Mi stupisco, che in questo bel Paese, dove la lettura è poco praticata, i libri di moda sono così "stravaganti": tempo fa si parlò delle piramidi egiziane, costruite da extraterrestri.
Mi ricordo che, decenni fa, erano in voga libri , scritti da scaltri autori in cerca di fama e di facili guadagni, trattanti civiltà di cui nessuna traccia era stata scovata.
Era divertente il ragionamento di fondo perché partiva dall'ipotesi: "Perché non potrebbe essere vero?"
In questo modo tutto può essere avvallato: anche gli asini possono volare, "nessuno può negare tale ipotesi".
In qualche documento antico sicuramente si possono sempre trovare testimonianze scritte che ne dimostrino la probabilità, anzi la certezza.
In realtà la scienza, compreso quella storica, parte sempre da qualcosa che esiste oggettivamente, poi si valuta la consistenza del reperto: si cataloga ordinatamente con altri ritrovamenti e si crea una teoria, che dovrà essere confermata da altre scoperte.
La "scemenza" invece fa l'opposto: parte da una stranezza che colpisce la fantasia popolare e poi vi costruisce tante altre assurdità.
E' importante che la gente dica: "Incredibile! Sai cosa hanno scoperto?......"
Non voglio sostenere che la scienza ufficiale detenga la verità assoluta, che non sia viziata, inquinata da pregiudizi, da interessi, da direttive politiche.
Sostengo solo che sarebbe auspicabile che i soldi per i libri e il poco tempo libero, quando viene speso per la lettura, non sia sprecato per sciocchezze facili, facili, per improbabili "codici" e affini.