I
L'autrice Arianna Iezzi è un'autodidatta che non ha
ambizioni stilistiche, non propone una tecnica espressiva che segua una
struttura formale codificata, semplicemente esprime il suo sentire scegliendo e
cadenzando le parole nella maniera che più ritiene espressivamente efficace.
Semplicemente ama scrivere come ama fotografare, lo fa per soddisfare il
proprio personale interesse e, coraggiosamente,
presenta al pubblico le sue opere.
Il titolo della raccolta è VORTICE ENERGIA.
La poesia appena letta parla di morte, anzi di suicidio,
dunque una morte addirittura cercata, coscientemente e no, la poesia apre
dunque un abisso, un vortice che implode, si chiude con l'evocazione di una
distruzione che forse non si potrà evitare.
Il vortice però, quando cambia direzione, si espande
all'infinito, apre un varco e lascia una speranza, in verità fragilissima, ma
proprio per questo da perseguire con tutta la forza possibile del nostro animo.
Nella raccolta che vi presentiamo i temi della morte e
della vita si alternano e si intrecciano creando un movimento continuo di
energia vitale.
Segue ora la lettura di tre poesie:
La prima è l'enunciazione degli sconvolgenti fatti di
cronaca con cui siamo quotidianamente chiamati a confrontarci, sempre presenti
anche se cerchiamo di volgere altrove il nostro sguardo.
La seconda e la terza parlano di elementi di vita
quotidiana di ben diverso spessore: il sole e i bicchieri che diventano
egualmente spunto di riflessione.
II
Vi propongo una possibile interpretazione delle poesie
appena lette:
I DOLORI DEL MARE
non può e non deve essere spiegata. I fatti narrati parlano da sé , in
questo componimento non vi è alcuno spiraglio di luce. Il vortice qui pare
fermarsi... non c'è nulla da dire, non c'è spazio, il dolore qui è cristallizzato.
24 ORE Si apre con un'immagine di vita, il sole illumina i due emisferi,
quasi fossero due mondi che spesso viviamo come separati, ma anche ciò che
accade nell'altra parte è parte del nostro mondo.
All'improvviso il sole, fonte di vita ed energia, si
trasforma in una cocente tortura e la desertificazione minaccia anche le nostre
distratte esistenze.
BICCHIERI La
banalissima esperienza, comune a tutti, di levare un bicchiere viene agita da
ciascuno con modalità diverse e la poesia richiama la nostra attenzione sui
piccoli gesti che sono espressione di ogni individualità e del nostro modo di
proporci al mondo, gesti che creano un'immagine di noi talora spontanea e talora coscientemente
ricercata perché usiamo gran parte della nostra energia per creare e comunicare
agli altri un'immagine di noi che spesso è più accattivante che sincera e
concentriamo la nostra attenzione su gesti intrisi di vanagloria.
Gesti che solo all'apparenza sono innocui poiché ci
distraggono dall'essenza delle cose: ci inventiamo i sommelier di acque minerali e intanto sono in corso già da anni
guerre per l'approvvigionamento idrico senza che ce ne preoccupiamo...tanto
sono problemi lontani..
Vi lascio ora alla lettura di quattro poesie che pongono
l'accento su elementi vicini a ciascuno di noi: il vino, la voglia di vivere,
la stanchezza serale, e le riflessioni prima del sonno. III
Queste poesie sono legate dall'invito ad affrontare anche
le esperienze più comuni con energia
perché sono il pensiero e la predisposizione d' animo che danno significato ad
ogni momento e permettono di trarre forza dalle piccole cose cercando il senso
profondo e positivo nella valorizzazione dei diversi aspetti di ogni oggetto ed esperienza, anche delle
più comuni come il vino, le corse, il ballo, l'amore...
Ciascuno di noi coglie alcuni dettagli e ne trascura altri
perché ha esperienze e desideri propri anche a seconda del momento che sta
attraversando: tutti viviamo la NOSTRA mutevole vita.
Che ci piaccia ballare o preferiamo cantare, che siamo alla
ricerca del vero amore o ci accontentiamo di assecondare l'attrazione fisica,
che ci entusiasmiamo per la squadra del cuore o per un'idea è poco rilevante.
Importante è vivere con entusiasmo, riflettendo su successi
ed errori, e saper godere di ogni
momento o piccola cosa senza dare nulla
per scontato. Così quando verrà quel
giorno non sarà solo morte ma anche amore che si diffonde come un vortice
in espansione.
Presentazione:
Prof.ssa Zelinda Bettoni.
Voci
recitanti: Attore Giorgio Paiano e Prof.ssa Zelinda Bettoni
Durante la serata erano esposte alcune
poesie visive di Arianna Iezzi e fotografie di Monica Fontanella
Il libro VORTICE ENERGIA è in vendita al
costo di € 10,00, (più eventuali spese postali). Le fotografie di Monica
Fontanella € 30,00 cm.30xcm40 (più eventuali spese postali), inviare la
richiesta ai seguenti indirizzi di posta elettronica: arianna.iezzi58@gmail.com; fontanmonica63@gmail.com
Biografie di Arianna Iezzi e
Monica Fontanella
Iezzi Arianna,
nata a Bergamo il 19 marzo 1958. Sposata, ha due figli, risiede a Bergamo, è
impiegata presso la P.A. Diplomata presso il Liceo Artistico Statale di Bergamo
nel 1976. Negli anni ottanta si è occupata di restauro d’arte e ha collaborato
con i genitori Massimo Iezzi e Mariagiovanna Pietrosante, nell’attività di
famiglia come gallerista presso la “Galleria Hatria” di via G.Quarenghi 25 a
Bergamo. Collabora con il giornale on line “Notizie News”. Precedenti lavori:
ARIANNA
ALLO SPECCHIO, raccolta di poesie e pensieri - Dicembre 2009.
• ASHANTI
sei creature, sei piccoli racconti, le sue creature, precedute da sei liriche
che introducono alla lettura di ogni testo - Luglio 2011.
• D’IO,
raccolta di poesie e pensieri - Febbraio 2014.
• Per
il cantautore, pittore e scrittore di Atri (TE), Arianna ha curato la raccolta
di poesie e pensieri “PENSIERI IN LIBERTÀ” - 2010 e la monografia
“I COLORI DI MASSIMO
IOMMARINI” - 2012.
Suoi scritti sono pubblicati su: “Le Voci”,
notiziario periodico dell’Associazione Doganale Italiana e in cataloghi d’arte.
Ama scrivere e dedicare poesie. Le piace fotografare e fantasticare. Ha partecipato a concorsi di poesia ricevendo
premi e menzioni speciali.
Monica
Fontanella, nasce a Treviolo in provincia di Bergamo nel marzo 1963. Si
avvicina come autodidatta alla pittura e alle arti decorative e nel 1996 entra
a far parte del gruppo G.A.T.(Gruppo Artisti Treviolo). Ha lavorato come
decoratrice presso una vetraria a Bergamo. Nel 2008 si iscrive all’associazione
culturale A.S.A.V.(Associazione Seriatese arti Visive) e si avvicina alla
fotografia amatoriale. Nel 2012 partecipa alla collettiva circoli F.I.A.F ‘’ Sguardi multiformi’’, una sua foto viene
pubblicata sulla rivista “Qui Bergamo”, nello stesso anno entra a far parte del
circolo fotografico ‘’Camera Chiara Treviolo’’ dove è tutt’ora Presidente.