29 set 2017

Pensioni, il sistema c’è per averle sicure e anche prima dei settant’anni - ARDUINO ROSSI

Come si farà da vecchi?
Il lavoro sarà sempre più una questione di giovani esperti e i vecchi saranno esclusi dal mercato, tranne le solite eccezioni.
Come si farà?
C'è un sistema che funziona, quello di alcune assicurazioni, ovvero con somme non eccessive, ogni anno, molto meno dei contributi che paghiamo ogni anno per le pensioni future,…certamente da fame.
Il problema sta nella sicurezza, perché in Italia tutto appare in mano a dei farabutti e non si capisce ciò che è pulito da ciò che è a rischio…rapina.
La soluzione sarebbe quella di portare…legalmente, i soldi all'estero, pagando anche il 5% di tassa del signor Monti, investire, per esempio, in un'assicurazione svizzera: lo Stato elvetico da secoli è una sicurezza economica, finanziaria.
Quanto potrebbe bastare: anche mille euro all'anno per avere una pensione più che buona fra 40 anni.

Libertà di parola nonostante le censure teocratiche e burocratiche nel pianeta - ARDUINO ROSSI

Le teocrazie domineranno il mondo?
Ci stanno provando, di fatto, in accordo con le burocrazie, con le multinazionali  monopoliste della rete: con Internet hanno spalancato il vaso di Pandora e nel bene e nel male tutto va verso il verso…sbagliato.
O meglio la gente cerca una sua via di pensiero indipendente, che al potere costituito dà fastidio: così ecco a voi la ricerca dell’oggettività perduta, a dire il vero da tutti, prime fra tutte dalle troie di regime … detti pennivendoli.
Invece la verità preconfezionata convince sempre di meno, tranne gli scemi del villaggio, che restano sempre fedeli al sovrano del momento, chiunque egli sia.

Corruzione, miseria e degrado sociale, ambientale, siamo noi i colpevoli - ARDUINO ROSSI

Abbiamo lasciato fare e due domande non ce le facciamo mai: siamo sempre pronti a credere alle cazzate ufficiali, ai pennivendoli, che di bufale ne dicono tante, altro che fake news ….ufficiali,  nessuno si chiede perché il degrado esiste e chi ci guadagna da tutto questo.
La risposta sta negli affari sporchi, che nessun spesometro trova mai…misteriosamente.
Quindi il cappello politico e giornalistico nasconde tutti questi traffici e guai a denunciare lo schifo.

28 set 2017

Valeria Di Felice a Bacău, al Festival nazionale della creatività letteraria “AVANGARDA XXII” - ARDUINO ROSSI

Valeria Di Felice a Bacău, al Festival nazionale della creatività letteraria “AVANGARDA XXII”

Il 25 e 26 settembre, a Bacău (Romania), in occasione della XVI ed. del Festival nazionale della creatività letteraria “AVANGARDA XXII”, è stata invitata per partecipare alle varie attività culturali del programma Valeria Di Felice, titolare della Di Felice Edizioni di Martinsicuro e autrice di vari libri di poesia tradotti in Romania, Marocco, Palestina, Giordania ed Emirati Arabi.
Il 25 settembre alle 11 si è svolto un incontro-dibattito con gli studenti dell’Istituto tecnico „Henri Coandă” sul ruolo della poesia, soprattutto in relazione ai social e a facebook.  Alle 16, Valeria Di Felice, in rappresentanza dell’Italia, ha preso parte a una tavola rotonda sulla letteratura, con riflessioni e letture di varie opere, moderata dal direttore del festival Victor Munteanu, nel palazzo della regione di Bacău, a cui hanno partecipato numerosi scrittori e critici letterari della Romania e della Repubblica della Moldavia. 
Il 26 settembre alle 12 si è svolto un momento significativo che ha sugellato la collaborazione tra la casa editrice Di Felice e la Romania: è stata visitata la casa memoriale di George Bacovia (1881-1957), poeta romeno simbolo della città di Bacău, e la Di Felice ha voluto omaggiare i presenti del libro Gaudeamus  di Bacovia, tradotto in italiano perle sue edizioni da Geo Vasile.
La giornata si è conclusa con l’atteso momento della premiazione del concorso AVANGARDA XXII durante il quale i giurati Alex Ştefănescu, Ioan Holban e Victor Munteanu hanno assegnato il Premio d’eccellenza a Valeria Di Felice per il suo libro di poesie “Attese – Aşteptări”, tradotto in romeno da Geo Vasile e pubblicato in Romania nel 2016. La cerimonia si è svolta al Centro culturale e d’arte „George Apostu” in presenza di numerose personalità del mondo della cultura.
Nella postfazione del libro, il traduttore Geo Vasile scrive: «La presente silloge Attese, uscita in Romania con testo a fronte, offre quello che nella musica si chiama „variazioni su un tema”, riuscendo a definirlo da varie angolature e stati d’animo, quale rivelazione o epifania di un mondo vivibile o addirittura ideale. In altre parole, l’autrice abruzzese, in nome della sua sensibilità vulnerata come una volta Cristina Campo o Alejandra Pizarnik, ne deplora la scomparsa e al tempo stesso nutre il presagio di una „nuova frontiera” nonché di un pensiero che la possa ricondurre „all’orizzonte dell’amore”, del sogno, al riparo „dal freddo dell’assenza”. Il credo estetico del poeta tende alla bellezza sovrumana, là „dove l’aquila non teme le solitudini degli angeli”.»

Valeria Di Felice (Nereto, 1984) fonda nel 2010 la casa editrice Di Felice Edizioni.
Ha pubblicato il saggio Uomini tra realtà e immaterialità (2007), l’audiolibro Nudi abissi (2011) e le sillogi L’antiriva (2014) e Attese (2016). Le sue poesie sono state tradotte in arabo da Reddad Cherrati e in romeno da Geo Vasile e sono state pubblicate in Marocco (2012), negli Emirati Arabi (2015), in Romania (2016), in Palestina e Giordania (2017).
Nel 2016 ha curato l’antologia poetica La grande madre. Sessanta poeti contemporanei sulla Madre.

Arianna Iezzi presenta Cocco Tommaso – Palazzolo sull’Oglio - - ARDUINO ROSSI

 




Cocco Tommaso – Palazzolo sull’Oglio
Tommaso Cocco è una persona mite e schiva della mondanità, ma disponibile e accogliente con chiunque si affacci alla porta del suo atelier.
Con alle spalle un’esperienza nel campo della moda, grazie alla sua costanza e applicazione è  riuscito ad entrare nel mondo dell’arte e a diventarne un esponente  valido e affermato.
Ha una grande capacità nel ritratto e come tanti artisti, oltre a ritrarre personaggi della sua quotidianità, ha eseguito autoritratti nelle diverse fasi della sua vita.
I volti degli amici, dei genitori e i suoi, sono presenze costanti nel suo studio: mentre è al lavoro al suo cavalletto, quegli sguardi lo rassicurano, gli parlano, gli fanno compagnia, come anche i numerosissimi quadri che lo circondano lavori eseguiti nel tempo o  le nuove tele da riempire.
Nei suoi lavori si ritrova una passione per il mondo classico, soprattutto per la figura a tutto tondo, ma è comunque aperto a nuove conoscenze ed esperienze nel campo artistico  e negli anni sperimenta sempre nuovi stili: è passato dal figurativo, al surrealismo, al metafisico, al simbolismo e ora all’astrattismo e ancora a composizioni monocrome.
Ogni artista, si dice che debba avere un suo stile per il quale è riconoscibile, e in parte questa teoria è vera, ma a mio parere un artista che ha un’anima può benissimo spaziare tra più metodi di espressione, rimanendo sempre se stesso e grande.
Vedi Picasso, ritenuto genio anche per la sua ecletticità di stili: i suoi lavori sono talmente vari che senza la firma si potrebbe confonderli con quelli di altri pittori. No, non esagero.
Da sempre nella storia dell’arte, molti degli artisti riconosciuti tali hanno lavorato su più fronti proprio per esprimere al meglio la propria concezione artistica, frutto delle loro esperienze e conoscenze. Tommaso non è da meno anzi, essendo un autodidatta, la sua opera è ancor più meritevole.
Nel suo studio, seppur pieno, si nota un certo ordine quasi maniacale: i colori e i pennelli sono ben allineati sui tavolini e ogni cosa ha il suo preciso posto, ma poi (sorpresa!) nelle sue nuove tele si lascia andare: linee di getto su colori in armonia.
Tele grandi o piccole, disegni mescolati insieme in un vortice di sapienza, meditazione e istinto.
Occorre vedere i suoi quadri per capire e apprezzare Tommaso. La porta del suo studio è sempre aperta:  aperta agli amici, aperta ai conoscenti ed agli avventori. Andate a trovarlo e… perché no? Un ri-tratto o un as-tratto vi rapirà.  


Arianna Iezzi  da Bergamo – settembre 2017


Democrazia a rischio? Io non l’ho mai vista. - ARDUINO ROSSI

Siamo in un Paese democratico?
Io ho avuto sempre molti dubbi, perché certi argomenti non si possono trattare, altri argomenti sono vietati per legge, pur avendo prove a favore: se si accusano certe forze di crimini sei incriminato, se denunci il degrado sociale e il crimine come una conseguenza degli accordi tra Stato e mafia, rischia la denuncia per vilipendio alle istituzioni.
Poi abbiamo i governi, che da sempre sfruttano la televisione di stato, con una tassa pagata da tutti, che la utilizzano apertamente per esprimere le loro idee, poi abbiamo la stampa legata sempre al potere economico, con i finanziamenti pubblici, o con accordi e scambi con gli imprenditori editori, con il potere assolutista al governo.
Questa è democrazia?
No, signori, è una porcheria.

Epidemie, pandemie, influenze ed altro ancora, prepariamoci - ARDUINO ROSSI

Io sono molto, molto pessimista, perché temo che una nuova epidemia, simile a quelle del passato, devasti il mondo: l’ultima fu la Spagnola, una semplice influenza virulente, che portò, 100 anni fa forse sino a 100 milioni di morti, su tutto il pianeta.
Le armi di oggi, vaccinazioni e farmaci, potrebbero essere insufficienti o arrivare troppo tardi per troppi, poi il loro costo, per troppa gente sulla terra, costa troppo e non possono permettersi certe cure.
Infine la cultura anti farmaci e anti vaccinazione ci sta riportando in ritardo sulla prevenzione.
Da sempre gli eccessi di popolazione sono stati….regolati dalla natura con le epidemie: per la prima volta della storia questo fatto è saltato, ovvero ogni 50 anni circa c’era una grande epidemia, ma da appunto due generazioni, (25 più 25 anni) non avviene questo.
Però le condizioni mondiali, gli spostamenti rapidi di gente, tra un continente e un altro, le pessime condizioni igieniche di tantissima gente, i nuovi arrivati, potrebbe portare, anzi sicuramente porterà, allo sviluppo di qualche terribile pandemia: secondo il mio modesto parere, ma anche molti esperti la pensano così, è solo una questione di tempo.

Politicamente corretto e brutti musi che si scordano dei principi democratici fondamentali - ARDUINO ROSSI

Loro hanno le radici nel partito unico della sinistra, il Partito Comunista Italiano, che aveva le sue fondamenta non nel comunismo, ma nello stalinismo assolutista.
Sino alla fine dell’era sovietica non c’erano oppositori interni in questo partito monolitico, con la sua…..centralità democratica.
I fautori di tali tesi assolutiste sono rimasti e continuano ancora a oggi a proporci sistemi antidemocratici in nome della …loro correttezza politica: oggi non ci si può scostare dal politicamente corretto, il  linguaggio giusto è quello delle educande, poi certe cose devono essere accettate, non si può essere omofobi, oppure ostili agli islamisti.
Guai esprimere opinioni differenti su tali argomenti, sei un nemico …..della democrazia, che non concede, secondo loro, diversità di opinioni e critiche al sistema: infatti da costoro c’è la proposta della legge contro ..l’odio, sentimento soggettivo difficilmente identificabile e soprattutto quantificabile, per giustificare una repressione feroce contro coloro che non sono politicamente corretti e osano criticare il loro sistema.
La loro anima fascista o stalinista non muta negli anni.

Vangeli, messaggio cristiano senza troppe incrostature adatto anche agli atei - ARDUINO ROSSI

La risposta cristiana all’esistenza è nella visione positiva, ottimistica, ovvero a creare il mondo, l’Universo fu un Dio che è caricatevele, anzi, è soprattutto amore, nel senso di atto generoso gratuito.
Quindi quello che chiede a noi è appunto questo, atti generosi per gli altri esseri umani, amare il prossimo come se stessi.
Il senso delle cose, della vita, secondo l’autentico messaggio di cristo, è appunto questo e il dolore, la morte sono solo momenti che passeranno e saranno vinti.
I Vangeli hanno questo messaggio che tende a spiegare l’esistenza in questo modo, dove chi accetta ciò vincerà la vita eterna, il Regno dei Cieli: quindi anche uno che lo vuole vedere in modo critico può approvarlo.
Io dico, per assurdo, anche gli atei possono essere cristiani, perché chi considera l’esistenza uno strumento positivo, costruttivo per se stesso e gli altri, pur non credendo in un Dio creatore e nella vita dopo la morte, può sempre lottare perché questo senso positivo dell’esistere possa trionfare su questa terra.

Arabia Saudita, le donne guidano l’auto, buona notizia per il futuro italiano - ARDUINO ROSSI

Le nostre donne, soprattutto le nostre figlie e nipotine hanno una argomento per gioire: potranno giudare l'automobile anche in futuro.
In Arabia lo hanno concesso alle loro donne e in conseguenza anche nella futura repubblica islamica italiana, che nascerà grazie alla loro crescita demografica senza limite, legata inoltre al diritto di essere cittadini italiani con la ius soli.
La notizia è buona, anche se la nostra civiltà sarà devastata e distrutta da questo famoso atto di civiltà, detto ius soli: vivremo tutti come schiavi, in particolare le donne, come cani infedeli, o come servi di qualche sceicco.
Sto esagerando?
Allora leggetevi le prospettive demografiche, calcolati con i dati della crescita demografica loro e con il nostro crollo demografica, per le politiche contro il lavoro agli italiani e contro le famiglie: scoprirete che quello che dico sarà il nostro terribile futuro, o meglio lo sarà per i nostri nipotini, poveri disgraziati, in particolare le femmine.