31 dic 2010

Lula Brasile

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Lula ha detto no all'estradizione di Cesare Battisti e i politici Italiani hanno subito una sonante sconfitta a livello internazionale: infatti è stato concesso pure l'asilo politico all'ex esponente dei Pac (Proletari Armati per il Comunismo).

Ora c'è chi alza i toni in modo rozzo e ridicolo: le ripercussioni le possiamo solo subire e non imporre al Brasile.

Ora, dopo le minacce ridicole contro il Brasile, bisogna rivedere la nostra immagine di Paese, che diamo al Mondo: questa sì che ci danneggia, perché a livello mondiale la mancata estradizione di cesare Battisti è vista come qualcosa di equo, purtroppo, perché non siamo credibili, a torto o a ragione.

Bossi e La Russa ora minacciano, ma sicuramente Silvio Berlusconi non vorrà perdere buoni affari in Brasile: siamo stati sconfitti e lo saremo sempre con questa classe politica, di destra, di sinistra e di centro.

Siamo visti quanto meno, in modo patetico.

Ora si urla e si strilla, contro il Brasile e il suo popolare, nel suo Paese, presidente: non c'è scelta peggiore.

Non rimane che chiedersi perché Lula ha detto no, non rimane che chiedersi perché parte delle democrazie occidentali non credono ai politici e ai magistrati italiani.

Le risposte ci sono, cercateli.