Gli speculatori ci guadagnano,
miliardi e miliardi, il costo del lavoro è schiavo del gioco sul cambio
monetario.
In Cina il cambio è stabilito
dallo stato, dittatoriale, cinese, noto per la sua corruzione, così i
lavoratori campano con 100 o 200 euro al mese, lavorando 60, 70 ore alla
settimane, crepando di fatica spesso.
Mentre da noi la loro merce,
per il cambio e lo sfruttamento che subiscono i cinesi, costa sempre meno,
rubando posti ai nostri lavoratori.