POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
Se si studia la storia del cristianesimo, con onestà intellettuale, non si può che essere stupiti nel vedere che abbiamo due cristianesimi contrapposti, anzi uno solo: abbiamo il potere teocratico, una bestemmia evidente, con le varie teologie contrapposte, imposte spesso con la forza, ma abbiamo gli ultimi e gli umili, che lavorano e vivono il messaggio di Cristo con estrema lealtà, soffrendo spesso, spesso pure perseguitati.
Il messaggio di Gesù passò e passa attraverso questa gente, spesso silenziosa, pratica e lavoratrice, tanto sincera quanto leale: il Regno dei Cieli è per loro.
Questa non è un’affermazione religiosa, ma storica e legata alla cultura occidentale. Benché gli storici personaggi i Bruxelles non vollero inserire la realtà cristiani tra le componenti che hanno formato l’Europa.
L’ignoranza non è mai una virtù e costoro, poverini, non sanno che sono due le principali fonti di coesione in questo continente: la cultura greca antica e il messaggio cristiano: non sempre il cristianesimo, dal punto di vista storico, fu positivo, ma ci regalò il rispetto verso gli ultimi e gli umili, i diritti umani, quelli veri.
Senza questa visione dell’esistenza, che tende a proteggere i più deboli, la vita stessa, tutto sarà perduto per noi occidentali ed europei.
Gli umili sono coloro che non mostrano ciò che fanno, ma agiscono, non si esaltano per un nonnulla, ma operano, anche nel silenzio, pure nell'ombra.
Sono pure persone semplici, con scopi, fini che vivono di essenzialità, di gioie…elementari, famigliari.
Amano la bellezza della natura, hanno esistenze limpide e anche faticose.
Per i superbi, per i furbastri, gli ipocriti costoro sono degli stolti, degli sciocchi, ma in realtà le loro vite proseguono e si spendono con tante piccole gioie importanti, senza dover mentire a se stessi per mostrare virtù e doti…immaginarie.
C'è solo una religione che pone un Dio giusto, umanitario e caricatevele, all'inizio dell'Universo e questa fede religiosa spiega tutto con questa immensa, potentissima e infinita forza e persona, che ha generato tutto, per una sola motivazione, l'amore.
Quindi il cristianesimo è la forza almeno culturale e storica che cerca di aggiustare il dolore, l'odio e il rancore, la violenza e l'egoismo, che generano solo sofferenza sulla terra, con questa forza immane, detta amore.
Senza la fede in Cristo, senza la convinzione che alla fine tutto sarà vinto e pure la morte verrà sconfitta, senza una semplice visione positiva della vita, dove aiutarsi gli uni con gli altri, dove le gioie sono anche …umili, ma permettono alla vita di essere almeno sopportata.
Tutto il resto invece genera patimento, sconforto, disperazione, ovvero l'inferno, per se stessi e gli altri.
Loro si nascondono dietro la frase "non giudicare", pare che sappiano solo questo dei Vangeli, ma fanno confusione: dire come stanno le cose non è giudicare, ma solo fare osservazioni oggettive.
Dire che gli evangelici italiani e nel mondo hanno confuso la parola del Signore come strumento per vantaggi economici è corretto, sono spesso dei padroni con la Bibbia sotto braccio.
Dire che troppi alti prelati cattolici.... facciano i loro interessi o dei potenti è certo, dire che gli ortodossi confondono il nazionalismo con il cristianesimo è terribilmente vero.
Hanno generato confusione tra gli umili e i semplici.
Sono loro gli operatori di iniquità, scacciati da Gesù alla fine dei tempi, che diranno: "Ho parlato di te, o Signore, nelle piazze......", ma Lui non avrà pietà di loro?
Sono coloro che hanno usato il suo nome per i loro affari.
Cristo
e cristianesimo ovvero il nemico numero uno per i laicisti della
domenica, che odia il messaggio ugualitario, che esalta l'umiltà,
l'onestà, la semplicità di Cristo.
La
guerra contro la fede degli umili prosegue e il riso appare sempre
più sguaiato, anche rozzo, quasi da avvinazzati: il laicismo si
nutre di vecchi pregiudizi squallidi e spesso l'ignoranza sta alla
base di troppe falsità contro il messaggio di Gesù.
Mentre il relativismo morale fa male, tanto male, mentre l'ignoranza e le idiozie pseudo storiche, invenzioni per pennivendoli, per creduloni mostrano un Gesù improbabile, la forza del cristianesimo avanza nel mondo dei poveri della terra, i veri poveri, tra gli umili, tra coloro che non strillano idiozie in televisione, non credono alle panzane degli imbonitori.
La mezza cultura del ceto medio europeo, ovvero spesso l'ignoranza intera spesso, impedisce a costoro di apprezzare una fede religiosa che ha messo la carità al centro dell'Universo.
Howard
Carter fu lo scopritore della tomba di Tutankhamon in un’epoca che
l’archeologia affascinava, anche se era un’archeologia che si
decorava di esoterismo, almeno nella fase della diffusione popolare.
Gli
antichi egizie la magia, con il loro mondo dei morti, con i loro
tesori sepolti per i faraoni apparivano splendi, esoterici,
misteriosi e magici.
Tutankhamon
non fu un grande faraone, ma solo un faraone ragazzo, ucciso e
sostituito da un suo generale, in quello che fu un colpo di stato
nascosto nei millenni e svelato dalla scienza medica, dalle perizie
scientifiche dei giorni nostri.
Il
mondo antico degli egizi aveva al suo interno l’amore sfrenato del
potere e del prestigio, quello stesso male oscuro che è sempre
diffuso pure da noi; Tutankhamon pagò con la vita tale bramosia e
non lo salvò neppure la sua … divinità di uomo dio, sovrano
divino.
Tutankhamon
e quel mondo che circondava 3mila anni di storia antica, il mondo
egiziano antico, con la sua struttura sociale legata alla divinità
del faraone, al culto degli dei, ai sacerdoti con i loro misteri,
agli scrivani, agli artigiani e ai mercanti per finire tra i
contadini umili e fedeli al sovrano dio.
Tutto
questo durò 3mila anni e si logorò lentamente decadendo nell’era
romana, sparendo prima sotto il cristianesimo e poi sotto l’islam.
Il
mondo che Howard Carter riesumò era quello di un impero che finì,
con una sua ascesa, un suo apice e un suo declino, come tutti gli
imperi della storia.
Auguri
a Howard Carter, che scoprì la tomba di Tutankhamon, per il suo
compleanno, da Google con un logo, Doodle.
E’
stata la scoperta archeologica che ha affascinato il mondo intero, fu
la più popolare scoperta di sempre. La scoperta venne trasmessa
dalle radio e dalla stampa, ma il grande eco mediatico proseguì per
decenni ed è arrivata sino a noi.
Tutti
gli scopritori morirono in modo insolito o per malattie insolite:
oggi si spiega il fatto con una risposta scientifica, ovvero la tomba
di Tutankhamon era infetta da batteri e virus, che provocarono la
morte di molti scopritori e le altre morti accidentali furono
fortuite.
Howard
Carter scoprì la tomba del faraone Tutankhamon, una tomba
ricca di arredi funebri, che si salvò, almeno in parte dal
saccheggio dei tombaroli.
La
maledizioni per coloro che avrebbero sconsacrato il sepolcro
aleggiava da sempre su quei luoghi, con la rottura dei sigilli e la
scoperta della mummia, degli arredi, degli ori e del tesoro del
faraone questa leggenda, questa maledizione millenaria risvegliò le
fantasie di molti giornalisti.
La
scoperta archeologica più popolare e famosa di sempre così divenne
la storia più popolare e enigmatica dell’antico Egitto, popolare
in questa epoca ovviamente.
Howard
Carter fu lo scopritore della tomba di Tutankhamon, il faraone
ragazzo, ultimo discendente di una dinastia, che ebbe grandi onori
funebri, ma …. Fu pure assassinato.
Grazie
alla cultura scientifica moderna si condussero delle indagini e si
scoprì che il faraone Tutankhamon venne ucciso e al suo posto salì
un generale che nulla aveva a che vedere con la famiglia regnante.
Si
può dire che grazie a questa scoperta si è capito perché
Tutankhamon ebbe un funerale sontuoso e una sepoltura splendida, tra
le più belle e ricche dell’antico Egitto: ci fu un colpo di stato,
o forse un intrigo di palazzo, che fu coperto da splendore ed onori
al defunto, nello spirito politico di sempre, per smorzare le
polemiche e il malcontento del popolo,per celare il crimine.
Howard
Carter nacque a Swaffham il 9 maggio 1874 e morì a Londra il 2 marzo
1939.
Fu
il famosissimo archeologo che scoprì la tomba di Tutankhamon, il
faraone egiziano che entrò nell'immaginario collettivo del
Novecento, con il suo mistero, la sua ricchezza e le sue …..
maledizioni.
Per
anni si è parlato di queste maledizioni, sui media, ma l'importanza
di tale scoperta passò in secondo piano, ricordando che quella del
faraone ragazzo fu la scoperta di una tomba intatta, non profanata da
tombaroli e fu un'eccezione.
Howard
Carter fu un egittologo che regalò al mondo il fascino di una
scoperta importante, che entrò nell'immaginario collettivo: la
scoperta della tomba del faraone egiziano Tutankhamon.
Negli
anni della coperta i mezzi di informazione di allora, radio e cinema,
con i giornali, gli inviati speciali, diffusero la grande notizia del
ritrovamento della tomba di un faraone ragazzo, ricchissima di arredi
funebri.
Tutankhamon
e quel mondo che circondava 3mila anni di storia antica, il mondo
egiziano antico, con la sua struttura sociale legata alla divinità
del faraone, al culto degli dei, ai sacerdoti con i loro misteri,
agli scrivani, agli artigiani e ai mercanti per finire tra i
contadini umili e fedeli al sovrano dio.
Tutto
questo durò 3mila anni e si logorò lentamente decadendo nell’era
romana, sparendo prima sotto il cristianesimo e poi sotto l’islam.
Il
mondo che Howard Carter riesumò era quello di un impero che finì,
con una sua ascesa, un suo apice e un suo declino, come tutti gli
imperi della storia.
Tutankhamon
e quel mondo che circondava 3mila anni di storia antica, il mondo
egiziano antico, con la sua struttura sociale legata alla divinità
del faraone, al culto degli dei, ai sacerdoti con i loro misteri,
agli scrivani, agli artigiani e ai mercanti per finire tra i
contadini umili e fedeli al sovrano dio.
Tutto
questo durò 3mila anni e si logorò lentamente decadendo nell’era
romana, sparendo prima sotto il cristianesimo e poi sotto l’islam.
Il
mondo che Howard Carter riesumò era quello di un impero che finì,
con una sua ascesa, un suo apice e un suo declino, come tutti gli
imperi della storia.
Howard
Carter scoprì la tomba del faraone Tutankhamon, una tomba
ricca di arredi funebri, che si salvò, almeno in parte dal
saccheggio dei tombaroli.
La
maledizioni per coloro che avrebbero sconsacrato il sepolcro
aleggiava da sempre su quei luoghi, con la rottura dei sigilli e la
scoperta della mummia, degli arredi, degli ori e del tesoro del
faraone questa leggenda, questa maledizione millenaria risvegliò le
fantasie di molti giornalisti.
La
scoperta archeologica più popolare e famosa di sempre così divenne
la storia più popolare e enigmatica dell’antico Egitto, popolare
in questa epoca ovviamente.
Tutankhamon
e quel mondo che circondava 3mila anni di storia antica, il mondo
egiziano antico, con la sua struttura sociale legata alla divinità
del faraone, al culto degli dei, ai sacerdoti con i loro misteri,
agli scrivani, agli artigiani e ai mercanti per finire tra i
contadini umili e fedeli al sovrano dio.
Tutto
questo durò 3mila anni e si logorò lentamente decadendo nell’era
romana, sparendo prima sotto il cristianesimo e poi sotto l’islam.
Il
mondo che Howard Carter riesumò era quello di un impero che finì,
con una sua ascesa, un suo apice e un suo declino, come tutti gli
imperi della storia.
Howard
Carter scoprì la tomba del faraone Tutankhamon, una tomba
ricca di arredi funebri, che si salvò, almeno in parte dal
saccheggio dei tombaroli.
La
maledizioni per coloro che avrebbero sconsacrato il sepolcro
aleggiava da sempre su quei luoghi, con la rottura dei sigilli e la
scoperta della mummia, degli arredi, degli ori e del tesoro del
faraone questa leggenda, questa maledizione millenaria risvegliò le
fantasie di molti giornalisti.
La
scoperta archeologica più popolare e famosa di sempre così divenne
la storia più popolare e enigmatica dell’antico Egitto, popolare
in questa epoca ovviamente.
Chi ama la verità non si inchina davanti a nessuno, apprezza gli umili e gli onesti, denuncia il marcio e gli ipocriti, coloro che usano le parole per ingannare, per esempio.
Non faccio nomi e non parlo di categorie, come i sofisti del Terzo Millennio, che usano le parole per confondere le menti dei deboli, degli ingenui, degli stupidi.
Io sono cristiano, con tutti i limiti del caso e i peccati umani, ma la verità la dico sempre, contro pure preti e pastori, servitori degli interessi umani e non divini.
Tutankhamon
e quel mondo che circondava 3mila anni di storia antica, il mondo
egiziano antico, con la sua struttura sociale legata alla divinità
del faraone, al culto degli dei, ai sacerdoti con i loro misteri,
agli scrivani, agli artigiani e ai mercanti per finire tra i
contadini umili e fedeli al sovrano dio.
Tutto
questo durò 3mila anni e si logorò lentamente decadendo nell’era
romana, sparendo prima sotto il cristianesimo e poi sotto l’islam.
Il
mondo che Howard Carter riesumò era quello di un impero che finì,
con una sua ascesa, un suo apice e un suo declino, come tutti gli
imperi della storia.
La sua forza sta nella debolezza, o nelle nostre fragilità, ma soprattutto nel fatto che la violenza e l’arroganza, non vinceranno mai, neppure l’ipocrisia avrà futuro.
Comunque essere cristiani non significa essere vigliacchi, ovvero disposti ad accettare sempre le prepotenze altrui, perché non riguardano solo noi, ma i nostri cari, gli ultimi e gli innocenti.
I mafiosi non devono avere attorno umili, rassegnati, i ladri e i corrotti neppure, tanto meno chi minaccia il nostro futuro con i nuovi e vecchi integralismi, morali, come il relativismo morale, oppure con le teocrazie anacronistiche e demenziali.
Tutankhamon
e quel mondo che circondava 3mila anni di storia antica, il mondo
egiziano antico, con la sua struttura sociale legata alla divinità
del faraone, al culto degli dei, ai sacerdoti con i loro misteri,
agli scrivani, agli artigiani e ai mercanti per finire tra i
contadini umili e fedeli al sovrano dio.
Tutto
questo durò 3mila anni e si logorò lentamente decadendo nell’era
romana, sparendo prima sotto il cristianesimo e poi sotto l’islam.
Il
mondo che Howard Carter riesumò era quello di un impero che finì,
con una sua ascesa, un suo apice e un suo declino, come tutti gli
imperi della storia.
Tutankhamon
e quel mondo che circondava 3mila anni di storia antica, il mondo
egiziano antico, con la sua struttura sociale legata alla divinità
del faraone, al culto degli dei, ai sacerdoti con i loro misteri,
agli scrivani, agli artigiani e ai mercanti per finire tra i
contadini umili e fedeli al sovrano dio.
Tutto
questo durò 3mila anni e si logorò lentamente decadendo nell’era
romana, sparendo prima sotto il cristianesimo e poi sotto l’islam.
Il
mondo che Howard Carter riesumò era quello di un impero che finì,
con una sua ascesa, un suo apice e un suo declino, come tutti gli
imperi della storia.
Tutankhamon
e quel mondo che circondava 3mila anni di storia antica, il mondo
egiziano antico, con la sua struttura sociale legata alla divinità
del faraone, al culto degli dei, ai sacerdoti con i loro misteri,
agli scrivani, agli artigiani e ai mercanti per finire tra i
contadini umili e fedeli al sovrano dio.
Tutto
questo durò 3mila anni e si logorò lentamente decadendo nell’era
romana, sparendo prima sotto il cristianesimo e poi sotto l’islam.
Il
mondo che Howard Carter riesumò era quello di un impero che finì,
con una sua ascesa, un suo apice e un suo declino, come tutti gli
imperi della storia.
Howard
Carter fu lo scopritore della tomba di Tutankhamon in un’epoca che
l’archeologia affascinava, anche se era un’archeologia che si
decorava di esoterismo, almeno nella fase della diffusione popolare.
Gli
antichi egizie la magia, con il loro mondo dei morti, con i loro
tesori sepolti per i faraoni apparivano splendi, esoterici,
misteriosi e magici.
Tutankhamon
non fu un grande faraone, ma solo un faraone ragazzo, ucciso e
sostituito da un suo generale, in quello che fu un colpo di stato
nascosto nei millenni e svelato dalla scienza medica, dalle perizie
scientifiche dei giorni nostri.
Il
mondo antico degli egizi aveva al suo interno l’amore sfrenato del
potere e del prestigio, quello stesso male oscuro che è sempre
diffuso pure da noi; Tutankhamon pagò con la vita tale bramosia e
non lo salvò neppure la sua … divinità di uomo dio, sovrano
divino.
Tutankhamon
e quel mondo che circondava 3mila anni di storia antica, il mondo
egiziano antico, con la sua struttura sociale legata alla divinità
del faraone, al culto degli dei, ai sacerdoti con i loro misteri,
agli scrivani, agli artigiani e ai mercanti per finire tra i
contadini umili e fedeli al sovrano dio.
Tutto
questo durò 3mila anni e si logorò lentamente decadendo nell’era
romana, sparendo prima sotto il cristianesimo e poi sotto l’islam.
Il
mondo che Howard Carter riesumò era quello di un impero che finì,
con una sua ascesa, un suo apice e un suo declino, come tutti gli
imperi della storia.
Auguri
a Howard Carter, che scoprì la tomba di Tutankhamon, per il suo
compleanno, da Google con un logo, Doodle.
E’
stata la scoperta archeologica che ha affascinato il mondo intero, fu
la più popolare scoperta di sempre. La scoperta venne trasmessa
dalle radio e dalla stampa, ma il grande eco mediatico proseguì per
decenni ed è arrivata sino a noi.
Tutti
gli scopritori morirono in modo insolito o per malattie insolite:
oggi si spiega il fatto con una risposta scientifica, ovvero la tomba
di Tutankhamon era infetta da batteri e virus, che provocarono la
morte di molti scopritori e le altre morti accidentali furono
fortuite.
Howard
Carter scoprì la tomba del faraone Tutankhamon, una tomba
ricca di arredi funebri, che si salvò, almeno in parte dal
saccheggio dei tombaroli.
La
maledizioni per coloro che avrebbero sconsacrato il sepolcro
aleggiava da sempre su quei luoghi, con la rottura dei sigilli e la
scoperta della mummia, degli arredi, degli ori e del tesoro del
faraone questa leggenda, questa maledizione millenaria risvegliò le
fantasie di molti giornalisti.
La
scoperta archeologica più popolare e famosa di sempre così divenne
la storia più popolare e enigmatica dell’antico Egitto, popolare
in questa epoca ovviamente.
Howard
Carter fu lo scopritore della tomba di Tutankhamon, il faraone
ragazzo, ultimo discendente di una dinastia, che ebbe grandi onori
funebri, ma …. Fu pure assassinato.
Grazie
alla cultura scientifica moderna si condussero delle indagini e si
scoprì che il faraone Tutankhamon venne ucciso e al suo posto salì
un generale che nulla aveva a che vedere con la famiglia regnante.
Si
può dire che grazie a questa scoperta si è capito perché
Tutankhamon ebbe un funerale sontuoso e una sepoltura splendida, tra
le più belle e ricche dell’antico Egitto: ci fu un colpo di stato,
o forse un intrigo di palazzo, che fu coperto da splendore ed onori
al defunto, nello spirito politico di sempre, per smorzare le
polemiche e il malcontento del popolo,per celare il crimine.
Howard
Carter nacque a Swaffham il 9 maggio 1874 e morì a Londra il 2 marzo
1939.
Fu
il famosissimo archeologo che scoprì la tomba di Tutankhamon, il
faraone egiziano che entrò nell'immaginario collettivo del
Novecento, con il suo mistero, la sua ricchezza e le sue …..
maledizioni.
Per
anni si è parlato di queste maledizioni, sui media, ma l'importanza
di tale scoperta passò in secondo piano, ricordando che quella del
faraone ragazzo fu la scoperta di una tomba intatta, non profanata da
tombaroli e fu un'eccezione.
Howard
Carter fu un egittologo che regalò al mondo il fascino di una
scoperta importante, che entrò nell'immaginario collettivo: la
scoperta della tomba del faraone egiziano Tutankhamon.
Negli
anni della coperta i mezzi di informazione di allora, radio e cinema,
con i giornali, gli inviati speciali, diffusero la grande notizia del
ritrovamento della tomba di un faraone ragazzo, ricchissima di arredi
funebri.
In questo mondo irrazionale, ridicolo e avido di cose inutili uno si sente perso, mentre vede il degrado, ovvero le discariche sociali e reali delle nostre periferie, per esempio.
La miseria umana domina e ci prepara all'inferno in terra, umano e squallido.
Pare che ci stiamo avvicinando all'estinzione e potrebbe bastare un pazzo, che preme il bottone sbagliato, per farci scomparire dalla terra, come specie dannosa, nell'olocausto nucleare.
Se nulla ha senso sarà così, ma i cristiani credono e sperano che tutto abbia un fine, che è quello di un Dio amore, caritatevole, misericordioso.
La fatica di credere sta in questo lottare per migliorare il proprio angolo, combattendo il marcio che ci circonda e credendo che alla fine il mondo sarà degli umili, dei semplici, degli onesti, dei generosi.
Tutankhamon
e quel mondo che circondava 3mila anni di storia antica, il mondo
egiziano antico, con la sua struttura sociale legata alla divinità
del faraone, al culto degli dei, ai sacerdoti con i loro misteri,
agli scrivani, agli artigiani e ai mercanti per finire tra i
contadini umili e fedeli al sovrano dio.
Tutto
questo durò 3mila anni e si logorò lentamente decadendo nell’era
romana, sparendo prima sotto il cristianesimo e poi sotto l’islam.
Il
mondo che Howard Carter riesumò era quello di un impero che finì,
con una sua ascesa, un suo apice e un suo declino, come tutti gli
imperi della storia.