Questa è una tragica realtà, che però non è dovuta alla
ricerca scientifica e tecnologica, ma a politiche sociali, economiche, oso dire
religiose, sbagliate.
L’ingiustizia sociale
si vince oggi con scuole e istruzione, anche non ufficiale, attraverso i
mille corsi e le mille coccasioni di apprendimento che passano anche attraverso
Internet.
Serve non una politica contro il progresso, ma una per
distribuirlo a tutti, per vincere l’assurdo di certe religioni medioevali, per
esempio, che continuano a rendere le donne schiave e a segregarle, ridotte a
funzioni di macchine da riproduzione… di bambini.