Non entro nella questione tecnica, perché non conosco i particolari della vicenda e a dire il vero neppure la stampa li conosce.
So solo che, da sempre, da quando esiste la polizia e gli sfollagente, detti manganelli, quando le manifestazioni escono dal percorso stabilito i manifestanti sono prima avvisati e poi caricati.
Lo sanno bene chi ha manifestato negli ultimi 50 anni e oltre, a sinistra, a destra o per il calcio.
Quindi dire, raccontare che hanno sbagliato strada significa che ci stanno prendendo per i fondelli, questi cari bambinoni.
Quelli della mia generazione hanno visto, qualche volta direttamente e spesso per sentito dire, scontri per mille vicende e gruppi diversi, per il calcio per esempio, ma mai la stampa era per chi si era preso le manganellate sulla testa e mai il Capo dello Stato si era scomodato.
Di gente con la testa rotta ne ho sentite lamentarsi diverse, o di genitori che borbottavano per il figlio che era a casa con il mal di testa ne ho conosciuti.
Però nessuno, mai, ha gridato al rischio fascismo, alla dittatura, perché sostenevano che la prossima volta i ragazzini e i ragazzoni sarebbero stati più attenti.
Perché le testoline di questi studenti sfaticati, che hanno preferito la manifestazione alla scuola e allo studio, è così importante oggi?
Quello che preoccupa non è tanto la polemica meschinella e strumentale, ma il popolo bue che si scandalizza.
Scusate, ma ci sono teste e teste diverse?
Se meni un tifoso, uno che fa il saluto romano, uno con il pugno chiuso va bene, mentre se manganelli uno che sta con Hamas per la Palestina è un crimine?
Sì, non tutte le teste sono uguali, abbiamo anche le teste di......