5 ago 2012

Pensioni, vecchia, paure ed immigrazioni sono le nostre paure


Pensioni, vecchiaia, opportunità per i giovani e anziani che non vogliono essere esclusi, l’ambiente, l’integrazione multi etnica e le paure che ne comporta, sono i problemi che creano tante perplessità in questo inizio di millennio.
I genitori hanno timore per i figli e altri, per questi motivi in molti, non mettono al mondo figli: pare di essere alla fine di un periodo storico.
E' quasi una situazione da fine impero.
Pare di vivere i terrori dei Romani Antichi, prima delle invasioni barbariche.
Anche la natura si ribella e le previsioni di sciagure naturali si stanno avvicinando: il tempo porta siccità o piogge con alluvioni, mutamenti a vista d’occhio e il caldo insopportabile in estate.
Gli anni Sessanta erano quelli della speranza, dei sogni da fantascienza: la conquista dello spazio, la vita lunga e felice.
Invece abbiamo la prospettiva di un'esistenza lunga, ma zeppa di malanni, di spaventi, chiusi in casa, con il timore di vedersi rapinati, aggrediti.
Sì, non era questo il Duemila, che avevamo sognato.

pd pdl inciucio? La casta politica è su ........ marte


Lo scollamento tra l’opinione pubblica e la classe politica è un dato di fatto, sempre presente in tutte le democrazie, ma da noi ha preso una forma insolita: c’è l’ostilità storica dei cittadini verso il potere politico, da sempre straniero o servo degli stranieri, oso dire colonialista (intendo il passato  storico nazionale).
Esiste pure la cultura cattolica che, a differenza di quella protestante, considera il potere proveniente da Dio, ma l’usurpazione è pure possibile e
chi tiene il bastone del comando può essere indegno.
Questa doppia tradizione, con gli scandali degli ultimi anni, hanno allontanato sempre più la gente dalla cosa pubblica, che è vista sempre più come una faccenda sporca.
C'è un divertente atteggiamento molto diffuso, da Bar Sport, dove si critica chi governa, aspramente: difficilmente si trova chi difende il governo in carica, è sempre più facile far l’opposizione che il filo governativo.
E’ vero che spesso il potere è implicato in interessi non sempre chiari: in Italia la cultura del complotto, vero o presunto, è sempre diffusa.
Faccendieri, politici con interessi di parte si legano a questo o a quel gruppo sociale, se non addirittura sono i patroni di qualche attività produttiva particolare o grandi azienda privata, che contano.
Capita in tutto il mondo democratico e non, ma da noi è tutto celato: pubbliche virtù e vizi privati.

news Politica - insulto e parolacce, la moda di chi non ha ritegno


L'insulto in politica è di moda: in questi giorni mi è capitato di leggere una lettera di un lettore con firma, ma il nome non era stato pubblicato.
Era il solito discorso acceso, focoso, di un addetto ai lavori, sicuramente di parte.
C'erano insolenze contro gli aderenti della parte politica avversa, che erano apostrofati con il termine "cialtroni": a dire il vero c'è un palleggio, tra destra e sinistra, di parolacce e cialtrone è spesso usato.
Altre parole, non proprio da educande, sono stata lanciati a destra e a manca durante le ultime elezioni politiche: l'odio politico è sempre stato molto furente e gli avversari spesso sono i nemici da abbattere, sconfiggere, spesso eliminare pure fisicamente, se fosse possibile.
Le offese arrivano quando finiscono le idee e non si sa più cosa dire: si alza la voce
e fioccano le parolacce.
E ' un vero peccato che in politica, oltre ai sotterfugi, alle bugie dette con abilità, al negare l'evidenza, si ci scontri ancora, inveendo contro la controparte.
L'intelligenza insegna che è preferibile l'ironia, il sarcasmo, il mostrare le contraddizioni di chi sta dall'altra parte della barricata.
Far notare adeguatamente errori e abusi è un metodo efficace di far
opposizione o di difesa della maggioranza: certe critiche fanno infuriare molto di più di tutte le maledizioni di questo mondo.
Non dico che in politica servono le buone maniere delle signorine ben educate di un tempo, ma evitiamo di abbassare tutto ad una rissa da stadio: la gestione della cosa pubblica si deve basare sul confronto e scontro d’opinioni, in dibattiti civili e "logici", non zeppi d’emozioni irrazionali.

Politica - insulto e parolacce, la moda di chi non ha ritegno


L'insulto in politica è di moda: in questi giorni mi è capitato di leggere una lettera di un lettore con firma, ma il nome non era stato pubblicato.
Era il solito discorso acceso, focoso, di un addetto ai lavori, sicuramente di parte.
C'erano insolenze contro gli aderenti della parte politica avversa, che erano apostrofati con il termine "cialtroni": a dire il vero c'è un palleggio, tra destra e sinistra, di parolacce e cialtrone è spesso usato.
Altre parole, non proprio da educande, sono stata lanciati a destra e a manca durante le ultime elezioni politiche: l'odio politico è sempre stato molto furente e gli avversari spesso sono i nemici da abbattere, sconfiggere, spesso eliminare pure fisicamente, se fosse possibile.
Le offese arrivano quando finiscono le idee e non si sa più cosa dire: si alza la voce
e fioccano le parolacce.
E ' un vero peccato che in politica, oltre ai sotterfugi, alle bugie dette con abilità, al negare l'evidenza, si ci scontri ancora, inveendo contro la controparte.
L'intelligenza insegna che è preferibile l'ironia, il sarcasmo, il mostrare le contraddizioni di chi sta dall'altra parte della barricata.
Far notare adeguatamente errori e abusi è un metodo efficace di far
opposizione o di difesa della maggioranza: certe critiche fanno infuriare molto di più di tutte le maledizioni di questo mondo.
Non dico che in politica servono le buone maniere delle signorine ben educate di un tempo, ma evitiamo di abbassare tutto ad una rissa da stadio: la gestione della cosa pubblica si deve basare sul confronto e scontro d’opinioni, in dibattiti civili e "logici", non zeppi d’emozioni irrazionali.

libero Lavoro, ricerca e raccomandazioni, amici e .... favoristimi


"Mi manda Picone", titolava un film d’alcuni anni fa: non mi interessa parlare di un vecchia e interessante pellicola, ma della raccomandazione, che apre molte porte.
Da Sud a Nord, mi dispiace "tradire" il Nord dei Leghisti, la "spintarella" è sicuramente un vizio italico, senza differenza tra regione e regione, provenienza territoriale o pronuncia dialettale.
Una statistica del sindacato CISL sostiene che il 66,4% degli assunzioni avviene grazie a conoscenze e "raccomandazioni": è vero che tratta di una provincia del Nord Italia, con una realtà produttiva di piccola e media industria, artigianato, commercio, comunque il dato è significativo e rappresentativo.
E' incredibile che, nel 3° Millennio, si debba ancora cercare lavoro solo, o quasi, per la spinta dell'amico, del fratello che conosce il tizio, o per il prete della vicina parrocchia.
Il lavoro dovrebbe essere un diritto (anche un dovere ovviamente) e non qualcosa da ottenere per mezzo dei "buoni rapporti".
Il diritto di un posto dove ti valutano per quello che sai fare, per la tua voglia, per il tuo impegno e nient'altro, viene spesso misconosciuto.
Sogno? Spero troppo?
Chi guadagnerebbe da una situazione simile?
I datori di lavoro, che liberi da tutti i pregiudizi, avrebbero a che fare con persone volonterose, appassionate, non solo sudditi da sfruttare; avrebbero molti vantaggi, anche economici.
Le lettere di raccomandazione lasciamole ai "servi": gli uomini liberi invece danno di più se sono trattati lealmente, da pari a pari, senza vincoli, ma riconosciuti per ciò che fanno.

Lavoro, ricerca e raccomandazioni, amici e .... favoristimi


"Mi manda Picone", titolava un film d’alcuni anni fa: non mi interessa parlare di un vecchia e interessante pellicola, ma della raccomandazione, che apre molte porte.
Da Sud a Nord, mi dispiace "tradire" il Nord dei Leghisti, la "spintarella" è sicuramente un vizio italico, senza differenza tra regione e regione, provenienza territoriale o pronuncia dialettale.
Una statistica del sindacato CISL sostiene che il 66,4% degli assunzioni avviene grazie a conoscenze e "raccomandazioni": è vero che tratta di una provincia del Nord Italia, con una realtà produttiva di piccola e media industria, artigianato, commercio, comunque il dato è significativo e rappresentativo.
E' incredibile che, nel 3° Millennio, si debba ancora cercare lavoro solo, o quasi, per la spinta dell'amico, del fratello che conosce il tizio, o per il prete della vicina parrocchia.
Il lavoro dovrebbe essere un diritto (anche un dovere ovviamente) e non qualcosa da ottenere per mezzo dei "buoni rapporti".
Il diritto di un posto dove ti valutano per quello che sai fare, per la tua voglia, per il tuo impegno e nient'altro, viene spesso misconosciuto.
Sogno? Spero troppo?
Chi guadagnerebbe da una situazione simile?
I datori di lavoro, che liberi da tutti i pregiudizi, avrebbero a che fare con persone volonterose, appassionate, non solo sudditi da sfruttare; avrebbero molti vantaggi, anche economici.
Le lettere di raccomandazione lasciamole ai "servi": gli uomini liberi invece danno di più se sono trattati lealmente, da pari a pari, senza vincoli, ma riconosciuti per ciò che fanno.

News clochard, barboni e miseria umana, disperazione assoluta


Provo compassione pure per gli animali abbandonati, non voglio fare una polemica con chi se ne preoccupa: fanno bene e sono bravissime persone.
Mi chiedo solo come sia possibile che un essere umano finisca in mezzo alla strada, non sia recuperabile ad un'esistenza decente e muoia di freddo, di stenti: mi sento un po' colpevole, nella mia incapacità ad agire.
Aiutare?
Come fare per questi poveracci senza speranza?
Sono dei nullatenenti, senza residenza e quindi senza diritto al voto.
Stiamo diventando come quei paesi del 3° Mondo, dove all'alba passa il carro che raccoglie i cadaveri, per non disturbare il traffico e gli sguardi dei cittadini normali.
Io non ho ricette, non ho accuse da fare: non capisco perché un uomo non abbia più un lavoro, non abbia un solo amico che lo risvegli dal torpore e lo faccia rientrare in una vita accettabile.
Dicono che sia colpa dell'alcolismo e della tossico dipendenza.
Ci sono malati mentali tra costoro e qui qualcuno dovrebbe intervenire: se non sono in grado di intendere e di volere dovrebbe esserci un obbligo di cura, un rifugio sicuro per loro.
Lasciatemi comunque ringraziare tutti i volontari che fanno il possibile e l'impossibile per questi "barboni", usando un termine milanese: sono loro, con il loro intervento, che fanno ancora sperare in un futuro sensato e umano.

Esteri . nucleare iraniano e il pericolo incombente


Sono veramente preoccupato per la crisi Iraniana: non si può permettere a quella dittatura di possedere il nucleare militare.
I pericoli sono troppo evidenti e la conclusione di questa sfida, se sfuggirà alla diplomazia, porterà a conflitti armati di carattere regionale.
Pare un gioco perverso di un paese islamico, pronto al martirio: la cultura della morte che prevale su quella della vita.
In questa partita c'è chi ha fornito e sta fornendo la tecnologia per trasformare l'Iran un pericolo mondiale.
Il motivo economico, il puro guadagno, stanno alla base di questa brutta faccenda, ma nessuno è così stupido da vendere la sua sicurezza e mettere a rischio la propria vita: chi ha ceduto questa tecnologia, mafia, Stato, Dittatura che sia, sa bene che la comunità internazionale non lascerà mai, al paese islamico, la disponibilità delle armi nucleari.
Finirà male? Avremo un intervento armato diretto dell'Occidente?
Se capiterà si apriranno nuove fratture, nuovi odi che favoriranno situazioni di crisi con conseguenze nefaste: si rischia di perseguire una politica senza sani sbocchi diplomatici, senza guerre devastanti.
Il ruolo della cultura è fondamentale, non solo il dialogo religioso conta, ma soprattutto quello interculturale: l'importante è conoscersi per non odiarsi.
Tutto ciò non basta. non si può rinunciare alla propria identità per la pace, si avrebbe solo la resa e il nemico ci annienterebbe ugualmente.

Doodle - Londra 2012 nuoto sincronizzato, - il doodle per le sirene del 3° Millennio



Londra 2012 nuoto sincronizzato, ovvero danza e musica che si svolge in squadra o singolo, per mostrare la bellezza e la femminilità, anche se esiste quello maschile, forse meno interessante.
E' danza o è sport?
Il nuoto sincronizzato è stato inserito tra le attività sportive, ma ha pure una sua coreografia e piace per il suo stile misto, tra atleti e danzatrici, con il vigore delle nuotatrici e il ritmo e l'eleganza delle ballerine, oso dire delle sirene.

figure - Londra 2012 nuoto sincronizzato, - il doodle per le sirene del 3° Millennio



Londra 2012 nuoto sincronizzato, ovvero danza e musica che si svolge in squadra o singolo, per mostrare la bellezza e la femminilità, anche se esiste quello maschile, forse meno interessante.
E' danza o è sport?
Il nuoto sincronizzato è stato inserito tra le attività sportive, ma ha pure una sua coreografia e piace per il suo stile misto, tra atleti e danzatrici, con il vigore delle nuotatrici e il ritmo e l'eleganza delle ballerine, oso dire delle sirene.