L’interpretazione, come per i geova, non esiste per loro,
quindi quello che leggono è compreso e decifrato al momento, ma si scordano che
i linguisti insegnano che ogni parola ha differenti significati, da comprendere
nel contesto del testo: in pratica io leggo in termine e lo capisco secondo la mia esperienza, pecora
o cavallo, per esempio.
Per me hanno un significato, ma per altri hanno delle
sfumature differenti, a secondo della sua esperienza personale.
Ogni parola è compresa con mille sfumature, soggettive,
quindi l’interpretazione è inevitabile: ecco perché uno accusa l’altro di mala
fede nella comprensione del testo sacro, pur essendo entrambi in buona fede.