Io prevedo che la popolazione mondiale sarà di meno della metà degli abitanti attuali, alla fine del secolo.
Il sistema sarà quello storico, collaudato, con lo sterminio della popolazione non produttiva mondiale, che in futuro sarà quella a bassa specializzazione e basso livello culturale.
La miseria uccide, basta rinchiudere parte della popolazione mondiale in quartieri ghetto, in megalopoli miserabili, nelle periferie degradate, per permettere ai virus e ai batteri di falciare milioni, centinaia di milioni di esseri umani.
Chi non avrà il denaro per curarsi sarà di fatto morto.
Quindi l'immigrazione, per esempio, oggi serve per fare scendere il reddito dei lavoratori e domani, con l'intelligenza artificiale, chi non saprà vendere la sua professionalità lavorativa, dovrà vivere nei quartieri ghetto, dove morirà per le pessime condizioni di vita.
Lì, italiani e migranti non avranno scampo, con l'arrivo delle nuove pandemie.
Per tutti gli altri invece le cure ci saranno, potendo produrre ricchezza per il sistema.
Il problema dell'immigrazione sta non nel razzismo, ma nel classismo, i migranti colti e preparati per i nuovi lavori avranno un futuro, mentre gli altri subiranno il genocidio dei non più utili al sistema economico e finanziario italiano e mondiale.