16 apr 2010

16/4 Il giudice anti Google e le minacce dai soliti ragazzini scherzosi (Angelo Ruben)



Il giudice Oscar Magi è stato minacciato sul suo profilo di Facebook: è una moda insultare e minacciare su . Facebook questo o quello.
I soliti ragazzini non rinunciano a dire parolacce, a giocare con provocazioni pesanti: niente di grave, dubito che ci sia un’organizzazione terroristica che possa colpire il Giudice Magi perché ha condannato una multinazionale.
Invece è interessante la sua intervista al Sole 24 Ore, noto quotidiano della Confindustria italiana: Oscar Magi sostiene di essere stato criticato all’estero, di essere stato buono avendo dato "il minimo dei minimi" ai tre dirigenti Google.
Critica poi la legge sulla privacy, criticando le pene carcerarie di questa legge, preferendo pene alternative.
Eppure il giudice dovrebbe sapere che Internet è enorme e un controllo minuzioso, come lui pretenderebbe con la sua sentenza, ucciderebbe Internet: i costi salirebbero alle stelle solo per applicare l’interpretazione della sua interpretazione della legge.

16/4 I morti per la democrazia tailandese /Maria Valota)



I caduti sono stati 15 morti, di 4 soldati ed il cameraman giapponese della Reuters.
I feriti sono stati 680, tra le camicie rosse e i militari.
Questa è il conto delle vittime della “battaglia” di Bangkok: ora c’è una tregua, ma il confronto a distanza tra i seguaci dell'ex premier Thaksin Shinawatra ed il governo di Abhisit Vejjajiva prosegue a distanza.
La folla delle camicie rosse tra la Ratchaprasong Intersection e il ponte di Phan Fah: ci sono pure dei soldati presi in ostaggio, che sono stati messi in bella mostra sul palco dei “ribelli” al governo.
Le camicie rosse volevano sfondare le linee dell’esercito e così sono partiti i colpi delle armi da fuoco, anche dai manifestanti: questo è avvenuto nella piazza del Democracy Monument, accanto al documento della democrazia.
Non si potrebbe andare alle elezioni democratiche?
Magari scendo a un compromesso per i tempi di quando e come devono avvenire: sarebbe ottima cosa l’intervento di una vigilanza internazionale, per evitare brogli e ridare pace alla Tailandia.
Sarebbe così facile risolvere il problema: occorrerebbe solo un po' di buona volontà.

16/4 Barack Obama andrà “oltre la Luna”, diritto verso Marte (Teresa Togni)



Nel 2025 si andrà su Marte?
Il Pressidente Usa lo spera veramente: “"Mi attendo che entro il 2025 queste missioni siano realtà".
La Nasa è uno strumento di progresso e di sviluppo per tutti gli Stati Uniti d’America: così nel 2015 si realizzerà il primo studio di reattore “'pesante”.
Cape Canaveral, in Florida partiranno i vettori che raggiungeranno il mitico pianeta rosso?
Forse, se i soldi basteranno, intanto l’esplorazione spaziale trova un nuovo stimolo dalla concorrenza internazionale, europea, cinese e pure indiana: sarà una nuova epopea e prima o poi ci sarà pure il colonialismo spaziale, quando l’uomo andrà a vivere fuori dalla madre terra, in un futuro imprecisato: forse al tempo dei nostri nipoti.

16/4 I ragazzi e le sostanze stupefacenti (Mecca Elisa)




La droga tra i ragazzi italiani continua a dilagare: due ragazzi su dieci fa uso di droga, marijuana in genere, mentre 6 su 10 ha bevuto almeno una volta alcolici: tutto questo avviene anche prima dei 14 anni.
La cooperativa Lotta contro l'emarginazione ha fatto questa ricerca intervistando giovani usciti da locali all'uscita di locali di Milano, Roma, Genova, Napoli e Firenze a 509.
A commissionare questa ricerca sul territorio è stata la Provincia di Milano.
Il problema dell’abuso di sostanze come alcool e droga è una conseguenza dell’emarginazione di molti giovani e ne provocano cause simili.
Il dramma è quello di una generazione cresciuta con molte speranze, con la convinzione che la vita sia facile e comoda, ma alla fine tutto risulta duro e ciò che appariva a portata di mano è irraggiungibile.
Il nostro mondo poi non è neppure meritocratico; così l’emarginazione è una conseguenza normale.

14/4 India, più telefoni che toilette, il progresso puzza (Michele Belotti)



Sono 545 milioni gli indiani che hanno un telefonino, ma spesso non hanno un bagno, un gabinetto personale, non quello dei ministri, un … cesso, scusate la volgarità.
Infatti solo 366 milioni di indiani, il 31% della popolazione, ha un luogo privato per gli usi consentiti e obbligatori per l’igiene: per servizi igienici si intende un posto con tazza, con scarico e areazione.
Pure i poveri indiani quindi considerano un fattore di prestigio sociale possedere un telefonino, ma il bagno quello è secondario, dimenticandosi delle norme igieniche e sanitarie comuni: qualcosa di simile avviene pure da noi, dove i “feticci” del benessere contano di più dello stare bene realmente.


16/4 Sotto processo i responsabili del disastro ambientale della barriera corallina australiana (Antonio Rossi)



il comandante di 47 anni e il suo ufficiale in prima di 44, responsabile della navigazione nel momento che il cargoa Sheng Neng 1 di 230 metri è finito sulla barriera corallina australiana.
I danni sono notevoli per la saluta della preziosa barriera: sono state versate in mare due tonnellate di carburante e si è danneggiato chilometri di banchi corallini.
I due rischiano una multa del valore di 33 mila euro da parte di un tribunale di Gladstone in Australia: i l danno è per il canale che si è formato nella barriera, oltre alla perdita della vernice tossica dello scafo.

16/4 Benedetto XVI vuole un po’ di penitenza per la Chiesa (Paolo Rossi)



Il papa parla di purificazione attraverso il dolore: “Per la Chiesa è giunta l'ora di 'fare penitenza …….. nell'imperversare dello scandalo pedofilia, e di fronte agli ''attacchi del mondo che ci parlano dei nostri peccati riconoscere ciò che è sbagliato nella nostra vita ……….. purificazione …….. rinnovamento''.
Il rinnovamento per la Chiesa Cattolica ha tanti significati, ora però è giusto uscire dal genere di omertà verso le colpe, tutte le colpe, che hanno portato alle denunce, per di più manipolate, della stampa internazionale.
Il rinnovamento sta nella ricerca della verità sempre e a tutti i costi, con calma, moderazione, ma mai non volere la verità, anche se dura e brutta.

15 apr 2010

14/4 Ci sarà il divorzio tra Fini e il Cavaliere? (Arduino Rossi)



Ora bisogna attendere l'evoluzione, ma certamente l'avanzare della Lega a Nord dal punto di vista elettorale e la necessità di Berlusconi di mantenere un accordo con il Carroccio, ha spostato l'asse politico verso la linea federalista: così la lunga marcia di Gianfranco Fini lo sta portando verso quel centro laico, che però è rappresentato ormai solo dal …..Pd, perché al centro c'è l'Udc cattolico di Casini.
Incredibile, ma è vero! Sotto certi aspetti Fini è un uomo di destra, ma molte sue idee sono quasi da Partito Radicale: i dubbi sull'eutanasia e sugli extracomunitari, sull'indipendenza della Magistratura, la sua lontananza dalle beghe del Pdl contro i giudici, lo hanno reso un uomo al di sopra degli schieramenti, proprio nelle sue funzioni di Presidente della Camera dei deputati.
Ora non è affatto vero che Gianfranco ha tradito i suoi ideali giovanili: Lui è un uomo delle istituzioni, che pone al centro lo Stato, la nazione, l'Italia, ma è pure un politico della nostra era e così resta in Europa, mantiene posizioni filo europee, crede in uno Stato laico, in un Paese multi etnico e sa essere molto pratico.
Così pratico da saper prendere i treni giusti al momento giusto?
Sino ad oggi non ha sbagliato, ma ora rischia di perdere il passaggio che gli ha dato Silvio: è giunto così in alto perché era rimasto fedele al leader, lui restava Il delfino, “l'erede al trono”.
Se il monarca assoluto del centro destra lo scaricherà dove finirà Fini?
Forse riuscirà a creare una coalizione con gli ex avversari politici, anzi gli ex nemici di un tempo, oppure il suo declino sarà inesorabile.
Nel primo caso avremmo il più grande compromesso storico d'Italia, gli ex comunisti si uniranno (non in matrimonio) in un'alleanza strategica con gli ex nostalgici del Ventennio.
Chissà che pacchia? Chissà che bello?

14/4 Fini se ne può andare? (Arduino Rossi)



Tutta la fortuna di Fini deriva dalla sua alleanza con Silvio, che gli dette la possibilità di proporsi come uomo di governo con tutto il suo partito.
A quel punto entrò i gioco Silvio Berlusconi che “sdoganò” il vecchio partito nostalgico e con Lui, Fini formò una coalizione politica, che vinse e perse le elezioni negli ultimi 20 anni.
La Lega entrò in questa “famiglia” della destra, ma con pro e con contro: ci fu pure un “tradimento” leghista, ma alla fine i tre partiti trovarono un accordo.
Nacque pure il partito unico, il Pdl, ma a quel punto Fini divenne sempre più “alternativo”: si spostò a sinistra, prese posizioni laiche, discusse tutte le ultime scelte del suo capo e leader, Silvio Berlusconi, compreso il presidenzialismo, interpretato in modo diverso.
Oggi i due si stanno per separare?
Cosa capiterà?
Ci sarà una crisi politica e governativa?

14/4 Fini cerca la sua autonomia da Berlusconi (Arduino Rossi)



Silvio Berlusconi invita Fini a valutare bene cosa vuole fare: “Rifletti bene sul dar vita a gruppi autonomi: se lo farai la conseguenza è lasciare la presidenza della Camera”.
Il premier risponde un po' arrabbiato alla sua creatura preferita, Gianfranco Fini.
Gli attriti tra i due uomini politici sono di antica data: da mesi, forse da anni c'è burrasca tra Berlusconi e colui che era il segretario del Movimento Sociale Italiano, quel partito politico che si ispirava alla Repubblica Sociale Italiana, detta la Repubblica di Salò, ovvero l'ultimo atto del fascismo, che sposava il nazismo tedesco.
Il partito non si poteva chiamare fascista, ma al suo interno c'erano ancora molti nostalgici del regime e negli anni Sessanta e Settanta rappresentò la forza che si contrapponeva con più decisione alla sinistra del Pci e dei movimenti di estrema sinistra extraparlamentare: ci furono molti scontri, tante botte a destra e a manca.
Il Movimento Sociale raccoglieva il 5% dei voti, poco più o poco meno, poi ci fu tangentopoli e la crisi dei partiti storici: la Dc si frantumò, il Psi fu investito dalle denunce per corruzione, il Pci cambiò nome e si divise in due gruppi.