Quando nacque questo blog avevamo deciso di lasciar spazio ai commenti, ma purtroppo questi spazi liberi furono presto occupati dai soliti tardoni delle frasi ingiuriose, delle espressioni dure e infantili: apparvero “viva il Duce, viva Stalin”, ma pure i soliti idioti dalle risposte stereotipate.
In particolare c'era una “cara signora” che iniziava con “questo articolo è pieno di luoghi comuni e banalità”, poi riproponeva il solito banale e appreso a memoria discorso del partito, il Pd corrente ex PCI, con frasi appunto zeppe di luoghi comuni e banalità.
La cara signora ripeteva poi ciò che si sentiva al Tg3, sembrava una predica delle Signora Bianca Berlinguer: stanchi di dover subire i suoi interventi, da brava affezionata porta borse, togliemmo il diritto a fare commenti.
Stanchi di una persona che non capiva assolutamente il testo scritto da noi, ma ripeteva sempre ciò che, poveretta, aveva imparato memonicamente, così decidemmo di liberarci di questa pedante, di questa militante monotono e ridicola.
Questo è un giornale libero, ma non per i soliti tesserati fedeli alla linea del partito sino alla morte: per loro ci sono i giornali sponsorizzati con le nostre tasse, dove i fedelissimi, come cani alla catena, abbaiano a coloro che alla segreteria del partito non garbano.
In particolare c'era una “cara signora” che iniziava con “questo articolo è pieno di luoghi comuni e banalità”, poi riproponeva il solito banale e appreso a memoria discorso del partito, il Pd corrente ex PCI, con frasi appunto zeppe di luoghi comuni e banalità.
La cara signora ripeteva poi ciò che si sentiva al Tg3, sembrava una predica delle Signora Bianca Berlinguer: stanchi di dover subire i suoi interventi, da brava affezionata porta borse, togliemmo il diritto a fare commenti.
Stanchi di una persona che non capiva assolutamente il testo scritto da noi, ma ripeteva sempre ciò che, poveretta, aveva imparato memonicamente, così decidemmo di liberarci di questa pedante, di questa militante monotono e ridicola.
Questo è un giornale libero, ma non per i soliti tesserati fedeli alla linea del partito sino alla morte: per loro ci sono i giornali sponsorizzati con le nostre tasse, dove i fedelissimi, come cani alla catena, abbaiano a coloro che alla segreteria del partito non garbano.