di Santa Maria di Sala l’edizione 2010 di Caseus Veneti, il concorso regionale dei formaggi della regione. Il Veneto ne produce oltre una settantina di tipologie diverse, dei quali otto a Denominazione d’Origine Protetta e gli altri per la maggior parte specialità tipiche. I formaggi rappresentano il 18 per cento dei prodotti tipici italiani e il Veneto ne produce circa 575 mila quintali. Al concorso caseario erano quest’anno in gara 333 formaggi di una settantina di produttori, tra casari in proprio e caseifici, suddivisi in 35 categorie.


Alla cerimonia inaugurale della rassegna, che rimarrà aperta al pubblico fino a domani, domenica 3 ottobre con ingresso gratuito, erano presenti tra gli altri anche l’assessore regionale al turismo Marino Finozzi, Eleonora Daniele presentatrice di Uno Mattina RAI e madrina della manifestazione, l’assessore all’agricoltura della Provincia di Venezia Massimiliano Malaspina, il Sindaco di Santa Maria di Sala Paolo Bertoldo e Terenzio Borga, presidente di A.Pro.La.V., l’associazione dei produttori di latte del Veneto che organizza l’iniziativa. Eleonora Daniele è anche presidente di Life Inside Onlus, l’associazione che assieme alla Città della Speranza è destinataria degli introiti del settore della mostra dedicato a “Forme di solidarietà”, vendita di formaggi il cui introito sarà interamente devoluto in beneficienza: “non trinceratevi dietro la scusa che non mangiate formaggio – ha detto Zaia – perché potete versare un contributo anche senza acquistare nulla”.

“Il Veneto è una regione che, grazie agli agricoltori – ha sottolineato ancora Zaia – fa 62 milioni di presenze turistiche per un fatturato di 12 miliardi di euro. Quando si compra un formaggio veneto si compra il nostro territorio, si degusta un sapore unico e mai standardizzato, si è garantiti della sicurezza alimentare. L’investimento che la Regione sta facendo sull’agricoltura è importante, vogliamo sostenere il consumo di prossimità e stagionale, ma ci serve un consumatore informato che sappia dove ha origine e come viene fatto ciò che acquista. La battaglia contro agricolture dove il lavoro costa da 1 a 5 euro al giorno non la possiamo fare rincorrendo la chimera degli ogm, dobbiamo investire sulla nostra specificità, diversità, sulla storia dei nostri territorio. Chiediamo con forza l’etichettatura obbligatoria di tutti i prodotti agricoli e che in questo Paese e in questa Europa, che comunque latita, ci sia l’etichettatura del latte. Quando ero ministro – ha concluso il presidente del Veneto – abbiamo approvato una legge che ha permesso al nostro Governo di non versare più 200 milioni di euro l’anno in multe per le quote latte. Spiace ora vedere guerre tra poveri. Le guerre, ovviamente pacifiche, dobbiamo farle con qualcun altro, facendo squadra”

Piemonte - TURISMO SISTEMA NEVE

DALLA REGIONE UN ALTRO MILIONE DI EURO ALLE STAZIONI SCIISTICHE PIEMONTESI 

Finanziate altre 3 domande di intervento sugli impianti di risalita  di Scopello (VC), Baceno e Santa Maria Maggiore (VB)  oltre al completamento del contributo per Pontechianale (CN) 

Sale a 91 il numero complessivo di domande finanziate, per la stagione invernale 2008/2009, con i tre fondi di sostegno al sistema neve, istituiti dalla L.R. 2 del gennaio 2009 “Legge sulla Sicurezza delle Piste”. 
“Grazie a nuove risorse - dichiara Alberto Cirio, assessore al Turismo e Sport della Regione – abbiamo avuto la possibilità di scorrere la graduatoria dello scorso luglio finanziando altre quattro domande di interventi infrastrutturali su alcuni dei nostri comprensori. Alle porte, quasi, della stagione invernale 2010-2011, una nuova boccata d’ossigeno per il sistema neve piemontese che si aggiunge ai quattro milioni già assegnati nei mesi scorsi”. 
Del 1.047.000 euro: 
· 393 mila euro andranno nel Vercellese, a Scopello sull’Alpe di Mera 
· 594 mila euro nel VCO, di cui 
- 317 mila euro a Baceno 
- 277 mila euro a Santa Maria Maggiore per la funivia Piana di Vigezzo 
· 60 mila euro, infine, a Pontechianale nel Cuneese per gli impianti di Comba e Malarocia a completamento del contributo di 400mila euro concesso e già parzialmente finanziato con la prima graduatoria di luglio 2010 con 340 mila euro. 
È partito, intanto, in questi giorni, il nuovo bando per il rimborso delle spese della stagione invernale 2009/2010 per la messa in sicurezza delle piste, la neve programmata e la gestione delle microstazioni. Il bando scade il 29 novembre 2010. 
Per info: Assessorato al Turismo Regione Piemonte - Settore Offerta Turistica 
tel. 011.4325752 (Offertaturismo@regione.piemonte.it ). 

Piemonte - NUOVO ACCORDO PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE PRATICHE IN EDILIZIA

Cavallera: piu' semplice ed efficiente la comunicazione fra Regione, enti locali e cittadini. Un accordo di collaborazione per rendere più semplice ed efficiente la comunicazione fra Regione, enti locali e cittadini in materia di attività edilizia. 

E’ questa l’intesa promossa dalla Regione allo scopo di favorire la standardizzazione delle procedure di presentazione delle pratiche edilizie in tutto il Piemonte, attraverso l’unificazione della modulistica e la progressiva informatizzazione dello scambio di informazioni e dell’invio di documenti. 
“Questo progetto risponde alla necessità di semplificazione amministrativa e di digitalizzazione delle pratiche della pubblica amministrazione, per rendere più trasparente e più snella la comunicazione fra P. A., tecnici e cittadini”, spiega l’assessore regionale all’Urbanistica ed Edilizia, Ugo Cavallera. 
L’intesa impegna i firmatari a collaborare per elaborare il MUDE Piemonte, ovvero un modello unico digitale per l’edilizia, che i Comuni, in via sperimentale e volontaria, adottano per la presentazione telematica da parte dei cittadini di denunce di inizio attività, permessi di costruire e ogni altro atto di assenso in materia di attività edilizia. I sottoscrittori dell’accordo aderiscono inoltre al gruppo di lavoro interistituzionale che, a fronte delle esperienze e delle prassi operative già in essere, contribuisce alla progressiva standardizzazione della documentazione che intercorre anche fra Comuni e Regione per quanto riguarda le pratiche urbanistiche. 
“Questo progetto di unificazione della modulistica attinente alle pratiche in edilizia e urbanistica consente innanzitutto una velocizzazione dell’inoltro dei documenti per via telematica ed un conseguente risparmio dei costi inerenti la loro riproduzione, archiviazione e reperimento”, prosegue Cavallera. “L’iter di una pratica e il relativo flusso informativo fra enti locali, cittadini e Regione sarà quindi meglio tracciabile e darà luogo a banche dati digitali certificate che saranno accessibili ai soggetti interessati, quali per esempio i tecnici e i professionisti”. 
L’attuazione della nuova metodologia di trasmissione di atti e richieste non risulta invasiva degli attuali sistemi informativi gestionali adottati dai singoli Comuni, ma è studiata per integrarsi con essi, facendo salvi gli investimenti già sostenuti e salvando l’interoperabilità fra sistemi. 
Ad oggi i soggetti sottoscrittori dell’accordo con la Regione Piemonte sono: il Comune di Torino, la Provincia di Torino e alcuni Comuni della provincia di Torino (Buttigliera Alta, Collegno, Druento, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro torinese, Settimo torinese) oltre agli Ordini degli architetti e degli ingegneri della provincia di Torino e il Collegio dei geometri di Torino e provincia. L’accordo è aperto, senza limiti temporali, a tutti gli enti o organismi che intendano contribuire alla realizzazione del progetto.

Comunicati della Giunta Regionale

Lombardia - Sola: "Il centrodestra è tanto incapace da cadere nel ridicolo"



ENNESIMO RINVIO DEL CONSIGLIO REGIONALE SU EXPO



"L'ennesimo rinvio della seduta del consiglio regionale su Expo (prevista per mercoledì 6 ottobre), di cui abbiamo appreso solo oggi pomeriggio, non fa che confermare la palese incapacità da parte del centrodestra di gestire tutto ciò che riguarda l'esposizione universale del 2015, e non solo la questione delle aree". Così Gabriele Sola, consigliere regionale dell'Italia dei Valori, commenta la decisione della Presidenza del Consiglio regionale di 'sconvocare' la seduta dell'Aula.



"In più di due anni - rileva Sola - il trio Formigoni-Moratti-Podestà non è riuscito ad elaborare un solo progetto su Expo. Eppure continuano a chiudersi tra quattro mura, sfuggendo al confronto con le altre forze politiche".

"Proprio per questa manifesta mancanza di idee, progetti e capacità, il centrodestra, invece di continuare a rinviare il dibattito, dovrebbe accelerarne i tempi per ascoltare le nostre idee e le nostre proposte" aggiunge il consigliere regionale di IdV.

"Dispiace dover constatare - conclude Sola - che il centrodestra abbia già fatto perdere ai lombardi più di due anni. E' tempo che la questione arrivi in Aula con la massima urgenza, onde evitare che i cittadini debbano pagare per il completo fallimento dell'operazione Expo".

Gruppo Italia dei Valori 
Consiglio regionale della Lombardia



L'ipocrisia dei politici emiliani per il crimine di Novi, Modena

La regione Emilia Romagna, in un suo comunicato stampa non ha il coraggio di chiamare con il suo nome il crimine odioso di Novi: lo definisce … Tragedia.
Mi dispiace, ma il termine tragedia è adatto in particolare per le sciagure naturali o gli incidenti stradali, oppure per le tragedie greche, ma non per un crimine volontario e voluto: quello di novi, all’interno della famiglia pachistana è un crimine, tanto odioso perché avvenuto all’interno di una famiglia, perché era una violenza terribile su una ragazza, perché la madre ha cercato di ribellarsi difendendo la figlia, pagando con la vita.
So bene che i “democratici” emiliani non vedono l’ora di avere i voti dei … novi venuti, ma almeno avere il coraggio di condannare gli omicidi dovrebbero avere: la vita umana vale molto di più di due voti in più, per le elezioni del futuro.

Cari ex compagni, è ora di smetterla con trucchetti pre-elettorali in tutte le stagioni: esiste una responsabilità morale anche in chi tace e non denuncia certi crimini.