18 ago 2010

Il governo tecnico è quasi a portata di mano, ma ci sono ancora molti dubbi: il primo come sarà il rapporto interno tra le varie forze politiche.



Dopo la benedizione di Montezemolo e della Famiglia Cristiana ora non resta che attendere questa novità insolita e con troppe complicazioni: saranno tutti assieme appassionatamente.



Il problema sta tutto nel programma che non c’è, né dei fini che si dovrebbe proporre per formare un governo.



Non si parla neppure di riforme istituzionali, come si prometteva anni fa: il governo dovrà nascere, ma domani sarà già in bilico.

Ora le fazioni politiche hanno preso di mira il Capo dello Stato, che non ha il potere di sciogliere le Camere quando gli pare e piace, ma solo se non è più possibile formare un governo: il potere appartiene al popolo e viene esercitato attraverso i suoi rappresentanti.