16 gen 2011

Contemporanea Arte

Palazzolo sull’Oglio, 15 Gennaio 2011-01-15

Ho visitato la personale di Tommaso Cocco al Centro Culturale “CORTE MURA” di Palazzolo sull’Oglio, e mi sono trovata davanti alle opere di Tommaso, nuove nel contenuto e sempre precise nell’esecuzione pittorica.

In questi quadri, tutti ben incorniciati, ho avuto modo di apprendere che Tommaso vuole esprimere opinioni sulla vita, è critico sulla contemporaneità e sempre rivolto al passato.

Mette il fruitore nella posizione di dovere riflettere su ciò che sta osservando spingendolo verso una critica sia essa positiva che di disapprovazione. Provoca, stimola per cercare un confronto.

Immagini un po’ scioccanti, come il dito-obelisco che ricorda quello di Cattelan, ma che a suo giudizio è reso ancora più efficace posto su un basamento animalesco.

La venere che ha le testa al suo fianco come a dimostrare che chi vede solo il corpo della donna può accorgersi che ha anche una mente.

Parola agli umili attorniati da microfoni, auguriamoci che ciò accada anche nella realtà.

E ancora il mondo di oggi con richiami ad oggetti della modernità affiancati a ruderi del passato.

In queste opere e in altre esposte, c’è spesso, la contrapposizione fra bene e male, fra passato e presente, il dualismo artistico che Tommaso rappresenta, sta a significare che bisogna essere coscienti della nostra vita e del nostro operato.

“Il teatro dell’assurdo, rivoluzione “permanente” che danno origine a un’arte semplicemente TOTALE.” Come scrive lui stesso.

Arianna Iezzi