In Italia non si mandano più i bambini in officine per quelle 14 o 15 ore giornaliere per pochi spiccioli: siamo proprio un popolo di "sfaccendati".
Per fortuna sono arrivati i cinesi a soppiantarci, i nordafricani e le russe per altre incombenze.
Ora i muratori nazionali desiderano addirittura le impalcature per lavorare, incredibile: hanno ragione i nostri politici quando sostengono che così non si può più andare avanti.
Quando cade un extracomunitario e muore lo si può abbandonare in piena campagna o farlo credere investito da un pirata della strada, mentre i parenti italiani farebbero un tale baccano, da far intervenire la magistratura.
Pure per il lavoro più vecchio del mondo, la prostituzione, non si trovano italiane: devono venire dall'Est o dall'Africa, anche in questo le italiane sono diventate delle "lavative".
E' questo che intendono i nostri politicanti, di destra o di sinistra, quando parlano di lavoro rifiutato?
Io mi sono "scritto" i nomi di chi ha fatto queste affermazioni e non li voterò alle prossime elezioni: mi sento offeso come italiano.
Chi è in cerca di lavoro o ha un parente, un amico che vuol guadagnarsi da vivere si ricordi di costoro nella cabina elettorale: mandiamoli a casa, o meglio a fare i lavori rifiutati dagli italiani.