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23 ago 2010

Inoltre Silvio sa che le opposizioni sono divise e si presenterebbero quanto meno in due gruppi differenti se non in tre o quattro: ci sarebbe l'estrema sinistra, che rimarrebbe al palo, non entrerebbe nel parlamento, ma ruberebbe 2 o 3 punti di percentuale alle opposizioni, magari con i grillini che farebbero altrettanto.

Idv e Pd sono separati in casa: si presenterebbero assieme per motivi elettorali, ma con le polemiche sopite appena in tempo per non mostrarsi litigiosi prima delle elezioni.

Il centro ha diverse anime, una democristiana, di antica data, con l'Udc di Casini, ma pure una parte della sinistra, uscita dal Pd e un parte di destra, o di origine di destra con Fini e affigliati.

Queste fusioni e confusioni non piacciono agli elettori: quasi mai danno risultati positivi, o la somma matematica dei voti delle precedenti elezioni sono uguali a quelle future.

Così, in questa situazione avremo una santa e forte alleanza della destra, che conquisterebbe una maggioranza relativa, sufficiente a far vincere Berlusconi e Bossi.

Questa situazione potrebbe essere modificata nell'intervallo di un governo tecnico che resisterebbe sino alla primavera del 2013, allo scadere naturale della legislatura, ma non è detto che una simile alleanza, litigiosa, che scontenterebbe tutti, possa vincere alle prossime elezioni.

Quindi siamo destinati e rassegnati con Silvio al potere per anni e anni: io sono sempre del parere che Berlusconi governa perché non ci sono le opposizioni.

La prima cosa che devono fare è non solo trattare questioni morali, belle e utili, ma che nella testa delle persone paiono confuse: in troppi sono convinti e forse non hanno torto, che non esistono partiti puliti, candidi come colombe.

Il marcio sta tutto a destra o a manca?

Facciamo un po' di par condicio: sia a destra, sia a sinistra senza non disdegnare uno sguardo disgustato, con il naso tappato, pure al centro.

Per vedere una vera alternanza a Berlusconi bisogna trattare di sicurezza e di paure della gente: non basta mostrare e dimostrare, con tesi risibili, che il crimine non esiste, che non c'è rapporto tra aumento degli extracomunitari e aumento della criminalità.

La gente ha paura, la gente teme di transitare in certi quartieri, un tempo tranquillissimi, quasi assonnati, pure di giorno.

Le risposte e le iniziative devono essere convincenti: i cittadini non hanno la scorta armata, pagata dai cittadini come molti politici nazionali.

Il lavoro deve essere affrontato con analisi e con risposte che si possano mettere in pratica subito.

Le opposizioni hanno pure la questione ambientale, che una parte della popolazione guarda con preoccupazione: si devono riesumare risposte adeguate per l'energia, la protezione del panorama e della biodiversità.

Infine c'è la famiglia italiana, che in 3mila anni di storia non ha mai subito un trattamento così indecente, un'ostilità così aperta da parte di forze … ideologiche e laiche, o presunte tali.

Se le opposizioni sapranno dare risposte certe ai cittadini su questi quesiti vinceranno e manderanno a casa Berlusconi e alleati, altrimenti avremo un susseguirsi di governi di destra, con altri sempre più di destra, con soluzioni pratiche e immediate, con quel senso delle cose che si può riassumere nella frase milanese: “Ghe pensi mi!”

In Italia “si può dare di più”.



Il centro ha diverse anime, una democristiana, di antica data, con l'Udc di Casini, ma pure una parte della sinistra, uscita dal Pd e un parte di destra, o di origine di destra con Fini e affigliati.



Queste fusioni e confusioni non piacciono agli elettori: quasi mai danno risultati positivi, o la somma matematica dei voti delle precedenti elezioni sono uguali a quelle future.



Così, in questa situazione avremo una santa e forte alleanza della destra, che conquisterebbe una maggioranza relativa, sufficiente a far vincere Berlusconi e Bossi.



Questa situazione potrebbe essere modificata nell'intervallo di un governo tecnico che resisterebbe sino alla primavera del 2013, allo scadere naturale della legislatura, ma non è detto che una simile alleanza, litigiosa, che scontenterebbe tutti, possa vincere alle prossime elezioni.



Quindi siamo destinati e rassegnati con Silvio al potere per anni e anni: io sono sempre del parere che Berlusconi governa perché non ci sono le opposizioni.



La prima cosa che devono fare è non solo trattare questioni morali, belle e utili, ma che nella testa delle persone paiono confuse: in troppi sono convinti e forse non hanno torto, che non esistono partiti puliti, candidi come colombe.



Il marcio sta tutto a destra o a manca?



Facciamo un po' di par condicio: sia a destra, sia a sinistra senza non disdegnare uno sguardo disgustato, con il naso tappato, pure al centro.



Per vedere una vera alternanza a Berlusconi bisogna trattare di sicurezza e di paure della gente: non basta mostrare e dimostrare, con tesi risibili, che il crimine non esiste, che non c'è rapporto tra aumento degli extracomunitari e aumento della criminalità.



La gente ha paura, la gente teme di transitare in certi quartieri, un tempo tranquillissimi, quasi assonnati, pure di giorno.



Le risposte e le iniziative devono essere convincenti: i cittadini non hanno la scorta armata, pagata dai cittadini come molti politici nazionali.



Il lavoro deve essere affrontato con analisi e con risposte che si possano mettere in pratica subito.



Le opposizioni hanno pure la questione ambientale, che una parte della popolazione guarda con preoccupazione: si devono riesumare risposte adeguate per l'energia, la protezione del panorama e della biodiversità.



Infine c'è la famiglia italiana, che in 3mila anni di storia non ha mai subito un trattamento così indecente, un'ostilità così aperta da parte di forze … ideologiche e laiche, o presunte tali.



Se le opposizioni sapranno dare risposte certe ai cittadini su questi quesiti vinceranno e manderanno a casa Berlusconi e alleati, altrimenti avremo un susseguirsi di governi di destra, con altri sempre più di destra, con soluzioni pratiche e immediate, con quel senso delle cose che si può riassumere nella frase milanese: “Ghe pensi mi!”



In Italia “si può dare di più”.

Idv e Pd sono separati in casa: si presenterebbero assieme per motivi elettorali, ma con le polemiche sopite appena in tempo per non mostrarsi litigiosi prima delle elezioni.

Il centro ha diverse anime, una democristiana, di antica data, con l'Udc di Casini, ma pure una parte della sinistra, uscita dal Pd e un parte di destra, o di origine di destra con Fini e affigliati.

Queste fusioni e confusioni non piacciono agli elettori: quasi mai danno risultati positivi, o la somma matematica dei voti delle precedenti elezioni sono uguali a quelle future.

Così, in questa situazione avremo una santa e forte alleanza della destra, che conquisterebbe una maggioranza relativa, sufficiente a far vincere Berlusconi e Bossi.

Questa situazione potrebbe essere modificata nell'intervallo di un governo tecnico che resisterebbe sino alla primavera del 2013, allo scadere naturale della legislatura, ma non è detto che una simile alleanza, litigiosa, che scontenterebbe tutti, possa vincere alle prossime elezioni.

Quindi siamo destinati e rassegnati con Silvio al potere per anni e anni: io sono sempre del parere che Berlusconi governa perché non ci sono le opposizioni.

La prima cosa che devono fare è non solo trattare questioni morali, belle e utili, ma che nella testa delle persone paiono confuse: in troppi sono convinti e forse non hanno torto, che non esistono partiti puliti, candidi come colombe.

Il marcio sta tutto a destra o a manca?

Facciamo un po' di par condicio: sia a destra, sia a sinistra senza non disdegnare uno sguardo disgustato, con il naso tappato, pure al centro.

Per vedere una vera alternanza a Berlusconi bisogna trattare di sicurezza e di paure della gente: non basta mostrare e dimostrare, con tesi risibili, che il crimine non esiste, che non c'è rapporto tra aumento degli extracomunitari e aumento della criminalità.

La gente ha paura, la gente teme di transitare in certi quartieri, un tempo tranquillissimi, quasi assonnati, pure di giorno.

Le risposte e le iniziative devono essere convincenti: i cittadini non hanno la scorta armata, pagata dai cittadini come molti politici nazionali.

Il lavoro deve essere affrontato con analisi e con risposte che si possano mettere in pratica subito.

Le opposizioni hanno pure la questione ambientale, che una parte della popolazione guarda con preoccupazione: si devono riesumare risposte adeguate per l'energia, la protezione del panorama e della biodiversità.

Infine c'è la famiglia italiana, che in 3mila anni di storia non ha mai subito un trattamento così indecente, un'ostilità così aperta da parte di forze … ideologiche e laiche, o presunte tali.

Se le opposizioni sapranno dare risposte certe ai cittadini su questi quesiti vinceranno e manderanno a casa Berlusconi e alleati, altrimenti avremo un susseguirsi di governi di destra, con altri sempre più di destra, con soluzioni pratiche e immediate, con quel senso delle cose che si può riassumere nella frase milanese: “Ghe pensi mi!”

In Italia “si può dare di più”.


Fini pagherebbe non tanto il tradimento verso Berlusconi, sempre se si può chiamare in questo modo il comportamento del Presidente della Camera, quanto per il fatto che gli italiani sono pigri: proprio perdere mezzora al seggio elettorale non ne vogliono sentir parlare, poi oggi più di ieri le campagne elettorali non appassionano, ma annoiano sempre più.

Inoltre Silvio sa che le opposizioni sono divise e si presenterebbero quanto meno in due gruppi differenti se non in tre o quattro: ci sarebbe l'estrema sinistra, che rimarrebbe al palo, non entrerebbe nel parlamento, ma ruberebbe 2 o 3 punti di percentuale alle opposizioni, magari con i grillini che farebbero altrettanto.

Idv e Pd sono separati in casa: si presenterebbero assieme per motivi elettorali, ma con le polemiche sopite appena in tempo per non mostrarsi litigiosi prima delle elezioni.

Il centro ha diverse anime, una democristiana, di antica data, con l'Udc di Casini, ma pure una parte della sinistra, uscita dal Pd e un parte di destra, o di origine di destra con Fini e affigliati.

Queste fusioni e confusioni non piacciono agli elettori: quasi mai danno risultati positivi, o la somma matematica dei voti delle precedenti elezioni sono uguali a quelle future.

Così, in questa situazione avremo una santa e forte alleanza della destra, che conquisterebbe una maggioranza relativa, sufficiente a far vincere Berlusconi e Bossi.

Questa situazione potrebbe essere modificata nell'intervallo di un governo tecnico che resisterebbe sino alla primavera del 2013, allo scadere naturale della legislatura, ma non è detto che una simile alleanza, litigiosa, che scontenterebbe tutti, possa vincere alle prossime elezioni.

Quindi siamo destinati e rassegnati con Silvio al potere per anni e anni: io sono sempre del parere che Berlusconi governa perché non ci sono le opposizioni.

La prima cosa che devono fare è non solo trattare questioni morali, belle e utili, ma che nella testa delle persone paiono confuse: in troppi sono convinti e forse non hanno torto, che non esistono partiti puliti, candidi come colombe.

Il marcio sta tutto a destra o a manca?

Facciamo un po' di par condicio: sia a destra, sia a sinistra senza non disdegnare uno sguardo disgustato, con il naso tappato, pure al centro.

Per vedere una vera alternanza a Berlusconi bisogna trattare di sicurezza e di paure della gente: non basta mostrare e dimostrare, con tesi risibili, che il crimine non esiste, che non c'è rapporto tra aumento degli extracomunitari e aumento della criminalità.

La gente ha paura, la gente teme di transitare in certi quartieri, un tempo tranquillissimi, quasi assonnati, pure di giorno.

Le risposte e le iniziative devono essere convincenti: i cittadini non hanno la scorta armata, pagata dai cittadini come molti politici nazionali.

Il lavoro deve essere affrontato con analisi e con risposte che si possano mettere in pratica subito.

Le opposizioni hanno pure la questione ambientale, che una parte della popolazione guarda con preoccupazione: si devono riesumare risposte adeguate per l'energia, la protezione del panorama e della biodiversità.

Infine c'è la famiglia italiana, che in 3mila anni di storia non ha mai subito un trattamento così indecente, un'ostilità così aperta da parte di forze … ideologiche e laiche, o presunte tali.

Se le opposizioni sapranno dare risposte certe ai cittadini su questi quesiti vinceranno e manderanno a casa Berlusconi e alleati, altrimenti avremo un susseguirsi di governi di destra, con altri sempre più di destra, con soluzioni pratiche e immediate, con quel senso delle cose che si può riassumere nella frase milanese: “Ghe pensi mi!”

In Italia “si può dare di più”.















Berlusconi aizza la truppa




Silvio Berlusconi tranquillizza i suoi: ''Vi assicuro che il vostro auspicio è anche il mio, cioè quello di realizzare le riforme per le quali gli italiani ci hanno votato, confermando la loro fiducia nella maggioranza di governo, in tutte, tutte le tornate elettorali degli ultimi due anni, quindi questo è per noi un impegno assoluto, un impegno prioritario, un impegno che è mio e dell'intero governo''.

E' pronto pure ad andare al voto ed è tranquillo, anzi certo di liberarsi, in questo caso, del suo ex alleato Gianfranco Fini: si sa che gli elettori non premiano mai chi causa, per qualsiasi atto o scelta, la chiusura anticipata della legislatura.

Fini pagherebbe non tanto il tradimento verso Berlusconi, sempre se si può chiamare in questo modo il comportamento del Presidente della Camera, quanto per il fatto che gli italiani sono pigri: proprio perdere mezzora al seggio elettorale non ne vogliono sentir parlare, poi oggi più di ieri le campagne elettorali non appassionano, ma annoiano sempre più.

Inoltre Silvio sa che le opposizioni sono divise e si presenterebbero quanto meno in due gruppi differenti se non in tre o quattro: ci sarebbe l'estrema sinistra, che rimarrebbe al palo, non entrerebbe nel parlamento, ma ruberebbe 2 o 3 punti di percentuale alle opposizioni, magari con i grillini che farebbero altrettanto.

Idv e Pd sono separati in casa: si presenterebbero assieme per motivi elettorali, ma con le polemiche sopite appena in tempo per non mostrarsi litigiosi prima delle elezioni.

Il centro ha diverse anime, una democristiana, di antica data, con l'Udc di Casini, ma pure una parte della sinistra, uscita dal Pd e un parte di destra, o di origine di destra con Fini e affigliati.

Queste fusioni e confusioni non piacciono agli elettori: quasi mai danno risultati positivi, o la somma matematica dei voti delle precedenti elezioni sono uguali a quelle future.

Così, in questa situazione avremo una santa e forte alleanza della destra, che conquisterebbe una maggioranza relativa, sufficiente a far vincere Berlusconi e Bossi.

Questa situazione potrebbe essere modificata nell'intervallo di un governo tecnico che resisterebbe sino alla primavera del 2013, allo scadere naturale della legislatura, ma non è detto che una simile alleanza, litigiosa, che scontenterebbe tutti, possa vincere alle prossime elezioni.

Quindi siamo destinati e rassegnati con Silvio al potere per anni e anni: io sono sempre del parere che Berlusconi governa perché non ci sono le opposizioni.

La prima cosa che devono fare è non solo trattare questioni morali, belle e utili, ma che nella testa delle persone paiono confuse: in troppi sono convinti e forse non hanno torto, che non esistono partiti puliti, candidi come colombe.

Il marcio sta tutto a destra o a manca?

Facciamo un po' di par condicio: sia a destra, sia a sinistra senza non disdegnare uno sguardo disgustato, con il naso tappato, pure al centro.

Per vedere una vera alternanza a Berlusconi bisogna trattare di sicurezza e di paure della gente: non basta mostrare e dimostrare, con tesi risibili, che il crimine non esiste, che non c'è rapporto tra aumento degli extracomunitari e aumento della criminalità.

La gente ha paura, la gente teme di transitare in certi quartieri, un tempo tranquillissimi, quasi assonnati, pure di giorno.

Le risposte e le iniziative devono essere convincenti: i cittadini non hanno la scorta armata, pagata dai cittadini come molti politici nazionali.

Il lavoro deve essere affrontato con analisi e con risposte che si possano mettere in pratica subito.

Le opposizioni hanno pure la questione ambientale, che una parte della popolazione guarda con preoccupazione: si devono riesumare risposte adeguate per l'energia, la protezione del panorama e della biodiversità.

Infine c'è la famiglia italiana, che in 3mila anni di storia non ha mai subito un trattamento così indecente, un'ostilità così aperta da parte di forze … ideologiche e laiche, o presunte tali.

Se le opposizioni sapranno dare risposte certe ai cittadini su questi quesiti vinceranno e manderanno a casa Berlusconi e alleati, altrimenti avremo un susseguirsi di governi di destra, con altri sempre più di destra, con soluzioni pratiche e immediate, con quel senso delle cose che si può riassumere nella frase milanese: “Ghe pensi mi!”

In Italia “si può dare di più”.
E' pronto pure ad andare al voto ed è tranquillo, anzi certo di liberarsi, in questo caso, del suo ex alleato Gianfranco Fini: si sa che gli elettori non premiano mai chi causa, per qualsiasi atto o scelta, la chiusura anticipata della legislatura.

Fini pagherebbe non tanto il tradimento verso Berlusconi, sempre se si può chiamare in questo modo il comportamento del Presidente della Camera, quanto per il fatto che gli italiani sono pigri: proprio perdere mezzora al seggio elettorale non ne vogliono sentir parlare, poi oggi più di ieri le campagne elettorali non appassionano, ma annoiano sempre più.

Inoltre Silvio sa che le opposizioni sono divise e si presenterebbero quanto meno in due gruppi differenti se non in tre o quattro: ci sarebbe l'estrema sinistra, che rimarrebbe al palo, non entrerebbe nel parlamento, ma ruberebbe 2 o 3 punti di percentuale alle opposizioni, magari con i grillini che farebbero altrettanto.

Idv e Pd sono separati in casa: si presenterebbero assieme per motivi elettorali, ma con le polemiche sopite appena in tempo per non mostrarsi litigiosi prima delle elezioni.

Il centro ha diverse anime, una democristiana, di antica data, con l'Udc di Casini, ma pure una parte della sinistra, uscita dal Pd e un parte di destra, o di origine di destra con Fini e affigliati.

Queste fusioni e confusioni non piacciono agli elettori: quasi mai danno risultati positivi, o la somma matematica dei voti delle precedenti elezioni sono uguali a quelle future.

Così, in questa situazione avremo una santa e forte alleanza della destra, che conquisterebbe una maggioranza relativa, sufficiente a far vincere Berlusconi e Bossi.

Questa situazione potrebbe essere modificata nell'intervallo di un governo tecnico che resisterebbe sino alla primavera del 2013, allo scadere naturale della legislatura, ma non è detto che una simile alleanza, litigiosa, che scontenterebbe tutti, possa vincere alle prossime elezioni.

Quindi siamo destinati e rassegnati con Silvio al potere per anni e anni: io sono sempre del parere che Berlusconi governa perché non ci sono le opposizioni.

La prima cosa che devono fare è non solo trattare questioni morali, belle e utili, ma che nella testa delle persone paiono confuse: in troppi sono convinti e forse non hanno torto, che non esistono partiti puliti, candidi come colombe.

Il marcio sta tutto a destra o a manca?

Facciamo un po' di par condicio: sia a destra, sia a sinistra senza non disdegnare uno sguardo disgustato, con il naso tappato, pure al centro.

Per vedere una vera alternanza a Berlusconi bisogna trattare di sicurezza e di paure della gente: non basta mostrare e dimostrare, con tesi risibili, che il crimine non esiste, che non c'è rapporto tra aumento degli extracomunitari e aumento della criminalità.

La gente ha paura, la gente teme di transitare in certi quartieri, un tempo tranquillissimi, quasi assonnati, pure di giorno.

Le risposte e le iniziative devono essere convincenti: i cittadini non hanno la scorta armata, pagata dai cittadini come molti politici nazionali.

Il lavoro deve essere affrontato con analisi e con risposte che si possano mettere in pratica subito.

Le opposizioni hanno pure la questione ambientale, che una parte della popolazione guarda con preoccupazione: si devono riesumare risposte adeguate per l'energia, la protezione del panorama e della biodiversità.

Infine c'è la famiglia italiana, che in 3mila anni di storia non ha mai subito un trattamento così indecente, un'ostilità così aperta da parte di forze … ideologiche e laiche, o presunte tali.

Se le opposizioni sapranno dare risposte certe ai cittadini su questi quesiti vinceranno e manderanno a casa Berlusconi e alleati, altrimenti avremo un susseguirsi di governi di destra, con altri sempre più di destra, con soluzioni pratiche e immediate, con quel senso delle cose che si può riassumere nella frase milanese: “Ghe pensi mi!”

In Italia “si può dare di più”.

Le elezioni che Berlusconi vuole


Silvio Berlusconi tranquillizza i suoi: ''Vi assicuro che il vostro auspicio è anche il mio, cioè quello di realizzare le riforme per le quali gli italiani ci hanno votato, confermando la loro fiducia nella maggioranza di governo, in tutte, tutte le tornate elettorali degli ultimi due anni, quindi questo è per noi un impegno assoluto, un impegno prioritario, un impegno che è mio e dell'intero governo''.

E' pronto pure ad andare al voto ed è tranquillo, anzi certo di liberarsi, in questo caso, del suo ex alleato Gianfranco Fini: si sa che gli elettori non premiano mai chi causa, per qualsiasi atto o scelta, la chiusura anticipata della legislatura.

Fini pagherebbe non tanto il tradimento verso Berlusconi, sempre se si può chiamare in questo modo il comportamento del Presidente della Camera, quanto per il fatto che gli italiani sono pigri: proprio perdere mezzora al seggio elettorale non ne vogliono sentir parlare, poi oggi più di ieri le campagne elettorali non appassionano, ma annoiano sempre più.

Inoltre Silvio sa che le opposizioni sono divise e si presenterebbero quanto meno in due gruppi differenti se non in tre o quattro: ci sarebbe l'estrema sinistra, che rimarrebbe al palo, non entrerebbe nel parlamento, ma ruberebbe 2 o 3 punti di percentuale alle opposizioni, magari con i grillini che farebbero altrettanto.

Idv e Pd sono separati in casa: si presenterebbero assieme per motivi elettorali, ma con le polemiche sopite appena in tempo per non mostrarsi litigiosi prima delle elezioni.

Il centro ha diverse anime, una democristiana, di antica data, con l'Udc di Casini, ma pure una parte della sinistra, uscita dal Pd e un parte di destra, o di origine di destra con Fini e affigliati.

Queste fusioni e confusioni non piacciono agli elettori: quasi mai danno risultati positivi, o la somma matematica dei voti delle precedenti elezioni sono uguali a quelle future.

Così, in questa situazione avremo una santa e forte alleanza della destra, che conquisterebbe una maggioranza relativa, sufficiente a far vincere Berlusconi e Bossi.

Questa situazione potrebbe essere modificata nell'intervallo di un governo tecnico che resisterebbe sino alla primavera del 2013, allo scadere naturale della legislatura, ma non è detto che una simile alleanza, litigiosa, che scontenterebbe tutti, possa vincere alle prossime elezioni.

Quindi siamo destinati e rassegnati con Silvio al potere per anni e anni: io sono sempre del parere che Berlusconi governa perché non ci sono le opposizioni.

La prima cosa che devono fare è non solo trattare questioni morali, belle e utili, ma che nella testa delle persone paiono confuse: in troppi sono convinti e forse non hanno torto, che non esistono partiti puliti, candidi come colombe.

Il marcio sta tutto a destra o a manca?

Facciamo un po' di par condicio: sia a destra, sia a sinistra senza non disdegnare uno sguardo disgustato, con il naso tappato, pure al centro.

Per vedere una vera alternanza a Berlusconi bisogna trattare di sicurezza e di paure della gente: non basta mostrare e dimostrare, con tesi risibili, che il crimine non esiste, che non c'è rapporto tra aumento degli extracomunitari e aumento della criminalità.

La gente ha paura, la gente teme di transitare in certi quartieri, un tempo tranquillissimi, quasi assonnati, pure di giorno.

Le risposte e le iniziative devono essere convincenti: i cittadini non hanno la scorta armata, pagata dai cittadini come molti politici nazionali.

Il lavoro deve essere affrontato con analisi e con risposte che si possano mettere in pratica subito.

Le opposizioni hanno pure la questione ambientale, che una parte della popolazione guarda con preoccupazione: si devono riesumare risposte adeguate per l'energia, la protezione del panorama e della biodiversità.

Infine c'è la famiglia italiana, che in 3mila anni di storia non ha mai subito un trattamento così indecente, un'ostilità così aperta da parte di forze … ideologiche e laiche, o presunte tali.

Se le opposizioni sapranno dare risposte certe ai cittadini su questi quesiti vinceranno e manderanno a casa Berlusconi e alleati, altrimenti avremo un susseguirsi di governi di destra, con altri sempre più di destra, con soluzioni pratiche e immediate, con quel senso delle cose che si può riassumere nella frase milanese: “Ghe pensi mi!”

In Italia “si può dare di più”.

3 ago 2010

Destra, sinistra e centro, uguali sono?

Se poi qualcuno esce dagli schemi e ha idee sue, subito lo si accusa di essere in contraddizione: guai dire cose che appartengono alla destra e alla sinistra assieme.
Tutto è diviso tra destra e sinistra: questo è di destra, quello è di sinistra e un'idea, magari un'analisi della situazione, che superi certi steccati, subito pare sospetta, ambigua, confusa.
Più volte ci si sente dire a quale schieramento si appartiene: se si è di destra bisogna sposare, senza titubanze, tutte le idee, le posizioni della destra, se invece si è di sinistra si prendono le posizioni della sinistra e guai a dubitare, si è chiamati traditori, se non infiltrati.

23 lug 2010

Destra, sinistra e centro, uguali sono?

Se poi qualcuno esce dagli schemi e ha idee sue, subito lo si accusa di essere in contraddizione: guai dire cose che appartengono alla destra e alla sinistra assieme.
Tutto è diviso tra destra e sinistra: questo è di destra, quello è di sinistra e un'idea, magari un'analisi della situazione, che superi certi steccati, subito pare sospetta, ambigua, confusa.
Più volte ci si sente dire a quale schieramento si appartiene: se si è di destra bisogna sposare, senza titubanze, tutte le idee, le posizioni della destra, se invece si è di sinistra si prendono le posizioni della sinistra e guai a dubitare, si è chiamati traditori, se non infiltrati.

11 nov 2010

Io temo uno spostamento a destra del Paese, ma su posizioni di destra xenofoba, pure razzista e anche con la rinascita di gruppi paramilitari di estrema destra, protetti da forze di potere

Bossi e Fini si sono incontrati, ma non è chiaro cosa si sono detti: ognuno è al suo posto: si parla di caduta e rinascita del governo, con il ritorno di Silvio Berlusconi: quindi forse sarà un rimpasto.

Le opposizioni puntano a un governo tecnico con tutti, con Fini e con la Lega, ma non con Berlusconi.

A deciderà Gianfranco Fini e le ipotesi sono due ormai: un governo che ritrovi un accordo sino alla fine naturale della legislatura, o un governo che ci porterà al voto al massimo fra due mesi.

In Italia tutto è possibile, ma la sinistra non vogliono la palude, o una grande ammucchiata tra sinistra e i finiani: sarebbe il trionfo di Berlusconi.

La situazione politica è confusa, e difficile: se si andasse alle elezioni con chi starebbe Fini?

Io temo uno spostamento a destra del Paese, ma su posizioni di destra xenofoba, pure razzista e anche con la rinascita di gruppi paramilitari di estrema destra, protetti da forze di potere: siamo verso una svolta, ma non è delle migliori e pochi se ne accorgono.

Sono troppo pessimista?

Io mi auguro di sbagliare, ma troppi fatti che avevo previsto nel passato si sono realizzati: gli eventi seguono una logica che abbiamo già visto nel passato.

11 ott 2010

Oggi il partito socialdemocratico Spoe del sindaco Michael Haeupl ha mantenuto il primo posto, ma non ha più la maggioranza assoluta e dovrà cercare qualche alleato per governare, mentre dall'altra parte la destra avanza, anzi dilaga.

 

 



Un tempo c'era Vienna, capitale dell'Austria, che era chiamata la "rossa" perché era una roccaforte socialista.

Oggi il partito socialdemocratico Spoe del sindaco Michael Haeupl ha mantenuto il primo posto, ma non ha più la maggioranza assoluta e dovrà cercare qualche alleato per governare, mentre dall'altra parte la destra avanza, anzi dilaga.

Il leader della Fpoe di estrema destra, Heinz-Christian Strache, ex braccio destro di Joerg Haider, ha avuto il suo bagno di consensi popolari, cavalcando le paure degli stranieri e la crisi dilagante.

Il colore blu della destra xenofoba in Austria ora minaccia un cuore rosso.

La storia si ripete?

Teme proprio di sì, a meno che i politici, gli intellettuali, i giornalisti non avvisino, non denuncino il pericolo, non propongano e mettano in atto soluzioni intelligenti.

Invece la sinistra e i partiti democratici si strappano le vesti, poi in Italia c'è il bruttissimo vizio di far credere a chi ha certe posizioni ...progressiste di essere tra i migliori.

Costoro si sentono più colti, più intelligenti, pure più belli degli altri, del popolino, poi sono "tolleranti, democratici ed ospitali" con gli extracomunitari, che però svolgono lavori che loro non svolgerebbero mai, perché...indegni per loro che sono troppo.....in tutti i campi.

Poi un brutto giorno subiscono un incidente e vengono aggrediti da un extracomunitario, subiscono un furto in casa, oppure sanno che un caro amico è vittima di misfatti simili: ecco la trasformazione, improvvisamente i democratici, i tolleranti, i compassionevole verso gli zingari, i papponi, pure gli spacciatori basta che sia di origine extracomunitaria, hanno la loro metamorfosi.

Diventano reazionari, conservatori, talvolta pure fascisti o nazisti: ora vogliono l'ordine al primo posto e la sicurezza diventa una priorità.

Se poi perdono il posto di lavoro allora lo straniero diventa un concorrente per una misera occupazione, magari in nero, che gli serve per sopravvivere.

La trasformazione è completa e i sentimenti di destra, ma di destra estrema, entrano in menti di sinistra, forse pure di sinistra estrema in gioventù.

E' strano, è incomprensibile?

No, è la logica della storia, è il frutto delle paure e il bisogno di tranquillità, è l'egoismo umano, anche sotto forma famigliare, di borgo, di nazione, poi la paura fa fermentare tutto.

A Vienna è capitato questo, in Olanda è avvenuto questo.

In Italia come andranno le cose?

Gli italiani sono più tolleranti di altri popoli europei, ma pure più conservatori: lasciano fare, ma quando si infuriano diventano veramente …...cattivi.

Reagiscono con violenza, sbagliando: ricordiamoci che il fascismo l'abbiamo inventato, purtroppo, noi.

Fascismo, mafia, maccheroni, pizza, gondola sono tra le parole che tutto il mondo conosce e capisce pure in italiano, senza traduzione.

Siamo sempre "brava gente" come credevamo di essere anni fa?

Siamo brave persone, ma se ci pestano i piedi diventiamo come tutti gli altri e rispondiamo con durezza, anche con ferocia, qualche volta esagerando.

Io sono sempre del parere che, per evitare in Italia e in Europa, il ritorno di mostri del passato, bisogna fare chiarezza, anche con determinazione e poco pietismo.

C'è un proverbio che è adatto all'attuale situazione politica: "Il medico pietose fece la piaga infetta".

E' meglio operare subito, prima di vedere la cancrena avanzare.

La destra xenofoba avanza nella roccaforte socialdemocratica di Vienna

Un tempo c'era Vienna, capitale dell'Austria, che era chiamata la "rossa" perché era una roccaforte socialista.

Oggi il partito socialdemocratico Spoe del sindaco Michael Haeupl ha mantenuto il primo posto, ma non ha più la maggioranza assoluta e dovrà cercare qualche alleato per governare, mentre dall'altra parte la destra avanza, anzi dilaga.

Il leader della Fpoe di estrema destra, Heinz-Christian Strache, ex braccio destro di Joerg Haider, ha avuto il suo bagno di consensi popolari, cavalcando le paure degli stranieri e la crisi dilagante.

Il colore blu della destra xenofoba in Austria ora minaccia un cuore rosso.

La storia si ripete?

Teme proprio di sì, a meno che i politici, gli intellettuali, i giornalisti non avvisino, non denuncino il pericolo, non propongano e mettano in atto soluzioni intelligenti.

Invece la sinistra e i partiti democratici si strappano le vesti, poi in Italia c'è il bruttissimo vizio di far credere a chi ha certe posizioni ...progressiste di essere tra i migliori.

Costoro si sentono più colti, più intelligenti, pure più belli degli altri, del popolino, poi sono "tolleranti, democratici ed ospitali" con gli extracomunitari, che però svolgono lavori che loro non svolgerebbero mai, perché...indegni per loro che sono troppo.....in tutti i campi.

Poi un brutto giorno subiscono un incidente e vengono aggrediti da un extracomunitario, subiscono un furto in casa, oppure sanno che un caro amico è vittima di misfatti simili: ecco la trasformazione, improvvisamente i democratici, i tolleranti, i compassionevole verso gli zingari, i papponi, pure gli spacciatori basta che sia di origine extracomunitaria, hanno la loro metamorfosi.

Diventano reazionari, conservatori, talvolta pure fascisti o nazisti: ora vogliono l'ordine al primo posto e la sicurezza diventa una priorità.

Se poi perdono il posto di lavoro allora lo straniero diventa un concorrente per una misera occupazione, magari in nero, che gli serve per sopravvivere.

La trasformazione è completa e i sentimenti di destra, ma di destra estrema, entrano in menti di sinistra, forse pure di sinistra estrema in gioventù.

E' strano, è incomprensibile?

No, è la logica della storia, è il frutto delle paure e il bisogno di tranquillità, è l'egoismo umano, anche sotto forma famigliare, di borgo, di nazione, poi la paura fa fermentare tutto.

A Vienna è capitato questo, in Olanda è avvenuto questo.

In Italia come andranno le cose?

Gli italiani sono più tolleranti di altri popoli europei, ma pure più conservatori: lasciano fare, ma quando si infuriano diventano veramente …...cattivi.

Reagiscono con violenza, sbagliando: ricordiamoci che il fascismo l'abbiamo inventato, purtroppo, noi.

Fascismo, mafia, maccheroni, pizza, gondola sono tra le parole che tutto il mondo conosce e capisce pure in italiano, senza traduzione.

Siamo sempre "brava gente" come credevamo di essere anni fa?

Siamo brave persone, ma se ci pestano i piedi diventiamo come tutti gli altri e rispondiamo con durezza, anche con ferocia, qualche volta esagerando.

Io sono sempre del parere che, per evitare in Italia e in Europa, il ritorno di mostri del passato, bisogna fare chiarezza, anche con determinazione e poco pietismo.

C'è un proverbio che è adatto all'attuale situazione politica: "Il medico pietose fece la piaga infetta".

E' meglio operare subito, prima di vedere la cancrena avanzare.

16 dic 2010

I due poli, destra e sinistra, si sono radicalizzati e così lo spazio al centro, che si allarga, è una logica conseguenza: destra e sinistra si odiano e lanciano accuse a non finire, pesanti, anzi feroci.

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Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini, Francesco Rutelli si sono incontrati per chiarire e chiarirsi, annunciando di fatto la nascita del Terzo polo, con 80, 85 parlamentari.

Questo gruppo intermedio vuole salvare l'Italia dal Cavaliere, dalla Lega, ma anche dagli estremisti, dalla sinistra confusa: è il polo del ceto medio, sempre se esiste ancora un ceto medio in Italia.

Tutti assieme dialogheranno con il Cavaliere, che ha vinto alla Camera dei deputati con 3 miseri voti in più: ora si tratta, sotto banco naturalmente e lontano dai comunicati ufficiali.

C'è aria di inciucio?

Vedremo poi, ma si sa, forse la legislatura durerà, all'italiana, sino alla fine del suo mandato, 5 anni, con tanti, tanti, tanti compromessi: un po' a me e un po' a te.

Il terzo polo però è un po' variegato e con tante anime: oltre a Casini e a ciò che rimane della vecchia DC, la componente tradizionale e storica, abbiamo pure i “profughi” di destra, con Fini e i finiani e quelli di sinistra con Rutelli e amici.

I due poli, destra e sinistra, si sono radicalizzati e così lo spazio al centro, che si allarga, è una logica conseguenza: destra e sinistra si odiano e lanciano accuse a non finire, pesanti, anzi feroci.

5 feb 2011

Notizie news - federalismo e Umberto Bossi


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Il capo dello Stato scrive a Berlusconi e a Bossi: “Senza la comunicazione alle Camere il decreto sul federalismo è irricevibile”.
Napolitano si recherà in Parlamento con Calderoli per comunicare sul decreto.
Cosa capiterà ora?
Il federalismo troverà un'altra strada e con o senza decreto passerà, ma è divertente che l'argomento della discordia non sia il federalismo dei comuni, che forse non è federalismo, ma solo autonomia amministrativa, non dispiaccia del tutto alla sinistra, ma sia Berlusconi ,che le sinistre non vogliono.
Così, con o senza Berlusconi, questa contestata riforma passerà, ma Bossi e la Lega non tradiscono il Cavaliere: basterebbe che i leghisti se ne andassero dalla maggioranza, formassero un governo provvisorio e avrebbero la riforma desiderata.
Invece il nemico è sempre lui, Berlusconi eppure le posizioni di destra estrema sono proprio di piccoli gruppi, presenti nella maggioranza, che esprimono rabbia e sentimenti xenofobi, anche razzisti apertamente.
Pure nella Lega ci sono questi gruppi, che superano la linea della segreteria e sono apertamente ostili....
No, non agli stranieri, ma ai non integrati.
Sì, il nuovo razzismo, termine usato e abusato al di fuori del suo significato corretto, è verso coloro che non si integrano, che spacciano droga, che rubano e truffano, che vivono di espedienti e soprattutto non entrano nella cultura dominante del relativismo morale, culturale.
Il pensiero vincente è quello che tutto è lecito, basta non impedire.....non la libertà, ma i commerci, i traffici: tutto si può fare, senza commettere crimini, cambiar sesso, comprare e vendere.
Così i perdenti e i nemici del popolo sono gli esclusi, gli emarginati, che sono pure “brutti, sporchi e anche cattivi”, o meglio feroci tra loro: sono violenti con i loro figli, mentre i minorenni disturbano e infastidiscono, non rispettano le regole sociali.
Questi sono i nemici della nostra società e per questo motivo che Berlusconi resta al suo posto, al governo, al potere: non sono le televisioni che lo sostengono, ormai il monopolio dell'informazione è saltato con Internet, non sono gli interessi del ceto medio, che teme nuove tasse, ci sono e ci saranno anche con Berlusconi.
Ciò che rende fedele e compatta ancora la maggioranza, nonostante gli scandali, è questa nuova destra, che si trova pure a ….sinistra: è il perbenismo moderno, ipocrita e vincente.
Berlusconi è colpevole per il caso Ruby?
Alla gente non importa: sono affari suoi, così si sente dire nelle strade, nei bar, ai supermercati.
Invece tutti temono i nuovi arrivati non perché sono scuri, islamici, o buddisti: li temono perché potrebbero impedire la loro libertà, o presunta tale, di vivere come meglio credono.
E' un diritto che non si può discutere, ma da questa paura sbuca quella che io definisco la nuova destra, il nuovo nazismo, il nuovo razzismo: chi non si integrerà, come noi lo intendiamo, sarà emarginato, escluso, espulso, o ...peggio, molto peggio ancora, io ho paura.
Il federalismo dei comuni passerà prima o poi: l'era di Berlusconi finirà, ma la destra “sociale” sarà sempre più forte e.......feroce contro i non integrati: scusate se parlo chiaro, ma questa destra la vedo fiorire a …..sinistra, tra i difensori dei diritti degli immigrati.
Le contraddizioni sono tante e il perbenismo di sinistra nasconde una cultura antica e nuova: è un pensiero assolutista, morbido, ben oliato, ma intollerante nei confronti dei non integrati nella libertà di comprare e vendere, di apparire, di commerciare nella nostra società libera, liberale, liberista, anche libertaria, ma non ….... umana.

31 mag 2011

Sinistra e destra - Elezioni amministrative 2011 - la sinistra ha vinto?




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La sinistra ha trionfato?
No, ha perso la destra, questa destra, che non ha saputo dare lavoro e sicurezza, che voleva il nucleare e ha fermato il referendum, che parla di giudici di sinistra e non sa che è la giustizia che è malata.
La sinistra cosa ha vinto?
Soprattutto i commentatori, i soliti commentatori di partito o affini non hanno osservato che più della metà degli italiani, che regolarmente andavano a votare sino a 20, 30 anni fa, non sono andati a votare.
Ha vinto l'astensione, la destra ha perso e i militanti di sinistra, fedeli come sempre alla loro “religione” politica hanno dato il voto a dei gruppi di potere ed economici di...destra, ma loro non lo sanno, poverini. 

2 dic 2016

Francia, Hollande non si ricandida, sapendo di essere già perdente

Lo scontro a tre è  tra sinistra, destra estrema e centro destra, ma in realtà  sarà  tra la destra xenofoba contro qualcuno dei due raggruppamenti: se fosse tra sinistra contro destra la vittoria andrebbe sicuramente ai fascisti, quindi ci si augura che la sinistra non superi la destra moderata o avremo nella Patria dei valori democratici un regime razzista e anti europeo.

23 ago 2010

Queste fusioni e confusioni non piacciono agli elettori: quasi mai danno risultati positivi, o la somma matematica dei voti delle precedenti elezioni sono uguali a quelle future.

Così, in questa situazione avremo una santa e forte alleanza della destra, che conquisterebbe una maggioranza relativa, sufficiente a far vincere Berlusconi e Bossi.

Questa situazione potrebbe essere modificata nell'intervallo di un governo tecnico che resisterebbe sino alla primavera del 2013, allo scadere naturale della legislatura, ma non è detto che una simile alleanza, litigiosa, che scontenterebbe tutti, possa vincere alle prossime elezioni.

Quindi siamo destinati e rassegnati con Silvio al potere per anni e anni: io sono sempre del parere che Berlusconi governa perché non ci sono le opposizioni.

La prima cosa che devono fare è non solo trattare questioni morali, belle e utili, ma che nella testa delle persone paiono confuse: in troppi sono convinti e forse non hanno torto, che non esistono partiti puliti, candidi come colombe.

Il marcio sta tutto a destra o a manca?

Facciamo un po' di par condicio: sia a destra, sia a sinistra senza non disdegnare uno sguardo disgustato, con il naso tappato, pure al centro.

Per vedere una vera alternanza a Berlusconi bisogna trattare di sicurezza e di paure della gente: non basta mostrare e dimostrare, con tesi risibili, che il crimine non esiste, che non c'è rapporto tra aumento degli extracomunitari e aumento della criminalità.

La gente ha paura, la gente teme di transitare in certi quartieri, un tempo tranquillissimi, quasi assonnati, pure di giorno.

Le risposte e le iniziative devono essere convincenti: i cittadini non hanno la scorta armata, pagata dai cittadini come molti politici nazionali.

Il lavoro deve essere affrontato con analisi e con risposte che si possano mettere in pratica subito.

Le opposizioni hanno pure la questione ambientale, che una parte della popolazione guarda con preoccupazione: si devono riesumare risposte adeguate per l'energia, la protezione del panorama e della biodiversità.

Infine c'è la famiglia italiana, che in 3mila anni di storia non ha mai subito un trattamento così indecente, un'ostilità così aperta da parte di forze … ideologiche e laiche, o presunte tali.

Se le opposizioni sapranno dare risposte certe ai cittadini su questi quesiti vinceranno e manderanno a casa Berlusconi e alleati, altrimenti avremo un susseguirsi di governi di destra, con altri sempre più di destra, con soluzioni pratiche e immediate, con quel senso delle cose che si può riassumere nella frase milanese: “Ghe pensi mi!”

In Italia “si può dare di più”.

5 feb 2011

Fiscale 2011 federalismo in Italia


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Il capo dello Stato scrive a Berlusconi e a Bossi: “Senza la comunicazione alle Camere il decreto sul federalismo è irricevibile”.
Napolitano si recherà in Parlamento con Calderoli per comunicare sul decreto.
Cosa capiterà ora?
Il federalismo troverà un'altra strada e con o senza decreto passerà, ma è divertente che l'argomento della discordia non sia il federalismo dei comuni, che forse non è federalismo, ma solo autonomia amministrativa, non dispiaccia del tutto alla sinistra, ma sia Berlusconi ,che le sinistre non vogliono.
Così, con o senza Berlusconi, questa contestata riforma passerà, ma Bossi e la Lega non tradiscono il Cavaliere: basterebbe che i leghisti se ne andassero dalla maggioranza, formassero un governo provvisorio e avrebbero la riforma desiderata.
Invece il nemico è sempre lui, Berlusconi eppure le posizioni di destra estrema sono proprio di piccoli gruppi, presenti nella maggioranza, che esprimono rabbia e sentimenti xenofobi, anche razzisti apertamente.
Pure nella Lega ci sono questi gruppi, che superano la linea della segreteria e sono apertamente ostili....
No, non agli stranieri, ma ai non integrati.
Sì, il nuovo razzismo, termine usato e abusato al di fuori del suo significato corretto, è verso coloro che non si integrano, che spacciano droga, che rubano e truffano, che vivono di espedienti e soprattutto non entrano nella cultura dominante del relativismo morale, culturale.
Il pensiero vincente è quello che tutto è lecito, basta non impedire.....non la libertà, ma i commerci, i traffici: tutto si può fare, senza commettere crimini, cambiar sesso, comprare e vendere.
Così i perdenti e i nemici del popolo sono gli esclusi, gli emarginati, che sono pure “brutti, sporchi e anche cattivi”, o meglio feroci tra loro: sono violenti con i loro figli, mentre i minorenni disturbano e infastidiscono, non rispettano le regole sociali.
Questi sono i nemici della nostra società e per questo motivo che Berlusconi resta al suo posto, al governo, al potere: non sono le televisioni che lo sostengono, ormai il monopolio dell'informazione è saltato con Internet, non sono gli interessi del ceto medio, che teme nuove tasse, ci sono e ci saranno anche con Berlusconi.
Ciò che rende fedele e compatta ancora la maggioranza, nonostante gli scandali, è questa nuova destra, che si trova pure a ….sinistra: è il perbenismo moderno, ipocrita e vincente.
Berlusconi è colpevole per il caso Ruby?
Alla gente non importa: sono affari suoi, così si sente dire nelle strade, nei bar, ai supermercati.
Invece tutti temono i nuovi arrivati non perché sono scuri, islamici, o buddisti: li temono perché potrebbero impedire la loro libertà, o presunta tale, di vivere come meglio credono.
E' un diritto che non si può discutere, ma da questa paura sbuca quella che io definisco la nuova destra, il nuovo nazismo, il nuovo razzismo: chi non si integrerà, come noi lo intendiamo, sarà emarginato, escluso, espulso, o ...peggio, molto peggio ancora, io ho paura.
Il federalismo dei comuni passerà prima o poi: l'era di Berlusconi finirà, ma la destra “sociale” sarà sempre più forte e.......feroce contro i non integrati: scusate se parlo chiaro, ma questa destra la vedo fiorire a …..sinistra, tra i difensori dei diritti degli immigrati.
Le contraddizioni sono tante e il perbenismo di sinistra nasconde una cultura antica e nuova: è un pensiero assolutista, morbido, ben oliato, ma intollerante nei confronti dei non integrati nella libertà di comprare e vendere, di apparire, di commerciare nella nostra società libera, liberale, liberista, anche libertaria, ma non ….... umana.

2 mar 2018

news, Sinistra, destra e centro, la confusione è totale - ARDUINO ROSSI

Si vota e non si sa cosa fare, ma non per colpa degli elettori: un tempio le idee erano chiare, anche se in pratica le posizioni erano cristallizzate.
La destra era nazionalista e a difesa delle tradizioni consolidate, la sinistra era per i lavoratori e i ….moderati stavano tutti al centro: oggi tutto è confuso e a destra si difendono i lavoratori, a sinistra il neoliberismo e i diritti dei gay, ma non delle donne …velate, che a quanto pare non hanno diritti…secondo loro.
Il centro è sempre spostato a sinistra o a destra, la tradizione popolare, virtù storica nazionale è disprezzata a sinistra e rivalutata, ma come folclore, a destra.
Sì, siamo messi male, poi a sinistra si sapevano fare le analisi sociali e c’erano gli intellettuali, oggi invece abbiamo solo capre e caproni.
La gente è confusa?
Diciamo che forse che i politici, sempre più dentro in comitati d’affari, paiono fuori dalla storia e dalla realtà.

Pietro Rossi

5 feb 2011

Federalismo fiscale, regionale, comunale del Pd o del Pdl


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Cosa capiterà ora?
Il federalismo troverà un'altra strada e con o senza decreto passerà, ma è divertente che l'argomento della discordia non sia il federalismo dei comuni, che forse non è federalismo, ma solo autonomia amministrativa, non dispiaccia del tutto alla sinistra, ma sia Berlusconi ,che le sinistre non vogliono.
Così, con o senza Berlusconi, questa contestata riforma passerà, ma Bossi e la Lega non tradiscono il Cavaliere: basterebbe che i leghisti se ne andassero dalla maggioranza, formassero un governo provvisorio e avrebbero la riforma desiderata.
Invece il nemico è sempre lui, Berlusconi eppure le posizioni di destra estrema sono proprio di piccoli gruppi, presenti nella maggioranza, che esprimono rabbia e sentimenti xenofobi, anche razzisti apertamente.
Pure nella Lega ci sono questi gruppi, che superano la linea della segreteria e sono apertamente ostili....
No, non agli stranieri, ma ai non integrati.
Sì, il nuovo razzismo, termine usato e abusato al di fuori del suo significato corretto, è verso coloro che non si integrano, che spacciano droga, che rubano e truffano, che vivono di espedienti e soprattutto non entrano nella cultura dominante del relativismo morale, culturale.
Il pensiero vincente è quello che tutto è lecito, basta non impedire.....non la libertà, ma i commerci, i traffici: tutto si può fare, senza commettere crimini, cambiar sesso, comprare e vendere.
Così i perdenti e i nemici del popolo sono gli esclusi, gli emarginati, che sono pure “brutti, sporchi e anche cattivi”, o meglio feroci tra loro: sono violenti con i loro figli, mentre i minorenni disturbano e infastidiscono, non rispettano le regole sociali.
Questi sono i nemici della nostra società e per questo motivo che Berlusconi resta al suo posto, al governo, al potere: non sono le televisioni che lo sostengono, ormai il monopolio dell'informazione è saltato con Internet, non sono gli interessi del ceto medio, che teme nuove tasse, ci sono e ci saranno anche con Berlusconi.
Ciò che rende fedele e compatta ancora la maggioranza, nonostante gli scandali, è questa nuova destra, che si trova pure a ….sinistra: è il perbenismo moderno, ipocrita e vincente.
Berlusconi è colpevole per il caso Ruby?
Alla gente non importa: sono affari suoi, così si sente dire nelle strade, nei bar, ai supermercati.
Invece tutti temono i nuovi arrivati non perché sono scuri, islamici, o buddisti: li temono perché potrebbero impedire la loro libertà, o presunta tale, di vivere come meglio credono.
E' un diritto che non si può discutere, ma da questa paura sbuca quella che io definisco la nuova destra, il nuovo nazismo, il nuovo razzismo: chi non si integrerà, come noi lo intendiamo, sarà emarginato, escluso, espulso, o ...peggio, molto peggio ancora, io ho paura.
Il federalismo dei comuni passerà prima o poi: l'era di Berlusconi finirà, ma la destra “sociale” sarà sempre più forte e.......feroce contro i non integrati: scusate se parlo chiaro, ma questa destra la vedo fiorire a …..sinistra, tra i difensori dei diritti degli immigrati.
Le contraddizioni sono tante e il perbenismo di sinistra nasconde una cultura antica e nuova: è un pensiero assolutista, morbido, ben oliato, ma intollerante nei confronti dei non integrati nella libertà di comprare e vendere, di apparire, di commerciare nella nostra società libera, liberale, liberista, anche libertaria, ma non ….... umana.