Io provai la disoccupazione, anni fa e so come ci si sente: ti consideri come una nullità, poi c'era chi ti disprezzava, i peggiori erano i lecca culi dei preti, che gioivano quando non avevo lavoro e mi disprezzavano, poi quando trovai un posto decente mi espressero la loro rabbia.
So bene che i lecchini trovano lavoretti comodi, mentre se sei onesto e schietto sei escluso.
Quando penso a questi 6 milioni e mezzo di senza lavoro la rabbia mi sale dentro e capisco la loro disperazione, la loro angoscia.
Poi, quando vengono disprezzati da luridi individui, che li accusano di essere lavativi, che gli extracomunitari fanno quello che loro non vogliono fare, mi cresce la furia dentro e il desiderio di mandare a lavorare veramente i raccomandati dei partiti, i giornalisti, i sindacalisti e i porata borse.
Ci sono sempre tante .... pietre da rompere.