La verità sulla libertà nella rete segue una sua logica precisa, quella che porta inevitabilmente alla censura, tramite leggi fasciste, tanto amate dai nostri grigi politici, che temono le critiche più della peste bubbonica.
Se la verità ti libera, da noi dire ciò che è oggettivo, reale, visibile a tutti è un reato, il famigerato reato di diffamazione.