La risposta cristiana all’esistenza è nella visione positiva, ottimistica, ovvero a creare il mondo, l’Universo fu un Dio che è caricatevele, anzi, è soprattutto amore, nel senso di atto generoso gratuito.
Quindi quello che chiede a noi è appunto questo, atti generosi per gli altri esseri umani, amare il prossimo come se stessi.
Il senso delle cose, della vita, secondo l’autentico messaggio di cristo, è appunto questo e il dolore, la morte sono solo momenti che passeranno e saranno vinti.
I Vangeli hanno questo messaggio che tende a spiegare l’esistenza in questo modo, dove chi accetta ciò vincerà la vita eterna, il Regno dei Cieli: quindi anche uno che lo vuole vedere in modo critico può approvarlo.
Io dico, per assurdo, anche gli atei possono essere cristiani, perché chi considera l’esistenza uno strumento positivo, costruttivo per se stesso e gli altri, pur non credendo in un Dio creatore e nella vita dopo la morte, può sempre lottare perché questo senso positivo dell’esistere possa trionfare su questa terra.