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27 set 2010

AGRICOLTURA E FORESTE - QUALITA' E SICUREZZA ALIMENTARE:LA REGIONE STANZIA 21 MILIONI DI EURO


Al via i progetti selezionati dal bando della piattaforma agroalimentare

Sono sei i progetti vincitori del bando della piattaforma agroalimentare, un importo complessivo di investimento di circa 35 milioni di euro, a fronte di un contributo di circa 21 milioni di euro da parte della Regione Piemonte. 
Un totale di 81 beneficiari: 16 grandi imprese, 27 piccole e medie imprese, 19 organismi di ricerca e 19 beneficiari agricoli di tutto il territorio piemontese. Questi i numeri della piattaforma agroalimentare, che riunisce tutti i diversi attori presenti sul territorio regionale che, in sinergia tra loro, contribuiscono alle attività di sviluppo del settore agro-alimentare. 
Si va dai progetti di ricerca per realizzare materiali biodegradabili da utilizzare per gli imballaggi, a sviluppo di tecnologie per assicurare maggiore sicurezza alimentare ai prodotti ortofrutticoli, alla promozione di metodologie di produzione sostenibili sotto il profilo ambientale ed energetico, alla valorizzazione delle tipicità, alla realizzazione di nuovi prodotti da forno riducendo gli sprechi. 
Il bando relativo alla piattaforma agroalimentare - 21 milioni di euro, 19 dal POR FESR più circa due milioni di euro dai fondi europei per lo sviluppo agricolo - chiuso negli ultimi mesi del 2009, ha sei progetti vincitori, proposti da raggruppamenti di soggetti, i cui capofila sono note aziende piemontesi. Sostenibilità ambientale ed energetica della filiera, tracciabilità dei prodotti e tecnologie per la qualità e la sicurezza degli alimenti sono solo alcuni dei temi di ricerca proposti. 
I sei progetti sono: MICROSYN (capofila ME CAPROM VPS ITALIA SRL) che riguarda la messa a punto di un processo innovativo e la realizzazione di un impianto per il trattamento delle deiezioni da allevamenti bovini (letame) ed eventualmente il trattamento di scarti che derivano dall’attività di macellazione e l’utilizzo del loro contenuto energetico per la produzione di energia elettrica; FEED & FOOD PACKAGING (capofila Novamont), per lo sviluppo di materiali biodegradabili innovativi nel campo dell’imballaggio alimentare, sia animale (in produzione zootecnica), sia per il consumo umano di prodotti ortofrutticoli; ITACA (capofila Lavazza Spa) messa a punto di nuove tecnologie per la qualità e la sicurezza degli alimenti, senza tralasciare la sostenibilità ambientale ed energetica dei processi e il benessere del consumatore, temi strettamente collegati a quello della sicurezza; NUTRATEC (capofila Gruppo BUONDÌ BISTEFANI Spa), sullo sviluppo di nuovi prodotti da forno, creati attraverso tecnologie innovative che consentano di recuperare e utilizzare i componenti bioattivi che sono naturalmente presenti nelle materie prime e negli scarti che contraddistinguono da sempre la filiera cerealicola; SAFE FOOD CONTROL (capofila AGROINNOVA) sullo sviluppo di tecnologie per la qualità e la sicurezza dei prodotti ortofrutticoli piemontesi, la sostenibilità ambientale ed energetica della filiera ortofrutticola piemontese e la sua gestione e tracciabilità dei prodotti; infine ECO FOOD (capofila Ferrero Spa), finalizzato a promuovere la sostenibilità ambientale ed energetica di alcune filiere agroalimentari regionali, coniugando impatto ambientale con la salvaguardia dei valori di tipicità, sicurezza alimentare e qualità dei prodotti delle aziende piemontesi coinvolte. 

“Quando parliamo di competitività – ha commentato l’assessore allo Sviluppo Economico Massimo Giordano – dobbiamo riferirci a tutti i settori della produzione che caratterizzano il nostro territorio, senza dimenticare quello, fondamentale, dell’agroalimentare. Le iniziative che si sono aggiudicate i finanziamenti relativi al bando in questione sono infatti la dimostrazione che, anche in un ambito che fa della tradizione e della tipicità la sua peculiarità, è possibile innovare, salvaguardando la qualità del prodotto e tutelando l’ambiente. Anche sulla base di queste considerazioni, il prossimo piano della competitività piemontese terrà in grande considerazioni le questioni relative al settore agroalimentare. Va annotato il fatto che sono molte le aziende piemontesi che hanno partecipato al bando aggiudicandosi finanziamenti per la realizzazione di iniziative che avranno l’obiettivo di dare nuovo impulso a un settore nel quale già il Piemonte eccelle e che vede la nostra regione riconosciuta in tutto il mondo per la qualità dei suoi prodotti e delle sue aziende. Una partecipazione che è un segnale importante perché è la dimostrazione di quanto gli stessi imprenditori considerino fondamentali i temi dell’innovazione in funzione di una maggiore competitività. Non dimentichiamo infatti che, nonostante i nostri livelli di eccellenza, anche questo è un settore che vede una forte concorrenza da parte di altri paesi che purtroppo in molti casi tendono a imitare le nostre produzioni. Con queste iniziative le nostre imprese sapranno porsi sul mercato incrementando il proprio valore aggiunto nei confronti della concorrenza, in particolare dal punto di vista della sicurezza alimentare e del risparmio energetico a tutela dell’ambiente”. 


"Il binomio tecnologia e qualità alimentare – ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Claudio Sacchetto - è parte fondante del futuro dell'agricoltura piemontese e di tutto il comparto primario. Le tematiche legate all'ambiente ed alla sicurezza alimentare non possono slegarsi da quelle che sono le scelte economiche strategiche delle nostre imprese. Con i progetti finanziati dalla Regione Piemonte viene raggiunta una sintesi ottimale tra questi aspetti”.





21 giu 2024

Sensi-Tecnologie per l’autonomia: un nuovo progetto per abbattere le barriere



Il ven 21 giu 2024, 12:48 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

Aosta, venerdì 21 giugno 2024

Sensi-Tecnologie per l'autonomia:

un nuovo progetto per abbattere le barriere

L'Assessorato alla sanità, Salute e politiche sociali Carlo Marzi comunica che il 21 giugno, alle ore 11 presso il salone della sede dell'Assessorato in via De Tillier, si è tenuta la presentazione del progetto "Sensi - Tecnologie per l'autonomia".

"Il progetto, svolto grazie al prezioso apporto dell'Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti e dell'Ente Nazionale Sordi della Valle d'Aosta - spiega l'Assessore Carlo Marzi- è realizzato per favorire l'accessibilità dei luoghi e gli spostamenti in autonomia delle persone con disabilità sensoriale.  L'impegno è volto a garantire a tutti pari opportunità di accesso ai servizi e alle risorse del territorio, ponendo quindi sempre la persona al centro delle politiche che trasversalmente investono diversi settori dell'amministrazione regionale. Grazie alla collaborazione degli Assessorati dei colleghi Luigi Bertschy e Jean-Pierre Guichardaz, dei Sindaci e delle amministrazioni dei comuni coinvolti, della CVA e del Museo dell'Artigianato Valdostano che ringrazio -prosegue l'Assessore- abbiamo dato un segnale concreto nell'aiutare a vivere i luoghi del nostro territorio attraverso l'utilizzo di soluzioni tecnologiche avanzate, sperimentate anche su una linea di trasporto regionale e presso l'area megalitica di Aosta.

Il progetto "Sensi - Tecnologie per l'autonomia" vede coinvolto il Dipartimento politiche sociali l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – Consiglio Regionale Valle d'Aosta (UICI), in qualità di ente capofila in partnership con l'Ente Nazionale Sordi – Consiglio Regionale Valle d'Aosta (ENS), coinvolte nel percorso di co-progettazione. Il progetto è rivolto alle persone con disabilità sensoriale e promuove azioni pilota e interventi per migliorare l'accessibilità e l'autonomia dei beneficiari, attraverso l'utilizzo di soluzioni tecnologiche in diversi ambiti quali, a titolo esemplificativo, i servizi, i luoghi della cultura, i trasporti, il turismo.

La sperimentazione prevede l'utilizzo di un sistema di codici a barre che, posizionati nei punti individuati, permettono di inserire informazioni rilevanti per l'utente utilizzando vari canali comunicativi. 

Il progetto ha visto il coinvolgimento dell'Assessorato allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile che ha collaborato nella sperimentazione della tecnologia Navilens su una linea di trasporto regionale, dell'Assessorato ai beni e alle attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali che ha collaborato nella sperimentazione della tecnologia Navilens presso l'area megalitica di Aosta.

Sul territorio, il coinvolgimento dei Comuni di Aosta e Morgex per sperimentare l'applicazione sia in un contesto cittadino che in un contesto montano e turistico e i comuni di Saint-Oyen, Saint-Rhémy-en-Bosses ed Etroubles per l'applicazione su luoghi della via Francigena.

Infine, la Compagnia Valdostana delle Acque (CVA) è stata coinvolta rispetto a contenuti accessibili per persone con disabilità sensoriali relative a percorsi naturalistici che raggiungono le dighe valdostane e il Museo dell'Artigianato Valdostano (MAV) si è reso disponibile a valorizzare i contenuti sull'applicazione attraverso i contenuti di un'audioguida sul museo.

La spesa dedicata al progetto ammonta complessivamente ad euro 113.415,40, a valere sul Fondo statale per il finanziamento di progetti e di attività di interesse generale nel Terzo settore, di cui all'art. 72 del Codice del Terzo settore, per la realizzazione di attività in favore delle persone con disabilità sensoriale per il periodo dal 2 maggio 2024 al 4 novembre 2024.

 

 

 @vdaufficiale  

 regionevalledaosta.official

 Regione Valle d'Aosta

 Regione Autonoma Valle d'Aosta

 RegVdA

 

 

0510

us

 

Fonte: Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



Ufficio stampa - Bureau de presse
T. 0165 27 32 00 - 32 90
F. 0165 27 34 02
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Questa comunicazione è stata generata tramite l'applicativo
Municipium

23 giu 2011

Il Festival degli antichi sapori e tradizioni dell'etruria di Civitavecchia su SKY 843 e su TV SAT canale 84 a cura di Maurizio Zini.


 

Andrà in onda a cura di Maurizio Zini, giovedì 23 giugno 2011 alle ore 22,00 ed in replica il venerdì 24 giugno alle ore 24 e sabato 25 giugno alle ore 13, la produzione di Dm News su SKY 843 e TV SAT canale 84, dell'importante manifestazione "Festival degli antichi sapori e tradizioni dell'etruria" organizzata dalla Pro-Loco di Civitavecchia e da Tuscia turismo, nell'incantevole  Parco Archeologico delle Terme Taurine, lo scorso 18 e 19 giugno 2011.
L'evento ha visto il Patrocinio del Ministero Beni e Attività Culturali, Regione Lazio Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, Provincia di Roma, Provincia di Viterbo - Assessorato al turismo. Dei Comuni di Blera, Cellere, Cerveteri, Ciampino, Civitavecchia Assessorato al Turismo,  Montalto di Castro, Monteromano,  Tarquinia e Tolfa. Di Bic Lazio spa e del Consorzio Proloco Lazio.
La manifestazione, è stata inaugurata dall'On. Francesco Giro, Sottosegretario ai Beni Culturali sabato alle 10,30 con un convegno dal titolo: "Innovazione: risorsa per lo sviluppo turistico", nel corso del quale sono state presentate importanti innovazioni tecnologiche. L'incontro tra operatori ed amministratori, ha offerto dunque l'occasione di un confronto per capire insieme gli scenari futuri nei quali il territorio si troverà ad operare nei prossimi anni.  Tra i temi trattati: Presentazione del Portale regionale del turismo; Descrizione, nell'ambito del Distretto Tecnologie della Cultura del Lazio, del progetto relativo alla Necropoli della Banditaccia di Cerveteri; Q-R Code: pannelli parlanti a Tarquinia; Presentazione dei servizi "Too-way", Banda larga senza cavi via satellite (a cura di Eutelsat). Particolare importanza riveste nelle aspettative degli organizzatori la presentazione del progetto "Civitavecchia: Gate of Italy" , previsto per il prossimo anno, all'interno del porto di Civitavecchia, per intercettare ed interagire con l'imponente traffico crocieristico (e non solo) che prevede di raggiungere nel 2012 i 2 milioni e mezzo di passeggeri. Il convegno è stato chiuso dall'intervento di Pierrecci Codess, sugli innovativi sistemi di valorizzazione del Patrimonio Archeologico e territoriale del Lazio.
Anche nell'area stand, alcuni espositori hanno presentato tecnologie innovative per il turismo mentre altri hanno offerto degustazioni a km 0. Ma forse la parte più spettacolare, perfettamente ambientata nella magnifica cornice del parco archeologico che circonda con il roseto e l'orto botanico le terme imperiali di Traiano, è quella relativa alla rappresentazione in costume di un drappello di legionari romani che hanno pattugliato, come in epoca romana, l'intera area allestita, con la ricostruzione del loro accampamento nel quale sono state vissute, anche  antiche preparazioni  alimentari ed antichi mestieri.
Sabato ha chiuso la manifestazione il recital del pianista Gualdi e i giochi di fuoco.
La domenica è stata effettuata una caccia al tesoro con 1.500 studenti e le due giornate hanno offerto infine, l'occasione per visitare la magnifica area archeologica, approfittando dei  percorsi guidati e dei servizi di animazione per le famiglie e i più piccoli e Baby Parking.

 

 


Tutti i telespettatori - dichiara Maurizio Zini - hanno così a disposizione, un programma culturale esclusivo su SKY 843 e TV SAT 84, per seguire le interviste ai vari ed autorevoli protagonisti di Civitavecchia e di tutti i comuni limitrofi.

La trasmissione sarà inoltre visibile on demand, sulla web-tv di www.dmnews.it in onda 24 ore su 24.

Buona Visione.


FESTIVAL DEGLI ANTICHI SAPORI E TRADIZIONI DELL'ETRURIA

Parco Archeologico delle Terme Taurine, Civitavecchia 18 e 19 giugno

Con il Patrocinio di: Ministero Beni e Attività Culturali, Regione Lazio Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, Provincia di Roma, Provincia di Viterbo - Assessorato al turismo. Dei Comuni di Blera, Cellere, Cerveteri, Ciampino, Civitavecchia Assessorato al Turismo,  Montalto di Castro, Monteromano,  Tarquinia e Tolfa. Di Bic Lazio spa e del Consorzio Proloco Lazio.

Programma 

SABATO 18 - Apertura della Manifestazione (ore 10.30)

Inaugurazione dell'aerea e degli stand

on. Francesco Giro, sottosegretario  Beni  Culturali 

Convegno "Innovazione: risorsa per lo sviluppo turistico" (ore 11,00)

Saluto delle autorità 

Presentazione del Portale regionale del turismo (Regino Brachetti - Presidente LAIT spa)

Descrizione, nell'ambito del Distretto Tecnologie della Cultura del Lazio, di uno dei progetti relativi al sito della Necropoli della Banditaccia di Cerveteri ( Presentazione di Paco Lanciano)

Q-R Code: pannelli parlanti a Tarquinia (Leonardo Tosoni)

Presentazione del progetto "Civitavecchia: Gate of Italy" (Maurizio Mariani, Proloco di Civitavecchia)

Presentazione dei servizi "Too-way",  Banda larga senza cavi via satellite (a cura di Eutelsat)

Circuiti culturali e servizi al pubblico. Valorizzazione del Patrimonio Archeologico e territoriale del Lazio (a cura di Pierreci Codess).

Contributo dei sindaci e degli amministratori comunali di: Blera, Cellere, Cerveteri, Ciampino, Civitavecchia,  Montalto, Monteromano,  Tarquinia e Tolfa

Area Spettacoli e Stand (fino alle ore 23,00)

Presentazioni di tecnologie innovative per il turismo (a cura degli espositori)

Rappresentazione in costume: un drappello di legionari romani

Degustazioni e visite guidate

Gli antichi mestieri

Concerto del pianista Gualdi (ore 21,00)

Giochi di fuoco

DOMENICA 19 – Caccia al tesoro (ore 11,00)

Scopri le antiche terme: percorsi guidati per studenti nel Parco Archeologico

Presentazione di antiche preparazioni

Degustazioni a km 0

Animazione per le famiglie e i più piccoli. Baby Parking

Sponsor della manifestazione

alesS don milani -. carcan  (progettazione e arredamento d'interni)- cilia spa – CONFIMPRESA TURISMO -gruppo liberati peugeot  - mitinitaly –ml lavori edili  - renovitalia - rewind  - sar hotel  - tecnoasfalti 

21 set 2015

Immigrazione, lavoro, padroni, imprenditori, signori della finanza


Il mistero è grande, ma non troppo: abbiamo un mondo di imprenditori fuori dalla storia, che temono le nuove tecnologie, come il diavolo teme l’acqua santa: infatti la scelta di far arrivare, sicuramente quanto meno stimolati, milioni di disperati dall'Africa, facendo del buonismo ipocrita.

La logica terrificante, di abbassare il costo del lavoro con la concorrenza tra miserabili è antica quanto la civiltà.

Invece le nuove tecnologie generebbero un mondo di tecnici, da pagar bene, ma difficilmente controllabili, ecco a voi il segreto della preferenza dei nuovi schiavi, semi analfabeti o analfabeti totali, mentre la tecnologie sviluppa una classe simile a quella artigianale che è più consapevole e decisa a difendere i prorpi diritti, togliendo spazio ai signori della finanza.

29 set 2010

università campane - Oracle Soa campus, via al progetto per 13 laureati nelle università campane

0 - E' stata presentata oggi la seconda edizione di Oracle SOA Campus, l'iniziativa promossa dalla Oracle Corporation, l'azienda di sistemi software e hardware per le imprese con l'obiettivo di formare in tecnologie innovative 13 giovani e brillanti neolaureati presso le università della Campania. 

Promosso in collaborazione con 8 business partner Oracle, il progetto si avvale del patrocinio morale della Regione Campania e del supporto dell'Assessorato regionale all'Università ed alla Ricerca, e rappresenta una possibilità concreta di inserimento lavorativo presso qualificate aziende campane. 

Oracle SOA Campus prevede un corso gratuito di sei settimane sui temi della SOA (Service Oriented Architecture), del BPM (Business Process Management), dell'Enterprise 2.0 e dei Portali, e successivamente un periodo lavorativo presso una delle 8 aziende partner di Oracle (Accenture, Blue System, Future Space, Globo, ITS - Information Technology Services, Primeur, Software Design e Value Team).

E' possibile sottoporre la propria candidatura entro il 25 ottobre 2010 collegandosi al link:
http://www.oracle.com/it/products/middleware/soa/campus-172021-ita.html.

La selezione è aperta a brillanti laureati in Informatica, Ingegneria Informatica, Ingegneria Elettronica (con specializzazione in Informatica), Matematica (con specializzazione in Informatica) o Statistica (con specializzazione in Informatica), che ambiscono a lavorare su tecnologie e progetti innovativi nell'area dell'integrazione applicativa e dello sviluppo di applicazioni basate su architetture orientate ai servizi.
I candidati dovranno comprovare la conoscenza (tramite esami universitari o esperienze lavorative) delle tecniche di programmazione Java/Java2, Application Server, Database Relazionale.

La fase di formazione si svolgerà a Napoli dall'8 novembre al 17 dicembre 2010 su tematiche quali le tecnologie Oracle per la creazione di servizi web, gli strumenti e le tecniche di sviluppo di applicazioni composite, fino alle soluzioni per la gestione dei processi di business. Al termine del periodo di training, comprensivo di sessioni di coaching e mentoring, i giovani talenti sosterranno l'esame di certificazione ufficiale di Oracle University e potranno accedere a un periodo di esperienza lavorativa presso uno dei business partner Oracle. I candidati selezionati verranno inseriti nelle aziende sponsor tramite uno stage retribuito (della durata minima di 6 mesi), o un contratto a progetto o un contratto a tempo determinato/indeterminato, in base al profilo e alle potenzialità dimostrate.

Alla presentazione sono intervenuti l'assessore all'Università e alla Ricerca della Regione Campania Guido Trombetti, il professor Giuseppe Zollo ed i manager Oracle Paolo Aimaretti, direttore Alliances & Channels Technology Oracle Italia, e Orfhlaith Ni Chorcora, senior director Marketing Oracle Education Initiatives.

"La strategia regionale per la ricerca  e lo  sviluppo del territorio è fortemente orientata a favorire  il legame tra le università e le aziende ", ha dichiarato l'assessore Trombetti.

"Sono già in corso di attuazione due importanti azioni. Mi riferisco alla creazione delle "Reti di Eccellenza", per il potenziamento del capitale umano, con progetti presentati congiuntamente da imprese ed università; ed al bando per la creazione dei "Campus dell'innovazione", orientato al potenziamento infrastrutturale e allo sviluppo di progetti di ricerca realizzati da imprese e centri di ricerca pubblici. I due bandi mettono a disposizione risorse per 100 milioni di Euro di finanziamento. Contiamo di chiudere e pubblicare le graduatorie entro fine anno. Parallelamente stiamo  lavorando con il  MIUR per una efficace utilizzazione delle risorse rese disponibili dal PON Ricerca: l'intento è realizzare reti stabili sul territorio nei principali settori produttivi regionali", ha concluso Trombetti.



9 giu 2023

I misteri del lavoro attuale.

Io mi diverto a controllare le panzane raccontate o scritte dai giornalisti nostrani, pure loro spesso sono degli sfruttati, sotto pagati, almeno nella prima parte della loro carriera, ma restano fedeli al loro padrone, anche se con loro usa il bastone.
Sono figlio della cultura che un lavoro decente deve permettere a una persona di pagarsi la casa, affitto o mutuo che sia, anche per un monolocale.
Gli conceda di comprarsi, pure a rate, gli elettrodomestici necessari, con un'utilitaria, anche di seconda mano.
Invece vedo sempre più ragazzi che lavorano per 400 euro al meso, per otto ore al giorno.
Devono apprendere il lavoro, ma spesso è un mestiere facile e banale.
Vedo il lavoro nero trionfare, sempre meno pagato e pochi super esperti, informatici per esempio, molto ben foraggiati.
Mi sembra un mondo impazzito, assurdo, profondamente ingiusto, i giovani disprezzano il lavoro fisso, che concede a loro un reddito sicuro, decente e sognano di essere dei divi di Tik Tok, imitando personaggi proposti come vincenti, ma i cui 730 nessuno conosce.
Ora arriva la sorpresa finale, l'Intelligenza Artificiale e qui ne raccontano tante, come  non funziona, che sta per fallire la società che l'ha creato, ma poi tutto è funzionante e si prospettano grandi utili per i creatori di tale strumento.
Così il lavoro sarà un bene sempre più raro, ma ripeteranno per anni la filastrocca  che manca personale.
Perché questo avviene?
È semplice, perché abbiamo molti individui allergici alle nuove tecnologie, alle diavolerie moderne.
Così contrastano la concorrenza con manodopera sempre meno costosa, importata diciamo.
C'è chi mi ha fatto osservare che pure nel settore altamente specializzato capita che i salari siano in caduta libera, ma dietro abbiamo la stessa cultura, di chi non sa investire in nuove tecnologie e le teme, giocando sempre a ribasso.
Poi i tecnici, specialmente in campo informatico, possono lavorare tranquillamente da casa propria senza spostarsi all'estero, come capita già oggi per ingegneri informatici ed altro.
Non sarà per tutti così, ma abbiamo, purtroppo, sempre meno operai, pure gli impiegati sono messi a rischio dalle nuove tecnologie, già prima che IA fosse un nuovo spauracchio che terrorizza i pennivendoli.
In pratica, alla fine, cosa c'è ne faremo di questi migranti, che continuano a sbarcare?
Verrà un giorno che converrà a loro tornare a casa, perché i salari da noi perdono forza e il rapporto con il potere d'acquisto si sta assottigliando.
Si parla di 2 o 3 euro all'ora, per i lavori in nero, quindi circa venti euro lordi al giorno, ma che svaniscono per il costo della vita da noi.
Infatti molti di costoro puntano verso la Germania e la Francia, l'Italia è solo un punto di passaggio per loro.
Alla fine avremo milioni di disadattati, di emarginati che si dedicheranno alla manovalanza del crimine e alla violenza etnica e religiosa contro noi, infedeli.
La realtà non si arresta e prima o poi vedremo la sostituzione dei disperati di Deliberoo con macchine che consegneranno la merce a casa direttamente, con la scomparsa di tutti i lavori di manovalanza, sostituiti dai robot, non occidentali, ma cinesi, che già creano disoccupazione nella loro madre patria.
I braccianti sono un assurdo economico e storico, il loro destino è segnato, anche se i caporali non vogliono.
La folla dei disperati servirà solo agli eversori di professione e favorirà giochi sporchi, già lo vediamo, politici e sociali.
Sì, non importiamo servi, schiavi, ma esportiamo cultura e conoscenza tecnologica, così daremo una mano a questo mondo pazzo, che si sta preparando a un futuro di dolore e di morte.

1 nov 2016

Lavoro e futuro, le nuove tecnologie ci salveranno

Mentre la classe politica odia internet e tutto ciò  che è  nuovo, come la cavalleria  pesante, coperta di corrazze, del medioevo odiava, la polvere da sparo: il nuovo avanza e loro, povererini, cercano di arrestare il progresso sfruttando il più  possibile i manovali del Sud del mondo.
Infatti con essi sperano di allontanare sempre più  l'arrivo di robot e Intelligenza Artificiale in ogni campo.
Il costo delle nuove tecnologie, nei primi tempi è  sempre alto e il basso costo della manodopera le rende sconvenienti.
Per fortuna la riduzione del costo della manodopera ha un limite e le nuove tecnologie non hanno competitori, così  manovali sfrutatti e boriosi farabutti della casta spariranno, finalmente, grazie a Dio.

8 set 2022

Le nuove tecnologie e i rischi.

Il futuro sta arrivando e spazzerà via il passato, causando molte vittime, innocenti e colpevoli.
Io non sono uno che teme le nuove macchine, in sé stesse, anzi non vedo l'ora di utilizzarle.
Però so pure che a controllarle saranno personaggi pericolosi, quindi non saranno le nuove tecnologie ad essere brutte e cattive, come qualche commentatore propone, ma gli esseri umani, rimasti un po' degli scimmioni feroci.
Sto parlando dell'Intelligenza Artificiale, con i suoi robot per tutti gli usi, ma soprattutto temo i tecnocrati, magnifici e hitleriani, come cantava Gaber decenni fa. 
Il lavoro sta cambiando e in pochi decenni scompariranno commessi, camerieri, muratori, impiegati e avvocati, mentre chirurghi e medici verranno messi alle strette. 
Non spariranno tutti i lavori, ma tutto verrà diretto e non più eseguito, con pochissima manodopera, forse un milione di lavoratori in Italia saranno anche troppi. 
Chi sarà escluso da tutto questo? 
Chi non avrà la cultura adatta a seguire e controllare le nuove tecnologie, ovvero chi non conosce la razionalità, causa ed effetto, che sposa l'oggettività, finirà male. 
I fatalisti, i fedeli alla religione dell'abbandono alla volontà divina, di qualsiasi divinità si parli, sarà un perdente emarginato, destinato alle baraccopoli, alla miseria, ai ghetti chiusi, dove si rimarrà come in un lager, in attesa della morte. 
Sono troppo pessimista? 
Io intanto aggiungo a tutti costoro il popolo che non suda e non lotta, ma vive di espedienti, gli emarginati che si dedicano al furto, allo spaccio, alla prostituzione. 
Per loro non ci sarà futuro, perché la logica dominante sposa sempre il profitto e schiaccia chi non resta al passo della situazione. 
L'unica arma contro tutto questo resta la cultura, da diffondere a tutti i livelli, parlo di quella tecnica con la sua logica specifica, ma anche di quella sensata e razionale, che noto carente sui social, sempre più zeppo di idiozie orientaleggianti, di scemenze immani anti scientifiche. 
Io non credo nella religione della scienza, assolutista e nazista, ma nel metodo scientifico, da utilizzare sempre in questa era o si finirà nei ghetti dove i robot ci terranno rinchiusi sino alla morte, perché non utili alla produzione e alla crescita del reddito globale.

12 giu 2018

Economia e futuro, con le nuove tecnologie - ARDUINO ROSSI

Pure la pace deve passare attraverso queste nuove tecnologie, che in se stesse non sono né male, né bene, ma solo strumenti da utilizzare: Internet ci dà la possibilità di comunicare e diffondere idee in tutto il mondo, in ogni contesto, un tempo segregati, irraggiungibili.
Poi le tecnologie  per far scomparire tutti i lavori ripetitivi, noiosi, malsani, pericolosi farà bene a tutti, però bisogna dare a chiunque la possibilità di sviluppare occassioni per poter lavorare ed ottenere vantaggi economici.
Quindi bisognerà riaddestrare la popolazione mondiale, sì, l’intera Umanità, perché non ci siano esclusi, se non quelli che vorranno escludersi.

18 mag 2021

Prepariamoci al peggio.

Di cosa parlo?
Del terrorismo islamico per prima cosa, della criminalità che serpeggia nelle nostre periferie, ma soprattutto della reazione dei poteri forti, quelli veri, che non sono dentro gli Stati, ma nelle economie e nel loro sviluppo forsennato e rapidissimo delle nuove tecnologie.
Una vecchia canzone di Giorgio Gaber recitava, "sono magnifici e hitleriani, sono i tecnocrati italiani."
Io sono certo di un fatto, che mai come oggi il potere sia in mano a chi controlla le nuove tecnologie e questo potere sia immenso.
Ovvero mi immagino che possano nascere veri eserciti di robot, o peggio ancora, che si possa emarginare chi non si saprà adattare alle nuove tecnologie, con poco lavoro per pochi, magari utilizzando armi di distruzione di massa contro quelli e questi.
Infatti mi immagino che chi abbia terrore o avrà terrore degli islamisti possa reagire con questi strumenti terribili, non li descrivo per non stimolare le fantasie malate, ma anche dal costo economico basso oltretutto.
Lottare per la pace è un dovere e lo si può fare usando cultura e intelligenza, invece vedo attorno tanto odio, che è spesso emotività sputata con tanta irrazionalità.
Gli islamici non possono essere integrati nella nostra società perché hanno una visione dei non islamici simile a quella che abbiamo noi verso gli animali....... immondi, ovvero siamo il male e per loro accettarci significa offendere Allah.
Poi il loro fatalismo li rende succubi a un destino che cade sempre dall'alto, che devono accettare e subire senza poter reagire, io dico in modo irrazionale.
Senza rassegnazione al loro destino non esisterebbe l'Islam, così i principi di causa ed effetto, che sposa l'oggettività sono per loro bestemmie, eresie da combattere.
Così o ci domineranno, come si fa con gli schiavi per tutti i servizi e gli usi, o ci uccideranno.
La loro integrazione non esiste in nessuna parte del mondo, si può andare d'accordo con i buddisti, con gli animisti, pure con gli induisti, ma non con gli islamici, loro sono sempre i padroni e la prepotenza è alla base del loro agire.
Per questo motivo che non si integrano, ma creano società alternative, alle periferie, ma essendo irrazionali stanno ai piani bassi della società, quasi sempre, covando sempre più odio e ferocia verso gli infedeli.
Da qui nasce la violenza e il terrorismo, che in questa epoca può solo provocare reazioni ancora più mostruose dai non islamici, temo anche indiscriminate e ancora più terribili di quelle dei terroristi.
Prevedere che ci saranno azioni terroristiche più feroci e clamorose di quelle dell'11 settembre è troppo facile, ma che la risposta sarà ancora più cattiva, generalizzata e temo anche........ privata, come dicevo sopra, da parte di qualche gruppo di esperti in biologia o in informatica e robotica, è altamente probabile. 
Io non credo nella possibilità dell'integrazione degli islamici, quindi la soluzione potrebbe stare nell'espulsione di tutti coloro che non credono nel principio costituzionale, che considera tutti uguali, uomini e donne, razze ed etnie differenti, compreso le religioni.
Ci dovrebbe essere l'obbligo del rispetto delle scelte private degli individui, come il cambio di religione, che per loro è sempre apostasia da punire con la morte, o anche accettare l'ateismo dei loro figli e fratelli, mogli e figlie, se loro lo desiderassero. 
La cultura ci potrebbe salvare, ovvero esportando, per esempio con internet, la nostra cultura occidentale e razionale in tutto il mondo, nei suoi principi essenziali almeno, si disarmerebbe il terrorismo e il potenziale antiterrorismo, ancora più pericoloso secondo il mio modesto parere.
Chi considera gli infedeli esseri da trattare peggio dei cani e le donne come persone senza diritti non può stare da noi, anche perché quando ha giurato il rispetto delle nostre leggi, per diventare cittadino italiano e sulla costituzione, ha giurato il falso.

28 set 2010

Campania, Napoli - Oracle Soa campus, via al progetto per 13 laureati nelle università campane #@
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27/09/2010 - E' stata presentata oggi la seconda edizione di Oracle SOA Campus, l'iniziativa promossa dalla Oracle Corporation, l'azienda di sistemi software e hardware per le imprese con l'obiettivo di formare in tecnologie innovative 13 giovani e brillanti neolaureati presso le università della Campania. 
Promosso in collaborazione con 8 business partner Oracle, il progetto si avvale del patrocinio morale della Regione Campania e del supporto dell'Assessorato regionale all'Università ed alla Ricerca, e rappresenta una possibilità concreta di inserimento lavorativo presso qualificate aziende campane. 
Oracle SOA Campus prevede un corso gratuito di sei settimane sui temi della SOA (Service Oriented Architecture), del BPM (Business Process Management), dell'Enterprise 2.0 e dei Portali, e successivamente un periodo lavorativo presso una delle 8 aziende partner di Oracle (Accenture, Blue System, Future Space, Globo, ITS - Information Technology Services, Primeur, Software Design e Value Team).
E' possibile sottoporre la propria candidatura entro il 25 ottobre 2010 collegandosi al link: http://www.oracle.com/it/products/middleware/soa/campus-172021-ita.html.
La selezione è aperta a brillanti laureati in Informatica, Ingegneria Informatica, Ingegneria Elettronica (con specializzazione in Informatica), Matematica (con specializzazione in Informatica) o Statistica (con specializzazione in Informatica), che ambiscono a lavorare su tecnologie e progetti innovativi nell'area dell’integrazione applicativa e dello sviluppo di applicazioni basate su architetture orientate ai servizi.
I candidati dovranno comprovare la conoscenza (tramite esami universitari o esperienze lavorative) delle tecniche di programmazione Java/Java2, Application Server, Database Relazionale.

La fase di formazione si svolgerà a Napoli dall'8 novembre al 17 dicembre 2010 su tematiche quali le tecnologie Oracle per la creazione di servizi web, gli strumenti e le tecniche di sviluppo di applicazioni composite, fino alle soluzioni per la gestione dei processi di business. Al termine del periodo di training, comprensivo di sessioni di coaching e mentoring, i giovani talenti sosterranno l'esame di certificazione ufficiale di Oracle University e potranno accedere a un periodo di esperienza lavorativa presso uno dei business partner Oracle. I candidati selezionati verranno inseriti nelle aziende sponsor tramite uno stage retribuito (della durata minima di 6 mesi), o un contratto a progetto o un contratto a tempo determinato/indeterminato, in base al profilo e alle potenzialità dimostrate.
Alla presentazione sono intervenuti l’assessore all’Università e alla Ricerca della Regione Campania Guido Trombetti, il professor Giuseppe Zollo ed i manager Oracle Paolo Aimaretti, direttore Alliances & Channels Technology Oracle Italia, e Orfhlaith Ni Chorcora, senior director Marketing Oracle Education Initiatives.
"La strategia regionale per la ricerca  e lo  sviluppo del territorio è fortemente orientata a favorire  il legame tra le università e le aziende ”, ha dichiarato l’assessore Trombetti.
"Sono già in corso di attuazione due importanti azioni. Mi riferisco alla creazione delle "Reti di Eccellenza", per il potenziamento del capitale umano, con progetti presentati congiuntamente da imprese ed università; ed al bando per la creazione dei "Campus dell'innovazione", orientato al potenziamento infrastrutturale e allo sviluppo di progetti di ricerca realizzati da imprese e centri di ricerca pubblici. I due bandi mettono a disposizione risorse per 100 milioni di Euro di finanziamento. Contiamo di chiudere e pubblicare le graduatorie entro fine anno. Parallelamente stiamo  lavorando con il  MIUR per una efficace utilizzazione delle risorse rese disponibili dal PON Ricerca: l'intento è realizzare reti stabili sul territorio nei principali settori produttivi regionali", ha concluso Trombetti. 

3 feb 2011

Ambiente - WWF: UN MONDO TOTALMENTE ALIMENTATO DA ENERGIA PULITA E RINNOVABILE ENTRO IL 2050 E’ POSSIBILE E IMPERATIVO


WWF: UN MONDO TOTALMENTE ALIMENTATO DA ENERGIA PULITA E  RINNOVABILE ENTRO
IL 2050 E' POSSIBILE E IMPERATIVO

Entro il 2050 tutte le esigenze mondiali di energia potrebbero essere
alimentate in modo pulito, rinnovabile ed economico, secondo un nuovo,
importante rapporto del WWF.

Redatto in due anni, "The Energy Report" affronta in modo globale il
problema del bisogno di energia, inclusi i trasporti, e il modo di renderla
adeguata, sicura e disponibile a tutti.

"Se continuiamo a dipendere dai combustibili fossili ci troveremo davanti ad
un futuro di timori crescenti per il costo dell'energia, la sicurezza dei
rifornimenti e gli impatti dovuti ai cambiamenti climatici", ha detto
Stefano Leoni, presidente del WWF Italia. "Noi offriamo uno scenario
alternativo – molto più promettente e interamente raggiungibile. L'Energy
Report  dimostra che in quattro decenni potremmo avere delle economie
floride e una società interamente alimentata da energia pulita, a basso
costo e rinnovabile, nonché una qualità della vita decisamente migliore. Il
rapporto è più che uno scenario – è un richiamo all'azione. Possiamo creare
un futuro più pulito e rinnovabile, ma dobbiamo cominciare subito".
Il rapporto del WWF esclude la necessità del nucleare a livello globale e
non considera tale tecnologia necessaria per fare a meno dei combustibili
fossili. "Non possiamo sfuggire alla realtà, e cioè al fatto che la fissione
nucleare produce scorie pericolose che restano tali per migliaia di anni,
che non esiste alcun posto al mondo dove possano essere stoccate senza
rischi e che i materiali e le tecnologie necessari per la produzione di
energia nucleare possono essere usati anche per produrre ordigni bellici. Il
rapporto sottolinea anche che il nucleare è un' alternativa estremamente
costosa. Prima di destinare miliardi alla creazione di una nuova generazione
di centrali elettriche nucleari, dovremmo chiederci se non sarebbe più
opportuno destinare tali risorse ad altre tecnologie energetiche
sostenibili. E' precisamente la stessa domanda che ci facciamo in Italia, e
la risposta che ci diamo è decisamente che SI, è più opportuno puntare sulle
fonti rinnovabili e l'efficienza energetica" conclude Leoni.
L'Energy Report, diviso in due parti, contiene un'analisi dettagliata e uno
scenario prospettati dall'Ecofys, consulente di tutto rispetto per quanto
concerne l'energia, e un'analisi del WWF.
Il dossier dimostra come entro il 2050 il fabbisogno di elettricità,
trasporti, energia industriale e privata potrebbe essere soddisfatta dalle
energie rinnovabili, con un uso solo residuale e isolato di combustibile
fossile e nucleare – riducendo così in modo drastico le preoccupazioni sulla
sicurezza dell'energia, l'inquinamento e, non da ultimo, per i cambiamenti
climatici catastrofici.

L'efficienza energetica nelle costruzioni, nei veicoli e nell'industria
diventerebbe un ingrediente fondamentale, insieme ad un aumento delle
esigenze energetiche soddisfatto da elettricità prodotta da fonti
rinnovabile e fornita da reti di distribuzione efficienti e intelligenti
(smart grids).

Secondo lo scenario WWF-Ecofys, nel 2050 la richiesta totale di energia sarà
minore del 15% di quella del 2005, malgrado l'aumento della popolazione,
della produzione industriale, del trasporto e delle comunicazioni –
rendendola disponibile anche a coloro che attualmente non ne hanno. Il mondo
non dipenderà più dal carbone o dai combustibili nucleari, mentre le regole
internazionali e la cooperazione limiteranno i potenziali danni ambientali
derivanti dalla produzione di biofuels e dallo sviluppo dell'idroelettrico.

Il Rapporto del WWF giunge proprio alla vigilia del Consiglio Europeo
dedicate all'Energia e all'Innovazione e sottolinea l'importanza cruciale
dell'efficienza energetica per raggiungere un futuro energetico sicuro,
sostenibile e rinnovabile. Ed è proprio questo il punto su cui il WWF chiede
ai leader europei di focalizzarsi, con un occhio particolare all'Italia che
in passato si è distinta con grandi proclami e promesse sull'efficienza.
"Nell'Energy Report di proposito non ci basiamo su ipotesi stravaganti circa
i benefici delle tecnologie di là da venire", ha detto Kees van der Leun,
direttore di Ecofys. "E' una stima moderata della futura energia rinnovabile
di cui potremo godere entro il 2050. Le soluzioni per la sfida globale
energetica sono a portata di mano. Ci sono numerosi sistemi per usare
l'energia in modo più efficiente, il che ci permette di gestire le attuali
risorse energetiche in modo più oculato. Inoltre cogliamo la possibilità di
usare le grandi  quantità di energia sostenibile di cui disponiamo".

Fornire energia sicura, accessibile e pulita nella quantità richiesta
richiederà uno sforzo globale – simile alla risposta globale alla crisi
finanziaria mondiale. Ma i benefici saranno maggiori nel lungo termine e i
risparmi dovuti ai costi inferiori bilanceranno tutti i nuovi investimenti
in energia rinnovabile ed efficiente entro il 2040; i risparmi, in uno
scenario "business as usual", ammonteranno a circa 4 miliardi di euro,
dovuti solo al minor costo dell'energia entro il 2050.

Altri benefici verranno dalla diminuzione dei conflitti per la sicurezza
energetica, fuoriuscite inquinanti e interruzioni di rifornimento che si
verificano quando ci si procura combustibili fossili in esaurimento in zone
a rischio politico o ambientale.

Cosa importante, lo scenario dell'Energy Report vedrebbe le emissioni di CO2
ridotte dell'80% entro il 2050 – con maggiori probabilità di limitare
l'aumento medio della temperatura globale sotto i 2°C rispetto all'età
preindustriale, evitando il rischio di cambiamenti climatici catastrofici.
"Vivremo in modo diverso, ma vivremo bene", conclude Stefano Leoni."Dobbiamo
fornire energia a tutti senza mettere in pericolo il Pianeta e questo
rapporto dimostra come fare."

ESTRATTO DEL DOSSIER - IN ITALIANO -
http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=27076&content=1TESTO

25 mar 2011

WWF: “PARTE DOMANI IL GIRO DEL MONDO A LUCI SPENTE PER UN FUTURO


SABATO 26 MARZO 20.30-21.30: L’ORA DELLA TERRA
WWF: “PARTE DOMANI IL GIRO DEL MONDO A LUCI SPENTE PER UN FUTURO SOSTENIBILE E SICURO”

TUTTI I NUMERI DELL’EARTH HOUR: adesione record di 134 Paesi del mondo,
oltre 200 Comuni italiani spegneranno castelli, torri, fontane, piazze e sedi istituzionali

IL MESSAGGIO DI BAN KI-MOON: “60 minuti di buio per aiutare il mondo a vedere la luce”
E IN TUTTO IL MONDO UN MINUTO DI SILENZIO PER IL GIAPPONE

A ROMA GREEN CARPET IN PIAZZA NAVONA CON DE SICA E ROSOLINO
Prima volta per Duomo di Milano e Ponte Vecchio a Firenze e decine di iniziative in tutta Italia

Programmi su www.wwf.it . Sezione foto&video per caricare le proprie loro foto della serata

È il messaggio del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon a lanciare il conto alla rovescia finale verso l’Ora della Terra del WWF, il più grande movimento globale per il pianeta mai organizzato, che domani 26 marzo coinvolgerà centinaia di milioni di persone, nel numero record di 134 Paesi – e oltre 200 Comuni italiani, quasi il doppio dell’anno scorso - in un simbolico giro del mondo a luci spente attraverso tutti i fusi orari, per dimostrare che il mondo è pronto ad affrontare la lotta al cambiamento climatico e costruire fin da oggi un futuro sostenibile.

"In tutto il mondo gli individui, le comunità, le imprese e i governi stanno realizzando nuove idee e tecnologie per creare un futuro comune sostenibile” ha detto il segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon. "Domani, uniamoci insieme per celebrare questo sforzo comune per proteggere il pianeta e garantire il benessere umano. Usiamo 60 minuti di buio per aiutare il mondo a vedere la luce".

“Il WWF ha deciso di mantenere vivo lo spirito dell’evento, nonostante la tragedia in Giappone, il rischio nucleare e i combattimenti in corso nel Mediterraneo, perché l’Ora della Terra dà un messaggio globale di speranza, in un futuro sostenibile per il Pianeta, in un benessere reale per le persone” ha detto Stefano Leoni, presidente del WWF Italia. “A tutti chiediamo un impegno che vada oltre il gesto simbolico e duri nel tempo, come suggerisce il nuovo logo 60 “più”, per costruire ogni giorno un futuro sostenibile, in cui l’umanità viva davvero in armonia, con la Natura e con se stessa.”

“Oggi abbiamo disponibili tecnologie pacifiche, pulite, rinnovabili e sicure, e tante altre ne potremo creare con il  nostro ingegno – ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del WWF Italia - Ma insieme alle tecnologie, faranno la differenza le pratiche quotidiane di individui, comunità, imprese, Governi, per azzerare le emissioni di gas serra e usare in modo saggio ed equo le risorse naturali che il pianeta ci offre.”

UN MONDO DI SPEGNIMENTI
Il via all’emozionante “domino” di spegnimenti globali, che in tutto il mondo sarà aperto da un minuto di silenzio per le vittime in Giappone, scatterà domani nelle isole Fiji e in Nuova Zelanda alle 20.30 locali (7.45 ora italiana), per proseguire attraverso tutti i fusi orari, in 134 Paesi su tutti e 7 i continenti, in tutti i Paesi del G20 e in migliaia di città, di cui oltre 200 in Italia. Resteranno al buio icone mondiali come la Tour Eiffel, l’Empire State Building, il Cristo Redentore di Rio, Times Square a New York, il Big Ben, l’Acropoli di Atene, la porta di Brandeburgo, l’Opera House di Sidney, meraviglie naturali come le Cascate del Niagara e le Cascate Victoria, il castello dei reali di Svezia, la più grande moschea degli Emirati Arabi Uniti, quattro dei cinque grattacieli più alti del mondo, compreso il più alto Burj Khalifa a Dubai, 828 metri, che da solo spegnerà circa mezzo milione di luci.
E quest’anno l’evento ha varcato i confini di nuovi Paesi in via di sviluppo o dagli incerti equilibri politici e sociali, come l’Iran, la Palestina, il Libano, la Giamaica, l’Uganda, Swaziland, Tajikistan, Azerbaijan e Uzbekistan, Trinidad&Tobago, Lesotho e Ciad, che si spegneranno per la prima volta.


TUTTI I NUMERI DALL’ITALIA
In Italia, dove sono scesi in campo testimonial come Marco Mengoni, Paola Maugeri, Massimiliano Rosolino, Vittorio Brumotti, Francesco Totti, Camila Raznovich e il personaggio d’animazione Pocoyo, hanno aderito più di 200 tra amministrazioni e Comuni, di cui oltre 40 capoluoghi, che dedicheranno la serata al pianeta mettendo in luce, o meglio al buio, le perle storico-artistiche del nostro territorio, dalla classicità romana agli sfarzi barocchi, dai borghi medievali fino agli edifici più moderni.
Eventi centrali in piazza Navona a Roma, con green carpet di celebrities a partire da Christian De Sica e Massimiliano Rosolino,  e sotto il Duomo di Milano, che si spegne quest’anno per la prima volta. Ma si spegneranno anche icone come il Colosseo a Roma, il Ponte Vecchio a Firenze, la Torre di Pisa, l’Acquario di Genova, il Maschio angioino, la Basilica di Superga, piazza del Campo a Siena, la Valle dei Templi di Agrigento, piazza Pretoria a Palermo e piazza Duomo a Siracusa.
Lungo tutto lo stivale resteranno al buio almeno 25 tra rocche, fortezze e castelli, tra cui il Castello Sforzesco di Milano, la rocca albornoziana di Spoleto e il Castello di Federico II a Lucera, una quindicina di torri, tra cui quelle degli Asinelli a Bologna, interi borghi saranno illuminati da fiaccole, e si spegneranno una decina di porte e mura difensive, compresa la suggestiva cinta muraria di Monteriggioni. E poi una trentina tra chiese, abbazie, basiliche e campanili, sette ponti di cui quattro a Parma e dieci fontane, come la fontana dei Quattro fiumi di Piazza Navona o la fontana maggiore di Perugia. Tra gli edifici più moderni, il grattacielo Pirelli di Milano e la speciale copertura esterna del nuovo Palazzo Costa a Genova. Più di 40 i palazzi comunali o le sedi istituzionali­ che per l’occasione spegneranno le luci, decine le piazze. E poi, interi tratti di lungomare su Adriatico, Ionio, Tirreno, oltre alle vie centrali di Riccione. Una serie indefinita di monumenti, statue, corsi, scuole, ville e palazzi storici, chicche come la Cartiera papale di Ascoli Piceno, e per i più romantici, anche una “passeggiata dell’amore” a Cassinetta di Lugagnano (MI). Tra tutte le regioni, ad aggiudicarsi a oggi il primato degli spegnimenti è la Campania con 31 Comuni, seguita da Toscana e Abruzzo che ne hanno coinvolti rispettivamente 26 e 21.

Dal mondo delle imprese, che oltre a impegnarsi nella riduzione delle proprie emissioni di CO2 e della propria impronta sull’ambiente, hanno aderito all’Ora della Terra, si spegneranno o si abbasseranno le luci, nel rispetto delle norme di sicurezza, sulle 14 navi di Costa Crociere in navigazione in Mediterraneo, Sud America, Emirati Arabi, Caraibi, Oceano Indiano, Estremo Oriente, nei 51 ipermercati Auchan di tutta Italia, nei negozi IKEA (che in 15 piazze distribuirà le bulb box per il corretto smaltimento delle lampadine efficienti), in 47 edifici europei del Gruppo UniCredit, di cui 9 in Italia, in 44 sedi direzionali, oltre all’insegna della direzione generale di Roma Eur, del Gruppo Poste Italiane, le sedi Terna di Roma, Torino, Milano, Padova, Firenze, Napoli, Cagliari e Palermo, le insegne dei tre stabilimenti di Birra Peroni a Roma, Bari e Padova, e di tutti gli stabilimenti italiani di Sofidel (marchio Regina). Luci spente anche nelle vetrine di Dodo (anche a Parigi e Dusseldorf) e Camomilla Italia, nelle sedi di Epson e Epson Meteo, DHL–supply chain, Berendsohn Italiana Spa e Tetra Pak. Per la catena Starwood Hotels and Resort, luci soffuse a Roma nel Westin Excelsior e St. Regis, mentre il Westing Palace di Milano e l’Hotel Danieli di Venezia organizzano cene a lume di candela. Coca-Cola HBC Italia sospenderà invece ogni tipo di consumo energetico per un’ora in tutti i suoi uffici e impianti produttivi sul territorio.

Decine le iniziative organizzate lungo tutto lo stivale da oltre 65 gruppi locali del WWF e per l’occasione, apertura straordinaria e iniziative speciali in circa venti Oasi WWF, per suggestive escursioni notturne, osservazione di stelle, rapaci o insetti notturni, cene a lume di candela, convegni, concerti o iniziative davvero uniche come la costruzione di bici che producono elettricità con cui illuminare lo spettacolo serale “Pronto Mondo?!?!” all’Oasi Gole del Sagittario (Anversa degli Abruzzi).

LE INIZIATIVE ONLINE
Altissima la partecipazione alle iniziative online, attraverso speciali applicazioni per twitter, myspace, youtube, i-phone, e italiani nella top ten globale per numero di messaggi arrivati sulla piattaforma globale “Beyond the hour” (www.wwf.it ), in cui migliaia di persone, ma anche imprese e istituzioni, hanno dichiarato in tutte le lingue il loro impegno per il pianeta, dalle 83 città cinesi, tra cui Shangai che creerà 1000 ettari di nuovi spazi verdi urbani o Chengdu che distribuirà 60.000 biciclette in aree centrali della città, fino alle testimonianze dei più giovani, come il rap della scuola media di Terni che in questi giorni sta facendo il giro del web. E sono tantissime le idee arrivate dai ragazzi di Repubblica@Scuola per rendere la propria scuola più sostenibile. Le migliori riceveranno un contributo di 5000 euro offerto da Electrolux per avviarne la realizzazione.

TUTTI INVITATI A CARICARE LA PROPRIA FOTO DELLA SERATA NELLA SEZIONE FOTO&VIDEO SUL SITO WWW.WWF.IT/ORADELLATERRA

I PATROCINI
L’Ora della Terra 2011 ha ricevuto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), dell’Unione Province d’Italia (UPI), dell’Associazione Comuni Virtuosi, del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane. Ha già aderito anche l’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (AGESCI).

I MEDIA PARTNER
LE INIZIATIVE SPECIALI CON REPUBBLICA.IT: Per “La mia scuola non divora il pianeta”, gli studenti del canale Repubblica@scuola stanno elaborando idee per rendere la propria scuola più sostenibile; gli elaborati più efficaci riceveranno un contributo economico offerto da Electrolux per avviarne la realizzazione. Inoltre, tutti invitati a inviare un video di max due minuti con la propria azione “green” per l’iniziativa “Ciak! Si gira la tua azione per il pianeta”; i migliori saranno pubblicati online e premiati con la maglietta di Earth Hour.
IL FREE PRESS METRO: ha aderito all’Ora della Terra e sta invitando i propri lettori ad aggiungere la propria azione “green” alla piattaforma globale su www.wwf.it  firmando “lettore di metro”. I migliori verranno pubblicati sul giornale.
RTL 102,5 e HALLMARK coinvolgeranno ascoltatori e spettatori attraverso gli spot dell’iniziativa e rubriche dedicate.

Roma, 25 marzo 2011
Contatti stampa WWF Italia: 06 84497213, 349 0514472 f.mapelli@wwf.it

3 set 2023

Immigrazione e la guerra tra il vecchio e il nuovo.

In Italia, sino a pochi anni fa e in parte ancora oggi, nascere dentro certi clan, mafiosi o clientelari, dava molte opportunità, oppure fare politica in qualche gruppo politico, saltando da posizione a posizione, rendeva la vita meno gravosa.
Poi chi non voleva arrendersi poteva sempre emigrare e magari fare carriera, ottenere riconoscimenti che in Patria neppure poteva sognare.
Internet ha accorciato le distanze ed ha messo a disposizione, per chi sa utilizzare la rete bene e non solo per perdere tempo, molte opportunità, che un tempo, anche solo 20 anni fa, erano neppure immaginabili.
Il sistema clientelare italiano sta perdendo i pezzi, ma il popolo dei militanti non si arrende, non ha altre possibilità, perché voglia di lavorare non ne hanno, ma anche la voglia di impegnarsi e mettersi in gioco pure non la conoscono.
Costa troppa fatica usare veramente il cervello.
Così si sta tentando di fermare la storia con queste masse di disperati, che per entrare nella nostra cultura dovrebbero restare da noi almeno 10 generazioni e forse il loro pensiero si evolverebbe.
In fondo gli islamisti rassegnati al loro fato e i raccomandati sono servizievoli verso il potere costituito, qualunque esso sia, sono rassegnati e ubbidienti verso i loro capi, i primi seguono i mullah, i secondo obbediscono ciecamente ai capi partito e ai sindacalisti.
Il mondo cambia rapidamente e li sta piazzando, quindi bisogna fermare il Sole, non la terra perché sono anche terrapiattisti con la terra al centro dell'universo, questa convinzione è autentica non solo per gli islamici.
Il merito, che nasce dalla fatica e dall'impegno operoso, è un sacrilegio e le nostre femministe di partito, con tante strilla e tante crisi isteriche, oggi fanno il bagno con il burkino, in solidarietà con le islamiste irriducibili.
Il loro grande nemico si chiama progresso, quello vero, il termine progressisti è solo una barzelletta raccontata per far ridere, odiano le nuove tecnologie, che necessitano di tecnici, ma tra le loro file e tra gli islamisti non se ne vedono e non se ne vedranno mai, escludendo le solite eccezioni, che confermano la regola.
Più manovali e potenziali belve fameliche avremo nelle nostre strade più caos possono sperare di provocare, ma si sa che contro le belve bastano i fucili di precisione e le nuove tecnologie saranno anche indipendenti nelle reazioni repressive, certamente pure disumane. 
Comunque più avremo nuovi macchinari nelle officine, ma anche nelle cucine dei ristoranti in futuro, nei lavori di ogni genere e meno immigrati avranno posti di lavoro, ci saranno meno raccomandati dal partito da sistemare. 
Un tempo le nuove tecnologie mi spaventavano, oggi mi danno tante speranze per il futuro, per la nostra salvezza, come popolo e come identità nazionale.

3 apr 2023

L'intelligenza fa paura, artificiale o naturale che sia.

ChatGPT è sotto attacco dai nostri burocrati, dai lettori di fantascienza, che temono i mostri informatici, dagli islamisti, come quelli iraniani, dai dittatori come quello coreano, della Corea del Nord.
A sorpresa, ma non troppo, i giornalisti presentano ipotesi catastrofiche, senza sapere di cosa parlano.
Io, modestamente, l'ho provato e devo dire che è stato utile, per consigli e strategie proposte.
Il problema però esiste ed esisterà, non credo nei robot killer che andranno a caccia di esseri umani, non credo in un mostro informatico, che crescerà come uno dei nostri incubi peggiori, come un demone assassino, che ci tratterà come parassiti.
Credo invece nel calo dei posti di lavoro e nella fine di un certo tipo di società consumistica, come l'abbiamo concepita, nata dalla logica produttiva dei tempi e metodi, che ci hanno dato le catene di montaggio e il consumismo dei beni prodotti.
Le auto fabbricate erano acquistate dagli stessi operai che le assemblavano.
Il consumismo ha iniziato a perdere i colpi con le nuove tecnologie, con le industrie sempre più automatizzate.
Quindi ci dovremo preparare a una rivoluzione sociale con meno lavoratori, a sorpresa tra i colletti bianchi prima che tra gli artigiani, che sono quelli messi meglio per ora.
Cosa si può fare?
Fermare le nuove tecnologie è impossibile perché se le fermassimo in Italia altri le utilizzeranno, anche in segreto, oppure in un altro Paese ci faranno una concorrenza spietata e ci metterebbero fuori uso, come nazione, portandoci al sottosviluppo.
La scelta del Garante per  la Privacy è stata infelice, se non sciagurata, ChatGPT è in uso nelle ditte, nei pochi istituti di ricerca nazionali, tra giovani studenti, specialmente nel settore scientifico.
In tanti hanno già bypassato il blocco con le VPN, che permettono di superare i vincoli nazionali.
Prima si sblocca il tutto e meglio sarà per tutti, in Italia o rischiamo di perdere il treno della storia.
Il problema delle IA esiste e invece si devono imporre leggi e scelte che diano sicurezza, nel limite del possibile, al nostro futuro, attenuando i cambiamenti sociali, lavorativi e anche per la nostra sicurezza, in modo che nessuno voglia fare le sue guerre robotiche sulla nostra pelle.
Per tutto questo, sempre se è possibile, servirebbero le strutture sovranazionali, come questa stupida Unione Europea, che ci impone i grilli a colazione, criminalizza un mezzo bicchiere di vino a pasto, in modo ridicolo e anti scientifico, ma non muove un dito per regolamentare e ridurre i rischi di queste nuove tecnologie.
Comunque, con i cretini che abbiamo a Bruxelles forse è meglio così o ci troveremo dentro tutti in qualche guerra stellare, simili a quelle degli ufo robot, dei cartoni animati di stile giapponese.

19 ott 2010

PARTECIPAZIONE DELL’ASSESSORATO ATTIVITÀ PRODUTTIVE A SMAU 2010 – ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI INFORMATION & COMMUNICATIONS TECHNOLOGY

 
L'Assessore Ennio Pastoret comunica che l'Assessorato attività produttive sarà presente alla Fiera SMAU 2010 di Milano con uno stand al quale hanno aderito imprese valdostane che operano in settori innovativi coerenti con le piattaforme tecnologiche di specializzazione per lo sviluppo territoriale valdostano:
 
-         Quintetto s.r.l., con sede nella pépinière d'entreprises di Pont-Saint-Martin;
-         Biodigitalvalley s.r.l., con sede nella pépinière d'entreprises di Pont-Saint-Martin;
-         Laser s.r.l., con sede in Via Nazionale per Donnas n. 55 a Pont-Saint-Martin;
-         Mavitec s.r.l., con sede nella pépinière d'entreprises di Aosta;
-         Ribes Ricerche s.r.l., con sede nella pépinière d'entreprises di Aosta.
-        
«L'obiettivo che si pone la politica di sviluppo della Regione Valle d'Aosta – ha dichiarato l'Assessore Ennio Pastoret - in ambito di innovazione e di ricerca è di diventare, entro il 2015, il territorio di elezione per la diffusione di tecnologie che facciano leva sulla specialità del patrimonio ambientale e sulla sua varietà morfologica, climatica e biologica e aventi ricadute sui livelli di sicurezza, sulla salvaguardia, sulla valorizzazione e sull'accessibilità territoriale, salvaguardandone la sostenibilità e collocandosi al centro del sistema di reti di ricerca e sviluppo tecnologico di eccellenza.
 
A conferma di questa vocazione, l'identificazione degli ambiti di R&S su cui vengono focalizzati gli interventi a livello regionale avviene con la definizione di quattro piattaforme tecnologiche di riferimento, i cui contenuti sono così individuati:
-         Tecnologie per il monitoraggio e la sicurezza del territorio
-         Energie rinnovabili e risparmio energetico
-         Tecnologie per la salvaguardia ambientale e il ripristino di ecosistemi
-         Elettronica – Microelettronica – Microrobotica – Meccatronica
 
La competitività - continua l'Assessore Pastoret -di questi settori dipende dalla capacità di applicare su scala industriale i risultati ottenuti dalla ricerca tramite un efficace modello di trasferimento tecnologico da attuare sul territorio; in questa prospettiva si inseriscono i bandi a favore di imprese per la realizzazione di progetti di innovazione, volti a sostenere il trasferimento tecnologico, che trovano il loro riferimento giuridico nel Programma operativo di competitività regionale ed occupazione FESR 2007/13; questi progetti vengono proposti dalle imprese in collaborazione con organismi di ricerca e prevedono il trasferimento, a beneficio delle imprese stesse, di conoscenze scientifiche e tecnologiche».
 
L'Assessore Pastoret sarà presente allo stand della Regione Autonoma della Valle d'Aosta il 22 ottobre 2010. Lo stesso giorno parteciperà, inoltre, alle ore 11.00, all'evento Innovation Day.
 

31 gen 2018

Europa ed Euro, nuove tecnologie e lavoro per pochi - ARDUINO ROSSI

Per ora l’Euro forte attira disperati da tutto il mondo, come gli italiani che vanno e andavano in Svizzera, perché il Franco elvetico permetteva di avere stipendi molto alti, ma non da spendere in Svizzera, perché l° il tenore di vita è alto e 3mila euro sono da …fame.
Così, per ora si attirano disperati in cerca di euro, moneta di grande valore nel mondo, per il cambio favorevole, ma tale moneta favorisce investimenti di tecnologie avanzate, l’automatizzazione e l’Intelligenza Artificiale troveranno spazi, perché le nuove tecnologie, per motivi di utili facili, cercano le monete forti: le preferiscono perché un investimento con tali denari rende di più e permettono di recuperare prima gli investimenti.
I Paesi con monete svalutate invece dovranno pagare molto i prodotti e i brevetti depositati nei Paesi ricchi, con monete pesanti, anche troppo pesanti per loro, diventano costosissimi.
Da noi infine servirà sempre più manodopera specializzata, per queste macchine…intelligenti, che elimineranno operai, inservienti vari, fattorini e camionisti, tassisti e impiegati.

22 dic 2022

L'immigrazione la si vince con le nuove tecnologie.

I salari in Italia sono calati, siamo gli unici in Europa ad aver un calo, del 2% su quelli reali dal 1990.
Siamo più poveri, come lavoratori dipendenti, rispetto agli altri Paesi del continente
Questo fatto trova due spiegazioni, la prima sta nella politica contro i lavoratori da parte di chi li dovrebbe difendere, ovvero i sindacati, da noi politicizzati e a servizio della sinistra, che ha governato quasi sempre in questi 42 anni.
L'altra spiegazione sta nell'immigrazione di massa, che ha portato a far crollare molti stipendi per i lavori di bassa specializzazione, oltre a portare alla fame quelli in nero, come il lavoro dei braccianti nel Sud, che sono da sempre gestiti dai caporali mafiosi.
Così siamo alla fame, molti lavori sono da miseria, io dico da Terzo Mondo, grazie a quegli sporcaccioni accoglienti, che da una parte ti fanno la predica per risvegliare i nostri buoni sentimenti e dall'altra fanno i soldi come i peggiori negrieri del passato.
La salvezza la vedremo solo quando capiremo che servono investimenti in nuove tecnologie, che non sono fantascientifiche, che ridaranno forza a chi saprà gestirle, con stipendi adeguati, taglieranno molti lavori, ma i primi non saranno quelli non specializzati, ma appunto le professioni di alto livello.
Oggi abbiamo robot che operano in sale chirurgiche, altri computer sono impegnati in ricerche scientifiche, ma ci sono già quelli esperti in legge e in attività professionali specializzate.
Perché arrivano prima quelli che sostituiscono ed accompagnano lavori di alta professionalità?
Perché la nuova tecnologia costa e conviene investirla per lavori che comportano stipendi e rischi assicurativi molto alti, come in chirurgia.
Se però pure in certe professioni altamente specializzate ci sono macchine è solo una questione di tempo, ma anche per gli impiegati, per gli operai, per gli artigiani, sino ai manovali, i tempi saranno duri.
Che il lavoro sarà differente in futuro è certo, sarà scarso, ma altamente specializzato.
Non c'è scampo, ma è sicuro anche che ci sono delle forze che rallentano il cambiamento.
Non mi immagino il paradiso in terra, anzi, prevedo cose dure e terribili, in quello che sarà il più grande mutamento economico e tecnologico della storia umana.
Un tentativo per fermare la storia sta nel trasformare l'Italia in un avamposto dell'Africa, in versione misera e con tutti gli scontri etnici al seguito.
La casta al potere, sindacalisti, parassiti dello spettacolo e del giornalismo, che vivono di sussidi pubblici, sognano di mantenere una situazione degradata, per riuscire, in quello che appare sempre più un caravan serraglio, di essere i gestori di tutto questo marasma sociale.
Le nuove tecnologie si gestiscono o saranno loro a gestirci, prima agiamo a loro favore, favorendo il crescere di giovani capaci, istruiti e adatti al futuro, oppure ci travolgeranno e non saranno le folle di nuovi talebani che le possono fermare, ma saranno travolti da esseri non umani, gestiti da logiche fredde per il profitto.

28 set 2010




E' stata presentata oggi la seconda edizione di Oracle SOA Campus,
l'iniziativa promossa dalla Oracle Corporation, l'azienda di sistemi
software e hardware per le imprese con l'obiettivo di formare in tecnologie
innovative 13 giovani e brillanti neolaureati presso le università della
Campania.

Promosso in collaborazione con 8 business partner Oracle, il progetto si
avvale del patrocinio morale della Regione Campania e del supporto
dell'Assessorato regionale all'Università ed alla Ricerca, e rappresenta una
possibilità concreta di inserimento lavorativo presso qualificate aziende
campane.

Oracle SOA Campus prevede un corso gratuito di sei settimane sui temi della
SOA (Service Oriented Architecture), del BPM (Business Process Management),
dell'Enterprise 2.0 e dei Portali, e successivamente un periodo lavorativo
presso una delle 8 aziende partner di Oracle (Accenture, Blue System, Future
Space, Globo, ITS - Information Technology Services, Primeur, Software
Design e Value Team).

E' possibile sottoporre la propria candidatura entro il 25 ottobre 2010
collegandosi al link:
http://www.oracle.com/it/products/middleware/soa/campus-172021-ita.html.

La selezione è aperta a brillanti laureati in Informatica, Ingegneria
Informatica, Ingegneria Elettronica (con specializzazione in Informatica),
Matematica (con specializzazione in Informatica) o Statistica (con
specializzazione in Informatica), che ambiscono a lavorare su tecnologie e
progetti innovativi nell'area dell'integrazione applicativa e dello sviluppo
di applicazioni basate su architetture orientate ai servizi.
I candidati dovranno comprovare la conoscenza (tramite esami universitari o
esperienze lavorative) delle tecniche di programmazione Java/Java2,
Application Server, Database Relazionale.

La fase di formazione si svolgerà a Napoli dall'8 novembre al 17 dicembre
2010 su tematiche quali le tecnologie Oracle per la creazione di servizi
web, gli strumenti e le tecniche di sviluppo di applicazioni composite, fino

2 ago 2021

Immigrazione, strumento per rendere i ricchi sempre più ricchi.

Queste analisi, che un tempo a sinistra si facevano con una certa precisione, sono scomparse, misteriosamente.
Parlo delle osservazioni che valutano il movimento delle popolazioni, dei migranti, per esempio, della domanda e dell'offerta del lavoro, sul reddito delle persone più povere, che perdono reddito con l'arrivo di altri disperati.
Oggi paiono tutti.......preti con lo sguardo al cielo e le mani in tasca, per controllare il portafogli zeppo di soldi.
Parlano bene, di bontà e di azioni buone, ma poi, grazie a questi atti ......... generosi, accumulano tanti soldi.
Non è casuale che da noi, come in tutti i Paesi industrializzati e per ora ricchi del pianeta, cresce la differenza dei pochi super ricchi e tanti nuovi poveri.
Se io pago di meno i salariati ottengo una folla di disperati, ai margini delle periferie, multietnica, che vale poco in caso di cambiamento delle tecniche produttive, perché non hanno le basi essenziali per poter accedere alle nuove tecnologie, ma è gente disposta a tutti i lavori, per due soldi, mestieri malsani, spesso in nero, anche della manovalanza criminale.
È la legge di mercato, costoro non hanno gli strumenti per poter diventare competitivi nel mondo del lavoro dei tecnici e super tecnici, che in Italia sono sempre più rari, necessari per sviluppare le nuove tecnologie, che rendono molto con pochi dipendenti.
La massa dei disperati costa poco, fa rumore, commette azioni bestiali, delinquenziali sempre più, ma è utile per fare arricchire i nuovi ricchi, che li pagano sempre meno, per lavori di basso livello, allontanando il giorno che i nuovi ricchi italiani, i super ricchi, dovranno confrontarsi con le nuove tecnologie, che costano e dovranno dare una parte dei loro utili ai tecnici, specializzati, gente che non si fa pagare pochi euro all'ora, ma si sa fare valutare.
Infatti non è casuale che la sinistra trionfi nei centri città e perda in periferia, sia il partito del ceto medio alto e alto, ma non più dei lavoratori, degli operai.
Con l'immigrazione di massa sono saltati diritti conquistati in cento anni di lotte e di scioperi, da parte di gente che non si inchinava più di fronte ai signori.
Oggi invece questa folla scomposta è facilmente sfruttabile, la si utilizza pure come arma impropria contro gli avversari sociali e politici, contro i lavoratori italiani, disprezzati ed accusati di essere dei fannulloni.
La storia è zeppa di politiche sociali simili, per esempio nell'Italia romana si importavano nuovi schiavi per abbassare il reddito dei lavoratori liberi, della plebe, per avvantaggiare i patrizi.
Gli sviluppi futuri saranno certamente tragici, perché chi semina vento raccoglierà tempesta, ovvero periferie ingestibili, se non con soluzioni terribili, disumane, con la pulizia etnica per esempio.
Il terrorismo sarà endemico e si confonderà con gli atti della criminalità comune.
Poi queste masse semianalfabete non serviranno più e verranno abbandonate, sigillate dentro i loro ghetti, dove le epidemie agevoleranno il lavoro sporco dei padroni del mondo, quelli che ci considerano peggio dei cani randagi, che ci sfruttano e poi ci vorrebbero morti, quando non serviamo più.