10 giu 2010

CELTIC CONNECTIONS - Arie Popolari geneticamente contaminate”


PROVINCIA DI BERGAMO
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UFFICIO STAMPA
Bergamo, 10 giugno 2010
COMUNICATO STAMPA
Giovedì 10 giugno alle ore 11, nella Sala consiliare del Palazzo della Provincia, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di
“CELTIC CONNECTIONS - Arie Popolari geneticamente contaminate”
evento musicale organizzato dalla Provincia che si terrà al Lazzaretto il 15 e 16 giugno e si inserisce nella rassegna “Andar per musica”.
Alla conferenza erano presenti l’assessore alla Cultura, Spettacolo, Identità e Tradizioni Giovanni Milesi, Gianluigi Bresciani direttore artistico e titolare responsabile Geomusic, Valter Biella etnomusicologo esperto dello strumento baghèt, Antonio Cocca assessore al Comune di Pagazzano e l’assessore Giovanni Testa del Comune di Caravaggio.
La novità di questa edizione vede proprio l'assessorato provinciale alla Cultura, Spettacolo, Identità e Tradizioni tra i protagonisti principali dell'evento, con un "festival nel festival” basato sul felice incontro tra la tradizione popolare bergamasca e quella celtica.
L'approfondimento delle radici locali e degli strumenti tradizionali è il tema della due giorni al Lazzaretto di Bergamo organizzata in collaborazione con la Provincia il 15 e 16 giugno: "CELTIC CONNECTIONS - Arie Popolari geneticamente contaminate”. I nostri suonatori di baghèt (cornamusa bergamasca) presentano l'ensemble Bandabordone, un'opportunità per confrontarsi con le cornamuse e i flauti di Michael McGoldrick, che con la sua band, ospiti principali della prima serata.
Un nome noto al grande pubblico, quello di Davide Van De Sfroos, nella seconda giornata festivaliera, approccerà la questione delle contaminazioni musicali e lessicali alla ricerca del passaggio segreto tra dialetto laghé e lingua gaelica; con lui una delle più importanti voci dell'universo celtico, Karen Matheson, che si presenta prima con una propria band e poi fonde le proprie armonie grazie al genio alchimista del compagno Donald Shaw.
"Andar per musica ha lo scopo di portare lo spettacolo e il folklore nella nostra provincia trovando quella sinergia propria delle rassegne” ha dichiarato l’assessore Milesi. “Da 26 anni mesce con sapienza sia quantità (sono 24 gli spettacoli previsti quest’anno) che qualità. Celtic Connections facendo propria la finalità a noi cara del recupero e del sostegno delle tradizioni bergamasche, artistiche e culturali vuole aprirsi a contaminazioni internazionali creando un ponte tra la nostra musicalità, espressa dal baghèt e la musica celtica dove lo strumento principe è proprio la cornamusa. Ci stiamo impegnando affinché la nostra e le altrui culture musicali e lessicali ritrovino comune slancio e si riconoscano vicendevolmente”.
L’etnomusicologo per passione Cocca, dopo una breve dimostrazione musicale con il baghèt, ne ha tracciato la storia. La sua più bella testimonianza è ritrovabile in un affresco al castello di Bianzano datato 1375. Suonato fin circa al 1950 trova in Giacomo Ruggeri di Casnigo il più recente conoscitore e maestro. La scomparsa dello strumento è collegato alla sua stretta relazione con il mondo contadino e sono solo sette gli esemplari rintracciabili nella nostra area alpina. Legato alla commedia dell’arte e antenato presunto dell’organo il baghèt è pronto per nuove scoprire nuove musicalità e potenzialità.
Bresciani ha invece ricordato la missione della rassegna “Andar per musica” che ha saputo crescere rimanendo fedele alle proprie origini: fare spettacolo attraverso la cultura e promuovere la tradizione ed i suoi strumenti contaminandoli e aprendoli ad altre realtà, creando quindi percorsi e progetti comuni anche a livello internazionale.
La conferenza si è conclusa con gli interventi degli assessori Cocca e Testa i cui comuni sono tra i protagonisti della manifestazione. Entrambi hanno sottolineato lo spessore della rassegna e l’impegno economico ed organizzativo delle rispettive amministrazioni comunali ripagato dall’importanza dell’evento.
In sintesi, un festival nel festival, una kermesse che intende gettare le basi di una più ricca collaborazione con altre splendide realtà, musicali e locali, al fine di trovare commistioni culturali e dare vitalità a repertori e strumenti della nostra tradizione.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.geomusic.it