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10 mag 2024

Presentazione delle opportunità per le imprese industriali e artigiane



Il ven 10 mag 2024, 09:14 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

 Aosta, venerdì 10 maggio 2024

 

 

Presentazione delle opportunità per le imprese industriali e artigiane

 

L'Assessorato dello Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile informa che giovedì 16 maggio, dalle ore 9 alle 13, presso la sala conferenze Augusto Boch della Centrale Idroelettrica Michel Gonrad di regione Saumont 6, ad Aosta, è in programma la presentazione delle opportunità a favore delle imprese industriali e artigiane.

L'assessore allo Sviluppo economico spiega che questo evento, dal titolo "Misure di aiuto e opportunità per le imprese", sarà dedicato all'illustrazione del nuovo bando relativo alla Zona Franca per la Ricerca e Sviluppo (ZFR&S) e alle novità in materia di promozione degli investimenti e degli incentivi per gli insediamenti produttivi. Saranno anche evidenziate le opportunità offerte dalla Programmazione eurounitaria 2021/2027.

La partecipazione all'evento sarà anche l'occasione per prendere parte ai Gruppi di Lavoro Tematici (GLT) della nuova Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione (S3VdA) 2021/2027. I GLT costituiscono un momento partecipativo finalizzato ad avviare un percorso di raccolta delle esigenze delle imprese utile alla definizione delle tematiche oggetto delle prossime misure di aiuto.

La partecipazione è libera con iscrizione su EventBrite al seguente link: https://www.eventbrite.com/e/misure-di-aiuto-e-opportunita-per-le-imprese-tickets-896384790037?aff=oddtdtcreator

Per ulteriori informazioni visitare la pagina web imprese.regione.vda.it.

PROGRAMMA

 

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Fonte: Assessorato dello Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile – Ufficio stampa Regione autonoma Valle d'Aosta

 

 



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6 mag 2024

Impegni del Presidente e degli Assessori dal 6 al 13 maggio 2024



Il lun 6 mag 2024, 12:11 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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Aosta, lunedì 6 maggio 2024

 

Impegni del Presidente e degli Assessori dal 6 al 13 maggio 2024

 

Lunedì 6 maggio 2024

ore 8.00 – Aosta, Sala Giunta di Palazzo regionale

Riunione della Giunta regionale

ore 9.30 – Aosta, aula Consiglio

L'Assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile è audito in II^ commissione consiliare, congiuntamente alla IV^ commissione, in merito all'esame dello "Studio di fattibilità sulla riorganizzazione degli impianti a fune" (odg n. 4 del DEFR 2023-2025)

ore 17.00 – Villeneuve, Chavonne

Il Presidente della Regione interviene all'inaugurazione ufficio storico regionale della Croce Rossa Italiana

 

Martedì 7 maggio 2024

ore 7.00 - 9.00 – Saint-Christophe (Sede Assessorato)

L'Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali riceve amministratori e pubblico su appuntamento

ore 8.00 - 13.00 – Aosta (sede Assessorato)

L'Assessore alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente riceve gli amministratori e il pubblico su appuntamento

ore 9.00 - 12.30 - Aosta (Sede Assessorato)

L'Assessore ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali riceve privati e amministratori locali su appuntamento

ore 08.00 – 12.00 – Pollein (Sede Assessorato)

L'Assessore al Turismo, Sport e Commercio riceve su appuntamento Amministratori e cittadini

ore 9.00 – Saint-Christophe, Arena Croix Noire

L'Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali è presente all'iniziativa Mercato regionale delle bovine di razza Valdostana - Esposizione delle Manze di razza Valdostana per l'11° Combat Espace Mont Blanc e per l'8° Confronto interregionale

ore 10.00 – Milano, Via Federico Confalonieri n. 4

L'Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la montagna incontra i vertici di GOOGLE per un focus sulle strategie legate allo sviluppo dell'intelligenza artificiale

ore 10.00 - In videoconferenza

L'Assessore alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente partecipa alla Conferenza Istituzionale Permanente dell'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po

ore 10.30 – Saint-Marcel

L'Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali partecipa alla conferenza stampa della "Giornata mondiale delle Api"

ore 11.30 – Aosta, Consiglio Permanente degli Enti Locali

L'Assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile è audito in merito al Piano Politiche del Lavoro 2024-2026 e al disegno di legge "Disciplina dell'organizzazione dei servizi al lavoro e del sistema della formazione professionale nella Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste. Abrogazione della legge regionale 31 marzo 2003 n. 7 (disposizioni in materia di politiche regionali del lavoro, di formazione professionale e di riorganizzazione dei servizi per l'impiego), e di altre disposizioni in materia di lavoro e formazione professionale."

 

Mercoledì 8 maggio 2024

ore 9.00 – Aosta, Palazzo regionale

Seduta del Consiglio regionale

 

Giovedì 9 maggio 2024

ore 09.00 - Aosta, Palazzo regionale

Seduta del Consiglio regionale

 

Venerdì 10 maggio 2024

ore 10.30 – Aosta, Sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale

L'Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la montagna apre i lavori all'incontro sulle attività di assistenza tecnica e di supporto del PNRR/PNC dedicato ai soggetti attuatori dei progetti

ore 16.00 – Aosta, Sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale

Il Presidente della Regione e gli Assessori agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la montagna e al Turismo, Sport e Commercio partecipano alla conferenza Emile Chanoux 1906-1944 – una vita un pensiero un'eredità organizzato in occasione delle celebrazioni per l'80° anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia della Valle d'Aosta

ore 17.30 – Pont-Saint-Martin, Auditorium

L'Assessore ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali partecipa all'evento Di sana e robusta costituzione

 

Sabato 11 maggio 2024

ore 09.00 – Torino, Lingotto fiere

L'Assessore ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali è presente al Salone del libro

 

Domenica 12 maggio 2024

ore 09.00 – Torino, Lingotto fiere

L'Assessore ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali è presente al Salone del libro

 

Lunedì 13 maggio 2024

ore 8.00 – Aosta, Sala Giunta di Palazzo regionale

Riunione della Giunta regionale

ore 17.00 – Châtillon, Sede Ipra

L'Assessore al Turismo, Sport e Commercio partecipa al Consiglio di amministrazione della Fondazione per la Formazione professionale turistica

ore 20.30 – Châtillon, Sala Polivalente A.P. Aymonod

L'Assessore ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali è presente alla serata Fuga dalla vita? Crescere liberi da ogni dipendenza. Testimonianza di Federico Samaden

Gli impegni del Presidente e degli Assessori possono variare durante il corso della settimana. Si consiglia di verificare gli orari prima degli appuntamenti.

 

 

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Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste



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28 dic 2023

#VDATRANSPORTS: dal primo gennaio ‘SPECIAL20’ per tutti i residenti in Valle d’Aosta, abbonamento mensile promozionale di 20 euro sull’intera rete regionale di autobus



Il gio 28 dic 2023, 16:25 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

Aosta, giovedì 28 dicembre 2023

 

 

#VDATRANSPORTS: dal primo gennaio 'SPECIAL20' per tutti i residenti in Valle d'Aosta, abbonamento mensile promozionale di 20 euro sull'intera rete regionale di autobus

 

 

L'Assessorato dello Sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile informa che a partire dal prossimo 1° gennaio 2024 i residenti in Valle d'Aosta potranno viaggiare sull'intera rete regionale di autobus, illimitatamente, al prezzo mensile di 20 euro. L'iniziativa è stata approvata oggi dalla Giunta regionale.

Questo nuovo abbonamento chiamato 'SPECIAL20' sarà acquistabile tramite l'App #vdatransports, previa registrazione sul sito vda-abbonati.sitvallee.it, oppure con smart card presso l'Autostazione di Aosta (Via Carrel), le sedi aziendali di Arriva Italia, Svap e Vita, e l'Agenzia Arriva Mont Blanc T.O. di Courmayeur. E' necessario un documento di identità.

Gli utenti residenti già registrati su #vdatransports troveranno 'SPECIAL20' tra le opzioni disponibili.

"Con questo nuovo abbonamento, molto vantaggioso, vogliamo sostenere in maniera significativa le famiglie valdostane riducendone i costi per il trasporto, semplificare l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, velocizzare la salita a bordo al fine di promuovere una nuova forma di mobilità che utilizzi prioritariamente il trasporto pubblico locale", ha spiegato l'Assessore allo Sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile, Luigi Bertschy.

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Fonte: Assessorato dello Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile – Ufficio stampa Regione autonoma Valle d'Aosta



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15 feb 2024

Il Presidente della Regione Renzo Testolin ha illustrato una bozza di schema di norma sulle “Zone Franche Montane (ZFM)” e “Zone Produttive Speciali (ZPS)”



Il gio 15 feb 2024, 17:39 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

 Aosta, giovedì 15 febbraio 2024

 

 Il Presidente della Regione Renzo Testolin ha illustrato una bozza di schema di norma sulle "Zone Franche Montane (ZFM)" e "Zone Produttive Speciali (ZPS)"

 

 

Il Presidente della Regione Renzo Testolin è intervenuto oggi, accompagnato dai competenti dirigenti della Presidenza, nel corso di un'audizione della prima Commissione 'Istituzioni e autonomia' concernente la mozione del Consiglio Valle per la predisposizione di uno schema di norma di attuazione dello Statuto speciale per l'istituzione di zone franche urbane e di montagna sul territorio regionale.

In particolare, il Presidente Testolin ha illustrato l'esito dell'attività dell'apposito Gruppo di lavoro riunitosi negli ultimi mesi. Coordinato dal Segretario generale della Regione, ha coinvolto, oltre alla Presidenza della Regione, gli Assessorati agli Affari europei, Innovazione, PNRR, Politiche nazionali per la montagna, allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile e al Turismo, Sport e Commercio e le rispettive strutture dirigenziali.

Dopo un approfondimento del quadro normativo statale ed euronitario in materia di zone franche, la ricognizione delle esigenze territoriali e delle opportunità di sviluppo, la ricerca delle esperienze europee e l'analisi degli impatti sul bilancio regionale, la relazione illustra una bozza di schema di norma di attuazione in materia di fiscalità di vantaggio per istituire aree denominate "Zone Franche Montane (ZFM)" e "Zone Produttive Speciali (ZPS)", che prevedono agevolazioni fiscali e contributive a beneficio di imprese e cittadini. La finalità è di contrastare, attraverso misure compensative temporanee, il depauperamento del tessuto economico e sociale delle aree di montagna e di sostenere lo sviluppo delle attività produttive e dell'occupazione.

"Abbiamo voluto condividere con la prima Commissione i risultati di questo importante lavoro di studio e di elaborazione predisposto dalle strutture regionali - ha spiegato il Presidente della Regione, Renzo Testolin - che individua la norma di attuazione come un valido strumento per intervenire in materia di fiscalità di vantaggio. Il confronto di oggi è stato un primo e proficuo passo per definire le tappe di un percorso legislativo che possa coinvolgere trasversalmente tutto il Consiglio regionale affinché si possa attuare una larga condivisione su uno dei temi cruciali per lo sviluppo socio-economico della Valle d'Aosta.  Ringrazio il Presidente della prima commissione Erik Lavevaz, cui spetterà un'importante attività di coordinamento di questo dossier, e tutti i Commissari per averci dato questa possibilità di illustrazione".  

A breve sarà trasmessa ai componenti della prima Commissione del Consiglio Valle il testo della relazione del gruppo di lavoro per consentire un'analisi puntuale della proposta di norma di attuazione.

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Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione autonoma Valle d'A


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1 feb 2024

1024ª Foire de Saint-Ours: Assessore Bertschy: Un lavoro corale di cui siamo fieri Superati i 200mila rilievi nei due giorni su piazza Chanoux



Il gio 1 feb 2024, 12:46 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

 

 

Aosta, mercoledì 31 gennaio 2024

 

1024ª Foire de Saint-Ours:

Assessore Bertschy: Un lavoro corale di cui siamo fieri

Superati i 200mila rilievi nei due giorni su piazza Chanoux

Le due giornate di Fiera portano la firma di tutto il popolo della Millenaria. La manifestazione comporta infatti sempre un grande lavoro, in primis per gli artigiani, ma anche per tutti i componenti della macchina organizzativa: è un impegno corale, di cui siamo orgogliosi anche quest'anno, perché ha garantito una buona riuscita della Foire che ha trasmesso un'immagine di festa e di accoglienza, di come si porta avanti un'antica tradizione e di come questa possa essere interpretata e declinata in chiave moderna, ma anche di come il sapere artigianale possa essere un legame tra le generazioni. L'Assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile, Luigi Bertschy commenta così all'indomani della chiusura della 1024 ª edizione della Foire de Saint-Ours.

Il sistema elettronico di conteggio e di calcolo – legato ai transiti in piazza Chanoux -nelle due giornate ha registrato 206mila 387 passaggi, con un incremento rispetto alle edizioni precedenti.

La soddisfazione va comunque oltre ai numeri ed è legata ai commenti di artigiani e visitatori, che sono il risultato più importante, l'elemento che ci arricchisce – continua Bertschy.  In questi giorni abbiamo potuto apprezzare, in tutte le sue forme, l'intelligenza artigianale, termine coniato per quest'edizione, dei nostri artigiani giovani e meno giovani. Il settore si presenta terreno fertile per il perpetuarsi di questa meravigliosa tradizione.

Tra i dati rilevati, anche l'affluenza all'Atelier des Métiers, che quest'anno ha registrato 22mila 50 ingressi, mentre lo scorso anno i transiti erano stati 14mila 239.

L'Assessore Luigi Bertschy conclude con un ringraziamento: A tutti gli artigiani, a tutte le forze dell'ordine, ai volontari, al personale delle varie strutture regionali coinvolte, agli operatori della comunicazione e allo staff dell'Assessorato che organizza la Fiera voglio rivolgere un sentito grazie per il lavoro, la professionalità, l'entusiasmo e lo spirito di coesione. Sono questi gli elementi che ci permettono ogni anno di regalare alla Valle d'Aosta la magia dell'artigianato di montagna di cui con fierezza portiamo avanti la tradizione.

 

https://photos.app.goo.gl/FR1wa6Y6rWAFULvr6

 

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Fonte: Presidenza della Regione - Assessorato dello Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile – Ufficio stampa Regione autonoma Valle d'Aosta

 

 



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23 gen 2024

#VDA ORIENTA: quali prospettive dopo il diploma? Presentato il 1° salone dell’orientamento in Valle d'Aosta



Il mar 23 gen 2024, 16:17 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

 Aosta, martedì 23 gennaio 2024

 

 

#VDA ORIENTA: quali prospettive dopo il diploma?

Presentato il 1° salone dell'orientamento in Valle d'Aosta

 

Gli Assessorati dello Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile e Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali comunicano che oggi, martedì 23 gennaio 2024 è stato presentato il 1° salone dell'orientamento organizzato in Valle d'Aosta per supportare i giovani nella scelta consapevole del loro futuro

"Metti a fuoco il tuo futuro! Fai di te un'opera d'arte" è il claim che caratterizza la campagna di comunicazione che mette al centro opere pittoriche del passato raffiguranti mestieri quali fonte di ispirazione. La "mosaicatura" delle immagini simboleggia l'indecisione e l'incertezza che molti ragazzi vivono nella scelta post diploma e che con #VDAorienta si cercherà di superare.

Teatro dell'iniziativa sarà piazza Chanoux, che all'interno della tensostruttura già presente per la Foire, che sarà opportunamente riallestita, ospiterà l'8 e il 9 febbraio prossimi, Università, Accademie, ITS, Associazioni, Istituzioni, Centri per l'impiego regionali e Agenzie per il lavoro. L'obiettivo è quello di fornire ai giovani e alle loro famiglie strumenti utili per conoscere le opportunità post diploma, accademiche, formative e lavorative, e favorire una scelta ponderata e consapevole del proprio futuro.

Grazie alla collaborazione con la Cooperativa Sociale Ceralacca, nell'ambito del progetto "Il cielo in una pentola", progetto di avvicinamento al lavoro delle persone con disabilità, sarà allestito all'interno del padiglione un break corner che darà l'opportunità ai visitatori di fare una pausa golosa durante la visita.

Nelle mattinate di giovedì 8 e di venerdì 9 febbraio, dalle 08.00 alle 13.30, l'ingresso alla tensostruttura è riservato agli studenti delle classi IV delle scuole secondarie di secondo grado e alle classi II, III e IV del sistema di IeFP. Nel pomeriggio di giovedì 8 febbraio, dalle 14.30 alle 18.00, è prevista l'apertura al pubblico del padiglione e l'accesso libero agli stand presenti.

Per gli studenti e le studentesse delle classi IV delle scuole secondarie di secondo grado e delle classi II, III e IV del sistema di IeFP, che saranno circa 850, saranno organizzati inoltre diversi workshop, in diverse sedi satellite, che daranno ai giovani l'opportunità di approfondire tematiche differenti, tra cui la costruzione di un CV efficace, la  presentazione del sistema universitario, la simulazione dei test di ingresso di diverse facoltà, la conoscenza del sistema ITS. Non mancheranno poi approfondimenti sulle opportunità di studio e lavoro all'estero, informazioni sulle borse di studio e agevolazioni, nonché la conoscenza di alcune imprese strategiche regionali.

Infine all'interno dei workshop TalkToME, sarà data la possibilità a studenti e studentesse di incontrare testimonial di vari contesti produttivi del territorio che dialogheranno con loro, raccontando la propria esperienza formativa e di crescita professionale al fine di fornire spunti interessanti sulla conoscenza del mondo del lavoro e sulle professioni.

Nel corso della manifestazione vi saranno inoltre due eventi aperti al pubblico. Giovedì 8 febbraio alle ore 16.30 presso il padiglione di #VDAorienta è previsto l'incontro con Leonardo Lotto, che dopo aver concluso il percorso di studi presso l'Università Bocconi si è brillantemente laureato al Cems di Londra con il Master CEMS in International Management. La scelta del percorso di studi, l'esperienza all'estero e le aspirazioni future saranno al centro del suo speech dove si parlerà di giovani con i giovani.

Venerdì 9 febbraio alle ore 18.00 al Teatro Giacosa si continuerà a parlare di giovani, ma con la voce dell'esperto. Ospite di "Sogni e professioni: Destinazione futuro" sarà infatti la nota psicoterapeuta Stefania Andreoli che cercherà di supportare con un'attenta analisi i giovani chiamati ad affrontare una delle sfide più impegnative, ovvero quella della scelta rispetto al proprio futuro. Con l'aiuto di Luna Esposito, content creator della community Will, si stimolerà un dialogo interattivo con il pubblico.

Per conoscere tutte le realtà formative, accademiche e istituzionali presenti al salone è possibile consultare il link di progetto https://www.vdalavora.it/vda-orienta/.

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15 apr 2024

Il progetto “Amitié” presentato alla Milano Design week



Il lun 15 apr 2024, 17:08 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

Aosta, lunedì 15 aprile 2024

 

Il progetto "Amitié" presentato alla Milano Design week

 

L'Assessorato dello Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile comunica che oggi, nell'ambito della Milano Design week, è stato presentato il progetto Amitié.

Il progetto nasce per iniziativa di Skyway Monte Bianco in collaborazione con la Regione Autonoma Valle d'Aosta e l'IVAT e vede il coinvolgimento del designer Matteo Ragni, vincitore di due compassi d'oro, e di diversi artigiani professionisti valdostani. Prevede la realizzazione e in seguito la vendita di due tipologie di coppe dell'amicizia: alcune in serie limitata e altre pezzi unici. Le prime sono realizzate da artigiani che già creano e vendono questi oggetti e avranno un posizionamento e un pricing in linea con il mercato di riferimento. Gli artigiani che hanno preso parte al progetto sono Corrado Brunet de Les Amis du Bois, Giorgio Denarier, Joel Fusinaz di Le Tournage e Thierry Scandella.

Le seconde, invece, sono eseguite da scultori e saranno proposte a una clientela esclusiva e fruitrice dell'esperienza della funivia di Skyway Monte Bianco. I manufatti saranno esposti in occasione dell'evento "Design variations 2024". I vincitori di questo progetto sono: Peter Trojer, Giangiuseppe Barmasse e Sebastiano Yon.

Durante la Milano Design Week, in programma dal 15 al 21 aprile 2024, gli eventi in cui è stato presentato il progetto con i relativi prototipi sono:

  • "In the name of dialogue" nella location Stecca 3.0, zona piazza Gae Aulenti - spazio gestito da una rete di associazioni culturali e sociali – in una mostra dove saranno esposte opere dei designer Matteo Ragni e Giulio Iacchetti e presentati vari esercizi progettuali, tra cui il prototipo della Coppa dall'amicizia rivisitata. Tutti gli oggetti sono accumunati dal tema del dialogo. Dialogo tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione, tra artigianato e design;
  • "Design variations 2024" nella location spazio industriale in Viale Gorizia 14, zona Darsena/Navigli. All'interno verranno esposti diversi progetti di design. Lo stand riservato ad Amitié consisterà in una struttura portante, realizzata appositamente per l'evento, con esposte alcune coppe dell'amicizia tradizionali valdostane, due prototipi e le coppe del bando dedicato agli scultori professionisti valdostani.

L'assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile sostiene che con questa iniziativa si realizza una collaborazione tra designer affermati a livello internazionale e artigiani locali e si prefigura un percorso innovativo da cui potranno nascere nuove opportunità. La partecipazione degli scultori valdostani dimostra una propensione e un desiderio di proporsi fuori dai confini regionali e di arricchire il proprio bagaglio tecnico e artistico, confrontandosi con altri professionisti. La collaborazione con Skyway ha permesso di sperimentare nuove forme di collaborazione per la promozione del territorio valdostano nel suo insieme e per le sue particolarità.

Il presidente dell'IVAT ha sottolineato come gli eventi a cui hanno preso parte sono una valida vetrina per presentare le competenze artigianali di tradizione fuori dai confini della Valle d'Aosta. La collaborazione tra Skyway e Assessorato è stata una sorta di banco di prova per testare il mondo del design, un settore sul quale, all'interno di IVAT, si era già ragionato di intervenire. Una sinergia che potenzialmente foriera di nuovi e interessanti percorsi per una produzione alternativa a quella più strettamente tradizionale. Quest'azione potrebbe interessare trasversalmente tutta una serie di filiere del nostro artigianato (falegnameria, tornitura, ferro battuto, scultura, tessitura, ceramica) aprendo a potenziali sbocchi verso nuovi prodotti commerciali.

La presidente di Funivie Monte Bianco ricorda che la coppa dell'amicizia è un antico oggetto, simbolo dell'artigianato e della tradizione valdostana, ma la sua peculiarità e il suo profondo significato sono il sentimento di amicizia e di condivisione del tempo.

Partendo da questi valori Skyway Monte Bianco, Regione Autonoma Valle d'Aosta e IVAT hanno avvicinato il mondo del design a quello dell'artigianato di tradizione per realizzare un nuovo modello di coppa.

La collaborazione con il designer Matteo Ragni ha avuto come focus la sacralità del rituale con il quale si tiene la coppa tra le mani con l'obiettivo di creare un prodotto contemporaneo dal gesto antico. Con questo progetto si è data nuova vita a un oggetto tradizionale, che è stato presentato alla Design Week di Milano, rilanciato nel design e nell'architettura, portando la cultura della Valle d'Aosta nel mondo.

L'intenzione è quella di creare una nuova coppa dell'amicizia che rispecchi l'artigianato contemporaneo e che venga esposta sul punto più alto d'Italia, nei vari store di Skyway Monte Bianco.

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14 mar 2011

OBIETTIVO LAVORO news: servizio civile: presentazione di progetti per l’anno 2011



OBIETTIVO LAVORO news: servizio civile: presentazione di progetti per l’anno 2011

Obiettivo lavoro news, la rivista sul lavoro cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo, illustra il bando per la presentazione, da parte degli enti iscritti nell’albo nazionale o regionale, di progetti di servizio civile da realizzarsi in Italia e all’estero per l’anno 2011. Il termine ultimo di presentazione delle proposte progettuali è fissato per lunedì 28 marzo.

Nel Focus il concorso Start cup Piemonte Valle d’Aosta, finalizzato allo sviluppo locale, con l’obiettivo di sostenere la nascita di imprese ad alto contenuto di conoscenza e promuovere lo sviluppo economico del territorio.

Completano l’informazione il concorso per informatori turistici riservato alle categorie di cui la legge 68/99 e Donnorienta, il percorso di orientamento al lavoro e alla formazione per 30 donne straniere regolarmente presenti in Italia.

Si ricorda inoltre che, presso i Centri per l’Impiego di Morgex e Verrès mercoledì 16 marzo, verranno espletate le chiamate pubbliche su presenza, che questa settimana riguardano complessivamente 2 lavoratori presso il Comune di Pré Saint Didier e la Comunità Montana dell’Evançon. I requisiti richiesti nonché le durate dei rapporti di lavoro proposti sono evidenziati nella rivista di questa settimana e nelle apposite pagine del sito internet dell’Amministrazione regionale alla voce lavoro.

Le nuove offerte di lavoro provenienti dalle aziende valdostane disponibili presso i tre centri per l’impiego sono presenti nel sito dell’Amministrazione regionale www.regione.vda.it alla voce lavoro, dove è possibile iscriversi alla newsletter.

15 apr 2024

Impegni del Presidente e degli Assessori dal 15 al 22 aprile 2024



Il lun 15 apr 2024, 14:07 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


Bureau de presse
Ufficio stampa


Aosta, lunedì 15 aprile 2024

 

Impegni del Presidente e degli Assessori

dal 15 al 22 aprile 2024

 

Lunedì 15 aprile 2024

ore 8.00 – Aosta, Sala Giunta di Palazzo regionale

Riunione della Giunta regionale

ore 10.00 – In videoconferenza

L'Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna partecipa ai lavori della Commissione per la Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione nell'ambito della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province autonome

Parigi – Ambasciata d'Italia, 51 rue de Varenne

L'Assessore allo Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile partecipa al ricevimento di apertura dei lavori SMAUParis 2024

Verona, Veronafiere

L'Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali partecipa a Vinitaly, fiera internazionale di vino e di enologia

 

Martedì 16 aprile 2024

ore 07.00 - 11.00 – Saint-Christophe (Sede Assessorato)

L'Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali riceve amministratori e pubblico su appuntamento

Parigi – Station F, 5 rue Parvis Alan Turing

L'Assessore allo Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile partecipa alla fiera SMAUParis 2024

ore 08.00 – 11.00 – Sede Assessorato Turismo

L'Assessore al Turismo, Sport e Commercio riceve su appuntamento Amministratori e cittadini

ore 8.00 – 13.00 – Aosta, Via Promis (Sede Assessorato)

L'Assessore alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente riceve gli amministratori e il pubblico su appuntamento

ore 9.00 – Aosta, Palazzo Darbelley (Sede Assessorato)

L'Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali riceve il pubblico su appuntamento

9h00 – Saint-Vincent, Centre Crongrès du Grand Hôtel Billia

Le Président de la Région fait un mot d'accueil aux membres de la réunion du Bureau de l'Association Internationale des Régions Francophones (AIRF)

9h15 – Saint-Vincent, Centre Crongrès du Grand Hôtel Billia

L'Assesseur aux affaires européennes, de l'innovation, du PNRR et des politiques nationales de la montagne préside la réunion du Bureau de l'Association Internationale des Régions Francophones (AIRF)

11h15 – Saint-Vincent, Centre Congrès du Grand Hôtel Billia

L'Assesseur aux affaires européennes, de l'innovation, du PNRR et des politiques nationales de la montagne et l'Assesseur aux activités et des biens culturels, du système éducatif et des politiques des relations intergénétationnelles participent au Séminaire politique sur la formation professionnelle dans les régions membres de l'AIRF et sur les actions de coopération en la matière

ore14.00 – Aosta, Aula Consiglio della Presidenza del Consiglio regionale

L'Assessore alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente è audito in III Commissione consiliare permanente in merito allo stato dell'arte delle reti di Terna presenti sul territorio regionale

14h30 – Châtillon, Ecole Hotelière

L'Assesseur aux affaires européennes, de l'innovation, du PNRR et des politiques nationales de la montagne accompagne la délégation de l'Association Internationale des Régions Francophones (AIRF) en visite de l'Ecole Hôtelière de la Vallée d'Aoste

 

Mercoledì 17 aprile 2024

ore 9.00 – Aosta, Palazzo regionale

Seduta del Consiglio regionale

 

Giovedì 18 aprile 2024

ore 9.00 – Aosta, Palazzo regionale

Seduta del Consiglio regionale

ore 14.30 – In videoconferenza

L'Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna interviene alla Tavola rotonda on line Bacino di vita o bacini di vita? Il punto di vista delle Regioni nell'ambito del convegno Il bacino di vita transfrontaliero: un laboratorio di integrazione europea tra Italia e Francia

ore 15.30 – Aosta, Università della Valle d'Aosta/Universitée de la Vallée d'Aoste

Il Presidente della Regione partecipa al Consiglio dell'Università della Valle d'Aosta/Universitée de la Vallée d'Aoste

 

Venerdì 19 aprile 2024

ore 8.00 – Aosta, Sala Giunta di Palazzo regionale

Riunione della Giunta regionale

ore 9.30 – Courmayeur, Sala Fondazione Courmayeur Mont Blanc

L'Assessore alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente partecipa al Convegno Sport outodoor. Lo scialpinismo organizzato da Fondazione Courmayeur Mont Blanc e Fondazione Montagna sicura.

ore 11.45 – Aosta, Sala del Convitto regionale Federico Chabod

L'Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna interviene all'iniziativa Parole per l'Europa organizzata nell'ambito delle celebrazioni per la Festa dell'Europa

ore 16.00 – Aosta, Sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale

L'Assessore allo Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile e l'Assessore al Turismo, Sport e Commercio partecipano alla consegna degli attestati ai partecipanti della seconda edizione del corso di qualifica per Responsabili dell'inserimento lavorativo – Disability Manager

 

Sabato 20 aprile 2024

In giornata - Praga

L'Assessore ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali partecipa al Viaggio della memoria 2024

ore 15.30 – Fénis, Tzanté de Bouva

Il Presidente della Regione interviene all'Assemblea regionale AVIS Valle d'Aosta

 

Domenica 21 aprile 2024

ore 09.30 – Donnas, Borgo

Il Presidente della Regione e l'Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali è presente all'evento Lou Courtì e Lou Poulayé

Gli impegni del Presidente e degli Assessori possono variare durante il corso della settimana. Si consiglia di verificare gli orari prima degli appuntamenti.

 

0314

us

 

Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste



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29 apr 2024

Presentazione del nuovo bando relativo alla “Zona franca per la Ricerca e lo Sviluppo”



Il lun 29 apr 2024, 14:39 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

 Aosta, lunedì 29 aprile 2024

 

Presentazione del nuovo bando relativo alla "Zona franca per la Ricerca e lo Sviluppo"

 

L'Assessorato dello Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile informa che giovedì 16 maggio, dalle ore 9 alle 13, presso la sala conferenze della Centralina Idroelettrica di Saumont, ad Aosta, si terrà la presentazione delle opportunità a favore delle imprese industriali e artigiane.

In particolare, sarà illustrato il nuovo bando relativo alla "Zona Franca per la Ricerca e Sviluppo" (ZFR&S) e saranno avviati i Gruppi di Lavoro Tematici (GLT) della "Strategia di Specializzazione Intelligente" della Valle d'Aosta (S3 VdA).

L'incontro costituisce un'occasione importante di conoscenza e confronto tra i soggetti del territorio che sono già coinvolti o che intendono operare nell'ambito dello sviluppo del sistema produttivo valdostano.

La partecipazione è libera previa iscrizione le cui modalità saranno comunicate sul canale tematico "Portale Imprese" del sito istituzionale della Regione Valle d'Aosta.

 @vdaufficiale  

 regionevalledaosta.official

 Regione Valle d'Aosta

 Regione Autonoma Valle d'Aosta

 RegVdA

 

 

 

349

us

 

Fonte: Assessorato dello Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile – Ufficio stampa Regione autonoma Valle d'Aosta

 

 



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14 apr 2011

OBIETTIVO LAVORO NEWS: I BUONI FORMATIVI PER L’ALTA FORMAZIONE E PER LA FORMAZIONE PERMANENTE

OBIETTIVO LAVORO NEWS: I BUONI FORMATIVI PER L'ALTA FORMAZIONE E PER LA FORMAZIONE PERMANENTE
 
Obiettivo lavoro news, la rivista sul lavoro cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo, illustra le nuove modalità e i criteri per la fruizione di buoni formativi per l'alta formazione e formazione permanente, rivolti a soggetti che si trovano in condizione di assenza di occupazione e di immediata disponibilità allo svolgimento e alla ricerca di un'attività lavorativa secondo le modalità definite con i servizi competenti. Inoltre, in questo numero, sono presentate alcune esperienze di ragazzi che negli anni passati hanno usufruito delle opportunità offerte dai Buoni formativi.
 
Il Focus presenta il concorso Start cup Piemonte Valle d'Aosta, finalizzato allo sviluppo locale, che ha come obiettivo di sostenere la nascita di imprese ad alto contenuto di conoscenza e promuovere lo sviluppo economico del territorio.
 
Completano l'informazione il concorso per l'assegnazione di una borsa di studio sul turismo di montagna in memoria di Giorgio Menel e due concorsi banditi dall'Assessorato regionale sdell'istruzione per l'attribuzione di borse e premi di studio per il perfezionamento linguistico all'estero.
 
Si ricorda inoltre che, presso il Centro per l'Impiego di Aosta, il 13 aprile prossimo, verranno espletate le chiamate pubbliche su presenza, che questa settimana riguardano complessivamente 1 lavoratore presso l'A.R.P.A.. I requisiti richiesti nonché le durate dei rapporti di lavoro proposti sono evidenziati nella rivista di questa settimana e nelle apposite pagine del sito internet dell'Amministrazione regionale alla voce lavoro.
Le nuove offerte di lavoro provenienti dalle aziende valdostane disponibili presso i tre centri per l'impiego sono presenti nel sito dell'Amministrazione regionale www.regione.vda.it alla voce lavoro, dove è possibile iscriversi alla newsletter.

5 ott 2010

Denaro e paradiso . I cattolici e l’economia globale


 

 

Ettore Gotti Tedeschi
Rino Cammilleri

Volume edito da Lindau di 155 pag.

Nuova edizione ampliata con un commento all'enciclica "Caritas in veritate"

01 Settembre 2010

Fonte come da titolazione, rilevato da Ciani Vittorio x l'Ufficio Documentazione Diocesi Piacenza-Bobbio.

Indice

Pag. 9. Prefazione, card. Tarcisio Bertone

Pag. 15. Premessa

Pag. 17. Introduzione


DENARO E PARADISO

Pag. 23 1. L'economia

Pag. 49 2. Il capitalismo

Pag. 79 3. La globalizzazione

Pag. 105 4. Economia ed etica

Pag. 125 5. Conclusione

Pag. 139 6. La crisi dell'uomo, la crisi economica e l'Enciclica «Caritas in Veritate»

Premessa

Poiché il capitalismo ha origini cristiane e su queste si fonda ancora oggi nonostante le eresie che l'hanno deformato, l'economia di mercato e la globalizzazione che stiamo vivendo sono ancora il sistema che meglio permette all'uomo di valorizzarsi, meglio di altri e nonostante tutto. Dal mo­mento che non esiste un'«economia cattolica» (esistono semmai i cattolici che possono gestirla), è opportuno superare molti luoghi comuni e chiarire tanti pregiudizi. Questo libro propone una serie di riflessioni su vari argomenti: sull'economia di mercato, sul capitalismo, sulla globalizzazione, sulla morale in economia. Proprio per rivedere tanti pregiudizi.

È stato scritto per far capire che l'economia, il mercato, il capitalismo e la globalizzazione non sono di per sé un male e non sono pericolosi: essi sono strumenti neutri nelle mani dell'uomo. È stato scritto anche per spiegare ai non cattolici, nonché ai cattolici meno convinti, che la morale cattolica in economia rappresenta un potenziale vantaggio competitivo da esaltare piuttosto che reprimere. La morale cattolica non è mai stata contro il capitalismo o le leggi del mercato né un ostacolo allo sviluppo, anzi. E questo libro vorrebbe tentare di riconciliare, in piena globalizzazione e crisi economica mondiale, morale e mercato, mostrando i reciproci benefici che l'una può portare all'altro: la morale può rendere più efficace il mercato, l'economia e la ricchezza non impediscono una vita pienamente cristiana.


Chi domanda è l'intellettuale polemico e curioso, chi risponde è l'economista pratico e non accademico. Entrambi sono sensibili al problema dell'uomo, preoccupati di orientare gli sforzi dell'economia verso il di lui bene.

(…) (…)

Capitolo 6 (pagg. 139-154)

La crisi dell'uomo, la crisi economica e l'Enciclica «Caritas in Veritate»

Tra la prima edizione e questa nuova del 2010 molte cose sono accadute. Soprattutto, ai fini del nostro discorso, è intervenuta l'enciclica Caritas in veritate (29 giugno 2009) dell'attuale pontefice, Benedetto XVI, che l'ha promulgata nel quinto anno del suo pontificato.

Due frasi di essa mi sembra opportuno citare a mo' di esergo prima di procedere alle consuete domande-risposte, anche perché paiono, a tutt'oggi, riassumere la strategia di questo pontificato: «Senza Dio l'uomo non sa dove andare e non riesce nemmeno a comprendere chi egli sia»; e: «La ragione senza la fede è destinata a perdersi nell'illusione della propria onnipotenza. La fede senza la ragione rischia l'estraniamento dalla vita concreta delle persone».

Veniamo dunque a noi. Leggo nell'enciclica:

Pubblicando nel 1967 l'enciclica Populorum progressio, il mio venerato predecessore Paolo VI (...) ha affermato che l'annuncio di Cristo è il primo e principale fattore di sviluppo (...). A oltre quarant'anni dalla pubblicazione dell'enciclica, intendo rendere omaggio e tributare onore alla memoria del grande pontefice Paolo VI, riprendendo i suoi insegnamenti sullo sviluppo umano integrale e collocandomi nel percorso da essi tracciato, per attualizzarli nell'ora presente. Questo processo di attualizzazione iniziò con l'enciclica Sollieitudo rei socialis, con cui il Servo di Dio Giovanni Paolo II volle commemorare la pubblicazione della Populorum progressio in occasione del suo ventennale. Fino ad allora, una simile commemorazione era stata riservata solo alla Rerum novarum. Passati altri vent'anni, esprimo la mia convinzione che la Populorum progressio merita di essere considerata come «la Rerum novarum dell'epoca contemporanea», che illumina il cammino dell'umanità in via di unificazione.

Dunque, la Caritas in veritate è uscita con due anni di ritardo rispetto alla commemorazione enunciata. Come mai?

Il Santo Padre, anche   ritengo   su suggerimento del Segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, sembra aver percepito che la crisi economica incombente avrebbe modificato il contesto stesso cui si riferiva l'enciclica. Sia nelle considerazioni, sia nelle raccomandazioni. È vero, un'enciclica sulla Dottrina Sociale non può essere una lezione di economia, essa è un richiamo pastorale e dottrinale a vescovi, sacerdoti e fedeli riferito al comportamento dell'uomo a fronte di specifici problemi. Come tale un'enciclica è «senza tempo», anche se, dovendo riferirsi a problemi ben precisi e attuali, è «nel tempo». Questa enciclica è una specie di lezione sulla volontà di Dio, che nel caso specifico è stata costretta a occuparsi di economia. Meglio: è stata costretta a occuparsi dell'uso dello strumento economico secondo i fini per cui è stato adottato, il senso che gli è stato dato nel momento specifico considerato dall'enciclica. Nel 2007 le prospettive dell'economia e del ruolo delle grandi nazioni non erano chiare, si era alla vigilia di un grande cambiamento sospettato, sì, ma ancora non chiaramente definibile. Così, appare comprensibile la volontà di rinvio dell'uscita dell'enciclica per coglierlo meglio. Questa volontà di attendere fu provvidenziale perché permise di chiarire una serie di fatti che, spiegando meglio l'origine vera della crisi economica e le sue conseguenze, divennero illuminanti nella diagnosi e nelle raccomandazioni.

È stata giustamente definita «la Rerum Novarum dell'epoca contemporanea». Secondo me lo è anche per il suo profondo realismo e la relazione assoluta tra fede e ragione, tanto affermata dal questo Papa che sa prendere gli uomini «per la testa» e non solo per il cuore. La Rerum Novarum fu promulgata nel 1891 (anche se preparata l'anno precedente), in un periodo molto influenzato da fenomeni economici nuovi e complessi. In quell'enciclica Leone XIII indicò nella concentrazione del potere economico un pericolo per l'uomo. Qualcuno si affrettò subito a leggere in tale considera­zione una volontà anticapitalista di quel Papa. Invece, proprio nello stesso anno della preparazione dell'enciclica (1890), era stato approvato negli Stati Uniti lo Sherman Act, legge anti-monopoli o trust che regolava appunto la concentrazione di potere economico, riconosciuta dannosa al mercato e agli operatori economici. Ecco, dunque, la razionalità della fede (e, naturalmente, della morale). Vedremo oltre come anche per la Caritas in veritate risalta la razionalità dell'indicare le vere ragioni, morali e economiche, dell'attuale crisi, già anticipate dalle due encicliche richiamate da Benedetto XVI: Humanae vitae (1968) e Populorum progressio (1967) di Paolo VI, scritte più di quarant'anni prima.

Pesco ancora nel testo e cito:

Con la Lettera apostolica Octogesima adveniens del 1971, Paolo VI trattò poi il tema del senso della politica e del pericolo costituito da visioni utopistiche e ideologiche che ne pregiudicavano la qualità etica e umana. Sono argomenti strettamente collegati con lo sviluppo. Purtroppo le ideologie negative fioriscono in continuazione. Dall'ideologia tecnocratica, particolarmente radicata oggi, Paolo VI aveva già messo in guardia, consapevole del grande pericolo di affidare l'intero processo dello sviluppo alla sola tecnica, perché in tal modo rimarrebbe senza orientamento. La tecnica, presa in se stessa, è ambivalente. Se da un lato, oggi, vi è chi propende ad affidarle interamente detto processo di sviluppo, dall'altro si assiste all'insorgenza di ideologie che negano in toto l'utilità stessa dello sviluppo, ritenuto radicalmente anti-umano e portatore solo di degradazione. Così, si finisce per condannare non solo il modo distorto e ingiusto con cui gli uomini talvolta orientano il progresso, ma le stesse scoperte scientifiche, che, se ben usate, costituiscono invece un'opportunità di crescita per tutti. L'idea di un mondo senza sviluppo esprime sfiducia nell'uomo e in Dio. È, quindi, un grave errore disprezzare le capacità umane di controllare le distorsioni dello sviluppo o addirittura ignorare che l'uomo è costitutivamente proteso verso l'«essere di più». Assolutizzare ideologicamente il progresso tecnico oppure vagheggiare l'utopia di un'umanità tornata all'originario stato di natura sono due modi opposti per separare il progresso dalla sua valutazione morale e, quindi, dalla nostra responsabilità.

Ancora:

«I diritti individuali, svincolati da un quadro di doveri che conferisca loro un senso compiuto, impazziscono e alimentano una spirale di richieste praticamente illimitata (…). Se, invece, i diritti dell'uomo trovano il proprio fondamento solo nelle deliberazioni di un'assemblea di cittadini, essi possono essere cambiati in ogni momento».

Ora, la domanda è: quali problemi reali influenzano l'enciclica nelle sue considerazioni e raccomandazioni?

Vorrei distinguere tre categorie di problemi reali: quelli che hanno originato la crisi economica contemplata dall'enciclica, quelli che hanno concorso ad ampliarla e quelli che dovrebbero risolverla ma vengono ritenuti pericolosi. Nel primo gruppo ha particolare rilevanza il crollo della natalità verificatosi negli anni 1975-80 nel mondo occidentale: troviamo le necessarie considerazioni su questo problema nei capitoli primo e secondo dell'enciclica. Nel secondo gruppo, tra le cause che concorrono ad ampliare la crisi (tramite il cattivo uso di strumenti di carattere politico, economico e finanziario), va segnalato il pensiero nichilistico dominante; questo, separando idee e comportamenti da qualsiasi verità o valore assoluto, porta a considerare l'uomo un animale, pur intelligente, da soddisfare solo in via materiale e costi quel che costi. In verità tutta l'enciclica è riferita a questo problema; per intenderlo specificamente è necessario leggerne bene l'«Introduzione» e la «Conclusione». Soprattutto l'«Introduzione», che, in questa prospettiva, equivale al primo comandamento del Decalogo. Quest'ultimo è necessario capirlo e condividerlo per accettare compiutamente i successivi. Nel terzo gruppo, infine, abbiamo le possibili soluzioni della crisi, che si dovrebbe ottenere tramite l'uso dei soliti strumenti tecnici attualmente idolatrati. Troviamo le considerazioni riferite a questa categoria di problemi nel capitolo sesto dell'enciclica.

Citazione:

«È importante inoltre evidenziare come la via solidaristica allo sviluppo dei Paesi poveri possa costituire un progetto di soluzione della crisi globale in atto». Il Papa, poi, passa a insistere sul «rispetto per la vita, che non può in alcun modo essere disgiunto dalle questioni relative allo sviluppo dei popoli». Indi, stigmatizza il diffondersi di «una mentalità antinatalista che spesso si cerca di trasmettere anche ad altri Stati come se fosse un progresso culturale».

È questa la strategia di fondo dell'enciclica? Il messaggio che vuole comunicare agli uomini?

Forse questa non è la vera strategia dell'enciclica ma certamente ne è il messaggio di partenza. Se non c'è rispetto per la vita che cosa merita rispetto? Richiamando le aspirazioni dell'Humanae vitae di Paolo VI, implicitamente Benedetto XVI impone il richiamo principale dell'intera enciclica e, conseguentemente, prevede il crollo di ogni altro valore e/ o surrogato. Io credo che il messaggio di fondo dell'enciclica sia questo: uno strumento   come lo sono l'economia, la scienza e la tecnica   non può e non deve rivendicare autonomia morale; ciò produrrebbe danni irreparabili per l'uomo, come è infatti successo. E questo accade quando l'uomo perde il significato del vero e sottomette la verità alla propria libertà (che, nella visuale cattolica, è disordinata). L'autonomia morale di uno strumento è sintomo di confusione e di perdita della verità. Ne consegue che la stessa vita umana perde di significato, la dignità umana perde il suo valore e l'uomo diventa mezzo di produzione, di consumo, di risparmio.

Ma merita soffermarsi un attimo su questo punto del rispetto della vita, perché, se non è il messaggio di fondo, è senz'altro il fondamento del messaggio dell'enciclica. Infatti, negando la vita o subordinandola ad altri (presunti) valori, si producono realmente danni irreparabili. Perciò affermo chiaramente che l'origine della crisi attuale è soprattutto morale ed è dovuta proprio alla negazione della vita. Ricordiamoci che alla fine degli anni '60 i «profeti» neomalthusiani (prima quelli dell'università di Stanford, poi quelli del MIT-Massachussetts Institute of Technology) annunciarono che, se il tasso di crescita della popolazione avesse proseguito come negli anni precedenti (intorno al 4/4,5%), prima del 2000 centinaia di milioni (cifra poi ridimensionata in decine di milioni) di persone sarebbero morte per fame soprattutto in Asia e India. Questo la dice lunga sulle capacità predittive di sociologi ed economisti; infatti, ciò che poi è avvenuto contraddice in pieno i loro assunti. Nel mondo occidentale, che interruppe la natalità portandola, anzi, al di sotto dello zero, si sono create condizioni per la crisi, mentre nel mondo ex emergente, che ha continuato a far figli, si sono invece avuti sviluppo e creazione di ricchezza; e oggi quasi sostengono addirittura il mondo (ex) ricco (ed egoista). Noi occidentali abbiamo creduto di diventare più ricchi negando la vita e invece siamo diventati più poveri.

Ed ecco quel che è successo. Se la popolazione di un Paese ricco (e costoso) cessa di crescere, diminuisce   conseguentemente e progressivamente   l'accesso alla fase di produttività di giovani; per contro, aumenta il numero delle persone che escono dalle attività produttive e diventano un costo per la collettività. Questa, dunque, decresce sia in numero che in risorse. In pratica, nel sistema socio-economico aumentano i costi fissi; e, non potendosi ridurre le tasse, diminuiscono i risparmi e, dunque, le attività finanziarie. La reazione più naturale è a quel punto aumentare la produttività (il che equivale in pratica a fare gli straordinari) ma ciò ha un limite fisico. Certo, si può tentare con sistemi che cerchino di aumentare il potere di acquisto riducendo i costi (per esempio, la delocalizzazione in Asia di molte produzioni). Ma quando ciò non basta non rimane che un mezzo: il debito. O meglio, il consumismo a debito, che arriva agli eccessi che conosciamo. Il fatto è che l'abnorme espansione creditizia, il cattivo uso degli strumenti finanziari e quant'altro, sono stati effetti, non cause. Altrove va cercata l'origine degli attuali squilibri economici: nel non rispetto della vita umana.

Sempre partendo da citazioni:

«L'enciclica Humanae vitae sottolinea il significato insieme unitivo e procreativo della sessualità, ponendo così a fondamento della società la coppia degli sposi, uomo e donna (...I. Nella Populorum progressio, Paolo VI ha voluto dirci, prima di tutto, che il progresso è, nella sua scaturigine e nella sua essenza, una vocazione».

Con la Sollicitudo rei socialis di Giovanni Paolo II, sono le tre encicliche che la Caritas in veritate riprende. Perché proprio queste?

Come ho anticipato commentando l'Humanae vitae, quando non si hanno idee chiare sulla vita si equivoca sul ruolo dell'uomo, il quale da fine diventa mezzo e non è altro che un animale che basta soddisfare materialmente. Così, lo sviluppo   come avvertiva la Populorum progressio   non è più «integrale», cioè non tiene più conto dei veri bisogni dell'uomo. L'uomo non è il risultato dell'evoluzione di un bacillo frutto del caos. La Sollicitudo rei socialis di Giovanni Paolo II viene ricordata nella Caritas in veritate in vari punti, soprattutto nel capitolo sesto in cui si parla del rischio di idolatria delle tecniche. Nella Sollicitudo il Papa polacco fu profeta. Egli vide un uomo sempre più concentrato su filosofie positiviste, relativiste e nichiliste, un uomo che crede solo e sempre più nelle scienze e nelle tecniche, che crea strumenti sempre più sofisticati ma non matura in comprensione, sapienza, conoscenza e saggezza. Come potrà questo tipo d'uomo   si domandava Giovanni Paolo II   gestire siffatti strumenti? Rischierà che gli sfuggano di mano. Come infatti è successo e   si teme nel sesto capitolo della Caritas in veritate   succederà ancora se l'uomo non matura e ritrova, con la Verità, la vera saggezza.

Cominciamo, anche qui, con un paio di citazioni:

«La sapienza della Chiesa ha sempre proposto di tenere presente il peccato originale anche nell'interpretazione dei fatti sociali e nella costruzione della società». E la convinzione poi della esigenza di autonomia dell'economia, che non deve accettare "influenze" di carattere morale, ha spinto l'uomo ad abusare dello strumento economico in modo persino distruttivo».

Teologia, economia. Sembra che i sei capitoli nei quali la Caritas in veritate è divisa, volendo abbracciare tutta la realtà odierna,finiscano con l'essere in qualche misura scollegati tra loro. Ma noi sappiamo che c'è una «storia» che intendono raccontare, un filo che li unisce e conduce a conclusione, vero?

C'è fin dall'«Introduzione», in cui si spiega quale deve essere il principio di riferimento nell'uso di uno strumento come quello economico: il progetto di Dio, la verità della fede, la carità in questa verità.

Il primo capitolo ricorda le prospettive della Populorum progressio e della Humanae vitae sul valore della vita e sullo sviluppo integrale dell'uomo, si domanda se tali prospettive siano state realizzate e si risponde di no. Il secondo capitolo spiega i motivi del fallimento: chiusura alla vita, fraintendimento dell'uso dello strumento economico, sviluppo falsato, tecniche male usate, distribuzione della ricchezza non realizzata. Nel capitolo terzo si scava ulteriormente: ciò è avve­nuto perché l'economia e la tecnica hanno preteso autonomia morale. Ma non devono averne perché sono solo strumenti cui imporre, al contrario, un senso, in quanto ogni decisione economica e tecnica ha impatto morale. Il capitolo quarto propone di riprendere la responsabilità personale nelle azioni e nell'uso degli strumenti, giacché l'etica può essere solo personale. Lo strumento economico va usato per il bene comune secondo una gerarchia di fini; la Chiesa ha il diritto di riaffermare ciò perché ha la responsabilità della tenuta morale della società. La conseguenza di questo agire è trattata nel successivo capitolo quinto, che è riferito al bene comune. La responsabilità personale fa sì che occuparsi di economia voglia dire pensare agli altri, pensare ai popoli come a una sola famiglia con cui condividere sviluppo e benessere. Altrimenti   spiega il sesto capitolo   si cade in una nuova forma di pericoloso regresso, cagionato questa volta dall'autosufficienza delle tecniche. Sviluppando queste ultime e non conoscenza l'uomo si perde. Per questo è necessaria la Verità. Solo così si avrà un vero sviluppo.

Continuiamo col sistema delle citazioni dall'enciclica:

«Il mercato, lasciato al solo principio dell'equivalenza di valore dei beni scambiati, non riesce a produrre quella coesione sociale di cui pure ha bisogno per ben funzionare [...]. E oggi è questa fiducia che è venuta a mancare, e la perdita della fiducia è una perdita grave».

È un velato rimprovero al mondo dell'imprenditoria e della finanza?

Non lo credo affatto. Tutt'al più potrebbe essere un velato rimprovero a quegli uomini che si occupano di impresa e finanza dimenticando che si tratta di mezzi e che, dunque, necessitano di un fine per essere buoni e efficaci. È certamente vero che è venuto a mancare uno strumento essenziale in economia: la fiducia. La mancanza di fiducia provoca alti sovra costi e produce l'inceppamento di molti meccanismi nel sistema economico.

Parto, anche qui, da una citazione:

Opportunamente Paolo VI nella Populorum progressio sottolineava il fatto che lo stesso sistema economico avrebbe tratto vantaggio da pratiche generalizzate di giustizia, in quanto i primi a trarre beneficio dallo sviluppo dei Paesi poveri sarebbero stati quelli ricchi. Non si trattava solo di correggere delle disfunzioni mediante l'assistenza. I poveri non sono da considerarsi un «fardello», bensì una risorsa anche dal punto di vista strettamente economico. È tuttavia da ritenersi errata la visione di quanti pensano che l'economia di mercato abbia strutturalmente bisogno di una quota di povertà e di sottosviluppo per poter funzionare al meglio.

Qualcuno ha detto che questa enciclica invita a rinnovare il capitalismo. Se non sbaglio su «Il Sole 24 ORE», hai ribattuto che è la mancanza di buoni preti ad aver prodotto l'attuale crisi. Cosa intendevi dire?

Il futuro del capitalismo nel mondo intero non sarà legato a nuove formule o nuove vie. Il capitalismo e il mercato sono strumenti in continuo adattamento all'evoluzione delle strutture economiche. Il futuro del capitalismo è funzione di ciò che sarà l'uomo nel mondo, e il mondo stesso sarà ciò che gli uomini ne faranno. Dunque, tutto dipenderà dal senso che gli uomini daranno alla vita e alle proprie azioni. È infatti inutile biasimare gli uomini che non sanno dare senso all'economia e al capitalismo. Se la vita stessa non ha senso come si potrà darne uno all'uso di uno strumento? E questo insegnamento non si apprende nelle università, dove si insegna economia o finanza o scienze. Il senso soprannaturale della vita e il dovere della ricerca della Verità li insegnano   o dovrebbero farlo   solo i buoni preti. Una buona confessione o un buon ritiro spirituale in cui venga insegnato solo a cercare Dio e perciò la Verità, dà molto più «valore aggiunto» a un manager di tanti training professionali. I quali sono, certo, utili, ma restano mero mezzo per un fine. Se manca questo manca tutto.


«L'attività economica non può risolvere tutti i problemi sociali mediante la semplice estensione della logica mercantile. Questa va finalizzata al perseguimento del bene comune, di cui deve farsi carico anche e soprattutto la comunità politica. Pertanto, va tenuto presente che è causa di gravi scompensi separare l'agire economico, a cui spetterebbe solo produrre ricchezza, da quello politico, a cui spetterebbe di perseguire la giustizia mediante la ridistribuzione.»

Ora, tutti ritengono che la responsabilità dell'attuale crisi economica globale sia da attribuirsi prevalentemente alla finanza. Qui, però, si tira in ballo anche la politica. Dunque?

La responsabilità dell'attuale crisi non può essere della finanza. Questa, semmai, ha un'altra responsabilità, quella di averla aggravata. La politica ne ha di maggiori. Lo ammise lo stesso presidente Bush nell'ultima riunione del G20 cui partecipò: disse esplicitamente che il suo governo aveva sostenuto una crescita economica esageratamente a debito. Si ricordi che detto governo aveva persino previsto e strutturato ben due agenzie (Freddy & Fanny) per ovviare agli errori eventuali commessi nella concessione di credito e mutui. Anche Obama nel suo primo G20 confessò che gli americani avevano vissuto ben al di sopra delle proprie possibilità e per troppo tempo.

Ma in che senso si parla di responsabilità della politica? Per poter valutarla bisogna tenere presenti tante circostanze complesse e non semplificabili. Per un governo, la diminuzione della crescita del Pil (Prodotto Interno Lordo) è un fatto grave. Implica scarsa capacità governativa, il rafforzamento dell'opposizione e crollo di consensi alle elezioni. Significa minor budget per spese sociali e investimenti, significa sostenere la crescita a debito. Nel caso degli USA vuol dire dover ridurre le spese militari, e magari in un momento cruciale di pericoli bellici o terrorismo (si pensi all'11 settembre 2001) Vuol dire dover prevedere modifiche negli assetti di potere geopolitico nel futuro prossimo e nel compararsi a nazioni a maggiore crescita (per esempio, se gli USA, con 450 milioni di abitanti, crescono del 3% all'anno e la Cina, con 1,5 bilioni di abitanti, del 15%, è evidente che in breve il potere si sposterà in Cina). In pratica, la politica dovrà inventarsi qualcosa per sostenere il suo potere. Negli USA, negli ultimi dodici anni, hanno escogitato per le famiglie la crescita a debito, facendo lievitare, affinché aumentassero i consumi, il peso del loro debito sul Pil dal 68% del 1998 al 96% del 2008. Più 28% in dieci anni, equivalente a un tasso di crescita medio del 2,8% annuo. Oggi dette famiglie hanno perso gran parte del valore dei propri risparmi, del valore della casa (comprata a debito), del valore del fondo pensione; hanno alcune annate di debiti da pagare e un maggior rischio di disoccupazione. In pratica, le famiglie sono diventate sussidiarie ai bisogni dello stato (in fondo, quel che J.F. Kennedy auspicava già negli arali '60).

Nell'enciclica si parla del «danno che il "supersviluppo" procura allo sviluppo autentico, quando è accompagnato dal "sottosviluppo morale"

«(...). Non va dimenticato che il mercato non esiste allo stato puro. Esso trae forma dalle configurazioni culturali che lo specificano e lo orientano».

Dunque, per il Papa la causa della crisi è «morale». Cosa significa? Mi si passi l'espressione: il peccato cagiona anche crisi economiche?

Certamente il peccato, comportando sovvertimento dell'ordine naturale, provoca crisi: dell'uomo stesso, che perde riferimenti e valori, e da ciò, delle sue azioni, anche in quelle economiche, con conseguenze coerenti. Abbiamo già dimostrato che l'attuale crisi è originata dal peccato di negazione della vita. A differenza di quello che, istintivamente, qualsiasi buon cristiano risponderebbe all'opportuna domanda, cioè che l'uomo fu creato «ut operaretur», perché lavorasse, vorrei lanciare una provocazione dicendo che non è vero. L'uomo è stato creato affinché, anzitutto, pensasse. Se non lo facesse, lavorerebbe senza pensare che senso dare al proprio lavoro. Altrimenti potrebbe arrivare persino a maledire il proprio lavoro. Il punto è che la dignità dell'uomo non sta nel lavoro ma nel pensiero. Perciò l'uomo deve prima di tutto pensare bene per poter agire meglio. Il peccato confonde e corrompe sia il pensiero che azione dell'uomo. Ecco perché auspico che accorrano a supporto dei destini dell'umanità eserciti di buoni confessori, tanti santi Curati d'Ars capaci di renderci consapevoli della gravità del peccato e di farcelo odiare. Riscuotendo, con ciò, la gratitudine del mondo intero, psicanalisti inclusi.

Cito alcuni passi in cui si adombrano alcune soluzioni:

«Senza la guida della carità nella verità, questa spinta planetaria può concorrere a creare rischi di danni sconosciuti finora e di nuove divisioni nella famiglia umana».

Parla della globalizzazione, com'è evidente.

«L'economia integrata dei giorni nostri non elimina il ruolo degli Stati, piuttosto ne impegna i governi a una più forte collaborazione reciproca. Ragioni di saggezza e di prudenza suggeriscono di non proclamare troppo affrettatamente la fine dello Stato. In relazione alla soluzione della crisi attuale, il suo ruolo sembra destinato a crescere, riacquistando molte delle sue competenze».

«Per non dar vita a un pericoloso potere universale di tipo monocratico, il governo della globalizzazione deve essere di tipo sussidiario».

«Lo sviluppo integrale dei popoli e la collaborazione interna­zionale esigono che venga istituito un grado superiore di ordinamento internazionale di tipo sussidiario per il governo della globalizzazione».

Sembra che il Pontefice sia preoccupato anche dalle «soluzioni» dell'attuale crisi.

E come potrebbe non esserlo? Nel sesto capitolo dell'enciclica spiega con chiarezza quale sia la sua preoccupazione. Sì, perché, come alcuni governi sono stati origine della crisi, quegli stessi governi possono benissimo porre in essere soluzioni sbagliate. Come tali governi hanno reso sussidiari alle loro ansie di potere famiglie e individui, trasformandoli in mezzi di consumo a debito e rendendoli perciò vulnerabili e dipendenti, così può succedere che le soluzioni escogitate per uscire dalla crisi aggravino ancor più la situazione, sempre ai danni di famiglie e individui (passibili di venire sottoposti a nuove sperimentazioni). Il Pontefice ci ricorda che, al contrario, devono essere loro, i governi (anche quello della globalizzazione), sussidiari alla persona.

Per finire: l'enciclica al paragrafo 44 dice in sostanza che considerare l'aumento della popolazione come causa prima del sottosviluppo è scorretto, anche dal punto di vista economico. Cosa intende dire esattamente?

L'aumento della popolazione nei Paesi che vent'anni fa erano considerati «in via di sviluppo» ha loro portato oggi, grazie anche alla delocalizzazione produttiva, benessere e ricchezza, in misura tale da potere persino tenere in piedi i nostri Paesi (ex ricchi e senza figli). Questi Paesi oggi stanno investendo in zone che noi occidentali abbiamo sempre considerato in povertà cronica e abbiamo «aiutato» mandando profilattici per interrompere la crescita della loro popolazione. Si stima che in Africa, in via di colonizzazione da parte dei cinesi, fra una decina d'anni potranno esserci un paio di miliardi di abitanti. Su questo i cinesi stanno investendo, creando lavoro e promovendo benessere. Il problema, semmai, sarà di quale cultura e quale visione della dignità dell'uomo questi nuovi colonizzatori saranno portatori fra quelle popolazioni. Certo, non quelle cattoliche.