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14 ago 2010

Turista di Milano violentata da un senegalese

 

Un senegalese clandestino ha violentato una milanese: il fatto è avvenuto alle 5 nelle valli di Comacchio.

Il delinquente aveva visto la ragazza sdraiata su un lettino in spiaggia semi-incosciente e se ne era approfittato spogliandola e stuprandola: le urla della vittima avevano attirato l'attenzione di una guardia giurata che ha messo in fuga il delinquente di colore.

I carabinieri intervenivano ed arrestavano il senegalese, che ha dichiarato di non avere 18 anni, ora si valuta l'età del "giovanotto".

In caso di scarcerazione il clandestino potrà sempre trovare ospitalità presso la Caritas, con l'appoggio dei soliti amiconi alternativi, pronti a difendere qualsiasi delinquente...colorato.

Senegalese violenta milanese

 


Un senegalese clandestino ha violentato una milanese: il fatto è avvenuto alle 5 nelle valli di Comacchio.

Il delinquente aveva visto la ragazza sdraiata su un lettino in spiaggia semi-incosciente e se ne era approfittato spogliandola e stuprandola: le urla della vittima avevano attirato l'attenzione di una guardia giurata che ha messo in fuga il delinquente di colore.

I carabinieri intervenivano ed arrestavano il senegalese, che ha dichiarato di non avere 18 anni, ora si valuta l'età del "giovanotto".

In caso di scarcerazione il clandestino potrà sempre trovare ospitalità presso la Caritas, con l'appoggio dei soliti amiconi alternativi, pronti a difendere qualsiasi delinquente...colorato.

Stupratore senegalese colpisce nelle valli di Comacchio

 

Un senegalese clandestino ha violentato una milanese: il fatto è avvenuto alle 5 nelle valli di Comacchio.

Il delinquente aveva visto la ragazza sdraiata su un lettino in spiaggia semi-incosciente e se ne era approfittato spogliandola e stuprandola: le urla della vittima avevano attirato l'attenzione di una guardia giurata che ha messo in fuga il delinquente di colore.

I carabinieri intervenivano ed arrestavano il senegalese, che ha dichiarato di non avere 18 anni, ora si valuta l'età del "giovanotto".

In caso di scarcerazione il clandestino potrà sempre trovare ospitalità presso la Caritas, con l'appoggio dei soliti amiconi alternativi, pronti a difendere qualsiasi delinquente...colorato.

15 ago 2010

Lo stupro estivo alla senegalese


Un senegalese clandestino ha violentato una milanese: il fatto è avvenuto alle 5 nelle valli di Comacchio.

Il delinquente aveva visto la ragazza sdraiata su un lettino in spiaggia semi-incosciente e se ne era approfittato spogliandola e stuprandola: le urla della vittima avevano attirato l'attenzione di una guardia giurata che ha messo in fuga il delinquente di colore.

I carabinieri intervenivano ed arrestavano il senegalese, che ha dichiarato di non avere 18 anni, ora si valuta l'età del “giovanotto”.

In caso di scarcerazione il clandestino potrà sempre trovare ospitalità presso la Caritas, con l'appoggio dei soliti amiconi alternativi, pronti a difendere qualsiasi delinquente...colorato.

21 mar 2019

Senegalese, Ousseynou Sy, oggi cittadino italiano e terrorista - Arduino Rossi


Non lo possiamo chiamare extracomunitario, perché è un cittadino italiano, nonostante i suoi gravissimi crimini, come violenza sessuale su minori, che lo avrebbero dovuto portare alla perdita della cittadinanza e all’espulsione, così impone il politicamente corretto.
Certa stampa sta smorzando il fatto gravissimo, ma i mandanti morali sono quelle persone, luride troie, che hanno accusato l’attuale governo di favorire le morti in mare, pur avendo fatto crollare il numero assoluto di tali decessi.
Ciò che conta, per le morti, non è la percentuale, ma il dato oggettivo, ovvero abbiamo avuto meno morti in mare, per il calare degli sbarchi.
Invece costoro fanno lievitare le menti di certi dementi, sperando che colpiscano, peccato che però a pagare erano i bambini.
Oggi costoro non abbassano la guardia, anarchici, giornalisti, politici, sindacalisti, preti o camorristi che siano e non chiedono scusa alle loro potenziali vittime.
Non hanno schifo di loro stessi?

23 nov 2010

l'uomo è un sudamericano, ma potrebbe essere un magrebino, un senegalese, un cinese.


 

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L'avventura di una povera cristiana che affittò a un extracomunitario un appartamentino, frutto dei risparmi di una vita.



Provate ad affittare a un'extra-comunitario un appartamento e avrete delle belle sorprese.

Vi racconterò cosa è capitato a una brava cattolica, cristiana, osservante, buona ed onesta.

Il suo nome sarà Chiara, ma è un nome fittizio, mentre l'inquilino lo chiameremo Pedro o Abdul: Pedro non è tanto giovane e ufficialmente faceva il muratore, all'epoca dei fatti, in Italia.

Un giorno, con l'aiuto di una presunta sorella, ottenne in affitto un appartamento.

L'uomo così diventò un affitta camere, anzi letti, dei suoi connazionali: l'uomo è un sudamericano, ma potrebbe essere un magrebino, un senegalese, un cinese.

Faceva e fa del caporalato con i suoi connazionali.

I vicini protestarono per il disordine e lo sporco, ma non si ottenne nulla dal signore: arrivò la crisi e molti dei suoi compatrioti ritornarono a casa.

Arrivò pure la legge su chi ospita clandestini, con lo spauracchio di condanne penali relative e lui sparì per un periodo, non pagò, ma Chiara ebbe pazienza e quello che era il frutto dei risparmi della sua vita, che le avrebbe dovuto servire per la vecchiaia, diventò una fregatura.

Dovette andare da un avvocato, che iniziò la procedura di sfratto: Pedro invece voleva la casa gratis, senza pagare neppure le spese condominiali.

Pedro Abdul si procurò un avvocato, rispondendo che non aveva i soldi per l'affitto, ma certamente li aveva per l'avvocato.

Dopo un anno, tra rinvii e lungaggini, arrivò finalmente il giorno dello sfratto, ma Abdul Pedro non si arrese, si dette malato, trucco antico e storico degli inquilini morosi.

Alla fine venne portato via in ambulanza e fu trasportato in ospedale, anche se sta benissimo: la casa divenne libera, ma lui pianse, come sapeva fare.

Andò dai preti e fece la vittima.

La povera Chiara venne criticata e considerata una cattiva cristiana, un'usuraia, mentre l'imbroglione, lo sfruttatore dei suoi connazionali diventò un santo, un poveraccio maltrattato da un'italiana razzista.

Tutto questo capitò in Italia, anzi, capita quasi tutti i giorni, in ogni città e cittadina italiana.

Io vorrei ricordare ai signori preti che "la verità ti libera", dalle menzogne, dall'ipocrisia, dalla scemenza e dai truffatori di ogni tipo, ordine e grado.

Mi scordavo: aggiungo pure, oltre ai preti, gli ultimi comunisti, i buonisti di sinistra, i sindacati, con Cisl, Cgil e Uil, Cobas e affini, oltre ai patronati e alle organizzazioni varie, prime tra tutti le Acli e il famoso, o famigerato per molti piccoli proprietari, sindacato inquilini, Sunia.

15 ago 2010

Occhio, donne non dormite all'alba sulle spiagge

Un senegalese clandestino ha violentato una milanese: il fatto è avvenuto alle 5 nelle valli di Comacchio.

Il delinquente aveva visto la ragazza sdraiata su un lettino in spiaggia semi-incosciente e se ne era approfittato spogliandola e stuprandola: le urla della vittima avevano attirato l'attenzione di una guardia giurata che ha messo in fuga il delinquente di colore.

I carabinieri intervenivano ed arrestavano il senegalese, che ha dichiarato di non avere 18 anni, ora si valuta l'età del “giovanotto”.

In caso di scarcerazione il clandestino potrà sempre trovare ospitalità presso la Caritas, con l'appoggio dei soliti amiconi alternativi, pronti a difendere qualsiasi delinquente...colorato.

Il nero che violenta


Un senegalese clandestino ha violentato una milanese: il fatto è avvenuto alle 5 nelle valli di Comacchio.

Il delinquente aveva visto la ragazza sdraiata su un lettino in spiaggia semi-incosciente e se ne era approfittato spogliandola e stuprandola: le urla della vittima avevano attirato l'attenzione di una guardia giurata che ha messo in fuga il delinquente di colore.

I carabinieri intervenivano ed arrestavano il senegalese, che ha dichiarato di non avere 18 anni, ora si valuta l'età del “giovanotto”.

In caso di scarcerazione il clandestino potrà sempre trovare ospitalità presso la Caritas, con l'appoggio dei soliti amiconi alternativi, pronti a difendere qualsiasi delinquente...colorato.

6 mar 2018

Guerra santa contro le fioriere antiterrorismo a Firenze - ARDUINO ROSSI

Un senegalese è stato ucciso da un matto, che non si è suicidato, ma ha sparato al primo che ha visto, ovvero un senegalese di passaggio.
Loro, i senegalesi, si sono infuriati e sono scesi in strada, senza che, guarda il caso,  non si intervenisse per fermarli e hanno spaventato e distrutto le fioriere, messe a disposizione per fermare i terroristi, con le auto e i furgoni, continuando a compiere atti vandalici insensati e ……tribali.
La loro presenza in Italia è spesso illegale, sono spesso senza permesso di  soggiorno e la reazione delle forze dell’ordine, proseguendo nella politica  di tolleranza governativa, ha fatto nulla.
Non si parla di arresti e neppure di espulsioni: speriamo nel nuovo governo, che sappia agire e prevenire tutto ciò.
I cittadini fiorentini, in questa città gioiello dell’arte, meritano un po’ di rispetto e non di aggressioni, mentre il pazzo assassino non lo hanno spinto loro ad agire, ma una colpa i fiorentina l’hanno, quella di aver votato per il Pd per anni e di aver dato all’Italia Matteo Renzi.
Gli sbagli si pagano sempre, prima o poi.

Pietro Rossi

29 mar 2010

29/3 Senegalese brucia suocero italiano (Angelo Ruben)

La lite per la separazione è costata troppo al padre di lei: il genero gli ha dato fuoco, ustionandola al 90% della pelle.
Lui è un senegalese sposata con una 37enne impiegata: il tutto è avvenuto a Borgo di Terzo (Bergamo)
Era in corso la lite per la separazione e d'avanti alla moglie del suocero di 57 anni, alla figlia di 27 anni studentessa, al figlio della coppia multietnica di un anno, il genero ha pensato bene di chiudere la discussione dando fuoco all'uomo.
Poi ha tentato di suicidarsi, ma non è riuscito nel suo intento: è stato arrestato e denunciato per tentato omicidio.
L'unico commento che si può fare, alla faccia di tutti i buonisti, che certe belle “storie d'amore” multietniche spesso finiscono male, molto male.
E' un vero peccato, ma intanto i sociologi avranno un caso in più da studiare, buon lavoro ragazzi: intanto voi analizzate nei vostri laboratori asettici, mentre altri pagano sulla lor pelle certe scelte sciagurate, facili, facili, buoniste e ….......

14 ago 2010

Questa estate gli stupri per le turiste non hanno termine

 

Un senegalese clandestino ha violentato una milanese: il fatto è avvenuto alle 5 nelle valli di Comacchio.

Il delinquente aveva visto la ragazza sdraiata su un lettino in spiaggia semi-incosciente e se ne era approfittato spogliandola e stuprandola: le urla della vittima avevano attirato l'attenzione di una guardia giurata che ha messo in fuga il delinquente di colore.

I carabinieri intervenivano ed arrestavano il senegalese, che ha dichiarato di non avere 18 anni, ora si valuta l'età del "giovanotto".

In caso di scarcerazione il clandestino potrà sempre trovare ospitalità presso la Caritas, con l'appoggio dei soliti amiconi alternativi, pronti a difendere qualsiasi delinquente...colorato.

Violenza su una milanese

 

Un senegalese clandestino ha violentato una milanese: il fatto è avvenuto alle 5 nelle valli di Comacchio.

Il delinquente aveva visto la ragazza sdraiata su un lettino in spiaggia semi-incosciente e se ne era approfittato spogliandola e stuprandola: le urla della vittima avevano attirato l'attenzione di una guardia giurata che ha messo in fuga il delinquente di colore.

I carabinieri intervenivano ed arrestavano il senegalese, che ha dichiarato di non avere 18 anni, ora si valuta l'età del "giovanotto".

In caso di scarcerazione il clandestino potrà sempre trovare ospitalità presso la Caritas, con l'appoggio dei soliti amiconi alternativi, pronti a difendere qualsiasi delinquente...colorato.

23 nov 2010

I vicini protestarono per il disordine e lo sporco, ma non si ottenne nulla dal signore: arrivò la crisi e molti dei suoi compatrioti ritornarono a casa.

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L'avventura di una povera cristiana che affittò a un extracomunitario un appartamentino, frutto dei risparmi di una vita.



Provate ad affittare a un'extra-comunitario un appartamento e avrete delle belle sorprese.

Vi racconterò cosa è capitato a una brava cattolica, cristiana, osservante, buona ed onesta.

Il suo nome sarà Chiara, ma è un nome fittizio, mentre l'inquilino lo chiameremo Pedro o Abdul: Pedro non è tanto giovane e ufficialmente faceva il muratore, all'epoca dei fatti, in Italia.

Un giorno, con l'aiuto di una presunta sorella, ottenne in affitto un appartamento.

L'uomo così diventò un affitta camere, anzi letti, dei suoi connazionali: l'uomo è un sudamericano, ma potrebbe essere un magrebino, un senegalese, un cinese.

Faceva e fa del caporalato con i suoi connazionali.

I vicini protestarono per il disordine e lo sporco, ma non si ottenne nulla dal signore: arrivò la crisi e molti dei suoi compatrioti ritornarono a casa.

Arrivò pure la legge su chi ospita clandestini, con lo spauracchio di condanne penali relative e lui sparì per un periodo, non pagò, ma Chiara ebbe pazienza e quello che era il frutto dei risparmi della sua vita, che le avrebbe dovuto servire per la vecchiaia, diventò una fregatura.

Dovette andare da un avvocato, che iniziò la procedura di sfratto: Pedro invece voleva la casa gratis, senza pagare neppure le spese condominiali.

Pedro Abdul si procurò un avvocato, rispondendo che non aveva i soldi per l'affitto, ma certamente li aveva per l'avvocato.

Dopo un anno, tra rinvii e lungaggini, arrivò finalmente il giorno dello sfratto, ma Abdul Pedro non si arrese, si dette malato, trucco antico e storico degli inquilini morosi.

Alla fine venne portato via in ambulanza e fu trasportato in ospedale, anche se sta benissimo: la casa divenne libera, ma lui pianse, come sapeva fare.

Andò dai preti e fece la vittima.

La povera Chiara venne criticata e considerata una cattiva cristiana, un'usuraia, mentre l'imbroglione, lo sfruttatore dei suoi connazionali diventò un santo, un poveraccio maltrattato da un'italiana razzista.

Tutto questo capitò in Italia, anzi, capita quasi tutti i giorni, in ogni città e cittadina italiana.

Io vorrei ricordare ai signori preti che "la verità ti libera", dalle menzogne, dall'ipocrisia, dalla scemenza e dai truffatori di ogni tipo, ordine e grado.

Mi scordavo: aggiungo pure, oltre ai preti, gli ultimi comunisti, i buonisti di sinistra, i sindacati, con Cisl, Cgil e Uil, Cobas e affini, oltre ai patronati e alle organizzazioni varie, prime tra tutti le Acli e il famoso, o famigerato per molti piccoli proprietari, sindacato inquilini, Sunia.

Un giorno, con l'aiuto di una presunta sorella, ottenne in affitto un appartamento.

 

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Faceva e fa del caporalato con i suoi connazionali.

I vicini protestarono per il disordine e lo sporco, ma non si ottenne nulla dal signore: arrivò la crisi e molti dei suoi compatrioti ritornarono a casa.

Arrivò pure la legge su chi ospita clandestini, con lo spauracchio di condanne penali relative e lui sparì per un periodo, non pagò, ma Chiara ebbe pazienza e quello che era il frutto dei risparmi della sua vita, che le avrebbe dovuto servire per la vecchiaia, diventò una fregatura.

Dovette andare da un avvocato, che iniziò la procedura di sfratto: Pedro invece voleva la casa gratis, senza pagare neppure le spese condominiali.

Pedro Abdul si procurò un avvocato, rispondendo che non aveva i soldi per l'affitto, ma certamente li aveva per l'avvocato.

Dopo un anno, tra rinvii e lungaggini, arrivò finalmente il giorno dello sfratto, ma Abdul Pedro non si arrese, si dette malato, trucco antico e storico degli inquilini morosi.

Alla fine venne portato via in ambulanza e fu trasportato in ospedale, anche se sta benissimo: la casa divenne libera, ma lui pianse, come sapeva fare.

Andò dai preti e fece la vittima.

La povera Chiara venne criticata e considerata una cattiva cristiana, un'usuraia, mentre l'imbroglione, lo sfruttatore dei suoi connazionali diventò un santo, un poveraccio maltrattato da un'italiana razzista.

Tutto questo capitò in Italia, anzi, capita quasi tutti i giorni, in ogni città e cittadina italiana.

Io vorrei ricordare ai signori preti che "la verità ti libera", dalle menzogne, dall'ipocrisia, dalla scemenza e dai truffatori di ogni tipo, ordine e grado.

Mi scordavo: aggiungo pure, oltre ai preti, gli ultimi comunisti, i buonisti di sinistra, i sindacati, con Cisl, Cgil e Uil, Cobas e affini, oltre ai patronati e alle organizzazioni varie, prime tra tutti le Acli e il famoso, o famigerato per molti piccoli proprietari, sindacato inquilini, Sunia.


Il suo nome sarà Chiara, ma è un nome fittizio, mentre l'inquilino lo chiameremo Pedro o Abdul:

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Provate ad affittare a un'extra-comunitario un appartamento e avrete delle belle sorprese.

Vi racconterò cosa è capitato a una brava cattolica, cristiana, osservante, buona ed onesta.

Il suo nome sarà Chiara, ma è un nome fittizio, mentre l'inquilino lo chiameremo Pedro o Abdul: Pedro non è tanto giovane e ufficialmente faceva il muratore, all'epoca dei fatti, in Italia.

Un giorno, con l'aiuto di una presunta sorella, ottenne in affitto un appartamento.

L'uomo così diventò un affitta camere, anzi letti, dei suoi connazionali: l'uomo è un sudamericano, ma potrebbe essere un magrebino, un senegalese, un cinese.

Faceva e fa del caporalato con i suoi connazionali.

I vicini protestarono per il disordine e lo sporco, ma non si ottenne nulla dal signore: arrivò la crisi e molti dei suoi compatrioti ritornarono a casa.

Arrivò pure la legge su chi ospita clandestini, con lo spauracchio di condanne penali relative e lui sparì per un periodo, non pagò, ma Chiara ebbe pazienza e quello che era il frutto dei risparmi della sua vita, che le avrebbe dovuto servire per la vecchiaia, diventò una fregatura.

Dovette andare da un avvocato, che iniziò la procedura di sfratto: Pedro invece voleva la casa gratis, senza pagare neppure le spese condominiali.

Pedro Abdul si procurò un avvocato, rispondendo che non aveva i soldi per l'affitto, ma certamente li aveva per l'avvocato.

Dopo un anno, tra rinvii e lungaggini, arrivò finalmente il giorno dello sfratto, ma Abdul Pedro non si arrese, si dette malato, trucco antico e storico degli inquilini morosi.

Alla fine venne portato via in ambulanza e fu trasportato in ospedale, anche se sta benissimo: la casa divenne libera, ma lui pianse, come sapeva fare.

Andò dai preti e fece la vittima.

La povera Chiara venne criticata e considerata una cattiva cristiana, un'usuraia, mentre l'imbroglione, lo sfruttatore dei suoi connazionali diventò un santo, un poveraccio maltrattato da un'italiana razzista.

Tutto questo capitò in Italia, anzi, capita quasi tutti i giorni, in ogni città e cittadina italiana.

Io vorrei ricordare ai signori preti che "la verità ti libera", dalle menzogne, dall'ipocrisia, dalla scemenza e dai truffatori di ogni tipo, ordine e grado.

Mi scordavo: aggiungo pure, oltre ai preti, gli ultimi comunisti, i buonisti di sinistra, i sindacati, con Cisl, Cgil e Uil, Cobas e affini, oltre ai patronati e alle organizzazioni varie, prime tra tutti le Acli e il famoso, o famigerato per molti piccoli proprietari, sindacato inquilini, Sunia.

Inquilino moroso

 

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Arrivò pure la legge su chi ospita clandestini, con lo spauracchio di condanne penali relative e lui sparì per un periodo, non pagò, ma Chiara ebbe pazienza e quello che era il frutto dei risparmi della sua vita, che le avrebbe dovuto servire per la vecchiaia, diventò una fregatura.

Dovette andare da un avvocato, che iniziò la procedura di sfratto: Pedro invece voleva la casa gratis, senza pagare neppure le spese condominiali.

Pedro Abdul si procurò un avvocato, rispondendo che non aveva i soldi per l'affitto, ma certamente li aveva per l'avvocato.

Dopo un anno, tra rinvii e lungaggini, arrivò finalmente il giorno dello sfratto, ma Abdul Pedro non si arrese, si dette malato, trucco antico e storico degli inquilini morosi.

Alla fine venne portato via in ambulanza e fu trasportato in ospedale, anche se sta benissimo: la casa divenne libera, ma lui pianse, come sapeva fare.

Andò dai preti e fece la vittima.

La povera Chiara venne criticata e considerata una cattiva cristiana, un'usuraia, mentre l'imbroglione, lo sfruttatore dei suoi connazionali diventò un santo, un poveraccio maltrattato da un'italiana razzista.

Tutto questo capitò in Italia, anzi, capita quasi tutti i giorni, in ogni città e cittadina italiana.

Io vorrei ricordare ai signori preti che "la verità ti libera", dalle menzogne, dall'ipocrisia, dalla scemenza e dai truffatori di ogni tipo, ordine e grado.

Mi scordavo: aggiungo pure, oltre ai preti, gli ultimi comunisti, i buonisti di sinistra, i sindacati, con Cisl, Cgil e Uil, Cobas e affini, oltre ai patronati e alle organizzazioni varie, prime tra tutti le Acli e il famoso, o famigerato per molti piccoli proprietari, sindacato inquilini, Sunia.

Fratto per morosità

 

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Dovette andare da un avvocato, che iniziò la procedura di sfratto: Pedro invece voleva la casa gratis, senza pagare neppure le spese condominiali.

Pedro Abdul si procurò un avvocato, rispondendo che non aveva i soldi per l'affitto, ma certamente li aveva per l'avvocato.

Dopo un anno, tra rinvii e lungaggini, arrivò finalmente il giorno dello sfratto, ma Abdul Pedro non si arrese, si dette malato, trucco antico e storico degli inquilini morosi.

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La povera Chiara venne criticata e considerata una cattiva cristiana, un'usuraia, mentre l'imbroglione, lo sfruttatore dei suoi connazionali diventò un santo, un poveraccio maltrattato da un'italiana razzista.

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21 mar 2019

Velo islamico strappato a Torino? - Arduino Rossi


La sinistra si strappa le mutande ancora una volta, dopo aver udito la denuncia, vera o falsa che sia, di due donne islamiche, che sostengono di essere state aggredite, su un mezzo pubblico, da una donna che avrebbe, secondo loro, strappato il velo dal volto.
Dopo il tentativo di strage da parte di un senegalese a Milano, contro una scolaresca, che ha rischiato di finire abbrustolita, per vendicare i morti in mare, fatto frutto della propaganda dei poverini che vedono morti immaginari e in …percentuale in crescita, diciamo contano i mezzi morti e i quarti di cadavere, loro si devono attaccare, non al cazzo, quello forse lo hanno già fatto, ma un’aggressione presunta a base di burqa strappati.
Che dramma terribile è questo, altro che 51 ragazzini arsi vivi, poi eccoli parlare di….razzismo, ma si scordano che il burqa lo possono indossare tutti e non caratterizza nessun colore della pelle, espressioni somatiche che siano, a meno che a sinistra si confonda il concetto di razza, oggi messo in discussione, con il concetto di religione.
L’appartenenza ad una data religione è dovuta a qualche caratteristica genetica e razziale?
Così pare che loro affermino, anzi di fatto lo dichiarano, perché il razzismo è contro le caratteristiche fisiche delle persone e non quelle religiose: poverini, sono razzisti e non lo sanno.

23 nov 2010

Faceva e fa del caporalato con i suoi connazionali.

 

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Un giorno, con l'aiuto di una presunta sorella, ottenne in affitto un appartamento.

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Arrivò pure la legge su chi ospita clandestini, con lo spauracchio di condanne penali relative e lui sparì per un periodo, non pagò, ma Chiara ebbe pazienza e quello che era il frutto dei risparmi della sua vita, che le avrebbe dovuto servire per la vecchiaia, diventò una fregatura.

Dovette andare da un avvocato, che iniziò la procedura di sfratto: Pedro invece voleva la casa gratis, senza pagare neppure le spese condominiali.

Pedro Abdul si procurò un avvocato, rispondendo che non aveva i soldi per l'affitto, ma certamente li aveva per l'avvocato.

Dopo un anno, tra rinvii e lungaggini, arrivò finalmente il giorno dello sfratto, ma Abdul Pedro non si arrese, si dette malato, trucco antico e storico degli inquilini morosi.

Alla fine venne portato via in ambulanza e fu trasportato in ospedale, anche se sta benissimo: la casa divenne libera, ma lui pianse, come sapeva fare.

Andò dai preti e fece la vittima.

La povera Chiara venne criticata e considerata una cattiva cristiana, un'usuraia, mentre l'imbroglione, lo sfruttatore dei suoi connazionali diventò un santo, un poveraccio maltrattato da un'italiana razzista.

Tutto questo capitò in Italia, anzi, capita quasi tutti i giorni, in ogni città e cittadina italiana.

Io vorrei ricordare ai signori preti che "la verità ti libera", dalle menzogne, dall'ipocrisia, dalla scemenza e dai truffatori di ogni tipo, ordine e grado.

Mi scordavo: aggiungo pure, oltre ai preti, gli ultimi comunisti, i buonisti di sinistra, i sindacati, con Cisl, Cgil e Uil, Cobas e affini, oltre ai patronati e alle organizzazioni varie, prime tra tutti le Acli e il famoso, o famigerato per molti piccoli proprietari, sindacato inquilini, Sunia.


8 mar 2017

#Crimine #Ucciso 37 enne #Bresciano, arrestato #senegalese - ARDUINO ROSSI

L’ospitalità…uccide e il traffico è grande.
Il caso dimostra che una parte dei migranti, descritti con…. tanta tenerezza da preti, giornalisti, sindacalisti e neo fascisti di sinistra, si dedicano ad attività che gli …italiani non vogliono più fare: lo spaccio di stupefacenti per esempio, oppure la prostituzione, con relativi papponi, donne di strada.
Abbiamo… bisogno di loro, o meglio… qualcuno ha bisogno di loro.
L’accoglienza è criminale a quanto pare e l’illegalità pure:  la rissa con morto non deve sorprendere, il razzismo non ha nulla a che vedere, ma si nutre di queste situazioni.
Respingere e punire duramente i delinquenti protegge gli onesti stranieri.