18 set 2012

Oggi lavoro.. il costo del lavoro e i nuovi schiavi



Uno dei problemi che i datori di lavoro facevano notare stava nel costo del 
lavoro: oggi tra lavori precari e in nero, lavoratori extracomunitari disperati, è difficile lamentarsi.
Quello che manca è il rinnovamento sia tecnologico che culturali, o meglio un modo di affrontare il rapporto tra datori di lavoro e lavoratori.
L’involuzione che tende a ridurre chi lavoro a servi certamente non facilita un cambiamento positivo.

Pedofili e pedofilia nei Paesi poveri, senza ritegno e punizione



La sensazione che ci sia qualcuno che li protegga e che ci siano 
organizzazioni clandestine che favoriscono tutto questo con complici per denaro a diversi livelli, tanto non sono i figli loro.
Troppi vanno in "viaggi di piacere" in certi paesi, tre maestre complici per fare filmini p....... con bambini, con l'aiuto di un bidello: una tale concentrazioni di schifosi in un un solo asilo è sospetto

Internet, Google, Facebook e il villaggio globale virtuale



La globalizzazione culturale, la nascita di un grande villaggio dove è 
possibile, tramite Internet, comunicare tra popoli e lingue un tempo distantissimi, facendo cadere barriere e censure secolari, porta al confronto, ma anche alla confusione: chi è più debole psicologicamente, culturalmente, è nel caos, è depresso, o altro.
Diventa facile preda di mode che tendono a unificare ed amalgamare pensieri, ideologie e religioni in una grande poltiglia sincretista, zeppa di luoghi comuni, ingenuità infantili, buonismi e scemenze.
Da questo nascono le sette che tendono a sfruttare economicamente le persone, le isolano dalla massa caotica e impersonale delle nostre città multietniche: la necessità di essere un individuo e non un numero, il bisogno di essere considerati per avere un po' di fiducia e stima, favoriscono queste aggregazioni con tutte le loro strane verità.
Se si somma poi l'impossibilità di accedere alle fonti e alle opinioni diverse, fatto possibile solo nelle democrazie autentiche, si ha una situazione di chiusura, dove non si può dialogare: la setta si sente minacciata e diventa aggressiva.
Abbiamo così il nascere di bande di terroristici pericolosissimi: in pratica i gruppi islamici armati sono solo sette degenerate e passate a combattere il mondo intero, impuro, infedele.
Questo fatto non deve distogliere l'attenzione da tutte quelle altre situazioni faziose, dove "l'aria viziata e chiusa" fa tanto male alle menti dei sempliciotti.

Industria e deindustrializzazione che distrugge il lavoro in Italia



Esistono attività produttive che sono svanite nel nulla, in molti settori, 
ma non sono state versate tante lacrime: conveniva esportare all'estero, in paesi in via di sviluppo.
Il Sud ha pagato con moltissimi posti di lavoro persi queste privatizzazioni: è sorprendente invece scoprire che un ex baraccone pubblico, svuotato di importanza per la nascita di altre compagnie sul territorio, sia così importante per l’Italia.
Nell’era delle telecomunicazioni via satellite, quanto può contare ancora la Telecom, con i suoi cavi?
Ancora molto per ora, ma fra qualche hanno poco o niente.
E’ stato forse la solita confusione: tanto rumore per nulla.

Ambiente ecologia dei giovani di 30 anni fa .. derisi e sconfitti



Urlavamo il nostro bisogno di natura pulita.
Eravamo nemici delle speculazioni edilizie, si parlava dell'effetto serra, del nucleare, dell'inquinamento chimico, tra le risate dei soliti cretini: mi rammento di un personaggio sogghignante, che poi entrò nei partito dei 
verdi, ma allora era sarcastico e sprezzante verso le nostre tesi.
Crescemmo e dell'ambiente parlammo poco, certi che prima o poi la gente se ne sarebbe accorta da sola: ci sedemmo sulla riva del fiume, come dice un proverbio indiano ed attendemmo il passaggio dei primi "cadaveri".
Purtroppo avevamo ragione e i disastri si stanno avvicinando

Lavoro minorile e sfruttamento.. la sindrome cinese per lo sviluppo improponibile



In Italia non si mandano più i bambini in officine per quelle 14 o 15 ore 
giornaliere per pochi spiccioli: siamo proprio un popolo di "sfaccendati".
Per fortuna sono arrivati i cinesi a soppiantarci, i nordafricani e le russe per altre incombenze.
Ora i muratori nazionali desiderano addirittura le impalcature per lavorare, incredibile: hanno ragione i nostri politici quando sostengono che così non si può più andare avanti.
Quando cade un extracomunitario e muore lo si può abbandonare in piena campagna o farlo credere investito da un pirata della strada, mentre i parenti italiani farebbero un tale baccano, da far intervenire la magistratura.
Pure per il lavoro più vecchio del mondo, la prostituzione, non si trovano italiane: devono venire dall'Est o dall'Africa, anche in questo le italiane sono diventate delle "lavative".
E' questo che intendono i nostri politicanti, di destra o di sinistra, quando parlano di lavoro rifiutato?
Io mi sono "scritto" i nomi di chi ha fatto queste affermazioni e non li voterò alle prossime elezioni: mi sento offeso come italiano.
Chi è in cerca di lavoro o ha un parente, un amico che vuol guadagnarsi da vivere si ricordi di costoro nella cabina elettorale: mandiamoli a casa, o meglio a fare i lavori rifiutati dagli italiani.

news Censura e i soliti idioti che urlano contro il nemico del popolo



Il trucco è sempre quello e per inchiodare un poveretto a una croce, fisica o 
morale, basta poco: è sufficiente una commedia recitata con convinzione per far colpo sui beoti, quelli che ragionano con le emozioni e non con la
ragione, la razionalità.

Esiste un altro gruppo di imbecilli che proprio non ragionano: loro non ascoltano, non leggono, sanno già quello che dirai.
Se uno è etichettato per loro diventi un nemico: hai miei tempi questi signori dalla mente poco aperta si chiamavano....
Io lo dico e scusatemi: sono i militanti.

Pubblica amministrazione e lavoro... la logica del rinnovamento



Una reale logica privata con un sindacato adeguato, per evitare abusi sul 
personale, potrebbe portare a un miglioramento del reddito per i lavoratori onesti, una riduzione della spesa pubblica e un sistema burocratico più efficiente.
Sto ovviamente avendo una visione: forse tutto questo sarà possibile in qualche Universo parallelo al nostro.
Su questa terra e in Italia il grande ostacolo sta nella volontà dei politici.
Ora i nostri rappresentanti li abbiamo mandati al potere noi: non rimane che insistere, pretendere un mutamento di abitudini e consuetudini vecchie di decenni.

Notizie news ... il nemico del popolo per sconfiggere le idee e le critiche


Oggi si è passati alla calunnia, ma in genere si attacca non il lavoro, ma l'autore: infangare chi scrive è più conveniente, specialmente per chi si approccia a un testo se è di parte, della sua ovviamente, rifiutando opere scritte dai personaggi impresentabili.
"La Mia Battaglia" di Hitler non è superiore al personaggio che la scrisse: l'opera non è sublime e l'autore è un criminale, o un pazzo e degenerato.
Ognuno scrive ciò che vede, vive e sente, ma pure gli scritti degli "indegni" devono essere valutati: pure un assassino deve meritare chi lo ascolta.
Semplicemente sarà giusto criticare, contestare , anche deridere, ma entrando e demolendo, se necessario, le tesi assurde, pericolose, da sadico.
La censura è giusta per certe immagine che definisco disgustose, repellenti, per inviti osceni, specialmente quando riguarda i minori.
Ora, si spera, il mondo è in contatto ed è possibile leggere e trasmettere pure dove la censura agisce, valicando i blocchi dei censuri dei dittatori e tirannelli di ogni genere, razza e religione.

Libro pensiero e libertà di opinione tra farisei, imbonitori e lestofanti


Il diritto ad esprimere le proprie idee è il primo tra i diritti democratici, poi c'è il diritto a non essere insultati, infine a non essere fraintesi in cattiva fede.
Sembrerebbe un discorso ovvio, ma non lo è: spesso si nega a questo o a quello la parola, perché lo si accusa di essere un provocatore.
Spesso, per certe persone, chiunque fa il mestiere del "diavolo", o se preferite, di uno che fa notare le contraddizioni di gruppi politici o di certi politicanti, si diventa dei vili "provocatori".
Inoltre il gioco sporco, vecchio come il mondo, di estrapolare una frase, togliendola dal contesto ed accusare l'autore di aver detto ciò che neppure si sognava di dire, è tanto infantile quanto efficace.
Il gran Sacerdote urlò a Gesù: "Ha Bestemmiato!"
Poi si strappò le vesti e si impegnò con tutto se stesso per far crocifiggere il Nazareno, ma Gesù aveva detto solo: "Tu lo dici."
Probabilmente per Caifa quella frase significava tutto e di più o forse, da buon fariseo, cercava un pretesto per farlo condannare a morte: ne trovò uno poco convincente, ma ciò che contava era la sceneggiatura e la recitazione del disappunto.
Ci possiamo immaginare che fu di grande effetto.