I vitalizzi
sono solo la punta dell’iceberg di un sistema di favori, che riguardano non
solo gli ex parlamentari, ma anche i super burocrati, dirigenti sia dello Stato
che delle municipalizzate: gli sprechi sono immensi in questi settori e la
difesa di costoro sta nei soliti discorsi contro il populismo e la demagogia,
non avendo argomentazioni sensate che possano giustificare certi trattamenti di
favore.
I privati
cittadini vanno in pensione sempre più tardi, con sempre più anni di lavoro,
costoro invece non rinunciano ai loro privilegi di casta.
I tagli
sono una questione morale, prima che economica.