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1 gen 2017

Trump prende il posto di Obama, che si dimostra ridicolo e infantile - ARDUINO ROSSI

Le elezioni statunitensi sono state viziate dagli hacker russi, Sì e anche dagli asini volanti, ostili da sempre agli imbecilli.
Trump ha vinto perché  gli statunitensi hanno paura dei mussulmani e per questo lo hanno votato, poi sono stanchi di tasse e Trump promette qualche taglio.
La politica estera di Trump appare meno demenziale di quella di Obama, confusa e fuori dalla storia, poi punire i russi per un fatto che non sta neppure nella fantasia dell'ultimo analfabeta informatico, pare più  che ridicolo.
Gli algoritmi sono in mano a Google e a Facebook, sono loro che possono indirizzare questo o quello, doveva prendersela con loro: gli hacker spiano, rubano dati, ma Trump aveva ed ha i suoi esperti, non gli servivano quelli russi.
Il poverino, Obama, appare ridicolo: è un eroe solo per i pennivendoli social democratici mondiali, in crisi senza il loro mulatto, che con il suo sorriso prendeva per il culo il mondo.

25 mag 2016

Trump contro i Clinton, ora escono le moleste dell’ex presidente

La campagna elettorale per il presidente Usa è già iniziata e pur essendo ancora in corso le primarie, i nomi dei due contendenti sono la signora Clinton e il miliardario Trump.
La campagna sta prendendo forme strane e dure, con accuse e contro accuse di molestie sessuali da una parte e dall'altra.
Trump è un molestatore, secondo la stampa filo democratica, mentre l’ex presidente democratico è accusato dello stesso reato.
La campagna sarà lunga e dura e ne vedremo e ne sentiremo delle belle, sino alle elezioni, che per ora danno il duro e scaltro Trump in testa. 

12 nov 2016

PRESS RELEASE - MARSIGLIA: TRUMP UNA MARCIA IN PIU' ALLO SVILUPPO PETROLIFERO

COMUNICATO STAMPA
ROMA, 11 Novembre 2016
MARSIGLIA: TRUMP UNA MARCIA IN PIU' ALLO SVILUPPO PETROLIFERO
<<Sicuramente il Presidente Trump non sarà di ostacolo ai così detti 'petrolieri' ed a tutto il nostro settore ma darà un marcia in più allo sviluppo petrolifero>> queste le parole del Presidente di FederPetroli Italia Michele Marsiglia alla vittoria elettorale del nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America.
Continua Marsiglia <<Trump è un imprenditore di successo, è fuori da ogni dubbio che un uomo di impresa non possa incrementare con la politica la sfera economica ed industriale di un paese. Certamente per il nostro settore bisognerà monitorare ed attendere la politica estera che il nuovo Presidente intende percorrere. E' di fondamentale importanza il rapporto e la geopolitica con il Medio Oriente, l'Asia e l'Europa in particolare.
Gli Stati Uniti vivono di una politica energetica piuttosto complessa e dipendente dal resto del Mondo, sicuramente alcuni punti ed opinioni espresse nella campagna elettorale sono alquanto dubbiose su quello che potrà essere un ruolo moderato con il resto degli attori e dei paesi di sviluppo energetico. Il capitolo Iran sarà prioritario anche in vista degli accordi che in questi giorni grandi Compagnie Petrolifere stanno siglando per lo sviluppo di importanti giacimenti>>.
In tema di politica energetica interna <<L'America con l'amministrazione Obama lascia un'eredità energetica frastornata, stiamo parlando del Paese dello Shale Oil, di grandi strutture logistiche ed oleodotti di grandi dimensioni ma allo stesso tempo di aziende che hanno chiuso i battenti a causa della crisi internazionale legata al prezzo del greggio e degli investimenti in nuove tecniche di sviluppo degli idrocarburi.
Oggi attendiamo di conoscere quello che sarà in questa nuova era l'America energetica e come proseguirà il rapporto con i Paesi OPEC e non-Opec. Se i prezzi dei greggi (WTI e BRENT) non risalgono ai livelli di qualche anno fà, ci saranno problematiche anche per gli U.S.A>> conclude

4 mag 2016

Clinton e Trump, la sfida è ormai quasi certa.

Il mondo…. Moderato teme Trump per le sue uscite feroci, quasi delle sparate, che però rappresentano il pensiero profondo dell’Americano medio, anzi dell’Occidentale medio, odi quello del futuro…. Se il terrorismo colpirà ancora.
Invece Clinton rappresenta la linea scaltra, diplomatica, tradizionale statunitense, che però ha contro una verità: il debito pubblico usa è super appesantito dagli armamenti, che Trump vuole solo per la difesa del suo Paese.
Gli interessi statunitensi non li vuole difendere?

Vedremo molte cose … strane e tante sorprese, se vincerà lui, il conservatore estremo.

16 dic 2016

Trump e la Cina, il conflitto è commerciale

Finita la campagna elettorale   Trump punta verso soluzioni politiche adeguate al periodo, ha ritrovato buoni rapporti  con le grandi industrie tecnologiche e cerca di riportare negli Usa la produzione industriale, andando contro gli interessi cinesi: la nuova era però   sta ridando occasioni alle industrie Occidentali, con le nuove tecnologie nella produzione, Trump quindi sta seguendo linee moderne.
Meno manovali e più  lavoro specializzato in Patria, quindi meno immigrati, per esempio.

8 giu 2017

#Trump e la politica estera anti Iran - ARDUINO ROSSI

L'Isis è  sunnita e non iraniano, sciita, ma Trump dice che siano loro i fautori del terrorismo, gli iraniani.

L'Iran ha molto petrolio, che vende in modo separato, dagli arabi, sbilanciando il mercato.
Il petrolio dovrebbe esaurirsi fra 50, 60 anni, circa, pare, quindi sta diventando un bene prezioso, da mettere sotto controllo.
Ecco perché  Trump combatte gli iraniani, il terrorismo  non ha nulla a che vedere.

14 ago 2016

Trump e Clinton, chi è più pericoloso?

Il primo le spara poi nega ciò  che ha detto, la seconda fa la.... dolce e ha un passato di politica estera sciagurata, con errori che in tanti pagheranno sulla loro pelle, parlo delle vittime del terrorismo.
Così  Trump si prepara a ritirare armi e uomini dal mondo, riportando gli Stati Uniti verso una nuova era di isolazionismo: non so se ci riuscirà, ma gli imperi, prima o poi, si sgretolano, per il costo delle armate, lo fu per quello romano e per quello spagnolo, pure gli inglesi rinunciarono all'India per il costo eccessivo della burocrazia in quel Paese, che non corrispondeva con le tasse ricevute.
La storia si ripete e se non sarà  Trump sarà  qualcuno che verrà  dopo la Clinton, il cui futuro politico lo vedo sciagurato, in caso di vittoria.

10 lug 2016

Clinton o Trump? Si decidono i destini del mondo.

Sono in gioco politiche estere, quella vecchia, neo colonialista della Clinton e quella tutta da definire di Trump: in certi suoi comportamenti ci sono molte contraddizioni  e ambiguità, ma certamente ha al centro della sua strategia un minore impegno internazionale di truppe..... costosissime nel mondo, un lasciar fare ad altri Paesi e spostare lo scontro contro le teocrazie islamiche, tagliando fondi e scelte economiche.
È  lo sviluppo logico e razionale di situazioni che non hanno più  senso, la guerra fredda è  terminata e il nemico .... viene da Sud ed erz un alleato, sino a qualche hanno fa.
Trump appare più  intelligente, non ci vuole molto, della poverina, che vuol fermare la storia al 1989, l'anno della caduta del muro di Berlino.

23 mar 2016

Elezioni presidenziali Usa, Clinton e Trump

Ormai lo scontro sarà  tra i due, mentre entrambi sono personaggi impresentabili, Trump per le sue sparate e Clinton per le sue grandi responsabilità  nella politica estera statunitense, la stessa che ha generato l'Isis.
Il centro della campagna statunitense è  appunto il terrorismo, mentre è  probabile che i voti moderati vadano alla Clinton, se non ci sarà una ripresa del terrorismo, magari negli Usa, con un voto emotivo verso Trump, il pulitore etnico, così  lo possiamo definire, per le sue proposte e .... sparate.

13 dic 2016

Trump e le guerre di potere

La Cia urla al tradimento, per improbabile intervento degli hacker russi, mentre a decidere a favore o contro Trump potevano solo i motori di ricerca di Facebook e di Google, con i loro algoritmi,  poco imparziali e poco democratici.
Lo scontro è  però  di poteri e di segreti sporchi, da entrambe le parti:  di scheletri in armadio ne hanno sia la Cia che Trump, così,  se lo scontro sarà duro e a quel punto gli...hacker, russi o statunitensi  potrebbero decidere chi vince.

24 gen 2017

#Trump, in #Siria si parla di tregua e di #alleanza #Russia #Stati #Uniti - ARDUINO ROSSI

Trump pare l’uomo della pace, non per motivi umanitari, ma per interesse: ha interesse a trattare con la Russia, la guerra in Siria e in Iraq  stanno per maturare e dare una grande alleanza del mondo civile contro i boia dell’Isis.

La pace fa bene all’economia, agli affari e Trump lo sa bene.

8 mag 2017

#Usa e # Trump il nazionalista - ARDUINO ROSSI

Quando una grande nazione si chiude su se stessa bisogna preoccuparsi, infatti Trump esprime l'egoismo nazionalistico statunitense.

Questo fatto è contagioso e diciamo che il mondo è tornato a 100 anni fa, quando terminò la I Guerra Mondiale, diciamo esattamente a 99 anni fa.
Oggi non c'è più  il sistema sovietico, tranne in Corea del Nord, ma ormai fuori dalla storia.
Invece gli interessi nazionali e le prepotenze  di alcuni Paesi, fanno crescere il rischio di conflitti armati, locali.
Trump è  un elemento in più  in questo scontro tra..... continenti, tra economie, affari, ... religioni, o laicità  contro teocrazie.

18 mar 2016

Usa, Clinton e Trump, tanto diversi e tanto simili

Non  credete alla favola della dolce e democratica signora Clinton e del cattivone di nome Trump, entrambi hanno un solo scopo, imporre gli interessi economici statunitensi.
Non credete al fatto che la signora in questione non disdegni mezzi rozzi e violenti per imporli, sapendo poi che fu alle dipendenze di  Obama e rappresentò la sua politica estera, quella che causò la nascita dello Stato islamico in Siria e Iraq, in Libia, favorendolo anche in Africa nera.
Quindi la signora non è né più intelligente del … rozzo Trump, come viene descritto dalla stampa, neppure più scaltra, onesta e intelligente.
I due cantano in coro e cambiano solo il tono di voce, basso e acuto, nulla di più.

16 lug 2016

Trump for president, meglio lui che la Clinton, personaggio ambiguo e pericoloso

Io non credo in un cambiamento positivo  della politica estera statunitense, ma qualche frase di Trump, fa un po' sperare.
L'imbecillità di Obama e della Clinton sta nella politica filo terroristica del passato e del presente, giustificata con un errore dalla stessa Clinton quando parlò  dell'Isis, sfuggito dalle loro mani, così  disse senza pudore la moglie dell'ex presidente statunitense noto per le sue manie sessuali.
Ora mutare politica e vedere l'islam anti democratico, con le sue leggi anti democratiche e ostili alla libertà  personale, come il nemico numero uno di tutti è  giusto, intelligente ed onesto, quindi avanti con Trump.

21 set 2016

Clinton e le banalità politiche contro Trump

Trump è la causa del terrorismo islamico, perché li provoca?

Trump ha tante colpe, ma se io denuncio un mafioso e quello mi spara io non sono complice del mafioso, ci potrebbe arrivare anche la signora Clinton a tale ragionamento, se volesse, per di più la ex segretario di Stato è  responsabile del nascere del terrorismo con la sua politica filo teocratica.

3 mar 2016

Trump sarà peggiore di Clinton al potere?

Tutti si spaventano per il suo stile da spaccone, per le sue uscite spesso infelici, urlate al mondo, che teme un Duce statunitense, ma la signora Clinton, o più saggia a parole, è stata l’artefice, o una degli artefici, della nascita dell’Isis, usata come arma anti Iran sciita e anti Russia di Putin.
La strategia estera, della politica estera statunitense non può peggiorare con Trump, infatti esiste la questione Turchia, che viola i diritti umani, come l’Arabia Saudita, che condanna a decenni di carcere e 1000 colpi di frusta per una semplice frase, definita blasfema.
Tutti questi regimi saranno ancora utilizzati da Trump, come dalla Clinton, per i fini economici e politici utili ai loro interessi, poi avremo altri stati nazisti islamici, altri mostri che nasceranno nella regione mediorientale che sfuggiranno dalle mani americane, mentre le spacconate servono solo a far un po’ di rumore sulla stampa.

5 ago 2016

Trump e i suoi errori, Clinton invece rappresenta il peggio di una politica estera fuori dalla storia

I candidati paiono entrambi molto …. Goffi, uno per le sue sparate, Trump, che gli fan perdere voti, la seconda per la sua demenziale politica estera che sta preparando la fine del dominio mondiale degli Stati Uniti.

Trump vuole tagliare sulle spese militari all’estero, fatto necessario per non far cadere gli Usa in una crisi economica senza precedenti: la tecnica del controllo militare del mondo non funziona, non è mai funzionato e prima o poi i debiti fanno crollare gli imperi, come avvenne per quello spagnolo, ma anche per quello romano oltre che per quello inglese.

20 apr 2017

#Politica #estera #statunitense, sempre uguale nei #secoli - ARDUINO ROSSI

Io mi ero illuso che la nuova era Trump, con tutti i suoi gravi difetti interni, avrebbe aperto a prospettive positive per il futuro del mondo, almeno per la pace, con la fine degli attriti tra Occidente ed Oriente.
Mi sono illuso e non solo io sono caduto nell’errore: la politica  Usa è sempre quella ed è il continuo della logica coloniale e neo coloniale inglese: dividi e impera, favorisci le istituzioni, i poteri conservatori, anzi reazionari, in tutto il mondo, con una fedeltà che appare quasi ridicola, proteggono poteri locali di stampo medioevale, teocratici.
Gli Usa hanno reso questi potentati monarchici assoluti come qualcosa di nuovo, con tecnologia, rigorosamente acquista, splendidi edifici moderni, ma strutture sociali, che stridono con la realtà  contemporanea.
Ecco così che ancora Trump prosegue nella politica della Clinton, dopo una campagna elettorale che aveva come base accuse proprio contro l’appoggio a questo modo di concepire la politica estera.
Ora Trump favorisce i monarchici  e fanatici teocratici in Siria, il nuovo sultano Erdogan, i contrasti da guerra fredda, contro Russia, Cina e Corea del Nord: è tutto un sistema di  cose ed avvenimenti già visti, ma il mondo va verso altre direzioni, sociali ed economici.
L’arma dell’integralismo religioso è usata da molti, ma  non appartiene alla storia attuale.

7 nov 2018

Trump contro l’Iran, la inutile guerra - ARDUINO ROSSI

Lo scontro contro il Paese sciita non ha giustificazioni se non storiche, lo scontro tra i due Paesi durante la rivoluzioni komeinista e la posizione filo Arabia Saudita da parte degli Stati Uniti, anche questa storica e vecchia 100 anni, dalla nascita del regno saudita, alla fine della prima Guerra Mondiale, terminato con la sconfitta della Turchia, che allora puntava alla laicità.
Il motivo per cui gli Usa odiano tanto  l'Iran sta nel fatto che questo è contro Israele e lo minacciò con il nucleare, anzi forse il rischio persiste.
Minaccia pure gli interessi petroliferi statunitensi nel Medioriente, per questo motivo che Trump sta ancora dalla parte della poco riassicurante Arabia sunnita, nonostante gli abusi sui diritti umani.
Gli interessi tra  sauditi e la finanza Usa sono molto stretti, poi un conflitto con l'Iran, rischio vecchio e nuovo, per le ostilità tra sunniti e sciiti, da sempre presenti, porta Trump a preferire un sistema sociale, economico e culturale, oltre che statale, integralista dal punto di vista religioso, alla più morbida realtà sciita.

22 mar 2019

Trump e la sua politica anti immigrazione - Arduino Rossi


Perché il Presidente degli Stati Uniti vuole fermare l’immigrazione?
Per dare una risposta bisogna capire l’impatto economico che tutto questo ha sull’economia di un Paese.
Infatti tanti disperati portano al crollo del costo del lavoro, ma anche dei salari, con un vantaggio momentaneo e uno svantaggio per la riduzione del consumismo, meno soldi circolano e meno si spende e si stimolano i consumi.
Altro grande svantaggio sta nel fatto che le nuove tecnologie hanno un costo iniziale alto e se il costo del lavoro è basso non conviene introdurle, così si rimane con la manodopera a basso salario, ma che porta, inevitabilmente, una perdita di competitività nei confronti di quei Paesi che introducano nuovi metodi produttivi, con meno manodopera, con più produttività.
Trump lo sa e cerca solo l’interesse del suo paese, ma gli interessi sono contrastanti e i buonisti sono tali, perché servono certi affari neo schiavisti: non ci sono cattivi o buoni, ma solo gente che porta i suoi interessi al primo posto.