23 ago 2010

Il centro ha diverse anime, una democristiana, di antica data, con l'Udc di Casini, ma pure una parte della sinistra, uscita dal Pd e un parte di destra, o di origine di destra con Fini e affigliati.



Queste fusioni e confusioni non piacciono agli elettori: quasi mai danno risultati positivi, o la somma matematica dei voti delle precedenti elezioni sono uguali a quelle future.



Così, in questa situazione avremo una santa e forte alleanza della destra, che conquisterebbe una maggioranza relativa, sufficiente a far vincere Berlusconi e Bossi.



Questa situazione potrebbe essere modificata nell'intervallo di un governo tecnico che resisterebbe sino alla primavera del 2013, allo scadere naturale della legislatura, ma non è detto che una simile alleanza, litigiosa, che scontenterebbe tutti, possa vincere alle prossime elezioni.



Quindi siamo destinati e rassegnati con Silvio al potere per anni e anni: io sono sempre del parere che Berlusconi governa perché non ci sono le opposizioni.



La prima cosa che devono fare è non solo trattare questioni morali, belle e utili, ma che nella testa delle persone paiono confuse: in troppi sono convinti e forse non hanno torto, che non esistono partiti puliti, candidi come colombe.



Il marcio sta tutto a destra o a manca?



Facciamo un po' di par condicio: sia a destra, sia a sinistra senza non disdegnare uno sguardo disgustato, con il naso tappato, pure al centro.



Per vedere una vera alternanza a Berlusconi bisogna trattare di sicurezza e di paure della gente: non basta mostrare e dimostrare, con tesi risibili, che il crimine non esiste, che non c'è rapporto tra aumento degli extracomunitari e aumento della criminalità.



La gente ha paura, la gente teme di transitare in certi quartieri, un tempo tranquillissimi, quasi assonnati, pure di giorno.



Le risposte e le iniziative devono essere convincenti: i cittadini non hanno la scorta armata, pagata dai cittadini come molti politici nazionali.



Il lavoro deve essere affrontato con analisi e con risposte che si possano mettere in pratica subito.



Le opposizioni hanno pure la questione ambientale, che una parte della popolazione guarda con preoccupazione: si devono riesumare risposte adeguate per l'energia, la protezione del panorama e della biodiversità.



Infine c'è la famiglia italiana, che in 3mila anni di storia non ha mai subito un trattamento così indecente, un'ostilità così aperta da parte di forze … ideologiche e laiche, o presunte tali.



Se le opposizioni sapranno dare risposte certe ai cittadini su questi quesiti vinceranno e manderanno a casa Berlusconi e alleati, altrimenti avremo un susseguirsi di governi di destra, con altri sempre più di destra, con soluzioni pratiche e immediate, con quel senso delle cose che si può riassumere nella frase milanese: “Ghe pensi mi!”



In Italia “si può dare di più”.