Io non credo che un ricco, che non sceglie un uso modesto dei suoi beni, come un onesto gestore di beni altrui, che crea lavoro e gli utili li utilizzi per i poveri, quelli che non gli servono per vivere moderatamente, umilmente, possa definirsi cristiano.
I Vangeli sono chiari, ma soprattutto la carità vera porta, almeno, alla rinuncia di tutti i lussi, questo è il minimo e non il massimo.
Questo però non si vede tra i fedeli, che sorvolano certe frasi del Vangelo: tra loro ci sono cardinali e sommi pontefici, quindi costoro non sanno rinunciare al superfluo per entrare nel regno dei cieli, quindi o non credono in Dio, soprattutto in Cristo Gesù e nella sua parola, oppure amano troppo la bella vita, preferendo il lusso e lo spreco in terra che la felicità dopo la morte.
Amen.