25 feb 2024

La giustizia e la stampa, uno strano connubio.

La giustizia a orologeria è un fenomeno non solo italiano, poi si è colpevoli quando vieni inquisito e non con la sentenza finale, che quando arriva è spesso di assoluzione o di archiviazione, perché il fatto non sussiste.
I corrotti, quelli veri, quando sono inquisiti spesso scivolano lontano dalla cronaca nera, indifferenti al pubblico ludibrio.
Poi se la cavano con le lungaggini giudiziarie, che portano il tutto nell'archiviazione e loro restano con i soldi nei paradisi fiscali.
Invece conta l'operazione prima delle elezioni, in modo da strappare voti, in modo viscido e schifoso, agli avversari, anzi ai nemici.
Come funziona il sistema?
Metti un po' di cretini nella magistratura, disse un mio amico screanzato anni fa, poi fagli sentire l'odore della carriera con promesse velate e fallo partire con inchieste che sono autentiche persecuzioni politiche, da peggiore regime dittatoriale.
Mentre il marcio tutti lo vedono, come il libero spaccio, organizzato e protetto, con evidenti accordi con le varie mafie, con il denaro sporco, misurato in miliardi di Euro, che nessuno vede mai, non come i pochi Euro guadagnati in nero dai tanti disoccupati e dai pensionati, che vengono sempre trovati dal sistemi di controllo.
Queste inchieste poi finiscono nel nulla, ma il danno è fatto.
I fessi si stupiscono sempre e i controllori del sistema corrotto dormono sonni tranquilli.
Ormai non si comprende dove finisce la scemenza umana e inizi la complicità al crimine e alla corruzione, c'è chi si vende per un aumento di 50 Euro e chi per un posto da pulisci cessi.