1 mag 2016

Blogger uccisi e perseguitati, il potere odia chi lotta contro il marcio che li sorregge

La libertà  di parola e di critica è  solo un'illusione in  questo mondo, infatti anche questo blog esiste  e resiste perché  non diamo troppo fastidio ai potenti della terra, ai padroni del mondo, o se se si preferisce ai signorotti locali, anche in Italia.
Io invece non posso che sentirmi solidale con tutti i blogger imprigionati, uccisi o feriti, torturati, frustati, come in  Arabia  Saudita, come in Cina, in Pakistan, in Turchia.
Non posso però  non ricordare i tentativi dei corrotti e dei mafiosi italiani di impedire le denunce pubbliche contro il crimine organizzato e le bustarelle, i favoritismi della casta, fatta da farabutti spesso, senza scrupoli.
Fare il blogger è  molto, molto pericoloso anche in italia e non solo nella Corea del Nord, la nostra libertà  è  legata a un filo sempre.