Cocco Tommaso – Palazzolo sull’Oglio
Tommaso Cocco è una persona mite e schiva della mondanità, ma disponibile e accogliente con chiunque si affacci alla porta del suo atelier.
Con alle spalle un’esperienza nel campo della moda, grazie alla sua costanza e applicazione è riuscito ad entrare nel mondo dell’arte e a diventarne un esponente valido e affermato.
Ha una grande capacità nel ritratto e come tanti artisti, oltre a ritrarre personaggi della sua quotidianità, ha eseguito autoritratti nelle diverse fasi della sua vita.
I volti degli amici, dei genitori e i suoi, sono presenze costanti nel suo studio: mentre è al lavoro al suo cavalletto, quegli sguardi lo rassicurano, gli parlano, gli fanno compagnia, come anche i numerosissimi quadri che lo circondano lavori eseguiti nel tempo o le nuove tele da riempire.
Nei suoi lavori si ritrova una passione per il mondo classico, soprattutto per la figura a tutto tondo, ma è comunque aperto a nuove conoscenze ed esperienze nel campo artistico e negli anni sperimenta sempre nuovi stili: è passato dal figurativo, al surrealismo, al metafisico, al simbolismo e ora all’astrattismo e ancora a composizioni monocrome.
Ogni artista, si dice che debba avere un suo stile per il quale è riconoscibile, e in parte questa teoria è vera, ma a mio parere un artista che ha un’anima può benissimo spaziare tra più metodi di espressione, rimanendo sempre se stesso e grande.
Vedi Picasso, ritenuto genio anche per la sua ecletticità di stili: i suoi lavori sono talmente vari che senza la firma si potrebbe confonderli con quelli di altri pittori. No, non esagero.
Da sempre nella storia dell’arte, molti degli artisti riconosciuti tali hanno lavorato su più fronti proprio per esprimere al meglio la propria concezione artistica, frutto delle loro esperienze e conoscenze. Tommaso non è da meno anzi, essendo un autodidatta, la sua opera è ancor più meritevole.
Nel suo studio, seppur pieno, si nota un certo ordine quasi maniacale: i colori e i pennelli sono ben allineati sui tavolini e ogni cosa ha il suo preciso posto, ma poi (sorpresa!) nelle sue nuove tele si lascia andare: linee di getto su colori in armonia.
Tele grandi o piccole, disegni mescolati insieme in un vortice di sapienza, meditazione e istinto.
Occorre vedere i suoi quadri per capire e apprezzare Tommaso. La porta del suo studio è sempre aperta: aperta agli amici, aperta ai conoscenti ed agli avventori. Andate a trovarlo e… perché no? Un ri-tratto o un as-tratto vi rapirà.
Con alle spalle un’esperienza nel campo della moda, grazie alla sua costanza e applicazione è riuscito ad entrare nel mondo dell’arte e a diventarne un esponente valido e affermato.
Ha una grande capacità nel ritratto e come tanti artisti, oltre a ritrarre personaggi della sua quotidianità, ha eseguito autoritratti nelle diverse fasi della sua vita.
I volti degli amici, dei genitori e i suoi, sono presenze costanti nel suo studio: mentre è al lavoro al suo cavalletto, quegli sguardi lo rassicurano, gli parlano, gli fanno compagnia, come anche i numerosissimi quadri che lo circondano lavori eseguiti nel tempo o le nuove tele da riempire.
Nei suoi lavori si ritrova una passione per il mondo classico, soprattutto per la figura a tutto tondo, ma è comunque aperto a nuove conoscenze ed esperienze nel campo artistico e negli anni sperimenta sempre nuovi stili: è passato dal figurativo, al surrealismo, al metafisico, al simbolismo e ora all’astrattismo e ancora a composizioni monocrome.
Ogni artista, si dice che debba avere un suo stile per il quale è riconoscibile, e in parte questa teoria è vera, ma a mio parere un artista che ha un’anima può benissimo spaziare tra più metodi di espressione, rimanendo sempre se stesso e grande.
Vedi Picasso, ritenuto genio anche per la sua ecletticità di stili: i suoi lavori sono talmente vari che senza la firma si potrebbe confonderli con quelli di altri pittori. No, non esagero.
Da sempre nella storia dell’arte, molti degli artisti riconosciuti tali hanno lavorato su più fronti proprio per esprimere al meglio la propria concezione artistica, frutto delle loro esperienze e conoscenze. Tommaso non è da meno anzi, essendo un autodidatta, la sua opera è ancor più meritevole.
Nel suo studio, seppur pieno, si nota un certo ordine quasi maniacale: i colori e i pennelli sono ben allineati sui tavolini e ogni cosa ha il suo preciso posto, ma poi (sorpresa!) nelle sue nuove tele si lascia andare: linee di getto su colori in armonia.
Tele grandi o piccole, disegni mescolati insieme in un vortice di sapienza, meditazione e istinto.
Occorre vedere i suoi quadri per capire e apprezzare Tommaso. La porta del suo studio è sempre aperta: aperta agli amici, aperta ai conoscenti ed agli avventori. Andate a trovarlo e… perché no? Un ri-tratto o un as-tratto vi rapirà.