2 ago 2021

Immigrazione, strumento per rendere i ricchi sempre più ricchi.

Queste analisi, che un tempo a sinistra si facevano con una certa precisione, sono scomparse, misteriosamente.
Parlo delle osservazioni che valutano il movimento delle popolazioni, dei migranti, per esempio, della domanda e dell'offerta del lavoro, sul reddito delle persone più povere, che perdono reddito con l'arrivo di altri disperati.
Oggi paiono tutti.......preti con lo sguardo al cielo e le mani in tasca, per controllare il portafogli zeppo di soldi.
Parlano bene, di bontà e di azioni buone, ma poi, grazie a questi atti ......... generosi, accumulano tanti soldi.
Non è casuale che da noi, come in tutti i Paesi industrializzati e per ora ricchi del pianeta, cresce la differenza dei pochi super ricchi e tanti nuovi poveri.
Se io pago di meno i salariati ottengo una folla di disperati, ai margini delle periferie, multietnica, che vale poco in caso di cambiamento delle tecniche produttive, perché non hanno le basi essenziali per poter accedere alle nuove tecnologie, ma è gente disposta a tutti i lavori, per due soldi, mestieri malsani, spesso in nero, anche della manovalanza criminale.
È la legge di mercato, costoro non hanno gli strumenti per poter diventare competitivi nel mondo del lavoro dei tecnici e super tecnici, che in Italia sono sempre più rari, necessari per sviluppare le nuove tecnologie, che rendono molto con pochi dipendenti.
La massa dei disperati costa poco, fa rumore, commette azioni bestiali, delinquenziali sempre più, ma è utile per fare arricchire i nuovi ricchi, che li pagano sempre meno, per lavori di basso livello, allontanando il giorno che i nuovi ricchi italiani, i super ricchi, dovranno confrontarsi con le nuove tecnologie, che costano e dovranno dare una parte dei loro utili ai tecnici, specializzati, gente che non si fa pagare pochi euro all'ora, ma si sa fare valutare.
Infatti non è casuale che la sinistra trionfi nei centri città e perda in periferia, sia il partito del ceto medio alto e alto, ma non più dei lavoratori, degli operai.
Con l'immigrazione di massa sono saltati diritti conquistati in cento anni di lotte e di scioperi, da parte di gente che non si inchinava più di fronte ai signori.
Oggi invece questa folla scomposta è facilmente sfruttabile, la si utilizza pure come arma impropria contro gli avversari sociali e politici, contro i lavoratori italiani, disprezzati ed accusati di essere dei fannulloni.
La storia è zeppa di politiche sociali simili, per esempio nell'Italia romana si importavano nuovi schiavi per abbassare il reddito dei lavoratori liberi, della plebe, per avvantaggiare i patrizi.
Gli sviluppi futuri saranno certamente tragici, perché chi semina vento raccoglierà tempesta, ovvero periferie ingestibili, se non con soluzioni terribili, disumane, con la pulizia etnica per esempio.
Il terrorismo sarà endemico e si confonderà con gli atti della criminalità comune.
Poi queste masse semianalfabete non serviranno più e verranno abbandonate, sigillate dentro i loro ghetti, dove le epidemie agevoleranno il lavoro sporco dei padroni del mondo, quelli che ci considerano peggio dei cani randagi, che ci sfruttano e poi ci vorrebbero morti, quando non serviamo più.